Lunedì, 14 Settembre 2015 17:17

Modena - Tutti pazzi per Annibale In evidenza

Scritto da

In migliaia hanno assistito alla rievocazione della Battaglia di Canne, ricostruita dai figuranti in costume al Parco Ferrari di Modena, durante la giornata conclusiva di Mutina Boica. Tanti anche i visitatori che si aggiravano tra gli accampamenti e tra gli stand gastronomici e artigianali. -

Modena, 14 settembre 2015 - Di Manuela Fiorini – foto di Claudio Vincenzi -

La pioggia non ha fermato i tanti visitatori che, ieri pomeriggio, si sono radunati al Parco Ferrari di Modena per assistere a uno dei momenti clou di Mutina Boica, la grande festa dedicata alla Modena celtica e romana che, ogni anno, attira appassionati da tutta Italia e che, nell'edizione 205, è stata incentrata sulla figura di Annibale, il generale cartaginese che ha dato molto filo da torcere a Roma.

La ricostruzione della Battaglia di Canne, avvenuta il 2 agosto del 216 a.C, è stata forse la più importante della Seconda Guerra Punica ed è passata alla storia come una delle più schiaccianti sconfitte per i romani. Tanti gli spettatori con gli occhi al cielo, sperando nel bel tempo, mentre, nella piana del parco, cavalieri e fanti affilavano le armi. Finalmente, con un po' di ritardo sulla tabella di marcia, i gruppi storici, con oltre 300 figuranti, hanno fatto il loro ingresso nell'arena, introdotti da Luigi Malnati, soprintendente ai Beni Archeologici dell'Emilia Romagna, che ha ricordato al pubblico il contesto storico in cui si svolse la battaglia. Due i momenti messi in scena: il primo ricorda i fatti di Mutina del 218 a.C, preludio della battaglia di Canne, in cui i celti della Pianura Padana si alleano con i cartaginesi, per combattere gli odiati romani. La seconda, appunto, la battaglia di Canne, svoltasi storicamente in una piana del Gargano, in cui l'esercito di Annibale con una sapiente strategia bellica, una cavalleria agguerrita e preparata, massacrò l'esercito della Repubblica Romana, guidato dai consoli Lucio Emilio Paolo e Gaio Terenzio Varrone. Ma, come ha ricordato la voce narrante, Annibale non seppe sfruttare a pieno quella vittoria, mentre sorgeva allora l'orgoglio di Roma, che, proprio da quella sconfitta, alzerà la testa per contrastare e spegnere per sempre le mire espansionistiche del condottiero cartaginese.

DSC03946

Dopo la battaglia, i numerosi spettatori hanno potuto visitare gli accampamenti dei Galli Boi e romani e vedere "dal vivo", come si viveva più di duemila anni fa. E non potevano mancare i sapori, di oggi e di allora. Tra i borlenghi e il classico panino con la mortadella, non poteva mancare l'idromele, servito in piccoli o grandi corni da portare a casa come ricordo. Immancabile il successo della pannocchia alla brace, servita con burro e zucchero, oppure nella versione salata, con burro, sale e spezie. Tanti anche gli appassionati degli arrosticini di pecora alla brace, mentre c'è chi non rinuncia allo gnocco fritto con il salume. Tante anche le bancarelle a tema, tra gioielli celtici, rune, talismani, libri a tema e riproduzioni di fate, elfi e altre creature della mitologia celtica, e poi maschere di cuoio, spade, tuniche e tutto quanto possa servire per fare quattro passi indietro nel tempo. L'appuntamento è al prossimo anno.