Di Lamberto Colla Parma, 2 gennaio 2021 - Voglio ricordarlo come nella foto di copertina, a festeggiare insieme a altri "Signori" del calcio, il Capitano Minotti, il grande e elegante CT Nevio Scala e il Presidente Pedraneschi mentre sollevano al cielo la coppa Italia vinta battendo 2 - 0 la "strapotente" Juventus.
Ma prima di fare grande il Parma Calcio, squadra che vinceva e faceva divertire, oltre che "ballare gli avversari", la Parmalat con i suoi marchi, "Santal" ad esempio, aveva già fatto grande la "Formula 1", la "Pallavolo" e così via. In ogni ambito sportivo o economico in cui si cimentasse il Cavalier Tanzi il successo non tardava a arrivare.
Calisto Tanzi non era presuntuoso e mai arrogante. Sempre disponibile, fin troppo e così arrivò il 1999 quando, fuori da ogni immaginazione, gli venne in mente di acquistare in blocco EUROLAT di Cragnotti. Impianti obsoleti che invece di vendere decise di ammodernare dopo una acquisizione che giovò solo alla Banca di Roma e in seguito, su sollecitazione dell'istituto bancario capitolino, guidato nel 2003 da Geronzi, acquistò anche la Ciappazzi, azienda produttrice di acque minerali, dal faccendiere romano Ciarrapico.
Insomma quello di EUROLAT fu un acquisto "spintaneo". "Risponde con una battuta Calisto Tanzi ai magistrati romani che indagano sul crac della Cirio e che stanno raccogliendo informazioni anche sul presunto ruolo di Cesare Geronzi. Oggi hanno chiesto all'ex patron della Parmalat se l'acquisto di Eurolat sia stato il frutto di una sua spontanea determinazione: "Fu 'spintaneo' - ha detto -, non spontaneo". Tanzi avrebbe anche ribadito l'uso di una eventuale chiusura delle linee di credito, come leva per portare a compimento l'operazione", come riportato anche da "La Repubblica, 24 febbraio 2004".
Ma Parmalat, a differenza di Eurolat e di tante altre imprese del capitalismo "nobile" italiano era una impresa che funzionava come un orologio. I prodotti giravano sugli scaffali velocemente e le innovazioni arrivavano con frequenza e sempre molto prima dei concorrenti Uno per tutti il latte fresco Microfiltrato che allungava la scadenza almeno del triplo di giorni e perciò osteggiato dalla concorrenza (Fresco Blu).
Una forza industriale e una affezione da parte dei consumatori che consentì alla impresa collechiese, durante la pesante crisi di immagine, di non perdere nemmeno l'1% delle sue quote di mercato, nonostante la concorrenza si fosse sforzata a ridurre i prezzi con l'aiuto di un "cugino dettagliante".
La Parmalat aveva dirigenti e maestranze capaci e fedeli come fedeli si sono confermati i consumatori e anche i fornitori di latte.
Ma, guarda caso, i "bravi" dirigenti ex Eurolat, durante il commissariamento, scavalcarono quelli di Parmalat e presero in mano le redini della multinazionale che infine passò alla francese Lactalis.
E le obbligazioni Parmalat? Correva voce che fossero titoli che non avrebbero dovuto prendere la strada del "consumer" e invece, certi operatori finanziari, li proponevano con grandi elogi anche alla vigilia del default.
Colpa di Calisto anche quello?
Meglio che coloro che utilizzarono Calisto Tanzi come bancomat inizino, seppur tardivamente, a riabilitarlo come imprenditore e come persona.
Errori, anche gravi, ci sono stati, ma spesso anche un po' troppo "spintonati".
Riposi In Pace, Signor Tanzi!
(Elvio Ubaldi, 8 gennaio 2004, all'epoca Sindaco di Parma, in conferenza stampa internazionale illustra il Crac Parmalat)
LINK suggeriti:
https://www.repubblica.it/2004/b/sezioni/economia/parmalat11/spintaneo/spintaneo.html
https://www.repubblica.it/economia/2018/12/03/news/il_crac_parmalat_e_un_giorno_l_italia_resto_senza_latte-300978418/
https://www.repubblica.it/online/lf_primo_piano/040105parmalat2/parmalat2/parmalat2.html
https://www.studio-pinaffo.it/crack-parmalat-archivio-notizie-obbligazioni-azioni-risparmiatori/
Didascalia immagine copertina: 14 maggio 1992. Il Parma festeggia il trionfo nella Coppa Italia 1991-1992 al termine della vittoriosa finale di ritorno contro la Juventus (2-0); da sinistra: il capitano Lorenzo Minotti, il patron e sponsor Calisto Tanzi, l'allenatore Nevio Scala e il presidente Giorgio Pedraneschi.
Altra immagine con Elvio Ubaldi, 8 gennaio 2004, all'epoca Sindaco di Parma, in conferenza stampa internazionale illustra il Crac Parmalat.