La foto della tredicenne nuda condivisa con amici su whatsapp, poi è finita su Ask.fm, social network in voga tra i giovani. Un parente della ragazzina l'ha riconosciuta e ha informato immediatamente la famiglia. L'artefice dello scherzo è così finito in giudizio per pornografia minorile e diffamazione. -
Reggio Emilia, 12 novembre 2015 –
Se una ragazzina viene condivisa nuda sul social, l'artefice di questo gesto può anche essere assolto dalle accuse di diffamazione e pornografia minorile.
Succede anche questo quando si ha a che fare con giovanissimi e web, una terra per molti versi ancora sconosciuta e piena di insidie nella quale voglia di protagonismo, esibizionismo, incoscienza trovano spazio e diventano un mix pericolossimo di cui si alimentano i ragazzi di oggi.
La miscela ha fatto di certo decollare la fama di una tredicenne che si è ritrovata in giro per internet, fotografata nuda, grazie all'iniziativa incauta di un suo amico 15enne.
Il ragazzo aveva condiviso con amici su whatsapp gli scatti della adolescente senza veli, probabilmente non pensando alle conseguenze: il servizio fotografico hot è poi finito su Ask.fm, social network in voga tra i giovani.
Un parente della ragazzina l'ha riconosciuta e ha informato immediatamente la famiglia.
L'artefice dello scherzo è così finito in giudizio per pornografia minorile e diffamazione. Ma la sentenza ha sorpreso un po' tutti perché l'imputato è stato assolto.
La tesi su cui si è basato il suo legale è stata accolta dal giudice che ha ritenuto la tredicenne consapevole di quegli scatti senza veli, sostenendo anche che la chat di whatsapp è un contesto privato.