MARANELLO (MO) 22 aprile 2022 – Un tragico destino quello di Samanta Migliore, 35 anni, che il 16 novembre di due anni fa era sopravvissuta per miracolo a un colpo di pistola, sparatole in testa dal suo ex compagno, Giuseppe Micillo, 47, padre dei suoi due figli, dal quale si era separata. Allora, il proiettile le aveva solo sfiorato la scatola cranica e i medici dell’Ospedale di Baggiovara erano riusciti a strapparla alla morte. Tuttavia, il destino ha bussato di nuovo alla porta dell’appartamento di via Vespucci, dove Samanta viveva con il suo nuovo compagno Antonio, 44 anni, che aveva sposato appena un mese fa, e i cinque figli nati dalle precedenti relazioni dei due.
È proprio a casa sua che Samanta, forse per risparmiare qualcosa, aveva invitato una sedicente estetista per un trattamento estetico al seno. Ma quando la donna, di origine straniera, le ha somministrato l’iniezione, la 35 ha accusato un malore per una probabile reazione allergica alla sostanza, ancora sconosciuta.
Quando Samanta si è sentita male, in casa erano presenti anche i familiari, che hanno immediatamente chiamato il 118. Il personale sanitario è prontamente giunto sul posto ma né i tentativi di rianimarla né le terapie somministrate sono servite a salvarle la vita e la giovane mamma è deceduta all’Ospedale di Baggiovara, dove era stata trasportata senza mai riprendere conoscenza.
Approfittando del trambusto, l’estetista, o presunta tale, si è data alla fuga ed è ancora irreperibile. Pertanto, non si conosce né il suo nome, né la sua qualifica né la sostanza che ha provocato la reazione che ha ucciso Samanta Migliore.
Sulla morte di Samanta la Procura di Modena e i Carabinieri hanno aperto un’inchiesta, mentre la famiglia si è chiusa nel silenzio.
(Samanta Migliore)