Due denunce per fatti troppo simili hanno portato all'arresto dell'uomo, che tra l'altro doveva ancora scontare un periodo agli arresti domiciliari.
MODENA – "Non si accettano e, soprattutto, non si danno passaggi agli sconosciuti!". Chissà quante volte questo "mantra" è risuonato nelle orecchie dei due giovani modenesi che, alla fine di novembre e all'inizio di dicembre, hanno dato un passaggio a un 38 enne modenese che, anziché ringraziarli per la gentilezza, li ha rapinati.
La prima vittima di quello che rischiava di diventare un rapinatore seriale con la tecnica dell'autostop è stato un 35 enne modenese, che a San Donnino, a fine novembre, si è fermato per dare un passaggio all'uomo, dall'aspetto trasandato. Dopo le consuete due chiacchiere, tuttavia, l'autostoppista annuncia di avere in tasca un coltello e intima al conducente di consegnargli tutto il denaro che ha. Gli va male. Perché il giovane alla guida accosta e gli mostra il portafoglio vuoto. Il rapinatore, allora, scende dalla vettura imprecando.
Ci riprova qualche giorno dopo, il 10 dicembre, quando, con la stessa tecnica del passaggio, viene caricato in viale Buon Pastore, nei pressi del centro di Modena, da un 28 enne. Questa volta, il malfattore estrae un coltello e lo punta alla gola del conducente. Ma il bottino è magro: appena 20 euro.
La sua carriera, tuttavia, è agli sgoccioli, perché entrambi gli automobilisti rapinati sporgono denuncia ai Carabinieri. Proprio le circostanze molto simili e la descrizione dell'uomo, fa sì che, chiamati in caserma per identificarlo dalle foto segnaletiche, il rapinatore venga identificato in un modenese 38 enne con diversi precedenti per reati contro il patrimonio. Non solo, l'uomo doveva anche scontare un residuo di pena ai domiciliari. Ed è proprio a casa sua che gli uomini dell'Arma sono andati a prelevarlo per trarlo in arresto.