Un'operazione capillare di solidarietà. Grazie all'App Parma non spreca! il cibo verrà recuperato e consumato da chi è in situazione di povertà. La sperimentazione partirà a giorni e coinvolgerà una ventina di soggetti diversi, fra bar, ristoranti mense e negozi.
Parma, 2 dicembre 2016
Un progetto importante che punta ad un sistema qualificato per il recupero del cibo grazie ad un'operazione capillare di solidarietà che vuole coinvolgere ristoratori, mense aziendali, gastronomie, catering, bar, bottegai. I prodotti che restano sui banconi alla chiusura, ancora ottimi da consumare, non sempre possono essere venduti il giorno dopo ma possono aiutare chi rischia di saltare un pasto. Ogni anno tonnellate di generi alimentari vengono gettati. I numeri dello spreco sono paurosi e lo scempio è anche economico, si parla di 37 miliardi di euro all'anno, 450 euro per famiglia.
A Parma, solo Caritas ed Emporio sostengono 1300 famiglie e la richiesta di aiuto non è in calo. Un paradosso insostenibile che l'App di Parma Non Spreca! vuole contrastare offrendo uno strumento concreto e fortemente innovativo. Pochi clic da un tablet, un PC o da uno smartphone e il cibo può essere destinato alla tavola di chi è colpito dalla povertà, attraverso i canali di distribuzione dei market solidali e delle mense Caritas. La prima segnalazione dà il via a una catena di gesti virtuosi che impedirà a quegli alimenti di diventare spazzatura. Il cibo sarà ritirato, porzionato e confezionato, per essere ridistribuito nelle condizione idonee e nel rispetto delle normative.
La sperimentazione partirà a giorni e coinvolgerà una ventina di soggetti diversi, fra bar, ristoranti mense e negozi. Le attrezzature già ci sono ma servono autisti volontari per coprire i tre turni di ritiro quotidiani. Iren ha già lanciato un appello fra i suoi dipendenti, Parma Non Spreca! ora lo rilancia alla città. Chi vuol mettersi in gioco può scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o chiamare il 324.7953059. Più persone aderiranno alla proposta, più efficacia avrà il progetto. Si mira allo spreco zero. Il felice incontro di sensibilità diverse ha reso possibile la realizzazione di quest'app.
Il progetto è stato presentato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, alla presenza di Laura Rossi assessore al welfare del Comune di Parma; Gabriele Folli, assessore all'ambiente e alla mobilità del Comune di Parma; Clelia Bergonzani di Forum Solidarietà e per Kuminda Parma; Alessia Frangipane, assessore al welfare di Comune di Fidenza; Giacomino Vezzani di Emporio; Cecilia Scaffardi direttrice di Caritas Diocesana Parma; Silvia Nutini, vice presidente Zonta Club Parma; Adolfo Villafiorita, responsabile dell'unità ICT4G di Fondazione Bruno Kessler, Trento e Stefano Andreoli vice presidente di Fondazione Cariparma.
Clelia Bergonzani di Forum Solidarietà ha ricordato la nascita della piattaforma di Parma non spreca volta a sostenere le famiglie in difficoltà economica. "Questo progetto – ha ricordato – sostiene mense Caristas ed Empori alimentari grazie al sostegno di Fondazione Cariparma e vuole intercettare le eccedenze alimentari da donare a chi ha bisogno".
Soddisfazione è stata espressa da Cecilia Scaffardi, direttrice di Caritas Parma, che ha parlato della necessità di dare risposta ad un bisogno primario come quello del cibo e l'attivazione della App costituisce una risposta innovativa in questo senso. "Si tratta di un bisogno – ha detto – sempre crescente e i numeri fanno riflettere. Ci sono famiglie e bambini che rischiano di saltare i pasti". Ed ha rimarcato anche il valore educativo del progetto per i giovani delle scuole.
Le socie dello Zonta International Club Parma avevano da tempo in mente un'applicazione che contrastasse gli sprechi alimentari e per questo erano in contatto con la Fondazione Bruno Kessler di Trento. Contemporaneamente, un gruppo di studenti del liceo Maria Luigia lavorava all'idea di connettere i vicini di casa perché nulla andasse gettato. Il Comune di Parma ha intercettato queste strade parallele e, condividendone fortemente le finalità, le ha fatte incontrare.
Il Comitato territoriale di Iren, su proposta di Forum Solidarietà e di Kuminda, ha colto questi percorsi e li ha legati ulteriormente, attraverso un progetto unico che teneva dentro le istanze di tutti. Il Comitato Territoriale è, infatti, uno strumento di dialogo e confronto e progettazione condivisa che opera a favore della comunità. La Fondazione Bruno Kessler ha dato operatività all'idea, mettendo a disposizione la sua esperienza d'eccellenza nel campo della tecnologia a supporto del recupero alimentare. Con il team ICT4G ha sviluppato l'applicazione definitiva, adattandola ai bisogni di Parma e del suo territorio. Il progetto ha il sostegno di Fondazione Cariparma.