Parma 22 novembre 2021 - Hanno messo in piedi una truffa ai danni di un prosciuttificio di Traversetolo riuscendo ad acquistare un importante quantitativo di merce per un valore di circa 6 mila euro.
Ad architettare questo sistema, con cui pochi giorni fa, hanno messo a segno il colpo, sono due persone: un 60enne ed un 35enne residenti in provincia di Torino e gravati da diversi precedenti di polizia ora denunciati, dai carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Parma, per truffa e tentata truffa.
A loro sono arrivati con un’indagine partita dopo la denuncia di un imprenditrice di Traversetolo. I due hanno agito contattando la titolare della ditta via email, facendosi passare per una società di Torino, estranea ai fatti, in cui mostravano di essere interessati all’acquisto di prosciutti, indicando un utenza telefonica per eventuali contatti. La denunciante contattava l’utenza, interloquendo con un uomo che, confermava di essere interessato all’acquisto di n. 40 prosciutti di Parma e n. 10 prosciutti San Daniele. La donna, dopo aver chiesto informazioni sull’esistenza della ditta ed avuto riscontri favorevoli per la spedizione, concordava la consegna via email che, veniva effettuata a mezzo vettore il giorno 13 novembre presso il mercato di Torino in Corso Racconigi, in quanto l’uomo riferiva che non poteva avvenire nel loro deposito.
A seguito della consegna è stata inviata la fattura elettronica all’ignara società. Il 15 novembre i due uomini contattano nuovamente la donna per organizzare un acquisto di 100 prosciutti. Prima di ultimare il nuovo ordine, la denunciante è chiamata dal titolare della vera ditta che ha ricevuto la fattura chiedendo lo storno della cifra in quanto mai fatto ordini di prosciutti in quanto trattano peperoncini.
A seguito della conversazione la donna capisce di essere stata truffata e si rivolge ai carabinieri che, a seguito di ulteriori conversazioni e scambi email tra le denunciate ed i truffatori, riescono a far si che i due, con un furgone a noleggio si rechino al prosciuttificio per ritirare la merce.
Il 19 novembre i due arrivano a Traversetolo e dopo aver caricato lasciano l’azienda. I militari appostati nelle vicinanze li fermano e conducono in caserma. Nel corso della perquisizione è stato rinvenuto il cellulare con all’interno la sim con il numero utilizzato per organizzare gli acquisti dei prosciutti. La merce presente nel furgone è stata scaricata e restituita alla proprietaria.