Venerdì, 20 Settembre 2024 11:45

Il Tardini di Parma, uno stadio, una città: visita guidata virtuale col curatore Giandebiaggi (video) In evidenza

Scritto da Gabriele Majo

(Gmajo) – Al fine di promuovere la visita da parte di sportivi e cittadini alla esposizione “Il Tardini di Parma, uno stadio, una città”, StadioTardini.it oggi, giovedì 19 settembre 2024, era al Palazzo del Governatore, in Piazza Garibaldi, per girare (amatorialmente, alla nostra maniera) la visita guidata virtuale col curatore Paolo Giandebiaggi.

1 video https://youtu.be/f7ha_OxjkUg

Il nostro vuole essere un semplice assaggio, un piccolo aperitivo, neppure un antipasto, perché consigliamo vivamente la consumazione diretta sul posto, il modo migliore per apprezzarla appieno, anche se abbiamo avuto il privilegio di ascoltare la storia del nostro amato stadio – ma anche del contesto in cui è calato, la città di Parma – direttamente dalla voce di chi ne ha curato l’allestimento e già autore dell’omonimo volume (in vendita all’ingresso della mostra, al primo piano del Palazzo del Governatore), il prof. Paolo Giandebiaggi, docente di Rilievo dell’Architettura all’Università di Parma.

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L’esposizione ricostruisce, con un ricco corredo di documenti e fotografie, l’avvincente storia dello Stadio Tardini, inserita nel contesto storico-culturale in cui «l’Ennio» ha preso vita ed esplorare le vicende architettoniche che lo hanno reso oggetto di dibattiti ancora oggi, come ben sappiamo, particolarmente vivaci.

 

La mostra “Il Tardini di Parma, uno stadio, una città” è promossa dal Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Parma, con la Gazzetta di Parma e il circolo culturale Il Borgo, con il contributo del Comune di Parma e di altri sostenitori privati tra cui la stessa Famiglia Tardini.

 

4_il-tardini-di-parma-palazzo-del-governatore.jpegIl percorso include documenti originali, fotografie, disegni, modelli tridimensionali (tra cui, inedito, quello del progetto definitivo del Nuovo Tardini) in scala e contenuti multimediali.

 

Un viaggio che inizia esplorando le trasformazioni sociali, architettoniche e urbanistiche del primo Novecento, con un’attenzione ai cambiamenti che riguardarono l’attività sportiva, in particolar modo quella calcistica. Protagonista è la figura di Ennio Tardini, l’uomo che ha sognato, immaginato e fortemente voluto quello che oggi è il quarto stadio più antico d’Italia.

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Un ampio spazio è riservato al progetto del 1923, opera dell’architetto parmigiano Ettore Leoni, che riuscì a fondere l’esistente con la modernità, integrando nel panorama urbano monumentale un grande edificio interamente dedicato allo sport. Segue poi un focus sulle trasformazioni architettoniche dello stadio dalla sua costruzione a oggi: una storia centenaria che corre parallela a quella della città e della sua squadra.

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Nel racconto emerge come il Tardini sia stato, nel tempo, un luogo aggregativo in senso ampio, un moderno anfiteatro che nel tempo ha ospitato numerosi eventi sportivi, culturali e politici.

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Come dicevamo, oggi, a distanza di cento anni, lo Stadio Tardini è ancora una volta al centro del dibattito con il nuovo progetto di rigenerazione: la parte finale del percorso espositivo offre proprio l’opportunità di riflettere sul ruolo dello stadio nella città contemporanea e su come questo possa essere ripensato (o rilocalizzato…) in termini di sostenibilità, accessibilità e multifunzionalità, anche alla luce di un confronto con diverse esperienze nazionali e internazionali. Gabriele Majo

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La mostra è visitabile gratuitamente fino al 17 novembre ed è aperta dal mercoledì alla domenica dalle 10 alle 19, festivi inclusi

Info:

  • e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
  • tel. 379 2986035 (attivo da mercoledì a domenica, dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 18)

Il progetto è a cura di:
Università di Parma
Gazzetta di Parma
Il Borgo A.P.S.
Con il contributo di:
Comune di Parma
Con il sostegno di:
Famiglia Tardini
Gruppo COLSER – Aurora Domus
Renato Monica S.r.l.
CONAD
Edil C S.r.l.
e di:
Unipolsai Assicurazioni – Assicoop Emilia Nord S.r.l.
Isomec Green S.r.l.
IL COLLE MOVIMENTO MERCI S.C.A.R.L.
Opem S.p.a.

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DA LIBRO A MOSTRA: “IL TARDINI DI PARMA. UNO STADIO, UNA CITTA” (VIDEO INTEGRALE)

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gabriele-majo-per-slide.jpegGabriele Majo

Gabriele Majo, 60 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni . Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma FC quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 a Dicembre 2023 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società. Dal 2010, a conferma di una indiscussa poliedricità, ha iniziato un percorso come attore/figurazione speciale di film e cortometraggi: l'apice l'ha raggiunto con il cammeo (parte parlata) all'interno del pluripremiato film di Giorgio Diritti "Volevo Nascondermi" " (con presenza nel trailer ufficiale) e partecipazioni in "Baciato dalla Fortuna", "La Certosa di Parma", "Fai bei sogni" (del regista Marco Bellocchio), "Il Treno dei bambini" di Cristina Comencini, "Postcard from Earth " del regista Darren Aronofsky, "Ferrari" del regista Michael Mann. Apparizioni anche nei cortometraggi nazionali "Tracce", "Variazioni", "L'Assassinio di Davide Menguzzi", "Pausa pranzo di lavoro"; tra i protagonisti (Ispettore Majo) della produzione locale della Mezzani Film "La Spétnèda", e poi nei successivi lavori "ColPo di Genio" e "Franciao".

 

 

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