La vittima, una 60enne residente a Traversetolo, il 15 ottobre, ha pubblicato un’inserzione sul portale “Subito.it”, per la vendita di un Bimby. Poche ore dopo, è stato contattata, tramite whatsapp, per verificare la disponibilità del prodotto. Alla risposta positiva ha ricevuto una telefonata da una donna, che si rendeva immediatamente interessata all’acquisto. Sentito ciò la venditrice, incautamente su invito dell’interlocutrice, ha inviato la foto del bancomat per facilitare la vendita. Poco dopo è stata ricontata e fatta parlare con un’altra donna, a dire della stessa impiegata delle Poste, incaricata di effettuare la corretta procedura per il pagamento.
Seguendone le indicazioni, la 60enne, senza sospettare nulla ha effettuato 3 ricariche per un importo complessivo di 250 euro ad una postpay.
Dal numero di telefono i militari della Stazione sono riusciti a risalire ad un 39enne residente a Taranto, gravato di diversi specifici precedenti di polizia ed agli intestatari della carta ricaricata tutti dello stesso nucleo familiare.
Nuovamente l’Arma invita chi utilizza i siti di compravendita di porre attenzione: di non inviare mai a nessuno i propri documenti di riconoscimento ed in particolare utili per i pagamenti e di non utilizzare codici forniti dagli interlocutori. In caso di sospetti interrompere la compravendita e chiedere maggiori elementi per verificare la vera identità dell’interlocutore.