Mercoledì, 26 Marzo 2025 07:49

Coordinazione genitoriale: un aiuto per superare i conflitti In evidenza

Scritto da Arianna Torelli

Si è tenuto online il corso di formazione per avvocati, psicologi, pedagogisti, educatori ed assistenti sociali, organizzato in collaborazione con l'associazione INCOGE

Una risorsa preziosa per le famiglie in conflitto, un supporto concreto per aiutare i genitori a superare le difficoltà e a tutelare il benessere dei figli. La Coordinazione Genitoriale (Co.Ge.) è stata al centro del corso rivolto ad avvocati, psicologi, pedagogisti, educatori ed assistenti sociali che si è tenuto online ieri pomeriggio. L'evento formativo dal titolo “Alta conflittualità e coordinazione genitoriale: uno strumento di risoluzione alternativo delle controversie”, moderato dall'avvocato Valentina Migliardi, ha approfondito questo importante processo di risoluzione alternativa delle controversie (ADR) volto a promuovere la condivisione della genitorialità tra genitori separati o divorziati con figli minori.

La riforma Cartabia

L'avvocato Maria Tangari ha illustrato come la recente riforma Cartabia preveda, all'articolo 473bis 26 c.p.c., la facoltà per il Giudice di nominare un coordinatore genitoriale, un professionista specificatamente formato per aiutare le coppie altamente conflittuali a superare le difficoltà e a migliorare le relazioni con i figli. «Il coordinamento genitoriale interviene quando il conflitto di coppia è persistente, pervasivo e intenso», ha spiegato l'avvocato Tangari, sottolineando come questa figura professionale possa supportare i genitori nelle scelte relative alla salute, all'educazione e alla frequentazione dei figli.

Il ruolo del coordinatore genitoriale

Il dottor Carlo Trionfi, presidente dell'Istituto nazionale per la Coordinazione Genitoriale, ha evidenziato come la Co.Ge. sia un processo volto a proteggere i ragazzi dagli effetti negativi del conflitto genitoriale e a promuovere relazioni funzionali tra genitori e figli. «Ogni coordinazione genitoriale cambia e si modula in funzione delle persone che abbiamo di fronte», ha affermato il dottor Trionfi, ribadendo che lo scopo principale è il bene dei figli.

Il coordinatore genitoriale aiuta i genitori a mettere in pratica il piano genitoriale, monitora l'osservanza dello stesso e offre un accompagnamento alla negoziazione sulle questioni quotidiane. Come afferma Debra Carter, il cui metodo integrato è il modello di riferimento, «il Co.Ge. lavora con i genitori, per i bambini». Il coordinatore fornisce infatti consigli e suggerimenti, non negoziabili in caso di disaccord0, su questioni come l'iscrizione a scuola, le attività extrascolastiche e la gestione delle telefonate.

 

La collaborazione con i servizi sociali

Durante il pomeriggio formativo, i referenti della CO.GE. Emilia Romagna dott. Luca Gherlinzoni (pedagogista) e dott.ssa Melissa Pattacini (psicologa clinica) hanno illustrato l'attività dell'associazione INCOGE informando sugli scopi e sugli eventi promossi. Hanno dato voce alla rete territoriale che intende mantenere un confronto proattivo tra le diverse istituzione e risorse generando un continuo dialogo con i servizi sociali.

Nel suo intervento, la dott.ssa Laura Cannarsa – assistente sociale e referente di coordinamento – ha sottolineato infine come il servizio sociale abbia «rilevato la necessità di una cornice chiara di compiti», evidenziando come la Co.Ge. non sia «un'alternativa all'affidamento all'ente, ma un intervento diverso e complementare».

 

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