SAN MARTINO IN RIO (RE) - È stato fermato con l’accusa di omicidio e tentato omicidio Marco Eletti, 33 anni, figlio di Paolo, 58 anni, trovato morto sabato attorno alle 17 nella villetta di famiglia, in via Magnanini 13, a San Martino in Rio, con diverse ferite alla testa. Accanto a lui la moglie Sabrina Guidetti, 54 anni, ancora viva, ma in gravi condizioni. Il ragazzo, che aveva chiamato i soccorsi dopo aver trovato i genitori in quelle condizioni, si sarebbe contraddetto in più occasioni durante l’interrogatorio, prolungatosi per tutta la notta alla presenza del legale di Eletti, del pm Cristina Iannusa e dei Carabinieri del Nucleo Investigativo e della Compagnia di Reggio Emilia.
Secondo le prime ricostruzioni, il movente sarebbe legato a una questione di soldi, motivo che avrebbe portato a frequenti liti in famiglia, l’ultima delle quali, secondo l’accusa, sarebbe degenerata nella violenza che ha portato all’omicidio del padre e al ferimento della madre, che è ancora ricoverata in gravi condizioni all’Ospedale di Reggio Emilia. Oggi è previsto un nuovo interrogatorio per la convalida del fermo. Nel frattempo, la villetta è stata posta sotto sequestro.
La tragedia sabato pomeriggio
Sono da poco passate le 17 di sabato 24 aprile quando Marco Eletti lancia l’allarme. Rientrando a casa, ha trovato il corpo del padre Paolo in una delle camere della villetta. Accanto a lui c’è un martello. L’uomo, che ha diverse ferite alla testa, è ormai privo di vita. La moglie Sabrina, invece, è gravemente ferita, con diverse evidenti ferite da taglio alle braccia. Inoltre, dal garage proviene un fumo denso, c’è un principio di incendio.
Sul posto intervengono gli operatori del 118 con due ambulanze e un’auto medica proveniente da Correggio, una squadra dei Vigili del Fuoco per domare l’incendio e quattro auto dei Carabinieri. Il personale medico constata subito che per Paolo Eletti non c’è più nulla da fare, mentre la moglie Sabrina viene stabilizzata e portata all’ospedale in gravi condizioni. Sul posto rimane solo il figlio Marco, sotto choc e con la testa tra le mani.
Le indagini partono subito. Gli esperti della Scientifica arrivano per repertare tutti gli elementi di prova, mentre i vicini cominciano a parlare di quei litigi sempre più frequenti tra i membri della famiglia. Intanto, Marco Eletti viene caricato su un’auto e portato in caserma per rendere la sua prima testimonianza, dalla quale emergono le prime contraddizioni che porteranno al suo fermo.
Marco Eletti, grafico con il pallino della scrittura
Ma chi è Marco Eletti, il 33 enne che secondo l’accusa, ha ucciso il padre a martellate, ferito gravemente la madre e appiccato un incendio nel garage per coprire le sue azioni dopo un litigio degenerato in tragedia? Su Facebook si definisce “Writer per Lavoro & Passione” e attualmente lavorava come grafico e scrittore tecnico di manuali di istruzioni, fascicoli tecnici e cataloghi di ricambi alla Media Design di Rubiera, dopo essere stato per dieci anni impiegato alla Fermas di Correggio.
La sua vera passione, però, è la scrittura. Autore di diversi romanzi auto pubblicati, tra cui un romanzo horror, un thriller fantapolitico e due romanzi di fantascienza, arrivati tra i finalisti del Premio Urania Short, nel 2017, aveva altri due libri in lavorazione. Eletti promuoveva i suoi lavori su un blog e sulla sua pagina Facebook.
Nel 2019 aveva partecipato anche alla trasmissione di Rai Uno “L’Eredità”, venendo tuttavia eliminato alla prima puntata. Tra le sue passioni ci sono anche la fantascienza e i motori, in particolare la sua moto Kawasaki, la natura e i viaggi. Insomma, il ritratto di un ragazzo normale, con le sue passioni, i suoi sogni e le sue ambizioni, ma anche con un lato oscuro, che in un pomeriggio di aprile lo ha trasformato in un omicida.