di Alessia Bianchini 18 ottobre 2021 - Mirabile è la grande fede di Giuseppe, nonostante le condizioni inaspettate della sua promessa sposa Maria, nell’affidarsi all’angelo che apparso in sonno gli ordina:

«Giuseppe figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Ella partorirà un figlio, e tu lo chiamerai Gesù; egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati»(Matteo 1,20-21) diventando così il custode del redentore.

Definito nel vangelo “giusto”(Matteo 1, 19), perché fedele alla legge di Dio, San Giuseppe veglia sul Verbo incarnato, fatto uomo, e sulla sua crescita umana, nel silenzio della pienezza della contemplazione del mistero di Dio, in atteggiamento di totale disponibilità ai voleri divini. 

Una delle descrizioni più belle del legame affettivo con Gesù ce la dona la mistica Maria Valtorta che, nelle sue visioni, descrive come Giuseppe fosse un padre putativo amorevole e sorridente; ma soprattutto nella dichiarazione di Cristo nell’aver sofferto per la morte, avvenuta tra le Sue braccia, di quel falegname, che gli insegnò il mestiere passando insieme moltissime ore della Sua infanzia e riposando piccino sul suo petto.

Affidiamoci e facciamoci accogliere, anche noi, come suoi figli adottivi da quell’uomo a cui è stato affidato il Figlio di Dio ed in cui rimane per sempre la missione di custodire come patrono la Santa Chiesa, nell’espressione più nobile del essere padre a protezione della sua famiglia.

(San Giuseppe con Bambin Gesù. Guido Reni 1635)