Un momento del tempo da dedicare ad un popolo che desidera la libertà e invoca l’aiuto per la vita. Un grido di dolore che è stato immediatamente colto dall’associazione, che dal 1962 si dedica soprattutto ad attività di beneficenza. Oltre 80 persone hanno partecipato, e condiviso, con alcuni cittadine e cittadini ucraini il pranzo, ponendo l’ascolto alla convivialità e alla musica dei luoghi che hanno emozionato tutti i presenti. La vita scorre sulla linea del tempo, donare un istante della propria esistenza, a chi ha bisogno, è un segno di civiltà e di rispetto dell’essere che prende coscienza della realtà nella ragionevole certezza che tutto avrà fine e la ricostruzione delle cose deve prima passare necessariamente dalla ricostruzione dell’anima e dello spirito.