La famiglia di un imprenditore di Cognento si è vista sottrarre nella notte venti galline, il gallo e persino tutte le uova. Si pensa a un furto su commissione.
COGNENTO (MO) –
Un tempo dare del "rubagalline" a qualcuno equivaleva a dargli del ladro fallito o del "morto di fame". Il furto di polli, infatti, veniva fatto per necessità, per sfamare se stessi o la famiglia. È divenuto poi proverbiale per etichettare chi non è proprio un Arsenio Lupin. I tempi, tuttavia, cambiano, così come i ladri e i loro bersagli. Come le galline, un tempo molto comuni, mentre oggi considerate un bene di lusso, soprattutto se selezionate, allevate a terra e nutrite con mangimi di qualità eccellente.
Così, la famiglia di un imprenditore di Cognento, la scorsa notte si è vista portare via...l'intero pollaio. Il bilancio parla di venti galline, un gallo e persino le uova. I malviventi si sono introdotti nel cortile dopo aver tagliato con dei tronchesi la rete di recinzione e creando una porticina. Poi hanno avuto facile accesso alla casetta di legno adibita a pollaio, dove erano ricoverati per la notte le galline, il gallo e le uova.
Tanta amarezza da parte dei proprietari, che anni fa si sono trasferiti a Cognento, in campagna, coltivando un orto e allevando le galline "come si faceva una volta", per avere la soddisfazione di cibarsi dei frutti della propria fatica. Trattandosi di polli "di razza" e allevati con tutte le attenzioni possibili, non si esclude l'ipotesi di un furto su commissione.