Di Roberta Minchillo (Quotidianoweb.it) Roma, 14 febbraio 2025 - La tesi più accreditata è quella secondo la quale, intorno al 496 d.C., Papa Gelasio I decise di mettere fine ai Lupercalia, riti pagani dedicati al dio della fertilità Fauno, che si svolgevano il 15 febbraio, e durante i quali si celebrava la rinascita della natura, la sovversione delle regole, la distruzione dell’ordine precostituito, affinché la società potesse purificarsi e rinascere ogni anno.
Poiché, tali riti pagani, erano in contrasto con la moralità cristiana, i Lupercalia vennero aboliti e sostituiti con l’istituzione di una giornata dedicata all’amore romantico, pur sempre fertile e fruttuoso, associandola idealmente alla protezione del santo Valentino.
San Valentino, meglio conosciuto come San Valentino da Terni, vescovo, martire e santo, secondo la leggenda nasce a Interamna Nahars nel 176 e muore a Roma il 14 febbraio 273.
Dopo la conversione al Cristianesimo, Valentino è ordinato Vescovo di Terni nel 197. Nel 270 si reca a Roma per predicare il Vangelo e convertire i pagani, per questo motivo attira su di sé le attenzioni dell'imperatore Claudio II che tenta, invano di convincerlo ad abiurare la propria fede. Il santo non solo rifiuta, ma tenta di convertire l'imperatore stesso, che decide di non condannarlo a morte, ma di affidarlo ad una famiglia nobile.
Mentre la popolarità di Valentino aumentava in tutto l'impero, egli viene arrestato sotto l'imperatore Aureliano, subendo il martirio per decapitazione. Il suo corpo viene seppellito a Terni, nel luogo dove nel IV secolo viene costruita la basilica a lui dedicata e dove sono attualmente le sue reliquie.
Perché San Valentino è il santo degli innamorati?
Diverse le storie legate alla vita di San Valentino, che hanno contribuito ad unire il suo nome con quello degli innamorati. Una di queste storie racconta che un giorno, il santo incontrò due giovani che stavano litigando, gli si avvicinò con una rosa, invitandoli a tenerla unita nelle loro mani. Questo gesto fece immediatamente riconciliare i due innamorati. Una variante della storia, racconta invece, che San Valentino avrebbe fatto tornare l'amore tra i due giovani, facendo volare intorno a loro diverse coppie di piccioni, da cui si sarebbe diffusa anche l'espressione "piccioncini" per riferirsi alle coppie di innamorati che si scambiano effusioni d'amore.
Un'altra storia racconta di come San Valentino, già Vescovo di Terni, abbia celebrato il matrimonio tra Serapia, giovane cristiana molto malata, ed il centurione romano Sabino. I genitori di Serapia non erano favorevoli al matrimonio, ma Valentino, chiamato dal soldato al capezzale della ragazza, avrebbe prima battezzato il centurione e poi celebrato le nozze. Per questo motivo, San Valentino è considerato non solo il protettore degli innamorati, ma anche dei matrimoni.
La festa di San Valentino, o festa degli innamorati, viene celebrata in tutto il mondo il giorno della morte del santo, il 14 Febbraio.
L'evoluzione storica della ricorrenza resta incerta. Alcuni riferimenti storici, fanno ritenere che la giornata di san Valentino fosse dedicata agli innamorati già dai primi secoli del II millennio. Fra questi, c'è la fondazione a Parigi, il 14 febbraio 1400, dell’Alto Tribunale dell'Amore, istituzione ispirata ai princìpi dell'amor cortese, che assolveva allo scopo di decidere su controversie legate ai contratti d'amore, ai tradimenti e alla violenza contro le donne e i cui giudici, venivano selezionati in base alla loro familiarità con la poesia d'amore.
Nel Medioevo, soprattutto in Francia e Inghilterra, si riteneva che, alla metà di febbraio si riscontrassero i primi segni di risveglio della natura e che, in quella data, cominciasse l'accoppiamento degli uccelli, evento che si prestava ad essere considerato la festa degli innamorati.
Attualmente la festa è considerata come un momento di scambio di messaggi d'amore e regali tra gli innamorati e questa pratica sembrerebbe risalire all'Alto Medioevo con il circolo di Geoffrey Chaucer e la "nascita" dell'amor cortese.
In molti Paesi, le coppie si scambiano biglietti, fiori, cioccolatini o altri doni per esprimere il loro amore. I simboli di San Valentino (in inglese, valentines) usati oggi, includono il simbolo del cuore, il cioccolato, le colombe e la figura di Cupido. In Italia, in diversi comuni sono in uso le cosiddette "chiavi di San Valentino", che vengono date agli innamorati come simbolo romantico e invito a sbloccare il cuore del donatore: in origine, esse venivano date ai bambini per scongiurare l'epilessia, chiamata la "malattia di San Valentino".
Nei paesi anglosassoni, in questo giorno, gli innamorati si scambiano i cosiddetti "valentine", bigliettini d'amore a forma di cuore o con immagini che rimandano all'idea dell'amore romantico.
La più antica "valentine", risale al XV secolo e fu scritta da Carlo d'Orléans, detenuto nella Torre di Londra, dopo la sconfitta alla battaglia di Agincourt (1415), e dedicata alla sua seconda moglie, Bonne di Armagnac. Queste, le parole di Carlo d'Orléans: Je suis desja d'amour tanné, ma tres doulce Valentinée… (Sono già malato d'amore, mia dolcissima Valentina).
Successivamente, nell'Amleto di Shakespeare (1601), durante la scena della pazzia di Ofelia, la fanciulla canta vaneggiando: "Domani è san Valentino e, appena sul far del giorno, io che son fanciulla busserò alla tua finestra, voglio essere la tua Valentina".
Quando parliamo della festa degli innamorati, non possiamo di certo non ricordare i protagonisti delle più belle storie d’amore: Ulisse e Penelope, Amore e Psiche, Orfeo ed Euridice, Lancillotto e Ginevra, Angelica e Medoro, Tristano e Isotta, Paolo e Francesca e infine Romeo e Giulietta.