Lunedì, 30 Maggio 2016 17:33

Profughi: in arrivo una nuova ondata in Emilia Romagna In evidenza

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In queste ore l'arrivo a Bologna di altri 630 profughi che verranno smistati a Parma, Modena, a Piacenza. Il centro di accoglienza è gia pieno e i richiedenti asili verranno ospitati nelle tende. Il Viminale fissa la nuova quota per l'Emilia-Romagna. Le preoccupazioni della Prefettura...

di Alexa Kuhne

Bologna, 30 maggio 2016 –

Sono 630 i profughi provenienti direttamente dagli sbarchi di queste ore che verranno smistati a Bologna e poi da lì in tutta l'Emilia-Romagna.
Il nuovo boom di arrivi all'Hub di via Mattei è stato annunciato venerdì sera da un telegramma inviato dal Viminale.
La quota per ogni provincia sarà di settanta persone che verranno trasferite dopo la prima accoglienza nel capuoluogo.
Nei mei scorsi il numero degli arrivi è stato più consistente (737) però questa volta l'accoglienza potrebbe essere problematica, visti i tempi strettissimi degli sbarchi. Se i migranti dell'ultima tornata sono giunti nei punti di smistamento in un mese e mezzo, questa volta i 630 richiedenti asilo potrebbero arrivare a Bologna già nei prossimi tre giorni, raggiungendo in fretta il numero stabilito dal Viminale.
Per il centro di ospitalità di via Mattei, dunque, potrebbe riaprirsi la possibilità di allestire le tende per l'emergenza, come è accaduto a luglio 2015, quando l'ex Cie era al gran completo. «La situazione al momento è sotto controllo. Stiamo provvedendo ai trasferimenti e ci stiamo preparando agli arrivi», tranquillizza la Prefettura. Ma nei prossimi giorni la situazione potrebbe cambiare: «Arriveremo alla quota pattuita dei 630 in breve tempo e non escludiamo di dover tornare a montare le tende all'interno dell'Hub». Tende fornite dalla Prefettura che l'anno scorso, oltre al momento dell'emergenza, sono state utilizzare per diverse settimane.
In queste ore stanno arrivando anche bambini, quelli sbarcati sabato a Catania, a Porto Empedocle e ad Augusta. Sono approdati in Emilia-Romagna subito dopo la traversata e alcuni di loro hanno indosso ancora la coperta termica gialla che viene data appena toccano la terraferma.

A oggi i migranti accolti in tutta la Regione sono 6.713.
A Bologna i richiedenti asilo nelle diverse strutture del territorio sono 1.262; dopo c'è Modena con 841 profughi e Parma con 806. A Piacenza, invece, le persone ospitate sono 546 e a Ferrara 562. Le altre province accolgono all'incirca 700 migranti. Gli arrivi di questi giorni sono quelli più massicci del 2016. L'anno scorso l'ondata migratoria è sempre stata abbastanza costante, senza toccare picchi se non a luglio quando è stato necessario allestire appunto una sorta di tendopoli in via Mattei. Ma l'Hub è al collasso perchè non ci sono solo uomini, donne bambini che arrivano direttamente dagli sbarchi in Sicilia ma anche quelli che arrivano da soli dopo essersi presentati nelle diverse prefetture della Regione. Questo perché soprattutto i pachistani, gli afgani e i bengalesi tentano la fortuna dalla rotta dei Balcani, ma dall'Austria, dalla Francia e dalla Germania vengono respinti e a quel punto il primo approdo dove sanno di poter essere ospitati è l'Italia.

Negli ultimi sei mesi all'Hub di via Mattei si sono presentate da sole all'incirca 200 persone. Cifra a cui si aggiungono i «dublinanti », quei migranti che, identificati in Italia, sono riusciti a superare i confini senza essere controllati e hanno attraversato diversi Stati prima di arrivare in Norvegia e in Svezia, le tappe dove hanno ad attenderli amici e parenti, ma per la normativa prevista dalla Dublino II, la terra di approdo in cui si è identificati per la prima volta sarà la terra in cui chiedere l'asilo politico o qualsiasi altra forma di protezione internazionale. La crescita dei flussi migratori a Bologna ha portato anche a un aumento delle espulsioni di cittadini extracomunitari con accompagnamento alla frontiera che fanno segnare un più 69%, passando nell'ultimo anno da 52 casi a 88.

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