Arrestati un uomo ed una donna di nazionalità moldava, fidanzati e residenti a Modena. Ai domiciliari un ricettatore, sempre moldavo, residente a Nonantola. I tre sono accusati a vario titolo dei reati di furto aggravato e ricettazione. Indagati anche un italiano, ricettatore del gruppo residente a Reggio Emilia ed un altro cittadino moldavo. Per tutti e cinque sono state eseguite stamattina perquisizioni personali e domiciliari su delega del Pubblico Ministero procedente, alla ricerca di nuovo materiale utile a corroborare l’attività indagatoria.
L’attività è scaturita dall’attenta analisi investigativa operata dai poliziotti della Squadra Mobile e dagli specialisti della Polizia Scientifica modenese. Dopo la valutazione iniziale di circa 50 denunce dello stesso tipo di furto negli ultimi 2 anni, finalmente è stata trovata una pista investigativa che ha garantito l’arresto della banda di ladri, professionisti meccanici, incensurati e stabilmente residenti in Italia da vari anni.
I delinquenti, non hanno sbagliato una mossa fino a gennaio di quest’anno, quando, in due occasioni (rispetto agli 8 furti della stessa specie avvenuti nel solo primo mese dell’anno) hanno lasciato un’impronta che non è sfuggita ai poliziotti. Grazie all’attività di indagine supportata dall’ausilio di intercettazioni telefoniche ed ambientali richieste ed ottenute dal P.M. titolare delle indagini, dott. Amara, gli investigatori sono riusciti a trovare gli elementi probatori a carico dei tre arrestati, ritenendoli responsabili di circa altri 9 furti avvenuti nel periodo di indagine, fra gennaio ed aprile 2019.
Prove utili a dimostrare in giudizio l’esistenza di un vero e proprio sistema strutturato di ladri professionisti che in soli due minuti riuscivano a smontare i volanti delle macchine di alto pregio e di notevole valore, per poi affidarne la vendita ai due ricettatori indagati che erano soliti smerciarli tramite i social network e siti specializzati nelle compravendite online a metà del reale prezzo di mercato.