Martedì, 16 Aprile 2019 14:18

Omicidio di Scandiano, donne e questioni legali sarebbero il movente In evidenza

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Omicidio di Scandiano: i Carabinieri indagano sulle ragioni che hanno portato Giampietro Guidotti a sparare a bruciapelo a Giorgio Campani, suo amico d’infanzia. Tra loro c’erano querele e controquerele per una questione di terreni confinanti, ma anche una donna che aveva avuto una relazione con entrambi.

SCANDIANO (RE) –

Ci sono amicizie che durano una vita, e altre che si trasformano e portano le persone a odiarsi. A volte fino alle estreme conseguenze. Come nel caso di Gianpietro Guidotti e Giorgio Campani, vicini di casa nella frazione di Visignolo di Baiso e amici fin da quando erano bambini. L’amicizia è durata anche durante la giovinezza. Molti testimoni affermano che i due erano inseparabili, andavano spesso a ballare insieme e facevano a turni su chi doveva prendere l’auto

Poi il tempo è passato e da amici per la pelle, i due uomini sono diventati acerrimi nemici, al punto da “combattersi” a colpi di querele, pare per problemi legati ai confini e ai diritti di passaggio sui terreni confinanti. L’esasperazione è arrivata al punto tale che ieri mattina alle 10 Gianpietro Guidotti è entrato nel Blue Bar di Rondinara di Scandiano che sapeva essere frequentato da Campani. E quando, come si aspettava, ha trovato l’ex amico, ha estratto una pistola e gli ha sparato a bruciapelo alla testa, freddandolo nella veranda del locale

Nelle ore seguenti l’omicidio, proprio le diatribe e i dissapori legati alle questioni legali hanno portato gli inquirenti a ricercare in esse il movente. Tuttavia, dopo aver raccolto diverse testimonianze dai residenti e dai frequentatori del bar, dove pare non fosse la prima volta che i due si affrontassero, è emerso che il motivo scatenante possa essere stata una questione di donne. La vittima, Giorgio Campani, 61 anni, che era separato dalla moglie e aveva una figlia, da qualche tempo aveva una relazione con una donna che, in passato, aveva frequentato anche Guidotti. E su questo “passaggio di mano” si erano incentrate le prese in giro di Campani nei confronti dell’ormai ex amico. Qualcuno ha anche riferito che in più occasioni, Guidotti avrebbe intimato a Campani di smetterla con le provocazioni, pronunciando quella frase “Altrimenti ti ammazzo”, che spesso si dice quando si è arrabbiati o esasperati. Solo che, questa volta, si è passati dalle parole ai fatti. 

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