Il piano terra e il seminterrato erano completamenti allagati: dai primi accertamenti sembra trattarsi del risultato di un raid vandalico ...
Reggio Emilia, 10 febbraio 2014 -
E' stato un brutto inizio settimana per i medici che prestano servizio nella sede reggiana dell'Ausl in via Monte San Michele e per i loro pazienti. Infatti stamattina, al rientro dalla pausa domenicale, si sono subito accorti che qualcosa non andava: il piano terra era completamente allagato, e lo stesso per quanto riguarda il seminterrato. Dai primi accertamenti sembra trattarsi del risultato di un raid vandalico che potrebbe essere stato compiuto durante la notte scorsa oppure quella tra sabato e domenica passati.
I vandali hanno tirato su le tapparelle di una finestra nella sala d'attesa, poi hanno rotto la finestra e sono entrati.
"Per prima cosa sono andati nel bagno di un ambulatorio al piano terra – spiega amareggiata la dottoressa Marina Greci, direttore del dipartimento Cure primarie - e hanno rotto un sifone, lasciando anche i rubinetti aperti. Stamattina quando abbiamo aperto ci siamo resi conto che il piano terra e il seminterrato erano pieni d'acqua". Poi, non contenti, gli ignoti danneggiatori hanno manomesso 3 distributori di bevande e alimenti che si trovano nella sala d'attesa.
"Io e gli altri responsabili della struttura eravamo indecisi se aprire o no – continua la dottoressa Greci - ma alla fine ce l'abbiamo fatta. La zona dove ci sono Cup e Urp è ancora funzionale, mentre tutti gli ambulatori del piano terra sono inagibili. Abbiamo dovuto spostare alcuni specialisti e abbiamo mandato cardiologia in un'altra struttura adatta, avvertendo le persone interessate. I dentisti invece hanno dovuto aspettare un paio d'ore prima di riuscire a spostare il loro compressore dal piano terra".
Il fatto che non sia stato rubato nulla e non ci siano segni di effrazione neanche sulla cassa automatica per il pagamento dei ticket fanno pensare a un atto puramente vandalico. L'assenza di un sistema di allarme avrebbe favorito l'azione dei danneggiatori, ma rimane comunque il fatto che il presidio sanitario si trova praticamente in centro e a due passi dalla Questura. La determinazione mostrata dai danneggiatori lascia quindi aperte anche altre ipotesi, ora al vaglio delle forze dell'ordine. Sulla vicenda sta ora indagando la Squadra mobile.