La ministra delle Riforme arriva a Parma per parlare e promuovere la riforma costituzionale. Durante il suo intervento fa un appello agli industriali per sensibilizzarli sulla necessità di dare più stabilità al Paese. Non è mancata una nota critica al M5s.
Di CM -
Parma, 28 Maggio 2016 - Foto di Francesca Bocchia
Continua il tour del Governo per promuovere la riforma costituzionale e, questa volta, la ministra per la Riforma Maria Elena Boschi arriva a Parma e fa appello agli industriali per sensibilizzarli sulla necessità di dare più stabilità a Paese: "siamo di fronte all'ultima chiamata per il Paese, perchè dopo trent'anni di discussione su questi temi se dovessimo perdere questa occasione non so quando se ne ripresenterà un'altra - e ha aggiunto - il referendum è una scelta di grande responsabilità non più rinviabile che riguarda anche chi verrà dopo di noi".
"L'obiettivo delle nostre riforme è dare più stabilità al paese - ha precisato la Boschi -. Se continuiamo ad avere un sistema politico-istituzionale instabile è difficile affrontare le scommesse del nostro futuro. Avere un nuovo sistema dove solo la Camera dei Deputati avrà un rapporto di fiducia con il Governo è un elemento di stabilità, perché maggiore semplicità significa ottenere un sistema più efficiente".
Durante il suo intervento non è mancata la stoccata al M5s, una critica che è partita proprio dal sibolo che contraddistingue il Movimento: "Il simbolo del M5s è di proprietà del figlio di Casaleggio e del nipote di Beppe Grillo. In altre parole sarebbe come dire che da noi il simbolo del Pd è nelle mani del nipote di Bersani e del figlio di Renzi". Inoltre, la ministra ci ha tenuto a sottolineare che il Pd rappresenta una "comunità" che per il prossimo referendum costituzionale dovrà lavorare insieme e unito: "Da noi uno conta veramente uno, dagli altri conta zero".
Nel frattempo,in Piazzale Rondani, si è fatta sentire la protesta pacifica attivata dal Comitato in difesa della Costituzione che, però, ha incontrato il blocco della polizia senza riuscire ad attraversare il ponte e raggiungere la sede dell'Upi.