Con l’occasione si è ricordato anche l’antifascista piacentino Mario Minoja, che aveva sottoscritto con Giovanni Amendola il manifesto dell’Unione Democratica Nazionale nel 1924 ed è sepolto nel cimitero di Castel San Giovanni.
Il ricordo è avvenuto mediante la deposizione di un fiore con un nastrino verde, presso la targa stradale di “Viale Giovanni Amendola” e nella cappella cimiteriale dove è tumulato Mario Minoja.
Tale iniziativa, promossa dallo storico locale Paolo Brega, si inserisce in una rinnovata attenzione per i monumenti, le lapidi, le targhe ed i simboli di laicità presenti sul territorio iniziata con la sistemazione del monumento a Garibaldi da parte dei volontari Marco Calegari e Marco Manelli e proseguita con quella dei benefattori dell’Asilo Infantile e di Gabriel Segre nei giorni scorsi.
Atti semplici, ma significativi, che hanno lo scopo di rinnovare la memoria storica e di celebrare con gesti concreti e simbolici le figure effigiate nelle lapidi e nelle targhe e le vicende che hanno contribuito alla loro notorietà.
Il nastrino verde utilizzato per l’occasione può diventare il segno distintivo di altre auspicabili iniziative del genere che possono coinvolgere tutti coloro che intendono ricordare anche una sola figura.
Il ricordo di Giovanni Amendola e di Mario Minoja alla vigilia del 25 aprile 2021 vuole essere un modo di non rinunciare ad una rievocazione diffuso della Liberazione anche a fronte delle limitazioni in essere alle manifestazioni pubbliche.
GIOVANNI AMENDOLA [1882, Napoli – 1926, Cannes], filosofo, giornalista del Resto del Carlino e del Corriere della Sera e direttore de “Il Mondo”, uomo politico liberale, deputato e ministro nei governi Bonomi e Facta. Fu l’animatore dell’Aventino e dell’estrema opposizione al Regime e per questo subì due pesanti aggressioni che lo portarono alla morte in una clinica a Cannes.
MARIO MINOJA [1891 Pavullo (Mo) -1976, Piacenza] Combattente e mutilato nella Prima Guerra Mondiale, medico, antifascista legato a Giovanni Amendola e collaboratore del giornale “Il Mondo”, arrestato nel 1932 come sovversivo, fra i promotori di Giustizia e Libertà e delle formazioni partigiane piacentine, nel secondo dopoguerra ricoprì cariche pubbliche a Piacenza.
Castel San Giovanni 16 aprile 2021