Dopo la libertà, la ricostruzione.
Chissà se il prossimo anniversario sarà anche quello della liberazione dal Covid-19. Forse si o forse no, è invece certo che la ricostruzione non sarà come quella del dopoguerra, veloce, rapida e rigogliosa. Questa volta, tra lacci e lacciuoli sedimentati da decenni di becera burocrazia, rischiamo di non ritrovarci più nel club dei paesi più avanzati.
Invochiamo quindi la libertà, quella vera e totale, quella d'opinione, d'espressione anche artistica, di produzione e il ripristino della presunzione d'innocenza e non viceversa, come è diventato costume in quest'ultimo quarto di secolo.
W l'Italia, W gli italiani e W la Libertà!