Quattro cittadini nigeriani e uno del Gambia pretendevano il pagamento in denaro per un’attività svolta e hanno chiuso l’operatrice in una stanza. Per sbloccare la situazione sono intervenuti i Carabinieri. I cinque sono stati denunciati a piede libero.
SOLIERA (MO) –
Volevano essere pagati per un’attività che avevano svolto, per questo hanno rinchiuso in una stanza dell’abitazione dove erano ospiti un’educatrice della Cooperativa Leone Rosso, loro referente.
Nei guai sono finiti quattro cittadini nigeriani e uno del Gambia, tutti richiedenti asilo e ospiti a Soliera di un CAS, nell’ambito del sistema di accoglienza diffusa. I fatti risalgono allo scorso 18 marzo quando, per sbloccare la situazione è stato necessario l’intervento dei Carabinieri. Dopo circa un’ora e mezzo, l’educatrice, referente dei giovani stranieri per conto della Cooperativa che gestisce l’accoglienza, è stata finalmente liberata senza conseguenze fisiche.
I responsabili del gesto sono quindi stati identificati dai militari e denunciati a piede libero per violenza privata in concorso. Non sussisterebbero, infatti, i presupposti per il reato di sequestro di persona.