Martedì, 23 Febbraio 2016 16:12

Mamme, non fate quella 'catena' di foto su Fb. La polizia spiega il perché In evidenza

Scritto da

"La sfida delle mamme" su Facebook è una trappola, avverte la Polizia postale. Bisogna interrompere un gioco che potrebbe rivelarsi un pericolo per i bambini immortalati nelle foto pubblicate...

Parma, 23 febbraio 2016

Quale mamma, in questi giorni, non è stata 'nominata' da un suo contatto di Facebook e invitata ad accettare una sfida a suon di foto con prole?
Quasi nessuna, a giudicare dall'invasione di immagini che vogliono essere la testimonianza dell'orgoglio materno.
Il gioco ha preso la mano, tanto da far intervenire la Polizia postale che ha indagato e ha scoperto che dietro questa catena c'è un reale pericolo: quello della pedofilia.
L'invito è quello di smettere. Non solo perché si devono rispettare i bambini che ora non hanno facoltà di decidere se apparire su un social ma soprattutto perché le foto potrebbero finire in siti pedopornografici.
L'orgoglio di una mamma che espone il proprio figlio potrebbe trasformarsi in un vero e proprio incubo, perché quelle immagini amate potrebbero essere rubate e poi utilizzate per fini loschi.
Il gioco, dietro cui si potrebbe nascondere un orco, è semplice: una mamma posta sul proprio profilo tre foto che la "rendono felice di essere mamma" e poi invita altre amiche a fare altrettanto.
E così è bello che fatto un immenso 'vivaio' da cui attingere immagini di inconsapevoli e innocenti creature. Ed è per questo che sul proprio profilo Facebook la Polizia postale ha invitato alla prudenza. "Se i vostri figli sono la cosa più cara al mondo, non divulgate le loro foto in Internet - si legge nel post -. O, quanto meno, abbiate un minimo di rispetto per il loro diritto di scegliere, quando saranno maggiorenni, quale parte della propria vita privata condividere. Se questo non vi basta, considerate che oltre la metà delle foto contenute nei siti pedopornografici provengono dalle foto condivise da voi".
A pensarci, è roba da far accapponare la pelle e, se le forze dell'ordine prendono posizione rispetto a questo fenomeno, è perché il pericolo è davvero dietro l'angolo, anche quando si ritiene che i bambini siano protetti, lontani anni luce da quello che accade in certi siti.
Qualcuno non ha preso bene l'intervento al punto che la stessa Polizia postale ha in seguito specificato che si trattava di "un consiglio" facendo comunque notare che la loro casella di posta è intasata dai "messaggi di aiuto per il furto di foto".