Mercoledì, 19 Settembre 2018 14:03

Ladri rubano gli zainetti ai ragazzi disabili della "Lanterna di Diogene" In evidenza

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I ragazzi durante la vendemmia I ragazzi durante la vendemmia

L’episodio è accaduto nelle campagne attorno a Bomporto, dove i giovani e gli educatori stavano facendo la vendemmia per produrre vino e aceto balsamico. Lo sfogo di una mamma su Facebook “Caro ladro, dovresti imparare da loro a dare un senso alla tua vita perché, a occhio e croce, la loro è complicata, ma la tua fa schifo”.

BOMPORTO (MO) –

Ci sono furti più vili e vigliacchi di altri. Come quello compiuto da chi, nella giornata di ieri, ha tenuto d’occhio il pulmino e le due auto delle educatrici della cooperativa sociale di Solara “La Lanterna di Diogene” che si occupa di ragazzi disabili, per derubarli dei loro zainetti e di tutto quello che c’era dentro. 

I ragazzi si erano recati nelle campagne vicine a Bomporto per fare la vendemmia per poi destinare il loro raccolto alla produzione di vino e di aceto balsamico, lasciando nei mezzi borse e zaini. I mezzi sono rimasti aperti, perché nessuno, vista la situazione, si aspettava un furto. Invece, l’impensabile è accaduto e qualcuno ha portato via le borse delle educatrici, con soldi, documenti e carte di credito, e gli zainetti dei ragazzi

In uno di questi, appartenente a un diciottenne disabile, c’era il tablet tanto caro al ragazzo, che utilizzava per guardare le foto delle vacanze, i tutorial per aggiustare le cose rotte e per giocare ai giochi che gli piacciono. Inoltre, c’era anche l’abbonamento disabili di TPR, faticosamente ottenuto, che il giovane utilizza tutti i giorni per spostarsi da Modena a Bologna in corriera.

La mamma di uno dei ragazzi che frequentano la Lanterna di Diogene, ha affidato il suo sfogo a Facebook, rivolgendosi direttamente a chi ha compiuto un gesto tanto vile.

“Caro ladro (o cari ladri), vorrei farti sapere che oggi hai compiuto un atto veramente vigliacco. Oggi hai derubato mio figlio disabile, i suoi amici della Lanterna di Diogene nella medesima condizione e i loro educatori. Vorrei dirti che stavano facendo la vendemmia per fare l'aceto balsamico e il vino perché loro, nonostante abbiano problemi seri, lavorano tutti i giorni. Lavorano per dare un senso alle loro esistenze e, per dimostrare, che qualsiasi siano i problemi si può sempre essere utili e indispensabili. Sai, tutti i documenti, gli abbonamenti, i cellulari...verranno rifatti o ricomprati, ma la loro serenità noLa fiducia è una cosa preziosa e tu, a persone così delicate, l'hai portata via. Hanno pianto e ci sono rimasti male per un torto ingiusto causato da te. Mio figlio sul suo tablet guarda i tutorial per costruire o rimettere a posto le cose rotte, aveva le foto delle vacanze e i giochi che gli piacciono. Caro ladro...dovresti imparare da loro a dare un senso anche alla tua vita perché, a occhio e croce, la loro è complicata ma la tua fa proprio schifo”.

Considerato il potere di diffusione delle notizie del popolare social network, si auspica che queste parole arrivino anche all’autore, o agli autori del furto e che decidano in qualche modo di fare riavere ai ragazzi derubati gli oggetti a loro cari e utili nella vita di tutti i giorni, come i documenti, l’abbonamento ai mezzi pubblici e i tablet con i loro ricordi.

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