Mercoledì, 02 Giugno 2021 17:31

Saman è stata uccisa dallo zio. Il fratello minorenne della ragazza conferma l’omicidio In evidenza

Scritto da

È il sedicenne il supertestimone che ha confermato l’omicidio della sorella, come supposto dagli inquirenti. È stata consegnata dai genitori allo zio con l’inganno perché l’uccidesse. Intanto, il cugino arrestato in Francia sarà interrogato dalla Polizia di Nimes. 

Novellara (RE) 2 giugno 2021 – Ormai crolla anche l’ultima speranza di ritrovare Saman Abbas ancora in vita. La ragazza non “è in Belgio” come ha detto il padre dal Pakistan, ma è stata uccisa da uno zio lo scorso 30 aprile, in concorso morale e materiale con i genitori.

confermare la tesi degli inquirenti è stato un supertestimone, poi rivelatosi il fratello sedicenne della ragazza, che ora si trova in una comunità protetta e risulta anche lui indagato dal Tribunale dei Minori per violenza privata sulla sorella, dopo il primo allontanamento di Saman da casa, lo scorso mese di ottobre.

Secondo la ricostruzione, supportata dai due video, in uno dei quali si vedono lo zio e due cugini andare nei campi con due vanghe, un piede di porco e un sacco azzurro, e il secondo, in cui si vede Saman uscire di casa insieme ai parenti e non fare più ritorno, la notte tra il 30 aprile e il 1° maggio, la ragazza è stata “consegnata” allo zio, il 33 enne Danish Hasnain, perché la uccidesse.

Saman sarebbe uscita di casa insieme ai genitori, Shabbar Abbas, 46 anni, e Nazia Shaeen, 47. Dopo aver percorso una stradina sterrata che porta a Guastalla e verso il Po, le viene detto di andare dallo zio, che l’aspetta in fondo al viottolo. È a questo punto che le telecamere riprendono i due genitori fare ritorno nella casa di via Cristoforo Colombo senza la figlia, che a quel punto, probabilmente, era già morta e sepolta nella “tomba” preparata il giorno prima dallo stesso zio e dai due cuginitutti indagati per la morte della ragazza, insieme ai genitori. Il corpo, che potrebbe essere stato sotterrato, oppure gettato in un pozzo, ancora, però, non si trova e anche stamattina sono riprese le ricerche con i droni e i cani molecolari. 

La confessione del fratello sedicenne ha anche confermato che la sera dell’omicidio in casa c’era stata un’altra accesa discussione, sempre per lo stesso motivo: il rifiuto di Saman di sposare un cugino in Pakistan. Un matrimonio combinato alla quale la ragazza si era opposta con tutte le sue forze, lo scorso anno, prima scappando di casa e raggiungendo alcuni parenti in Belgio, poi denunciando i genitori ed entrare in un programma di protezione. Diventata maggiorenne, Saman aveva tuttavia lasciato la comunità nel bolognese, facendo ritorno a casa, forse nella speranza di una conciliazione. Quando, in seguito alla denuncia del suo allontanamento, i Carabinieri si erano recato nella casa di famiglia a Novellara, avevano trovato solo il fratello minorenne, che aveva dichiarato che i genitori erano in Pakistan e anche lo zio e i cugini avevano lasciato l’Italia. 

Uno dei cugini, Ikram Ijaz, 28 anni¸ è stato fermato nei giorni scorsi a Nimes, in Francia, mentre cercava di raggiungere la Spagna a bordo di un autobus. Il giovane, durante un normale controllo, era stato portato in un centro di identificazione ed espulsione francese, poiché non aveva i documenti in regola. Il suo nome, tuttavia, compariva nel database dei ricercati internazionali. È notizia di queste ore che Ikram Ijaz sarà sentito dalle autorità francesi e sarà valutata l’opportunità di consegnarlo a quelle italiane, come richiesto dalla rogatoria emessa dalla Procura di Reggio Emilia. 

Nel frattempo, sul sito dell’Ucoii, l’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia, è stato scritto che sarà emessa una fatwa, in concerto con l’Associazione Islamica degli Imam e Guide Religiose, contro i matrimoni combinati e l’usanza tribale dell’infibulazione. “Sono comportamenti che non possono trovare alcuna giustificazione religiosa, quindi assolutamente da condannare, e ancor più da prevenire”, scrive l’Ucoii. Nella speranza che non ci siano mai più altre Saman.

shabbar-abbas_padre_di_Saman.jpeg

(Il padre)

È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



"Gazzetta dell'Emilia & Dintorni non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio e a conservare la nostra indipendenza, con una piccola donazione. GRAZIE"