Dopo anni di maltrattamenti nei confronti della convivente, anche davanti al figlio neonato, la donna si è decisa a denunciarlo. Arrestato ventiquattrenne residente a Piacenza.
Piacenza, 24 maggio 2017
Un italiano di ventiquattro anni residente a Piacenza nei giorni scorsi è stato arrestato con l'accusa di maltrattamenti nei confronti della giovane convivente, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip, su richiesta della Procura della Repubblica e a seguito delle articolate indagini svolte dalla sezione di Polizia Giudiziaria e Investigativa della Municipale e dal nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza.
La decisione di ribellarsi al suo aguzzino, di denunciarlo e di porre così fine all'incubo che stava vivendo è maturata nella donna una volta compreso che, nonostante la nascita di un bambino, le violenze non sarebbero mai finite. L'uomo infatti, I.P. classe 1993, anche dopo il lieto evento ha continuato a insultarla e a picchiarla, dando avvio a una vera e propria opera di persecuzione nei confronti della giovane.
Le violenze, emerse già poco dopo l'inizio della convivenza nel 2013, si sono protratte fino all'agosto scorso, quando con un pretesto la donna è riuscita ad allontanarsi da casa con il bambino e a recarsi presso gli uffici della Polizia Municipale per denunciare le violenze, i soprusi e una vita da tempo scandita da insulti, minacce di morte, botte e segregazioni. Nonché, a causa del ferreo controllo esercitato dall'uomo sulla ragazza, da un totale isolamento, sia nei confronti della cerchia delle amicizie che della famiglia d'origine, che non aveva approvato la relazione.
L'escalation di condotte violente da parte dell'uomo aveva inoltre determinato nella giovane un grave e perdurante stato di ansia e di paura, aggravato dal delirio dell'aguzzino finalizzato al dominio e al pieno controllo sulla vittima, costretta a volte a mostrare gli slip indossati a riprova della sua fedeltà.
La donna ha infine deciso di ribellarsi al suo carnefice e di porre fine all'incubo che stava vivendo quando, nato il bambino, l'uomo ha continuato a dedicarsi ai traffici illeciti, all'assunzione di stupefacenti e a picchiarla, anche di fronte al piccolo.
Anche nell'ultimo periodo, nonostante fosse agli arresti domiciliari per reati riconducibili allo spaccio di sostanze illecite e oggetto di indagine in materia di stupefacenti da parte della Guardia di Finanza, l'uomo non aveva fatto diminuito le violenze fisiche e psicologiche nei confronti della ex compagna, recandosi da lei in violazione dell'ordinanza restrittiva e minacciandola di morte.
Tali reiterate condotte, confermate dalla documentazione acquisita agli atti delle indagini, sono state comunicate alla Procura della Repubblica di Piacenza, la quale, in tempi ristrettissimi, ha richiesto e ottenuto dal gip l'applicazione della misura cautelare nei confronti del ventiquattrenne. Gli agenti della Sezione di Polizia Giudiziaria e investigativa della Municipale e il personale del nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza hanno quindi proceduto all'arresto dell'uomo, che ora si trova detenuto presso la casa circondariale di Piacenza, e nei confronti del quale sono in corso indagini anche per il reato di sequestro di persona ai danni della giovane ex convivente.