BOLOGNA, 23 GIU - "Solo un piccolo "raffreddore". Così parlò Giuliano Limonta, presidente della commissione tecnica regionale sui minori voluta dal governatore dell'Emilia, Bonaccini, dopo i gravissimi fatti emersi dalle pratiche degli affidi dei minori in Val d'Enza. Peccato che sull'inchiesta "Angeli e Demoni", oggi la Procura della Repubblica di Reggio Emilia abbia formulato la richiesta di 24 rinvii a giudizio (su una trentina di indagati)". Il capogruppo regionale della Lega Emilia-Romagna, Matteo Rancan, stigmatizza così la notizia della richiesta di processo per gli indagati dell'inchiesta di Bibbiano, e la fissazione dell'udienza preliminare fissata per il prossimo 30 ottobre.
Agli indagati vengono contestati vari reati tra cui abuso d'ufficio, falsa perizia anche attraverso l'altrui inganno ex art. 48 c.p., 479 c.p.(falso ideologico in atto pubblico anche attraverso l'altrui inganno ex art. 48 c.p.), 572 c.p. (maltrattamenti in famiglia), 582-583 c.p. (lesioni dolose gravissime), 610 c.p. (violenza privata), 640 bis c.p. (truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche)".
"Il centrodestra – sottolinea il capogruppo leghista – rimane garantista, tuttavia nell'ambito di una tale massiccia contestazione di reati non puo' tacere e neppure puo' il PD trincerarsi dietro una supposta strumentalizzazione. Qui non strumentalizza nessuno, anzi, pare piuttosto che a strumentalizzare bambini e famiglie sia invece stato il sistema amministrativo del quale qualcuno si vantava come esempio da portare nelle altre Regioni" conclude Rancan.
"Adesso che la Procura di Reggio Emilia ha fatto richiesta di rinvio a giudizio per 24 persone nell'ambito dell'inchiesta 'Angeli e Demoni' sui presunti affidi illeciti in Val d'Enza, tutta la nostra comunità locale e tutta l'Italia aspettano che si faccia pienamente giustizia su una vicenda che ha segnato così tremendamente la vita di tanti bambini e tante famiglie".
Lo afferma la deputata emiliana Benedetta Fiorini (FI).
"Anche i grillini all'inizio hanno condannato il comportamento della sinistra, e ricordiamo tutti – continua Fiorini - che il M5S prese il solenne impegno di non allearsi mai con il Pd, 'mai con il partito di Bibbiano', salvo rimangiarsi la parola poco dopo e andare al governo insieme. Noi rimaniamo garantisti, come sempre, tuttavia è sotto agli occhi di tutti che anche questo ulteriore tassello del processo successivo alla conclusione delle indagini preliminari attesta l'esistenza di un pubblico ministero che crede in un sistema malato. Tutto questo deve terminare - conclude Fiorini - facendo giustizia e intervenendo urgentemente in materia di normativa degli affidi".
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