Mercoledì, 01 Aprile 2020 14:28

Il covid-19 ferma il mondo, la violenza sulle donne no. In evidenza

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Arriva un momento nella vita in cui bisogna rinunciare a qualcosa, un momento in cui si deve cambiare senza se e senza ma. In questa emergenza Coronavirus ci viene chiesto di rispettare le regole imposte dal governo, regole semplicissime, che forse per molti sono un grande sacrificio, ma per tutti quanti noi sono l'unica via di salvezza dal contagio.

Uscire solo per lavoro, per fare la spesa o per motivi sanitari, indossare guanti e mascherina, mantenere un metro di distanza dalla persone, evitare abbracci e strette di mano. A conti fatti se pensiamo al beneficio che può portare il rispetto delle regole, non è poi un grande sforzo cambiare le nostre abitudini di vita, se questo alla fine può permetterci di vivere. Non sempre però restare a casa è un sacrificio ricompensato per alcune persone. In particolar modo per quanto riguarda le donne. In questo periodo di isolamento sono aumentati i casi di violenza domestica.

Madri, mogli, fidanzate, non solo preoccupate per la situazione attuale, costrette a non uscire per le restrizioni imposte dal governo, ma anche percosse e maltrattate dai loro compagni e mariti tra le mura di casa.

La cosa più preoccupante di tutto questo, è il notevole calo delle telefonate al centralino antiviolenza. Molte donne temono ritorsioni dai loro compagni, altre sono convinte che si tratti solo di un errore dovuto a questo stressante periodo di emergenza e che finito tutto questo non si ripeterà mai più. Donne, non dovete avere paura.

La prima volta può essere l'inizio di una lunga serie di episodi di violenza. Uno schiaffo, uno spintone, un insulto vanno fermati immediatamente. Fatevi coraggio e denunciate senza paura.

AVRI (Associazione Vittime Riunite d'Italia)

 

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