Venerdì, 10 Settembre 2021 15:23

In manette la banda dei Tir In evidenza

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Un’ampia operazione di Polizia ha consentito di sgominare una banda che depredava gli autotrasportatori durante le soste notturne delle aree di servizio, per poi ricettare la merce, il cui valore complessivo si aggira sul milione di euro.

 

Bologna 10 settembre 2021 – Una banda organizzata che aveva preso di mira gli autotrasportatori e approfittava della sosta notturna nelle aree di servizio di Emilia Romagna, Lombardia, Venero e Marche per depredarli della merce, che poi rivendevano al mercato nero o su siti specializzati. È quanto hanno scoperto, nel corso di indagini complesse, gli investigatori, su mandato della Procura della Repubblica di Forlì. I soggetti indagati sono 25, tutti originari della provincia di Bari.

Secondo quanto è stato possibile ricostruire, i membri della banda erano soliti andare a caccia di oggetti di valore commerciale o appetibili sul mercato nero, tra oggetti tecnologici, ma anche calzature, abbigliamento “griffato” e farmaci, individuando i mezzi nelle aree di servizio dell’Emilia Romagna, in particolare la Bevano sulla A14, in provincia di Forlì, la Silaro, sempre sulla A14, ma in provincia di Bologna, la Secchia, nel modenese, e la San Martino, nel Parmense, sulla A1. Prima veniva verificato il contenuto dei Tir, i cui teloni di copertura venivano tagliati. Poi, appurata la natura della merce, altri membri della banda affiancavano il mezzo con un altro veicolo industriale e almeno una decina di persone provvedeva al trasferimento degli scatoloni con la merce da un mezzo all’altro.

I furti si sono concentrati tra l’estate del 2019 e i primi mesi del 2020, soprattutto nel periodo natalizio, con particolare attenzione per TV, tablet e smarthphone per un valore commerciale complessivo che si aggira attorno al milione di euro. La merce arrivava poi nel capoluogo pugliese e qui veniva smistata a seconda della tipologia e venduta in parte a ricettatori campani, in parte reimmessa nel circuito commerciali attraverso esercizi compiacenti, oppure sui canali dello shop online.

A fare scattare le indagini, nel gennaio del 2020 a Napoli, era stato l’arresto, durante una consegna di abbigliamento a ricettatori locali, di cinque soggetti da parte della Polstrada di Bologna. In quell’occasione erano stati sequestrati circa 2000 capi di abbigliamento rubati qualche giorno prima sull’autostrada nei pressi di Parma. Nei mesi seguenti, poi, vennero sequestrate 25 mila paia di sneakers, che erano state nascoste all’interno di una cava in disuso nella zona di Altamura, sempre nel barese, e oggetto di un furto sempre nel nord Italia. Non ci era voluto molto a collegare i due fatti e a capire che si trattava di una banda organizzata. Sono quindi scattate le indagini, che hanno poi portato la Procura di Forlì a ottenere dal GIP del Tribunale di Bari tre misure cautelari a carico dei maggiori indiziati di quei fatti.

Le indagini sono poi proseguite e nella mattinata dello scorso venerdì, gli agenti della Polstrada di Bologna e di Bari hanno eseguito altre custodie in carcere arrestando un cittadino barese di 54 anni e un 47 enne residente a Bitorno. Per un altro 39 enne coratino, invece, sono stati disposti i domiciliari.

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