Attentato a Westmister nel pomeriggio di mercoledì 22 marzo, il bilancio parla di 4 morti e 30 feriti. Sono 7 gli arresti effettuati nella notte a Birmingham. Ancora ignota l'identità del killer.
Di CM
Giovedì, 23 Marzo 2017
Un'auto sulla folla, una dozzina di passanti investiti sul ponte di Westmister, a pochi metri dalla torre dell'orologio che sormonta il Parlamento britannico, poi un uomo che scende dalla vettura e si avventa contro gli agenti in servizio fuori dalla Camera dei Comuni: è questa la terribile scena dell'attentato terroristico che ha colpito Londra nella giornata di ieri, mercoledì 22 Marzo 2017.
Le informazioni ufficiali prevenienti da Scotland Yard parlano di un assalitore che ha agito in solitaria; poi un bilancio di 4 morti e 30 feriti, alcuni dei quali ricoverati per ferite gravi.
Ad ora, non sono state fornite indicazioni su quale gruppo jihadista sia al centro delle indagini e non è stata resa nota ufficialmente l'identità dell'attentatore, ucciso dagli agenti in servizio a Westminster subito dopo l'aggressione.
Sono 7 gli arresti effettuati durante le indagini che nella notte si sono spostate a Birmingham, un raid all'interno di un appartamento che ha permesso di localizzare e fermare persone coinvolte nella rete dell'attentatore, anche se non con un ruolo diretto nell'accaduto a Westminster. Secondo la polizia, l'uomo era «ispirato dal terrorismo internazionale».
La terribile giornata di ieri arriva esattamente dodici anni dopo l'azione dei kamikaze islamici nel metrò di Londra ed un anno dopo gli attentati all'aeroporto e alla metropolitana di Bruxelles. La premier britannica Theresa May, che si trovava a Westminster al momento dell'attacco, lo ha condannato con fermezza in una dichiarazione da Downing Street «un attacco terroristico disgustoso e odioso».