Immediatamente venivano inviate sul posto le pattuglie delle Stazioni di Ferrara e Porotto che richiedevano l’intervento di personale dei VV.FF. per accedere all’appartamento dalla finestra del primo piano dell’immobile. Una volta all’interno dell’appartamento militari e VV.FF. constatavano la presenza di un corpo inerme a terra, per cui sul posto veniva inviato personale sanitario del 118 che certificava che la donna rinvenmuta era deceduta da qualche giorno e sul corpo presentava tracce compatibili con l’avvelenamento. Venivano avviate quindi tutte le procedure investigative del caso, coordinate dalla Procura della Repubblica di Ferrara, con ausilio del medico legale e del personale addetto ai rilievi tecnico scientifici del Reparto Operativo e della Compagnia Carabinieri di Ferrara. I vicini informavano i militari che, al quarto piano dello stesso immobile, resiedeva la figlia della donna deceduta, che veniva immediatamente contattata e sentita in merito allo stato di salute ed i rapporti che intercorrevano con la madre. Dopo pochi minuti la 38 enne rilasciava delle dichiarazioni, che venivano confermate anche durante l’interrogatorio, condotto dal PM di turno con l’assistenza del difensore dell’indagata e durato tutta la notte. Al termine del sopralluogo del Sostituto Procuratore, congiuntamente ai militari dell’Arma e al medico legale, la salma di D.S., 62 enne, vedova, pensionata, veniva trasferita all’istituto di medicina legale di Ferrara per l’esame autoptico. La figlia della vittima C.S., 38 enne ferrarese è stata sottoposta a provvedimento di fermo e trasferita nel pomeriggio al carcere femminile di Bologna. Sono in corso, da parte dei Carabinieri, ulteriori attività investigative volte a chiarire ogni aspetto della vicenda.