Questione Rifiuti Liguri: il sindaco Dosi prende la parola durante una conferenza stampa a Palazzo Mercanti per fare chiarezza“E’ scorretto generare preoccupazione immotivata e infondata nella cittadinanza“
Piacenza – 29 Agosto 2015 -
Continua la questione “Rifiuti Liguri”, ed a distanza ormai di un mese dalla stipula dell’accordo all’accordo tra la Regione Emilia Romagna e la Liguria sullo smaltimento di 10mila tonnellate di rifiuti urbani a Piacenza, il sindaco Paolo Dosi prende la parola, durante una conferenza stampa a Palazzo Mercanti, per smentire le voci che incrementano lo svilupparsi di preoccupazioni infondate ed immotivate: “Da un lato voglio dare un primo bilancio dopo qualche settimana dall’avvio del ricevimento dei rifiuti liguri nell’impianto di Borgoforte, mentre dall’altro mi preme rimarcare come questa operazione sia virtuosa, a fronte di alcune dichiarazioni uscite in queste settimane da associazioni, categorie e consiglieri comunali di minoranza – e continua - Vorremmo sottolineare i dati ed i parametri veritieri che secondo noi sono stati travisati. In un momento di impossibilità nella gestione dei rifiuti della Liguria, in questa emergenza, c’è un accordo per ricevere 10mila tonnellate di rifiuti urbani in 50 giorni. Tecnoborgo annualmente può smaltire 100mila tonnellate annue tra rifiuti ordinari e speciali: queste 10mila tonnellate di rifiuti urbani di Genova non si vanno ad aggiungere a quanto già in gestione a Piacenza, ma in sostituzione di 10mila tonnellate di rifiuti speciali che verranno dirottati da Borgoforte verso altri territori. Non aumenta né il carico di rifiuti, né le emissioni. I 14 euro dell'accordo - che la Liguria dà al Comune di Piacenza per ogni tonnellata - non sono una voce di ristoro o indennizzo ambientale – e conclude Dosi - Sono un costo accessorio che viene riconosciuto e che, come Amministrazione abbiamo deciso di assegnare alla riduzione delle tariffe dei rifiuti a carico delle famiglie nel 2016”.
Durante il suo lungo intervento, il Sindaco ha precisato molti punti della questione che ancora potevano non risultare chiari, ed ha parlato anche della presunta lettera anonima inviata al quotidiano locale da altrettanto presunti lavoratori di Borgoforte. In questa lettera si segnalava lo scoppio di un incendio all'interno dell'impianto a causa di rifiuti in eccedenza provenienti da Caserta. Su questo punto Paolo Dosi specifica: “I materiali di scarto provenienti dalla Campania non sono frutto di transazioni segrete tra gli impianti. Sono frutto di un ciclo di gestione di rifiuti ben conosciuto tra gli impianti”.
Infine, ha affrontato ed evidenziato l’importante contributo fornito da Tecnoborgoche ha investito negli ultimi anni 20 milioni di euro per ammodernare gli impianti e ridurre le emissioni, evidenziando che l’incidenza dell’emissione del termovalorizzatore è inferiore dell’1% sull’inquinamento della città: “Abbiamo invitato le associazioni a Tecnoborgo negli ultimi anni per vedere di persona il corretto funzionamento dell’impianto. Ogni giorno la società pubblica i dati delle emissioni sul proprio sito: rinnovo l’invito anche ai privati cittadini a partecipare all’iniziative.“