Sono 10 le tartarughe marine recuperate nelle ultime 24 ore in ipotermia, complice il freddo pungente dello scorso weekend, ma il numero purtroppo è destinato ad aumentare nelle prossime ore. Il freddo ha infatti causato il fenomeno degli spiaggiamenti massivi di tartarughe marine sulle costa fra Emilia Romagna e Marche. A darne notizia è la Fondazione Cetacea Onlus, organizzazione che da oltre 30 anni è impegnata nella tutela dell’ecosistema marino.
Gli esemplari recuperati a Cervia, Pesaro, Fano, Senigallia, Falconara e Porto Recanati, sono arrivati al Centro di Recupero delle Tartarughe Marine di Riccione fortemente debilitati e presentano i sintomi di una sindrome nota come cold stunning, detta comunemente ipotermia, ma diverse presentano anche ferite, alcune probabilmente da costrizione dovute all’incontro accidentale con reti, lenze o altri rifiuti presenti in mare: nei prossimi giorni le analisi e le visite accurate a cui verranno sottoposti ci diranno di più sulle loro condizioni di salute.
Le tartarughe affette da cold stunning si immobilizzano, rallentano al massimo le proprie funzioni vitali, e finiscono a causa di correnti e mareggiate per spiaggiarsi sulle nostre coste, rischiando la morte per assideramento per le temperature fuori dal mare ancora più rigide di quelle in acqua.
COSA FARE SE CI SI IMBATTE IN UNA TARTARUGA SPIAGGIATA
Ogni minuto in più al freddo potrebbe rivelarsi fatale per cui la Fondazione Cetacea Onlus chiede a chiunque dovesse imbattersi in una tartaruga spiaggiata di avvisare immediatamente la Capitaneria di Porto di competenza e la Fondazione stessa allo 0541691557. In attesa dei soccorsi consiglia di mettere la tartaruga al caldo, coperta con un asciugamano asciutto (avendo l’accortezza di tenere la testa scoperta).