Si prospetta scarsa la produzione italiana di olio di oliva targata 2016. Le prime stime Ismea, in collaborazione con Unaprol, parlano di un -37% rispetto alle 475 mila tonnellate dello scorso anno.

Lo sviluppo vegetativo è stato particolarmente problematico sia da un punto di vista sia climatico che fitosanitario. A questo si è sommato il fatto che quella attuale è fisiologicamente un'annata di scarica in molte delle aree più olivetate del Paese.

A livello mondiale, a frantoi ancora chiusi, Ismea stima un calo del 9% che dovrebbe riportare la produzione sotto la soglia dei 3 milioni di tonnellate. La riduzione della produzione italiana si somma, infatti, anche a quella di Grecia e Tunisia, mentre in Spagna si prevede ancora una sostanziale rispetto al volume del 2015 (1,4 milioni di tonnellate).

Nelle prossime settimane Ismea, avvalendosi anche dei dati forniti dai frantoi, procederà ad aggiornamenti delle stime produttive unitamente al monitoraggio continuo della situazione di mercato.

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(Fonte Ismea 30 settembre 2016)

Editoriale: Referendum, Votare informati. Crescono i formaggi duri. Dal Canada alla ricerca delle fonti del Parmigiano Reggiano. Andalini, Scopri di che pasta son fatta. Cereali, i mercati stanno tornando alla normalità. Pomodoro, boom del biologico. Olio di Oliva, previsioni produttive.

SOMMARIO Anno 15 - n° 40 09 ottobre 2016
1.1 editoriale Votare informati. SI o NO?
2.1 Lattiero Caseario Crescono entrambi i formaggi duri DOP.
3.1 export formaggi Dal Canada alla ricerca delle fonti del Parmigiano Reggiano
3.2 Pasta e tracciabilita' Andalini: Scopri di che pasta sono fatta!
4.1 cereali Cereali e dintorni. Dall'USDA nessuna reazione scomposta.
5.1 cereali Cereali e dintorni. I mercati stanno tornando alla normalità
6.1 eventi parmigiano reggiano Caseifici aperti: i visitatori sfondano quota 20.000
6.2 pomodoro Boom del pomodoro biologico,
7.1 olio di oliva- previsioni Olio d'oliva, previsioni di produzione della campagna 2016/17
8.1 promozioni "vino" e partners
8.2 promozioni "birra" e partners

 

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Atteso un sensibile miglioramento della sicurezza idraulica in alta pianura. Azione di manutenzione del Consorzio a S.Polo d'Enza, Bibbiano, Albinea e Quattro Castella e alcune aree di Reggio Emilia. Nel comprensorio di bonifica anche i torrenti Rodano e Quaresimo

Reggio Emilia, 7 ottobre 2016

Con una recente delibera di Giunta la Regione Emilia-Romagna ha trasferito al Consorzio di bonifica dell'Emilia Centrale la gestione di ben 27 corsi d'acqua naturali, connessi al reticolo idraulico tradizionalmente di competenza della bonifica, situati nella fascia di territorio pedecollinare che va da San Polo d'Enza a Reggio Emilia.
Nel complesso si tratta di 150 km di corsi d'acqua di origine naturale, fino ad ora in gestione all'Amministrazione Regionale che, nell'ambito della razionalizzazione dell'attività di gestione dei corpi idrici, ha ritenuto opportuno trasferirli, per un periodo iniziale di 5 anni, al Consorzio, promotore di un importante progetto comunitario denominato LIFE RII, cui hanno partecipato alcuni Comuni oltre alla stessa Regione, che ha portato alla riqualificazione di alcuni di questi corsi d'acqua.
Il trasferimento alla bonifica di questi corsi d'acqua, ripetutamente sollecitato anche dalle stesse amministrazioni comunali interessate, costituisce il riconoscimento da parte della Regione del ruolo e delle capacità del Consorzio di bonifica dell'Emilia Centrale di saper prendersi cura quotidianamente il reticolo idraulico in un'area, come quella di alta pianura, particolarmente vulnerabile a causa di una fortissima urbanizzazione, della considerevole pendenza dei rii e del loro stato di manutenzione. Regione, Comuni e Consorzio di bonifica danno in questo modo una risposta comune all'esigenza di una maggior attenzione verso le problematiche idrauliche, resa più urgente dai cambiamenti climatici in atto, dello sviluppo urbanistico del territorio e del progressivo pericolo di dissesto idrogeologico.
Per effetto di questo provvedimento, che sarà attuato già nel prossimo mese di Novembre con la stipula di una convenzione, la sicurezza idraulica dei territori e dei centri abitati dei Comuni di San Polo d'Enza, Bibbiano, Quattro Castella, Albinea e Reggio Emilia verrà sensibilmente migliorata grazie alla costante presenza di tecnici e mezzi d'opera che la bonifica è in grado di garantire, assicurando, nel tempo, una miglior regimazione dei corpi idrici.
Tra i numerosi torrenti trasferiti alla competenza della bonifica vi sono alcuni importanti corsi d'acqua che interessano il territorio di Reggio Emilia tra cui il Torrente Rodano e suoi affluenti (Acque Chiare, Lodola, Lavezza e Lavacchiello) ed il Torrente Quaresimo.

 

Il video dell'incontro pubblico informativo voluto dal sindaco Pizzarotti e tenutosi ieri all'Auditorium Scuola Don Milani con Ausl, Iren e tutti i soggetti coinvolti per informare tutti i cittadini sulla legionella. 

Parma, 7 ottobre 2016

Tra le iniziative messe in campo per prevenirne la diffusione, oltre all'indagine ambientale, che ha previsto il campionamento a domicilio delle persone colpite, sulla rete idro-potabile (soprattutto quella afferente al pozzo Bizzozero), sull'irrigazione negli impianti sportivi e su tutte le fonti che espellono vapori nella zona, è stato effettuato un trattamento di iperclorazione dell'acqua del pozzo Bizzozero.

E' stata inoltre attivata dalla Regione un'Unità di crisi, con competenze tecnico-scientifiche elevate e specifiche, come ulteriore misura di sicurezza per ridurre il rischio di infezione da legionellosi. L'Unità è composta, oltre che dalle Aziende sanitarie di Parma, da esperti dei servizi regionali che si occupano di prevenzione e controllo delle malattie infettive e da esperti di Arpae (l'Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell'Emilia-Romagna). Si avvarrà, inoltre, del supporto qualificato di esperti dell'Istituto superiore di sanità (Iss). Clicca qui per sapene di più. Più informazioni sull'attività e sugli incontri dell'Unità di crisi nella pagina degli ultimi aggiornamenti.

PER INFORMAZIONI E AGGIORNAMENTI:

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
numero verde regionale 800.033.033 (attivo da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 17.30 e sabato dalle 8.30 alle 13.30)
www.ausl.pr.it 
pagina facebook @auslparma 

Venerdì, 07 Ottobre 2016 13:49

Nuova campagna per il Parmigiano Reggiano

3,5 milioni di nuovi investimenti sul mercato interno, che rappresenta il 65% delle vendite complessive, in coincidenza con il periodo più importante per le vendite nella GDO.

Reggio Emilia, 7 ottobre 2016

Partirà domenica 9 ottobre la "campagna d'autunno" del Parmigiano Reggiano: un flusso di comunicazione che vale 3,5 milioni di euro e che rappresenta - come sottolinea il presidente del Consorzio di tutela, Alessandro Bezzi - "il più rilevante investimento degli ultimi anni sul mercato interno, focalizzato in un arco di tempo piuttosto ristretto quale è quello che ci porterà da qui alle festività natalizie".
La campagna partirà sulle principali tv generaliste, satellitari e digitali del nostro Paese, cui si aggiungeranno via via una pianificazione radio sui principali network italiani, una campagna stampa e una strategia digital.
Undici settimane di programmazione che - spiega il direttore del Consorzio, Riccardo Deserti - "coincidono con il periodo più importante per le vendite di Parmigiano Reggiano, andando ad accrescere l'efficacia delle proposte commerciali e delle promozioni che la GDO metterà in atto proprio in autunno e fino alle festività natalizie e di fine anno".
Una scelta, ovviamente, non casuale e legata anche alle dinamiche produttive del 2016. "Si tratta - spiega al proposito il presidente Bezzi - del più concreto impegno possibile, da parte del Consorzio, per accompagnare la crescita produttiva che si sta evidenziando nel 2016 in presenza di quotazioni che in questi mesi sono apparse in costante rialzo e vanno sostenute per creare stabili condizioni di tenuta dei redditi all'interno della filiera".
A fianco dei rilevanti investimenti sul mercato estero (2,9 milioni di euro nel 2016), con la nuova campagna in partenza domenica il Consorzio ha decisamente rafforzato gli investimenti su un mercato interno che per il Parmigiano Reggiano vale il 65% delle vendite complessive e 1,1 miliardi al consumo.
"Un deciso rilancio - sottolinea il direttore Riccardo Deserti - che comunque ha caratterizzato tutto il 2016, in un'ottica di comunicazione globale che coinvolge i consumatori in modi assai articolati. Questa, infatti, è la terza campagna informativa di quest'anno (le precedenti sono state realizzate in prossimità delle festività pasquali e nella tarda primavera), affiancate da iniziative che hanno coinvolto decine di caseifici del comprensorio di produzione e decine centinaia di migliaia di consumatori: dalla "Parmigiano Reggiano Identity" a "caseifici aperti" e "Porte aperte al Consorzio" (iniziative andate in scena l'1 e il 2 ottobre con oltre 20.000 visitatori in 42 caseifici), al progetto per le scuole "Sono come mangio", agli studi scientifici e alle relazioni con i medici, fino all'ingresso, con l'esclusiva merceologica sui formaggi a pasta dura, nell'"Italy Loves Food", la nuova area creata nell'aeroporto di Bergamo, terzo in Italia per numero di passeggeri".
"Con il nuovo investimento - conclude Deserti - parliamo ai consumatori in modo inedito, con un percorso "a ritroso" che parte proprio da un momento di consumo (la ristorazione d'alta qualità) per giungere progressivamente, passando di mano in mano, al luogo d'origine, cioè all'interno di uno dei caseifici artigianali in cui ogni giorno si ripropone una tradizione di assoluta naturalità e di forte legame con il territorio".
"Una comunicazione - aggiunge Deserti - che mette in scena persone e personaggi autentici, che ogni giorno sono realmente parte di questo mondo che va dalla produzione al consumo, con testimonianze che non nascono dall'interpretazione di un ruolo, ma da situazioni davvero vissute".
"Il racconto delle caratteristiche uniche del nostro prodotto - conclude il direttore del Consorzio del Parmigiano Reggiano - è dunque affidato a chi le determina e a chi le sa valorizzare al meglio, cogliendo in tal modo anche gli spunti emersi dall'indagine sui consumatori che ha evidenziato una loro crescente disaffezione rispetto ad immagine patinate che risultano lontane e poco credibili".

(Fonte: ufficio stampa Consorzio del Parmigiano Reggiano)

Legionella: non è ancora stata scoperta la causa dell'epidemia, registrata soprattutto nella zona che gravita attorno a piazzale Maestri e al quartiere Montebello. L'attenzione viene concentrata sulle torri di evaporazione centralizzate presenti presenti in edifici di grandi dimensioni legati a diverse attività.

Parma, 7 ottobre 2016

Si è svolto ieri pomeriggio presso la sede dell'AUSL il secondo incontro del coordinamento interistituzionale sulla legionella, al quale hanno preso parte il sindaco Federico Pizzarotti, la direttrice dell'AUSL Elena Saccenti, il direttore generale dell'Azienda Ospedaliera Massimo Fabi, il delegato della Regione Roberto Cagarelli e diversi dirigenti medici e tecnici impegnati sul fronte della lotta alla malattia del legionario.
Mentre le persone che hanno contratto la malattia risultano essere 35, con 2 casi in via di accertamento, non è ancora stata scoperta la causa dell'epidemia, registrata soprattutto nella zona che gravita attorno a piazzale Maestri e al quartiere Montebello.

Tuttavia le autorità competenti non sono state ferme: hanno disposto il potenziamento della clorazione del pozzo Biozzozero per mettere in sicurezza il più possibile l'utilizzo dell'acqua proveniente dalla rete idrica, hanno prelevato un elevato numero di campioni da esaminare, sia presso le abitazioni delle persone colpite, sia presso i possibili punti di fonti potenzialmente emissive del batterio della legionella, disponendo precauzionalmente anche la chiusura temporanea di alcuni impianti. Purtroppo le analisi comportano tempi non comprimibili di circa 10 giorni.
I primi risultati pervenuti e l'evoluzione delle analisi in corso tendono ad escludere, o almeno rendono altamente improbabile, che l'acqua di rete possa essere stata il veicolo di diffusione della legionella, sia perche non è stata finora riscontrata la presenza di batteri nelle prime abitazioni private oggetto di prelievo, sia soprattutto perchè ad una settimana di distanza, neppure i prelievi svolti direttamente sulla rete idrica hanno dato finora riscontri di presenza del batterio incriminato.

A questo punto, l'attenzione viene concentrata su altre fonti di emissione, quali in particolare le torri di evaporazione centralizzate presenti presenti in edifici di grandi dimensioni legati a diverse attività che ne comportano l'installazione ad una distanza compatibile con quella in cui presumibilmente si è manifestato il contagio. Controlli vengono effettuati anche su centri commerciali ed impianti sportivi.

"Tutti gli enti coinvolti stanno lavorando alacremente per scoprire l'origine dell'epidemia - dice a conclusione dell'incontro il sindaco Federico Pizzarotti - e sopratutto per mettere in atto tutte le azioni possibili per bloccarne la diffusione. Intanto i cittadini del quartiere Montebello e limitrofi sono invitati a non abbassare la guardia e ad osservare le semplici disposizioni emanate e divulgate ampiamente dalle aziende sanitarie. Per parte nostra spiegheremo ai cittadini come stanno le cose nell'assemblea di stasera. Quanto alle torri di evaporazione, sulle quali si concentra ora l'attenzione dei tecnici, stiamo valutando la possibilità di emettere un'ordinanza per il censimento e la bonifica delle stesse, anche indipendentemente dal riscontro della presenza della legionella. Nel frattempo diversi impianti di questo tipo sono stati chiusi con la fine della stagione estiva. Quello che voglio sottolineare è che i cittadini non hanno alcun motivo per sentirsi in nessun modo abbandonati dalle istituzioni e che con la collaborazione di tutti siamo fiduciosi di risolvere il problema, anche se non è affatto scontato che si riesca a trovarne l'origine, come conferma la vasta casistica in materia".

(Fonte: ufficio stampa Comune di Parma)

In cartellone 25 eventi nell'undicesima edizione della kermesse, che si svolge dal 27 ottobre al 20 novembre non solo nel capoluogo. Mezzetti: "Una rassegna unica nel costruire relazioni e link con elementi culturali e territoriali".

Bologna, 8 ottobre 2016

Incroci di jazz puro, musica contemporanea e suoni dalla forte connotazione geografica (latina, africana) daranno un tono di creativa sperimentazione al Bologna Jazz Festival 2016, che propone 25 eventi dal 27 ottobre al 20 novembre.
L'undicesima edizione del Bologna Jazz Festival si svolgerà nel segno di grandi esclusive concertistiche, con un gruppo 'trasgressivo' e di culto come il Kronos Quartet, Steve Coleman col vasto organico orchestrale Council of Balance, Paolo Fresu con Uri Caine e il Quartetto Alborada: saranno tutti in data unica per l'Italia. Impossibile ascoltarli altrove.
Anche la grande tradizione jazzistica sarà vista da una prospettiva che ne coglie in pieno il movimento verso l'attualità, con due band all stars come il quartetto Aziza (ovvero Dave Holland, Chris Potter, Lionel Loueke ed Eric Harland) e i Cookers (con, tra gli altri, Billy Harper, George Cables, Cecil McBee, Billy Hart).
Tra gli altri artisti in cartellone ci saranno il travolgente e magistrale trombettista Randy Brecker, che flirterà con le sonorità brasiliane del suo gruppo Balaio; nomi storici del jazz afroamericano come il pianista Barry Harris (in trio) e il contrabbassista Buster Williams (in quartetto); la squisita chitarra di Julian Lage; il quintetto del trombettista Jeremy Pelt; il trio del trombonista Samuel Blaser; il fervore brasiliano degli Azymuth e quello cubano di Horacio "El Negro" Hernandez con i suoi Italuba; il pianismo modernista di Myra Melford. In rappresentanza del jazz italiano arriveranno Daniele di Bonaventura e Giovanni Guidi; la band Frontal del pianista Simone Graziano, che accoglie nella sua front line il sax di Dave Binney; il duetto tutto percussivo con Pasquale Mirra e Hamid Drake; il trio di Matteo Bortone e il Trio Bobo (con Faso e Christian Meyer delle Storie Tese).

Il programma del Bologna Jazz Festival 2016 è stato presentato a palazzo d'Accursio, presenti tra gli altri gli assessori alla Cultura della Regione, Massimo Mezzetti, e del Comune di Bologna Bruna Gambarelli, oltre Federico Mutti, presidente del Bologna Jazz Festival, Francesco Bettini, direttore artistico e rappresentanti degli sponsor privati.
"Sono veramente contento di salutare anche quest'anno uno degli eventi di eccellenza della nostra programmazione regionale- ha dichiarato l'assessore Mezzetti-, da noi sostenuto nell'ambito dei finanziamenti correlati alla Legge 13. Di questo festival voglio sottolineare la crescente capacità di creare link con le altre realtà culturali e territoriali: la rete creata non solo con teatri ma anche con musei, scuole musicali, jazz club, altri festival dimostra la capacità unica di questa rassegna nell'invadere positivamente la città".

Oltre a toccare i principali teatri bolognesi (Teatro Auditorium Manzoni, Teatro Duse, Unipol Auditorium), il Bjf 2016 sarà diffuso a largo raggio sul territorio cittadino: i più celebri jazz club (Cantina Bentivoglio, Bravo Caffè e Barazzo Live) e altre location ospiteranno i numerosi live, il progetto didattico, le master class e gli altri eventi che formeranno il vasto programma del festival. Immancabile la trasferta del festival a Ferrara, dove anche quest'anno il Torrione Jazz Club accoglierà diverse serate musicali, mentre è una novità lo spostamento per una serata al Teatro Dadà di Castelfranco Emilia.
Un altro artista coinvolto nel Bjf 2016, in collaborazione con BilBOlBul e Cheap on Board, è il pittore e illustratore Gianluigi Toccafondo, al quale è stata affidata la creazione di numerose opere originali per l'immagine visiva del festival: lavori che verranno esposti in una mostra oltre che vere e proprie opere d'arte per l'affissione stradale. Toccafondo sarà anche protagonista del prologo del festival: alcuni suoi cortometraggi d'animazione saranno sonorizzati dal vivo dal collettivo afro-jazz C'mon Tigre (27 ottobre al Teatro Antoniano, in collaborazione con Il Covo e Bpm Concerti).

Il Bologna Jazz Festival è organizzato dall'Associazione Bologna in Musica con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Carisbo, Gruppo Unipol e del main partner Gruppo Hera.

In allegato: il programma nel dettaglio e un'immagine creata per il festival dall'artista Gianluigi Toccafondo

(Fonte: ufficio stampa Regione ER)

Giovedì, 06 Ottobre 2016 10:40

Nuovi annunci di lavoro di Archimede Spa

Nuovi annunci di lavoro di Archimede spa per la zona di Modena, Reggio Emilia e Bologna. Aziende cercano operai specializzati e impiegati da inserire nei propri organici. Di seguito tutte le posizioni aperte.

Reggio Emilia, 6 ottobre 2016

Manutentore/trice di presse ceramiche a Castellarano (RE)
Archimede SpA ricerca un manutentore di presse ceramiche per il settore ceramico.
Si richiede esperienza pregressa nella manutenzione di stampi a presse ceramiche, disponibilità immediata e a trasferte, domicilio in zona, patente B/automunito.
Per avere maggiori informazioni e per candidarsi iscriversi al portale www.archimedespa.it  e sottoscrivere l'offerta corrispondente.

Impiegato/a commerciale estero a Fiorano Modenese (MO)
Archimede SpA ricerca un impiegato commerciale estero per il settore ceramico.
La risorsa gestirà, in totale autonomia, il pacchetto clienti occupandosi di elaborazione offerta ed evasione dell'ordine, sino all'emissione della documentazione relativa alle spedizioni. Si richiede esperienza pregressa nella mansione, ottima conoscenza della lingua inglese e tedesca, ottima conoscenza del sistema di bollettazione, fatturazione e documentazione di spedizione sia nazionale che estera, domicilio in zona, patente B/automunito e disponibilità immediata.
Per avere maggiori informazioni e per candidarsi iscriversi al portale www.archimedespa.it  e sottoscrivere l'offerta corrispondente.

Addetto/addetta al confezionamento a Pianoro (BO)
Archimede SpA ricerca un addetto/a per il settore metalmeccanico.
Si richiede esperienza pregressa nella mansione di confezionamento, di carico/scarico piccoli pezzi e controllo qualità visivo, disponibilità immediata, auto propria, domicilio in zona. Costituisce requisito preferenziale la dimestichezza nell'utilizzo di transpallet elettrico e manuale.
Opportunità lavorativa a tempo determinato tramite agenzia per il lavoro.
Per avere maggiori informazioni e per candidarsi iscriversi al portale www.archimedespa.it  e sottoscrivere l'offerta corrispondente.

Esperto magazziniere a Castelnuovo Rangone (MO)
Archimede SpA ricerca un magazziniere esperto per azienda cliente.
Si richiede indispensabile esperienza pregressa nella mansione, esperienza pregressa nel settore termoidraulico, esperienza nella conduzione del carrello elevatore, buon utilizzo del PC, disponibilità immediata, domicilio in zona, patente B, automunito.
Opportunità di lavoro tramite agenzia per il lavoro, scopo assunzione.
Per avere maggiori informazioni e per candidarsi iscriversi al portale www.archimedespa.it  e sottoscrivere l'offerta corrispondente.

Esperto meccanico a Castenaso (BO)
Archimede SpA ricerca un esperto meccanico per azienda cliente.
Il candidato si occuperà dell'organizzazione e della logistica delle officine interne e della verifica tecnica degli interventi. Si richiede precedente esperienza nella mansione maturata in manutenzione di veicoli commerciali e mezzi pesanti, capacità di diagnosi dei guasti e manutenzioni di piccole entità dei mezzi; buon utilizzo del PC, in particolar modo del pacchetto office e internet; possesso di patente C + CQC e carta tachigrafica; domicilio in zona; patente B, automunito.
Opportunità lavorativa a scopo assunzione.
Per avere maggiori informazioni e per candidarsi iscriversi al portale www.archimedespa.it  e sottoscrivere l'offerta corrispondente.

Export area Manager a San Cesario sul Panaro (MO)
Archimede SpA ricerca un Export area Manager per azienda cliente.
Si richiede diploma/laurea a indirizzo tecnico, conoscenza fluente della lingua inglese e di una seconda lingua, esperienza pregressa nella mansione nel settore dei servizi per le imprese, domicilio in zona, disponibilità immediata, patente B, automunito.
Opportunità lavorativa a tempo determinato tramite agenzia per il lavoro, finalizzata ad inserimento duraturo.
Inquadramento e retribuzione verranno definiti e commisurati in base ai requisiti individuali e all'esperienza maturata dal candidato.
Per avere maggiori informazioni e per candidarsi iscriversi al portale www.archimedespa.it  e sottoscrivere l'offerta corrispondente.

Meccanico a San Giovanni in Persiceto (BO)
Archimede SpA ricerca un meccanico per azienda cliente.
Si richiede diploma tecnico, esperienza pregressa nell'attività, anche minima, domicilio in zona, patente B, automunito. Opportunità lavorativa a tempo determinato tramite agenzia per il lavoro.
Per avere maggiori informazioni e per candidarsi iscriversi al portale www.archimedespa.it  e sottoscrivere l'offerta corrispondente.

Operatore socio-sanitario a Bentivoglio (BO)
Archimede SpA ricerca un operatore socio – sanitario per importante azienda cliente.
Si richiede attestato OSS, OSA o OPA; esperienza pregressa nella mansione; disponibilità a lavoro part-time, su turni (anche notturni) e nei weekend; disponibilità immediata; domicilio in zona; patente B, automunito.
Per avere maggiori informazioni e per candidarsi iscriversi al portale www.archimedespa.it  e sottoscrivere l'offerta corrispondente.

Operatore macchine utensili in provincia di Modena
Archimede SpA ricerca un operatore macchine utensili per il settore metalmeccanico.
La risorsa si occuperà di attrezzaggio macchina e lavorazioni componenti. Si richiede diploma a indirizzo meccanico, ottima conoscenza del disegno, esperienza in analoga mansione, nel settore metalmeccanico su macchine utensili e esperienza nella gestione a controllo a bordo macchina. Inoltre, è richiesta la conoscenza degli strumenti di misura, disponibilità a lavorare su turni, disponibilità immediata e domicilio in zona.
Per avere maggiori informazioni e per candidarsi iscriversi al portale www.archimedespa.it  e sottoscrivere l'offerta corrispondente.

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Il progetto è stato presentato oggi dal Magnifico Rettore Loris Borghi, dal Presidente di "Parma, io ci sto!" Alessandro Chiesi e dal coordinatore del petalo agroalimentare di "Parma, io ci sto!" Guido Barilla. Obiettivo: portare la Food Valley a centro mondiale della conoscenza e dell'innovazione nel settore alimentare.

Parma, 5 ottobre 2016

Un grande progetto di visione, un momento storico che ha visto la sua genesi proprio grazie alla stretta di mano tra l'Ateneo di Parma e l'Associazione "Parma, io ci sto!".
Il primo grande progetto strategico di "Parma, io ci sto!" è nel segno dell'agroalimentare, un settore che rappresenta da sempre Parma e il suo territorio in tutto il mondo: l'agroalimentare italiano, con 132 miliardi di fatturato, è il secondo settore del Paese e ha l'export come vero grande motore. Parma, insignita dall'Unesco come "città creativa della gastronomia", è anche ambasciatrice della Food Valley nel mondo e vuole quindi confermare le sue eccellenze anche nell'offerta culturale e formativa dei suoi giovani. È con queste premesse che l'Associazione "Parma, io ci sto!" presenta con l'Università di Parma il progetto Scuola Internazionale di Alta Formazione sugli Alimenti e la Nutrizione all'interno del progetto "Food Project" di Ateneo. Una struttura didattica di prestigio unica al mondo, specializzata nell'offerta formativa Post-Laurea a forte grado di internazionalizzazione.

Il punto di partenza è il Dipartimento di Scienze degli Alimenti che già oggi ha un grande potenziale: con il 6% delle matricole iscritte ai suoi corsi di laurea, è il quinto dipartimento per attrazione di Fondi Europei e 81 progetti di collaborazione industriale nel 2014, sviluppa il 30% delle pubblicazioni di alto livello «Highly Cited» dell'Ateneo, impiegando solo il 2,5% del personale complessivo dell'Università con un turnover di oltre 5,5 milioni di euro annui.
In questo contesto oggi, presso il Centro Congressi di S. Elisabetta al Campus Universitario, è stata per la prima volta illustrata la portata di questo progetto comune tra "Parma, io ci sto" e l'Ateneo di Parma. La visione finale non prevede solo lo sviluppo della quantità e la qualità delle infrastrutture e degli investimenti in tecnologia del Dipartimento di Scienze degli Alimenti, ma anche la sopracitata Scuola di Alta Formazione sugli Alimenti e la Nutrizione, una vera e propria "rivoluzione" in ambito didattico.

A livello macro "Food Project" prevede un intervento edilizio ed un insieme di nuove e più efficienti strutture di ricerca e didattica che saranno messe a disposizione di ricercatori, studenti, imprese alimentari e professori di tutto il mondo. Ma la Scuola di Alta Formazione sugli Alimenti e la Nutrizione sarà un vero e proprio Hub che permetterà all'Ateneo di posizionarsi tra i principali attori internazionali attraendo non solo risorse economiche ma anche umane in questo settore così strategico per le imprese e per il territorio.

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Questo progetto ambizioso - che ha l'obiettivo di rendere sempre di più la Food Valley il centro di eccellenza del settore agroalimentare - richiede un investimento di circa 8,75 milioni di Euro, di cui 4,75 Milioni sono già stati stanziati dell'Università. Per il completamento dei fondi e l'avvio della Scuola di Alta Formazione "Parma, io ci sto!" ha voluto raccogliere la sfida, confermando ancora una volta il suo ruolo di sostenitore di tutte quelle iniziative strategiche che sono impostate per valorizzare il territorio nel medio lungo periodo. L'Associazione – dando attuazione al suo modello operativo – ha già avviato la raccolta delle risorse sia attraverso i suoi soci che con una call a tutto il territorio: dei 4 milioni di euro sui cui si è impegnata ha già raccolto adesioni per oltre 3 Milioni, di cui 2 Milioni da Barilla, 750 mila euro da Chiesi, 250 mila euro da Fondazione Cariparma ed altri che stanno deliberando il sostegno al progetto.

L'impegno di "Parma, io ci sto!" per traguardare in tempi brevissimo l'obiettivo di questa raccolta di risorse, si concretizza anche in un incontro con tutte le imprese, il 10 ottobre presso la sede dell'Unione Parmense degli Industriali, dove ancora una volta i soci fondatori sottolineeranno l'importanza di fare sistema tra imprese e istituzioni, raccogliendo l'opportunità di creare basi solide per il futuro.

«È significativo che il primo progetto strategico di "Parma, io ci sto!" sia con l'università, che rappresenta il nostro futuro. – ha sottolineato Guido Barilla - Dalla formazione parte tutto. Solo creando nuove competenze e conoscenze la città sarà in grado di attrarre nuovi talenti e posizionarsi come capitale del cibo».

«Investire in ricerca, credere nella formazione significa produrre innovazione – ha sottolineato Alessandro Chiesi - l'allargamento delle dimensioni aziendali, la diffusione delle alleanze strategiche, la maggiore internazionalizzazione delle aziende, la compenetrazione tra scienze e tecnologie, tante sono le motivazioni per cui questo progetto è sicuramente da sostenere, perché un "unicum" nel suo genere che può portare vantaggi alle nostre persone, alle nostre aziende. Anche la genesi dello stesso è sicuramente un modello, un esempio che fa di Parma e del suo territorio una città da "imitare". "Parma, io ci sto!" ha saputo guardare avanti: grazie a questo progetto, infatti, le imprese del territorio avranno a disposizione un capitale umano caratterizzato da professionalità sempre più qualificate pronte per essere inserite con profitto nelle realtà aziendali e strumenti di ricerca innovativi e all'avanguardia da utilizzare per modernizzare i processi produttivi. Inoltre, l'attenzione su questo progetto è il punto di partenza per attrarre nuovi investimenti anche da parte degli Organi di Governo locali, nazionali ed europei grazie a nuove potenziali sinergie e a quelle esistenti».

"Food Project" con la sua Scuola di Formazione è un sogno concreto: fare di Parma e della Food Valley il centro mondiale della conoscenza e dell'innovazione nel settore agroalimentare con benefici per cittadini e imprese di tutto il paese.

«Al punto in cui siamo il progetto di creare a Parma, nel contesto di questo meraviglioso Campus scienze e delle tecnologie, un polo internazionale di formazione e ricerca nel settore del food, è un sogno realizzabile", ha dichiarato il rettore Loris Borghi. "L'Università di Parma è sempre stata e continuerà ad essere un Ateneo generalista, con plurime discipline e plurime linee di ricerca, espressione di ricchezza cha va salvaguardata, ma con uno sguardo e un impegno particolare nell'ambito degli alimenti e della nutrizione. Dopo un anno di intenso lavoro progettuale fatto insieme a "Parma, io ci sto!", l'Università è ora pronta alla fase esecutiva. Al Campus, in un'area appositamente individuata, sorgeranno nuove strutture, aule, laboratori interni ed esterni, biblioteca, spazi per studenti e professori, dedicati in modo specifico allo sviluppo della formazione, della ricerca e del trasferimento tecnologico sull'agroalimentare, al servizio degli studenti e delle imprese, con l'ambizione di creare un Centro di rilievo internazionale. Con questo progetto si attua nel concreto quella sinergia tra Università e territorio che è una chiave di volta per lo sviluppo sociale ed economico di una comunità. A nome di tutto l'Ateneo ringrazio l'Associazione "Parma, io ci sto!" per aver creduto in questa alleanza e dichiaro fin da ora che "Parma, io ci sto!" sarà invitata a gestire tutta l'operazione in connessione diretta e costante con il governo dell'università, nelle forme che insieme andremo a definire».

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Mercoledì, 05 Ottobre 2016 15:39

Langhirano: indirizzo musicale negato

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa della Gilda Insegnanti: "Indirizzo musicale negato, ennesimo esempio del disastro che ha provocato la "Buona Scuola" del Pd. Sulle assegnazioni dei docenti si esprimerà la magistratura". 

Parma, 5 ottobre 2016

Il danno arrecato alla comunità scolastica di Langhirano è sotto gli occhi di tutti, i ragazzi del locale Istituto Comprensivo fino a poche settimane dall'inizio dell'anno scolastico sapevano di essersi iscritti ad una scuola ad indirizzo musicale, opportunità negatagli nonostante avessero già svolto un percorso di studi attinente. L'esempio di Langhirano è una chiara dimostrazione che la cosiddetta "Buona Scuola" del Pd è solo caos, l'assegnazione di migliaia di docenti in giro è stata fatta a casaccio da un misterioso algoritmo. La Gilda degli insegnanti ha compiuto un accesso agli atti presso il Ministero per capirne le caratteristiche, ma i funzionari preposti hanno avuto l'ordine di non fornire il codice sorgente, elemento fondamentale che serviva per verificarne la correttezza rispetto alle norme. A seguito di ciò la Gilda si è rivolta alla magistratura.
Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza: "Ci meraviglia che i genitori dei ragazzi vogliano rivolgersi a Berlinguer che appartiene alla stessa parte politica che ha prodotto il caos in cui è piombata la scuola italiana. A tutto ciò si aggiunge anche la gestione dell'Ufficio Scolastico Regionale di Bologna che, con il silenzio assenso della politica, è assente dal nostro territorio".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)

Lavoro: domani - giovedì 6 ottobre - incontro-aperitivo per presentare la terza edizione di Imprendocoop alle 17.30 al Bar Malagoli – Bottega Storica, in via Carteria 74 a Modena.

Modena, 5 ottobre 2016

Si tratta di un incontro di approfondimento su Imprendocoop, il progetto per favorire l'occupazione e l'imprenditorialità ideato da Confcooperative Modena e giunto alla terza edizione.
La centrale cooperativa di palazzo Europa mette a disposizione delle persone interessate a costituire cooperative in settori innovativi un percorso formativo di alto livello, premi in denaro, assistenza, consulenza e servizi gratuiti per un anno.
Come le prime due, anche la terza edizione di Imprendocoop è sviluppata in collaborazione con la Fondazione Democenter-Sipe di Modena.
Il progetto è sostenuto dal Comune di Modena, Emil Banca e Coop Up, la rete di Confcooperative nazionale per le idee, l'innovazione e lo sviluppo di imprese. Inoltre è patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna e dall'Università di Modena e Reggio Emilia.
La raccolta delle candidature avviene on line su www.imprendocoop.it  e si conclude il 31 ottobre.

(Fonte: ufficio stampa Confcoop MO)

Mercoledì, 05 Ottobre 2016 11:17

La somministrazione in 4 risposte

La somministrazione di lavoro, ex lavoro interinale, ha contribuito a migliorare sensibilmente il modo di cercare e offrire lavoro e certamente le norme che la caratterizzano hanno contribuito a regolamentare il mercato. Introdotta in Italia meno di venti anni fa, la sua diffusione è, oggi, in una fase di crescita.

Pertanto, con lo scopo di chiarire e dare un contributo costruttivo alle principali ambiguità che ancora si avvertono, proviamo a rispondere a 4 domande precise che rappresentano i principali interrogativi.

  1. Il lavoratore in somministrazione è pagato meno di un dipendente assunto direttamente dall'impresa utilizzatrice? Falso. La somministrazione garantisce la "parità di trattamento" in tutti gli elementi che costituiscono la retribuzione: trattamento economico, ore di ferie, permessi, rol, mensilità aggiuntive ecc...
  2. Il lavoratore in somministrazione è meno tutelato di un dipendente assunto direttamente dall'impresa utilizzatrice? Falso. La somministrazione garantisce maggiori tutele in termini di sicurezza sul lavoro, servizi di welfare, tutela della privacy, lotta al lavoro nero, rispetto dei pagamenti e dei versamenti contributivi.
  3. Le agenzie di somministrazione alimentano il lavoro precario? Falso. I contratti di somministrazione sono contratti a tempo determinato, indeterminato o di apprendistato e pertanto rispettano le stesse regole che valgono per le assunzioni dirette.
  4. All'impresa utilizzatrice un lavoratore in somministrazione costa di più di un dipendente assunto direttamente? Falso. Il costo del lavoro di un dipendente assunto in somministrazione è identico al costo di un dipendente assunto direttamente dall'impresa utilizzatrice. La semplice differenza è dovuta al solo margine di agenzia, ovvero il corrispettivo riconosciuto per un "servizio" e come tale va a coprire quei costi fissi che ogni impresa sempre sostiene, ma non sempre è in grado di quantificare. A quali costi ci riferiamo? Parliamo dei costi per la ricerca del personale, della selezione, della gestione amministrativa, dei costi per l'emissione delle buste paghe e per tutti quegli adempimenti obbligatori che richiedono persone dedicate e quindi maggiori costi.    

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Convegno gratuito "Certificare l'impronta di carbonio: un impegno che ripaga. Procedure, tempi, oneri e vantaggi della certificazione CarbonFootprint" – 7 ottobre 2016 ore 9.30-13.00.

Reggio Emilia, 5 ottobre 2016

More Energy, start-up innovativa nel settore dell'Ingegneria Energetica ed Ambientale, con la collaborazione di Energynet e la partecipazione tecnica di Bureau Veritas, organizzano il convegno gratuito dedicato interamente ai temi della CERTIFICAZIONE CARBON FOOTPRINT, che si terrà a Reggio Emilia, presso la sede di Unindustria il 7 ottobre 2016 dalle ore 9.30.
Il convegno sarà dedicato al tema della certificazione Carbon FootPrint, o Impronta di Carbonio. Questa certificazione, applicando la metodologia dell'analisi del ciclo di vita, valuta le emissioni di gas ad effetto serra e quantifica l'impatto sui cambiamenti climatici di origine antropica, attribuibile ad un prodotto, un servizio o un'organizzazione.
La Carbon Footprint è una certificazione che permette all'organizzazione di monitorare l'efficacia delle politiche di gestione ambientale in essere e di guidare la scelta di nuove. È percepita dai consumatori come un indice di qualità e sostenibilità delle imprese ed è diventato un requisito premiante nei bandi pubblici, anche in considerazione del Nuovo Codice degli Appalti pubblici.
Nel convegno di venerdì verrà affrontato l'argomento in modo concreto e si risponderà a tutte le domande, presentando il punto di vista e le esperienze degli attori necessari al raggiungimento della certificazione (azienda, consulente, ente certificatore). E' aperto a tutte le aziende interessate e sarà l'occasione per mostrare i risultati ottenuti da un'azienda locale che ha ottenuto la certificazione per la farina lavorata.

VENERDI' 7 OTTOBRE 2016 DALLE ORE 9.30 alle 13.00
via Toschi 30/A, Reggio Emilia
Per maggiori informazioni consultare il sito www.more-energy.it 
L'ingresso è gratuito, è gradita la prenotazione. 

Nuova carta d'identità digitale all'anagrafe dalla seconda metà di ottobre. Un microprocessore conserva i dati personali. Più sicurezza e, in futuro, comunicazione con i servizi digitali della PA.

Modena, 4 ottobre 2016

Plasticata in formato card con sfumature di molti colori. Davanti: nome, cognome, cittadinanza, luogo e data di nascita, sesso, statura, firma, foto, data d'emissione e di scadenza, codici e un chip elettronico. Sul retro: ancora la foto, residenza, codice fiscale, estremi dell'atto di nascita, cognome e nome dei genitori o di chi ne fa le veci nel caso di minori, altri codici alfanumerici. Si presenta così la nuova carta d'identità digitale che prenderà il posto della tradizionale cartacea, e che a Modena sarà possibile richiedere all'anagrafe di via Santi dalla seconda metà di ottobre.

Dal Ministero degli Interni, infatti, sono arrivate a Modena, città che parte tra le prime in Italia con un ristretto gruppo di altri Comuni, le attrezzature hardware e software per realizzare sei postazioni dedicate, ma il Comune ha già inviato una richiesta per avere più postazioni per poter garantire ai cittadini un servizio più efficiente e veloce.
Nel frattempo i tecnici stanno testando le nuove postazioni, anche in prospettiva di collegarle ai servizi demografici consentendone una multifunzionalità operativa.

Tommaso Rotella, assessore comunale con delega ai Servizi demografici, è stato tra i primi a collaudare la procedura di richiesta all'anagrafe di via Santi, dove sarà necessario recarsi con una fototessera ed eventualmente la vecchia carta scaduta o deteriorata, per poi attendere l'invio del nuovo documento a casa via corriere da parte del Ministero che lo fa realizzare dall'Istituto poligrafico zecca dello Stato.
"La carta d'identità elettronica, grazie alle nuove tecnologie – sottolinea Rotella – nasce con la potenzialità di essere insieme documento di riconoscimento personale e strumento di autenticazione per accedere ai servizi telematici di Ministeri, Pubbliche amministrazioni e Comuni, con il fine di velocizzare la comunicazione tra istituzioni e cittadini". Due sono, infatti, i principali vantaggi della nuova carta: il primo è la sicurezza, in quanto è assai più difficile la falsificazione anche perché all'atto della richiesta si lasciano le impronte digitali attraverso uno speciale scanner; il secondo è la multifunzionalità futura che, attraverso codici pin e puk (come quelli dei telefonini) - per metà inviati insieme alla carta e per metà rilasciati all'atto della domanda (da conservare) -, renderà possibile accedere a servizi telematici della Pubblica amministrazione tra i quali si prevedono, ad esempio, prenotazione di visite mediche e pagamento tributi.

Tra l'espletamento della pratica negli uffici dove la vecchia carta viene ritirata (tempo occorrente una quindicina di minuti), e l'arrivo a casa o all'indirizzo indicato della nuova, passano cinque-sei giorni. Per cui bisogna stare attenti alla scadenza del vecchio documento e presentarsi per tempo. Nella prima fase, in caso di documentate emergenze, ad esempio se ci si deve recare all'estero (e la nuova carta non arriverebbe in tempo) si può ancora richiedere il documento cartaceo.

Nel 2015 a Modena sono state rilasciate 21.218 carte d'identità, di cui circa 7.000 nei Quartieri. Le carte rilasciate a cittadini stranieri sono state 2.237 La nuova carta elettronica si rilascia a nuovi nati e nuovi residenti, o sostituisce le vecchie scadute, deteriorate, smarrite o rubate. Progressivamente, sostituirà tutte le attuali. Mentre per le cartacee si pagavano 5,42 euro di diritto fisso, le nuove carte digitali "costano" 22,21 euro. Ma al Comune non va un centesimo in più rispetto a prima (16,79 euro vanno al Ministero per produzione, stampa e spese di spedizione). Il documento è valido 10 anni e alla scadenza, coincidente con il giorno del compleanno, potrà essere rinnovato presso gli uffici anagrafici comunali. Informazioni sul rilascio delle nuove carte di identità elettroniche a Modena si potranno trovare, dalla seconda metà di ottobre, sul sito del Comune.
Informazioni e istruzioni circa l'utilizzo della Carta di Identità Elettronica sono disponibili sul sito internet del Ministero.

Martedì, 04 Ottobre 2016 16:43

Foto Medici riceve la targa di Bottega Storica

Cristiano Casa, ha consegnato la targa di "Bottega Storica" ad Andrea e Gabriella Medici, figli del titolare Giorgio, che aprì la bottega storica nel 1963.

Parma, 4 ottobre 2016

E' stato assegnato a Foto Medici il riconoscimento di "Bottega Storica". Si è svolta questa mattina nella sala di rappresentanza del Comune la cerimonia, in cui l'assessore alle attività produttive, commercio, turismo e sicurezza, Cristiano Casa, ha consegnato la targa di "Bottega Storica" ad Andrea e Gabriella Medici, figli del titolare Giorgio, che aprì la bottega storica nel 1963. L'attività premiata si configura come bottega storica poiché rispetta i requisiti necessari, stabiliti dall'Albo delle Botteghe Storiche e dei Mercati Storici del Comune di Parma, ovvero: svolge la medesima attività, fortemente radicata nel quartiere, dal 1963, (quindi da più di 50 anni continuativi) nello stesso locale, dove Giorgio Medici la fondò. Al suo interno continua ad avere un antico laboratorio per lo sviluppo di pellicole in bianco/nero e a colori, tuttora in funzione. I dettagli tecnici sono stati illustrati di Giovani Cassano dell'ufficio promozione del territorio e progetto Unesco. In città si contano, ad oggi, 10 botteghe storiche.

"Mi complimento con Andrea e Gabriella Medici anche a nome del sindaco – ha sottolineato l'assessore al commercio Cristiano Casa – per l'attività svolta fino ad oggi, in un momento in cui il commercio si sta riprendendo, dopo tempi non facili legati alla globalizzazione ed alle sfide delle nuove tecnologie".

Gabriella ed Andrea Medici hanno accolto con grande soddisfazione il riconoscimento ed hanno ripercorso la storia del padre, Giorgio, che fondò il negozio nel 1963. Giorgio Medici veniva dal Venezuela dove, dopo la fine della II Guerra Mondiale, si era trasferito e dove lavorava come fotografo delle Ministero delle Opere Pubbliche. Dopo il colpo di stato del 1960, fu costretto ad abbandonare la fiorente attività che aveva avviato in Venezuela dove aveva quattro studi e laboratori fotografici. Nel 1963 aprì il negozio a Parma e trasmise la passione per l'arte della fotografia e dello sviluppo fotografico ai figli Gabriella e Andrea che l'hanno portata avanti dopo la sua improvvisa scomparsa nel 1992.

"Abbiamo ancora macchine storiche – ha precisato Andrea Medici – a cui abbiamo aggiunto la lavorazione digitale". "Abbiamo attraversato momenti difficili – ha proseguito Gabriella Medici – oggi si registra un ritorno al rullino fotografico e sono in aumento le richieste di sviluppo di foto tradizionali e in bianco e nero. Siamo legati ad una storia ed a tradizioni che ci ha trasmesso nostro padre e lavoriamo con un metodo che ha alla base una grande cura per quello che facciamo e che è stato apprezzato dai nostri clienti"

La Bottega è dotata di apparecchiature per la finitura delle stampe di inizio attività, oggi affiancate da attrezzature per la stampa digitale di ultima generazione, altra caratteristica rispondente al criterio dell'Albo, che prevede per le Botteghe Storiche la presenza di elementi, strumenti, attrezzature e documenti di particolare interesse storico, artistico, architettonico, ambientale e culturale particolarmente significativi per la tradizione e la cultura del luogo, visibili al pubblico. Allo stesso modo, in termini strutturali, l'attività conserva i serramenti esterni originali del locale mentre all'interno parte dell'arredamento e delle vetrine sono sempre quelle originali. Infine, pioniera dell'offerta di "servizio fotocopia" (utilizzato in positivo/negativo) "Foto Medici" continua ad utilizzare la "ricetta originale", preparata con prodotti base, per il trattamento bianco-nero delle foto.

L'Albo delle "Botteghe Storiche" e dei "Mercati Storici", è istituito presso il Settore Sviluppo Economico del Comune, in cui sono iscritti gli esercizi e i mercati operanti sul territorio comunale, in possesso dei requisiti previsti dalla Legge Regionale e dal Regolamento per la promozione e valorizzazione delle Botteghe Storiche e dei Mercati Storici del Comune di Parma. Possono essere riconosciute quali "Botteghe Storiche: gli esercizi commerciali al dettaglio in sede fissa; gli esercizi di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande; le attività artigianali. Vengono qualificati "Mercati Storici" quei complessi unitari, di proprietà pubblica, di particolare valore storico-artistico-architettonico, destinati ad attività commerciali, artigianali e di pubblico esercizio, operanti continuativamente da almeno 50 anni.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Parma)

Le donazioni dei dipendenti Emil Banca a favore dei territori colpiti dal sisma del 24 agosto scorso. La banca ha raddoppiato la cifra equivalente. Continua la raccolta fondi che, grazie a soci e clienti, ha superato i 70 mila euro.

Modena, 4 ottobre 2016

Più di due mesi di lavoro per le popolazioni terremotate del Centro Italia. A tanto ammontano le donazioni dei dipendenti Emil Banca a favore dei territori colpiti dal sisma del 24 agosto scorso.
Subito dopo il terremoto Emil Banca (banca di credito cooperativo presente a Modena, Bologna e Ferrara) ha attivato una raccolta fondi tra soci e clienti chiedendo anche ai propri dipendenti di donare ore di lavoro e agli amministratori il gettone di presenza. A un mese dall'inizio di quella campagna sono in totale 180 i dipendenti che hanno donato parte del salario per la ricostruzione. Il totale della raccolta interna alla banca, comprensiva di quanto versato da consiglieri d'amministrazione e sindaci, ammonta a 22.500 euro.
Cifra che Emil Banca, come annunciato, ha provveduto a raddoppiare e versare nel conto corrente dedicato nel quale sono confluite anche le donazioni di soci e clienti, che al 3 ottobre ammontavano a circa 25 mila euro. Complessivamente la raccolta fondi di Emil Banca supera i 70 mila euro.
Queste risorse andranno a finanziare un progetto di ricostruzione specifico che, una volta terminata la fase dell'emergenza, sarà individuato in collaborazione con la Bcc di Roma (fortemente presente in quel territorio e con una filiale ad Amatrice) e altri partner locali; il denaro sarà consegnato direttamente da Emil Banca a un soggetto del cratere.
Come avvenuto per l'iniziativa "Emergenza Terremoto Emilia", l'intera campagna di solidarietà sarà rendicontata in maniera trasparente per informare e garantire che ogni centesimo donato arriverà effettivamente a destinazione.
La raccolta è ancora aperta. Chi vuole aderire può versare (senza alcuna commissione di addebito) sul conto corrente IT 71 L 07072 02404 K01017741960 - intestato a "Terremoto 2016 Centro Italia".

(Fonte: ufficio stampa Confcoop MO)

Martedì, 04 Ottobre 2016 15:16

Tavolo Parmacotto: si va avanti

In Piazza della Pace si è riunito il Tavolo istituzionale Parmacotto. Fritelli: "Clima costruttivo e impegno di tutti per mantenere continuità produttiva e assetti occupazionali."

Parma, 4 ottobre 2016

Nella mattinata di oggi in Piazza della Pace si è riunito il Tavolo istituzionale Parmacotto; erano presenti: il Presidente della Provincia Fritelli, dell'Assessore alle Attività produttive del Comune di Parma Casa, il sindaco di Sala Baganza Spina, i consiglieri regionali Lori e Rainieri, rappresentanti dell'Assessoratio Attività produttive e dell'Agenzia Regionale Lavoro della Regione Emilia Romagna, per i sindacati: Ferrari e Poletti di Flai CGIL, Bonfanti di Fai Cisl, e D'Alba di Uila – Uil accompagnati da alcune Rsu aziendali, Schivazappa in rappresentanza di Parmacotto e Bianchini dell'Unione Parmense Industriali.

Obiettivo: fare il punto della situazione e accompagnare la società in questa fase delicata di concordato preventivo, la cui udienza di omologa, che dovrà approvare il concordato, è prevista per il prossimo 12 ottobre 2016.

I dati che sono stati illustrati parlano di un'azienda che sta producendo profitti e con importanti prospettive nel mercato internazionale. Le parti hanno condiviso l'importanza di sostenere tutti gli sforzi societari volti a mantenere la continuità produttiva e gli attuali assetti occupazionali, la presenza dell'azienda e del suo importante marchio sul territorio.

"Siamo soddisfatti per il clima molto costruttivo e civile che abbiamo riscontrato nell'incontro – afferma il Presidente della Provincia Filippo Fritelli a nome del Tavolo –Auspichiamo che gli attuali assetti aziendali e occupazionali rappresentino il punto di partenza per il nuovo sviluppo di questa importante realtà del territorio. Speriamo che da questa situazione l'azienda esca in maniera positiva, per il bene dei lavoratori e dell'indotto. Per questi obiettivi ognuno degli intervenuti si è impegnato a fare la propria parte nelle sedi opportune, in base alle proprie competenze e responsabilità."

Il Tavolo istituzionale verrà riconvocato nelle prossime settimane.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

L'istituto, gestito dalla cooperativa sociale La Carovana, torna nella sede storica. Domani festa alla scuola d'infanzia "T. Pellegrini" con la messa celebrata dall'Arcivescovo di Modena-Nonantola monsignor Erio Castellucci.

Modena, 4 ottobre 2016

Dopo "un esilio" temporaneo in via S. Marone 14, la scuola dell'infanzia Tommaso Pellegrini torna nella sede storica di strada Contrada 127 a Modena.
Il ritorno a casa viene festeggiato domani – mercoledì 5 ottobre – con gli alunni, genitori e insegnanti. L'evento comincia alle 18 con la messa celebrata dall'Arcivescovo di Modena-Nonantola monsignor Erio Castellucci; a seguire il saluto del vicesindaco di Modena Giampietro Cavazza, taglio del nastro, benedizione e visita della scuola.

«Dopo i lavori di miglioramento e rinnovo dei locali, finalmente quest'anno la scuola dell'Infanzia Tommaso Pellegrini è tornata nella propria sede storica, la villa in strada Contrada a Saliceta S. Giuliano – dichiara Giovanni Nicolini, amministratore delegato della cooperativa sociale La Carovana, alla quale cinque anni fa la Fondazione Educatorio Mons. Tommaso Pellegrini ha affidato la gestione della scuola primaria e dell'infanzia, che rischiavano la chiusura a causa di gravi problemi economici – Abbiamo investito oltre 20 mila euro per rinnovare e migliorare le strutture interne ed esterne della scuola d'infanzia, per cinque anni ospitata nella scuola S. Maddalena di Canossa, in via S. Marone 14, sempre a Saliceta S. Giuliano.

Il rientro nella villa significa un miglior servizio per le famiglie con figli di età diverse, che possono frequentare in un unico plesso la scuola dell'infanzia e la primaria.
Il compianto don Adriano Fornari ci chiese di garantire un futuro alla proposta educativa del Tommaso Pellegrini e siamo orgogliosi di poter proseguire la sua opera».
La scuola dell'infanzia Tommaso Pellegrini ha un'unica sezione mista con venti bambini dai 3 ai 5 anni, seguiti da tre insegnanti.
La scuola primaria paritaria Tommaso Pellegrini, invece, occupa un edificio costruito tredici anni fa accanto alla villa; ha cinque classi alla quale sono iscritti novanta alunni, mentre gli insegnanti sono dodici.
Entrambe le scuole si caratterizzano per l'accoglienza e attenzione verso tutti i bambini, anche diversamente abili, portando avanti la tradizione del Tommaso Pellegrini, nato nel 1846 per gli alunni non udenti.
Costituita nel 1979 per iniziativa di un gruppo di genitori e insegnanti, la cooperativa sociale La Carovana aderisce a Confcooperative Modena. Gestisce i nidi d'infanzia "La Carovana", le scuole dell'infanzia paritarie "Laura Boccolari Boschetti", la primaria paritaria "La Carovana" e la secondaria di primo grado paritaria "S. Giuseppe". Due sezioni di nido e scuola d'infanzia sono nella precedente sede di via Anderlini, le altre si trovano nel centro scolastico di via Enzo Piccinini, inaugurato nel 2005. Inoltre La Carovana gestisce tre sezioni del nido e scuola d'infanzia di Bper Banca.

(Fonte: ufficio stampa Conf Cooperative MO)

L'accordo presentato nella sede della Provincia che, col Comune di Bibbiano, ha svolto un ruolo importante per favorire l'intesa. Manghi: "Segnale di speranza in stagione ancora densa di difficoltà".

Reggio Emilia, 4 ottobre 2016

Finalmente un raggio di sole in una stagione economica tormentata anche nella nostra provincia. Arriva dalla Coopbox, storica cooperativa di packaging del Gruppo Ccpl, che ieri mattina in Provincia ha presentato l'accordo integrativo aziendale – approvato a scrutinio segreto dal 90% dei 250 lavoratori, 200 dei quali divisi tra le sedi di Reggio e soprattutto Bibbiano – che risulta fondamentale non solo per salvaguardare l'occupazione, ma soprattutto per sostenere l'attuazione degli accordi assunti con gli istituti finanziari, indispensabili per garantire la continuità aziendale ed il rilancio dell'azienda.
Proprio la Provincia, insieme al Comune di Bibbiano, ha svolto un ruolo importante in questa delicata e lunga trattativa, conclusasi con l'approvazione del nuovo integrativo che ridefinisce temporaneamente la componente fissa del premio produzione, introduce un elemento variabile di premio legato al raggiungimento degli obiettivi economici presenti nel piano industriale e conferma in pratica tutta la contrattazione integrativa presente nella realtà Coopbox.

"Dopo aver purtroppo più volte assistito a trattative conclusesi negativamente e con pesanti ripercussioni su tante famiglie, una volta tanto aver raggiunto un esito positivo assume un valore che va oltre Bibbiano, ma coinvolge tutta la nostra provincia dando fiducia e speranza in una stagione che è ancora densa di difficoltà", ha detto il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi, sottolineando anche positivamente il fatto che "le istituzioni continuino a fare la propria parte, ovviamente nel rispetto dei ruoli, perché il tema del lavoro è fondamentale per fare comunità".
"Soddisfazione e gratitudine per tutti coloro – azienda, sindacati e in particolare lavoratori - che con fatica hanno affrontato questo percorso non semplice, manifestando nei momenti delicati grande senso di responsabilità" sono stati espressi dal sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti, per il quale questo "primo risultato è fondamentale per il rilancio di una cooperativa storica che, nei prossimi mesi, dovrà passare dal piano industriale, al quale si dovrà lavorare da domani con la stessa determinazione per consolidare la presenza di Coopbox sul mercato".

Soddisfatta anche l'azienda, presente con il presidente Moris Ferretti, l'amministratore delegato Emilio De Pascale e il responsabile del personale Mauro Zanichelli. "Siamo molto contenti come azienda, ma anche come cittadini, nel vedere che le istituzioni ci sono e aiutano le imprese e i sindacati a raggiungere accordi importanti come questi", ha detto il presidente Moris Ferretti, definendo inoltre "l'accordo raggiunto dopo più di due anni , grazie anche a maestranze particolarmente responsabili, un primo, fondamentale passo per garantire la continuità e il rilancio dell'azienda".
Di "accordo essenziale per poter ottenere una intesa con le banche che finalmente ci permetta di dare vita ad azioni di sviluppo che mancano da troppo tempo", ha parlato anche l'amministratore delegato Emilio De Pascale per il quale "dopo anni difficili di pesanti tagli, poter riparlare di sviluppo, investimenti e crescita è come rivedere un raggio di sole dopo un lungo temporale".

Il ringraziamento a Provincia e Comune è stato quindi espresso dai rappresentanti di sindacati e lavoratori Pino Oliverio, Vittorio Venezia, Sergio Luzi, Stefano Iotti e Gianni Del Rio della Filctem-Cgil dai quali è giunto anche un "invito alla direzione aziendale a ritrovare sensibilità nell'ascolto delle esigenze dei lavoratori, ai quali dopo questo scontro, che è stato anche aspro come in occasione della censurabile disdetta unilaterale della contrattazione aziendale, non si potranno chiedere ulteriori sacrifici". "Ora serve un piano industriale serio e impegnativo – hanno aggiunto – La competitività non passa attraverso la riduzione dei diritti e delle tutele".
Anche Ivano Montanari della Rsu ha sottolineato "la fiducia data dai lavoratori, con grande senso di responsabilità, alla direzione aziendale, dalla quale ora ci aspettiamo non solo una riduzione del costo del lavoro, ma anche una migliore organizzazione ed investimenti tecnologici per salvaguardare un patrimonio storico rappresentato da una cooperativa importante, ma anche da 200 famiglie".

Alberto Araldi di Legacoop, che ha accompagnato l'azienda, ha quindi evidenziato come "anche nei momenti di maggiore tensione, non sia mai mancata da parte di tutti la volontà di guardare avanti, e come la sigla di questo accordo, che consente di sbloccare risorse fondamentali per rilanciare l'azienda, sia stata facilitata enormemente dalla presenza delle istituzioni".
Soddisfazione è stata infine espressa dall'amministratore delegato del Ccpl, Pasquale Versace, per il quale "anche nella più complessa operazione di salvataggio del Ccpl questo accordo rappresenta un significativo passo in avanti".

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Una sessantina di allevatori della Bassa all'incontro del Consorzio Agrario di Parma su Parmigiano Reggiano di qualità, alimentazione Non Ogm e filiera corta.

Parma, 3 ottobre 2016

Il foraggio salubre garantisce la qualità del Parmigiano Reggiano. Il messaggio è emerso a chiare lettere nell'incontro, che si è tenuto al Ristorante Euridice di Parma, organizzato dal Consorzio Agrario Parma (Cap) e da Emilcap. All'appuntamento hanno partecipato una sessantina di produttori e allevatori di imprese agricole, per lo più del comprensorio di Colorno, Torrile, San Polo di Torrile e Vicomero. Al tavolo dei relatori si sono alternati: Giorgio Grenzi, presidente e Ivan Cremonini, direttore del Cap, Michela Canova e Alessandro Fadda, rispettivamente sindaco di Colorno e di Torrile, Carlo Fornari, responsabile servizio zootecnico Cap, Simone Nasi presidente Emilcap, Paolo Sighinolfi esperto di Emilcap, Mario Bustro responsabile meccanizzazione Kuhn.

Nel corso dell'evento, si è posto l'accento sull'importanza di utilizzare un foraggio di qualità, al fine di ottenere un formaggio di qualità superiore, in cui la filiera circolare possa rappresentare un elemento distintivo, qualitativo ed economicamente redditizio, anche rispetto alle attuali quotazioni. In sostanza, una filiera, tracciabile e sicura, di reciproco e vicendevole scambio proficuo. Il primo cittadino Fadda ha sottolineato che, in un momento di difficoltà come l'attuale, occorre favorire l'agricoltura, limitando l'eccesso di burocrazia. Mentre il sindaco Canova si è soffermata sulla necessità di un'agricoltura sempre più coniugata all'ambiente. Secondo il presidente Grenzi "La sfida produttiva che guarda al domani in modo lungimirante passa per l'utilizzo di mangimi non Ogm, per incrementare la qualità di un prodotto principe, come il Parmigiano Reggiano". Il direttore Cremonini ha spaziato su molteplici tematiche, tra cui la crescente esigenza di un consumatore più consapevole e informato sulla provenienza e qualità di ciò che acquista. L'approfondimento sull'impiego strategico di prodotti non OGM per una filiera corta, indipendente dall'uso di alimenti zootecnici di provenienza estera, ha visto alternarsi al microfono anche Simone Nasi presidente di Emilcap e gli esperti Carlo Fornari del CAP e Carlo Sighinolfi di Emilcap. Un dato importante - emerso durante il meeting - statistiche alla mano, è rappresentato dal fatto che molti Paesi , come Usa e Canada per esempio, stanno sempre di più andando nella direzione di preferire un prodotto con base non OGM anche per ragioni di salubrità oltre che di mercato.

Un fattore rilevante rappresentato dalle produzioni non Ogm è anche di natura economica: questi mangimi scoraggiano infatti sofisticazioni e contraffazioni dei prodotti italiani che alimentano il cosiddetto Italian Sounding (le imitazioni false con fuorviante nome italiano). Un passaggio epocale che figura come vero e proprio antidoto naturale. Assai importante anche il ruolo giocato all'interno della filiera dalla meccanizzazione nel processo alimentare: nel corso della serata di approfondimento il responsabile Mario Bustreo del brand leader Kuhn ha mostrato uno speciale e innovativo mezzo meccanico "miscelante" dedicato proprio all'alimentazione delle bovine utili per la produzione di Parmigiano Reggiano.

L'allevatore Giuseppe Grisenti si aggiudica il premio "Miglior stalla 2016" come performace riproduttiva

Il presidente del Consorzio Agrario Parma Giorgio Grenzi (a destra nella foto) ha premiato l'allevatore Giuseppe Grisenti, quale titolare della Migliore Stalla 2016, sotto l'aspetto della performance riproduttiva. Il riconoscimento all'imprenditore parmigiano - che ha la stalla in località Cervara di Baganzola - è stato consegnato nei giorni scorsi, in occasione del meeting a tema , che si è tenuto al Ristorante Euridice di Parma. All'incontro hanno preso parte una sessantina di allevatori, in larga parte di Vicomero, San Polo di Torrile, Torrile e Colorno.

Miglior stalla 2016

(Fonte: ufficio stampa Consorzio Parmigiano Reggiano)

Il Comune di Parma rende noto il calendario delle postazioni di accertamenti strumentali di velocità e irregolarità alla circolazione della settimana dal 03 al 07 ottobre 2016.

Parma, 3 ottobre 2016

Programmazione autovelox

Lunedì 3 Via San Leonardo/Strada Argini
Martedì 4 via Montanara/via Baganzola
Mercoledì 5 Via Emilio Lepido/V.le Rustici
Giovedì 6 Viale Martiri della libertà/Corcagnano
Venerdì 7 via Langhirano/San Pancrazio

Programmazione auto-detector:

Lunedì 3 zona Montanara/Zona centro
Martedì 4 zona Molinetto/San Leonardo
Mercoledì 5 Zona Centro/zona Pablo
Giovedì 6 Zona Montanara/Zona San Lazzaro
Venerdì 7 zona San Leonardo/San Lazzaro

(Fonte: ufficio stampa Comune di Parma)

Nuovi annunci di lavoro di Archimede spa per la zona di Parma. Aziende cercano operai specializzati e impiegati da inserire nei propri organici. Di seguito tutte le posizioni aperte.

Parma, 3 ottobre 2016

Pedanista/Autista con Patente C-CQC a Parma
Archimede SpA ricerca un pedanista/autista nella zona di Parma.
Si richiede Patente C- CQC, disponibilità a contratti brevi, domicilio in zona e disponibilità immediata.
Per avere maggiori informazioni e per candidarsi iscriversi al portale www.archimedespa.it  e sottoscrivere l'offerta corrispondente.

Impiegato ufficio tecnico a Parma
Archimede SpA ricerca un impiegato ufficio tecnico per il settore metalmeccanico.
Si richiede diploma a indirizzo meccanico o laurea in Ingegneria Meccanica, esperienza pregressa nell'ambito della progettazione di almeno 3 anni, buona conoscenza del disegno meccanico, domicilio in zona, automunito. Costituisce requisito preferenziale la conoscenza di Autocad 3D di tipo Inventor.
Opportunità lavorativa con possibilità di inserimento duraturo da parte dell'azienda con iniziale contratto a tempo determinato tramite agenzia per il lavoro.
Per avere maggiori informazioni e per candidarsi iscriversi al portale www.archimedespa.it  e sottoscrivere l'offerta corrispondente.

Neodiplomati a indirizzo meccanico/meccatronico a Parma
Archimede SpA ricerca neodiplomati con diploma conseguito presso istituti professionali a indirizzo meccanico.
Si richiede breve esperienza di stage in azienda, disponibilità immediata, domicilio in zona, automuniti. Completano il profilo buone capacità relazionali, proattività e capacità di problem solving. Si offre un percorso di crescita finalizzato all'inserimento in azienda.
Per avere maggiori informazioni e per candidarsi iscriversi al portale www.archimedespa.it  e sottoscrivere l'offerta corrispondente.

Addetti/Addette alle pulizie a Parma e dintorni
Archimede SpA ricerca addetti o addette alle pulizie nella zona di Parma.
Si richiede esperienza nella mansione, disponibilità immediata part-time e a contratti di breve periodo, domicilio in zona, automuniti.
Opportunità lavorativa con possibilità di inserimento duraturo in azienda previo primo contratto a tempo determinato tramite agenzia per il lavoro.
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Manutentore Elettromeccanico a Coltaro di Sissa (PR)
Archimede SpA ricerca un manutentore elettromeccanico.
Si richiede conoscenza dell'automazione industriale, conoscenza degli schemi elettrici, pneumatici, oleodinamici, minima esperienza in settore metalmeccanici, diploma in elettrotecnica, buona conoscenza della lingua inglese, disponibilità a trasferte all'estero, uso del sistema operativo Windows, buona capacità di lavoro di squadra, domicilio in zona, automunito.
Titolo preferenziale sarà il possesso del patentino per la conduzione di generatori di vapore.
Si offre inserimento tramite agenzia verso una stabilizzazione in azienda.
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Responsabile di commessa impianti elettrici nord Italia


Archimede SpA ricerca un responsabile di commessa di impianti elettrici.
La risorsa, a diretto riporto del Direttore di produzione, dovrà occuparsi della gestione degli impianti elettrici all'interno di cantieri edili del nord Italia. Dovrà avere ottime capacità gestionali e organizzative, coordinare il personale impiegato presso i cantieri ottimizzando le risorse, tempi e metodi. Si richiede esperienza nella gestione di commesse/cantieri, competenze in materia di impianti elettrici, conoscenza dei principali strumenti informatici, buona conoscenza delle norme Cei, disponibilità a trasferte su tutto il territorio del nord Italia, domicilio nelle province di Reggio Emilia, Modena, Genova e Milano.
Opportunità lavorativa con possibilità di inserimento diretto da parte dell'azienda.
La retribuzione verrà commisurata all'esperienza del candidato selezionato.
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Responsabile di linea a Prato (PO)


Archimede SpA ricerca responsabile di linea per il settore della produzione di macchinari Food and Beverage.
La risorsa, interfacciandosi con l'ufficio acquisti, si occuperà della gestione e controllo della continuità della linea produttiva coordinando diverse risorse. Dovrà inoltre assicurarsi della qualità del prodotto finito. Si richiede esperienza pregressa nella medesima mansione, esperienza in ambito metalmeccanico, disponibilità al lavoro full-time, disponibilità immediata e domicilio in zona.
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Perito elettrotecnico a Robbiate (LC)


Archimede SpA ricerca un manutentore elettromeccanico per azienda del settore plastico. La risorsa selezionata, inserita all'interno dell'ufficio tecnico, si occuperà di gestione documenti inerenti agli impianti assegnati (dichiarazioni di conformità e simili) con la prospettiva di una crescita professionale fino alla gestione di computi e documentazione per gare d'appalto. Si richiede diploma di perito elettrotecnico o similari, conoscenza e discreto utilizzo di Autocad, disponibilità immediata, disponibilità al lavoro full-time, domicilio in zona, automunito.
Opportunità lavorativa con possibilità di assunzione duratura da parte dell'azienda previo primo contratto a tempo determinato tramite agenzia.
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Addetto pulizie a Senigallia (AN)
Archimede SpA ricerca un addetto alle pulizie per il settore dei servizi.
Si richiede disponibilità immediata, disponibilità al lavoro nelle giornate dal lunedì al venerdì dalle 09:00 alle 10:00, domicilio in zona.
Si offre contratto a tempo determinato con agenzia.
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Elettricista impianti industriali a Belluno (BL)
Archimede SpA ricerca un elettricista per il settore dei servizi.
Si richiede esperienza in ambito industriale, disponibilità immediata, disponibilità al lavoro su turni notturni e alla reperibilità, domicilio in zona.
Si offre contratto a tempo determinato con agenzia.
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Addetto alla portineria a Gattatico (RE)
Archimede SpA ricerca un addetto alla portineria per il settore dei servizi.
La risorsa si occuperà dello smistamento delle telefonate agli uffici, della posta, del ricevimento ospiti e clienti e della gestione generale della reception. Si richiede esperienza pregressa nella mansione, ottime capacità relazionali e comunicative, disponibilità al lavoro su turni, anche notturni, disponibilità al lavoro domenicale, domicilio in zona, automunito.
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Sviluppatore software a Montecchio Emilia (RE)
La risorsa si occuperà dello sviluppo e della commercializzazione di soluzioni informatiche e gestirà le richieste dei clienti. Richiesta conoscenza deI principali linguaggi di programmazione quali: C#; VB.NET; VB;HTML; JAVASCRIPT. Conoscenza di piattaforme MS SQL Server. Richiesto Diploma o Laurea ad indirizzo informatico.
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Addetto/a allo stampaggio gomma plastica a Reggio Emilia (RE)
Archimede SpA ricerca addetto/a allo stampaggio gomma plastica.
Si richiede precedente esperienza nella mansione, residenza in zona di lavoro, disponibilità al lavoro su turni notturni, disponibilità a contratto a tempo determinato. Si offre contratto di somministrazione determinato con possibilità di proroghe. Per avere maggiori informazioni e per candidarsi iscriversi al portale www.archimedespa.it  e sottoscrivere l'offerta corrispondente.

Impiegato commerciale estero a Traversetolo(PR)
Archimede SpA ricerca un impiegato commerciale estero per il settore commerciale.
La risorsa inserita si occuperà di gestire gli ordini e i rapporti commerciali con clienti. Necessaria la conoscenza della lingua Inglese e della lingua Tedesca.
Si richiedono buone doti relazionali, dinamicità e predisposizione al lavoro in team e buon utilizzo del PC. Costituisce requisito preferenziale la conoscenza di una terza lingua straniera. Per avere maggiori informazioni e per candidarsi iscriversi al portale www.archimedespa.it  e sottoscrivere l'offerta corrispondente.

Addetto/a al confezionamento alimentare a San Polo d'Enza(RE)
Archimede SpA ricerca un addetto/a al confezionamento alimentare per il settore alimentare. La risorsa selezionata sarà inserita all'interno della produzione aziendale e si occuperà del confezionamento di prodotti freschi. Si richiede precedente esperienza nel settore del confezionamento alimentare, domicilio a san Polo d'Enza o in zone limitrofe. Costituiscono requisiti preferenziali l'attestato per Alimentarista e HACCP, dimestichezza nel lavoro su linea, flessibilità oraria, buona velocità nel confezionamento.
Si offre contratto a tempo determinato tramite Agenzia per il Lavoro con possibilità di proroga.
Per avere maggiori informazioni e per candidarsi iscriversi al portale www.archimedespa.it  e sottoscrivere l'offerta corrispondente.

Carrellista a Cavriago (RE)
Archimede SpA ricerca carrellista per azienda del settore metalmeccanico. La risorsa dovrà occuparsi di carico e scarico merci attraverso l'uso del carrello elevatore. Si richiede esperienza pregressa nel ruolo, buona conoscenza dell'utilizzo di carrelli elevatori a benzina, possesso dell'attestato per la conduzione di carrelli elevatori aggiornato, possesso dell'attestato sulla sicurezza sul lavoro aggiornato, disponibilità al lavoro su turni, patente B, automunito.
Opportunità lavorativa a tempo determinato tramite agenzia per il lavoro, con successiva possibilità di inserimento duraturo in azienda.
Per avere maggiori informazioni e per candidarsi iscriversi al portale www.archimedespa.it  e sottoscrivere l'offerta corrispondente.

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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 15 - n° 39 02 ottobre 2016 -
Editoriale: 80 anni ricordati da tutti o quasi, con qualche sorpresa. Listini positivi per il "Parmigiano" e il latte spot. Cereali e dintorni. Mercati innervositi in attesa dei dati USDA . Prezzo a riferimento II quadrimestre 2015. Cia, cibo made in italy un "must" quasi sconosciuto per gli stranieri.

SOMMARIO Anno 15 - n° 39 02 ottobre 2016
1.1 editoriale 80 anni ricordati da tutti o quasi, con qualche sorpresa.
2.1 Lattiero Caseario Listini positivi per il "Parmigiano" e il latte spot
3.1 parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano. L'incremento di produzione non spaventa Alessandro Bezzi
3.2 acqua val d'enza Acqua, la Val d'Enza in cerca di risposte al fabbisogno idrico
4.1 cereali Cereali e dintorni. Probabili sorprese dai dati USDA del prossimo 30 settembre
5.1 cereali Cereali e dintorni. Mercati innervositi in attesa dei dati USDA
6.1 latte prezzo riferimento Prezzo a riferimento II quadrimestre 2015
6.2 Made in italy Cia, cibo made in italy un "must" quasi sconosciuto per gli stranieri
7.1 parmigiano reggiano Sabato e domenica torna caseifici aperti
8.1 promozioni "vino" e partners
8.2 promozioni "birra" e partners

Cibus-39-2ott16-COP

Il presidente CIA Dino Scanavino a Roma alla Stampa Estera: "Non si può puntare solo sul 'km zero', stiamo relegando le nostre produzioni d'eccellenza alla vendita nei mercatini rionali. Ma questa strategia blocca un potenziale da 70 miliardi d'euro in export". Inoltre il falso made in Italy, muove 60 miliardi di euro ogni anno.

Roma, 27 set - A fronte di una produzione nazionale che vanta oltre 5.847 tra cibi tradizionali e denominazioni di origine, l'Italia porta sulle tavole dei consumatori internazionali non più di 200 "veri" prodotti del Made in Italy. La "reputation" del nostro agroalimentare è buona, per la stragrande maggioranza degli stranieri "un must", ma la cifra mossa dall'export è di quasi 37 miliardi di euro rispetto a un potenziale di almeno 70 miliardi.

In sostanza, un paniere molto limitato di prodotti copre oltre il 90% del fatturato complessivo, che per 24 miliardi di euro è generato addirittura da scambi con le sole nazioni di Germania, Francia e Regno Unito.

Numeri che fanno riflettere e che sono stati messi al centro del dibattito nell'importante iniziativa che la Cia-Agricoltori Italiani ha promosso oggi a Roma presso l'Associazione Stampa Estera.

Un incontro con giornalisti e stakeholder di settore, incentrato sull'analisi dei mercati internazionali per l'agroalimentare italiano e sui progetti che la stessa Cia sta realizzando per promuovere le eccellenze delle aziende agricole nostrane su nuovi mercati stranieri. Un piano di internazionalizzazione portato avanti in partnership con Ice, Gambero Rosso International, Centro Studi Anticontraffazione e Studio Valdani e Vicari.

L'Italia, si è detto in conferenza, produce ad esempio ben 523 vini a denominazione d'origine, ma i consumatori mondiali possono "conoscerne" meno di una dozzina: questo perché gli altri non sono facilmente reperibili sui loro mercati.

Quindi, mentre i consumatori internazionali trovano l'Aceto balsamico di Modena, il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano, i Prosciutti di Parma e San Daniele, il Pecorino romano e il Gorgonzola, ignorano - solo per citarne alcuni- il Caciocavallo Silano, il Fagiolo di Sarconi o il Riso vialone nano del Veronese. Da questo quadro si deduce come il potenziale inespresso dall'agroalimentare italiano sia enorme.

Recenti studi e analisi, su come "vengono percepite" le produzioni italiane all'estero, dicono che ben 4 consumatori stranieri su 10 giudicano la qualità dei nostri cibi superiore rispetto a quella locale, il 43% degli statunitensi chiede più Made in Italy nei supermercati e ben il 74% dichiara di essere disposto a riconoscere un prezzo maggiorato sui prodotti, a patto che siano 100% italiani. La domanda è forte, ancora di più se si considerano quei Paesi praticamente vergini negli scambi con l'Italia o le realtà emergenti come l'Asia.

Eppure i conti sembrano non tornare. A puntare il dito sulla mancanza di una strategia italiana di lungo respiro sulle politiche agroalimentari connesse all'export, è il presidente nazionale della Cia, Dino Scanavino: "Ho il timore che, a forza di parlare solo di 'km zero', stiamo relegando le nostre produzioni di eccellenza alla vendita nei mercatini rionali, che complessivamente generano un fatturato inferiore al miliardo e mezzo di euro -ha dichiarato nel corso dell'iniziativa alla Stampa Estera-. Questa strategia 'limitata' blocca, invece, un potenziale da almeno 70 miliardi di euro in export".

Finora, è emerso dalla conferenza della Cia, l'Italia non ha mai messo in campo (o lo ha fatto poco e in maniera disorganica) una strategia funzionale per aggredire i mercati stranieri, organizzando e accompagnando le imprese agroalimentari in questo processo. E anche da qui origina il fenomeno dell'Italian sounding e dei "falsi Made in Italy", che ha trovato campo libero sui mercati internazionali, venendo a mancare di fatto il presidio dei prodotti "veri".

E tradotto in cifre il business del "tarocco", va ricordato, muove 60 miliardi di euro ogni anno.

Un fatturato totalmente scippato a chi ha costruito nei secoli sul campo, attraverso qualità e sapienza, l'immagine vincente del cibo italiano nel mondo: agricoltori e artigiani.


(Fonte Cia Reggio Emilia)

All'inaugurazione presenti il Sindaco Pizzarotti, il presidente ANBI Vincenzi, numerose autorità nazionali e locali e alcuni dei che avevano patito disagi dalle esondazioni in caso di piena straordinaria

Parma, 30 settembre 2016 

Cinque mesi di lavori a pieno ritmo hanno consentito al Consorzio di Bonifica Parmense di completare la costruzione della Cassa di Espansione del Canale Burla, opera idraulica che mette in sicurezza gran parte dell'Area Nord di Parma. Stamane nella ex-scuola di Ravadese, alle porte della città, l'infrastruttura idraulica che difenderà persone, case, opifici industriali e aziende agricole dalle possibili esondazioni attraverso il controllo delle ondate di piena è stata inaugurata ufficialmente alla presenza del Sindaco Federico Pizzarotti, dell'Assessore all'Urbanistica del Comune Michele Alinovi, dei vertici del Consorzio presidente Luigi Spinazzi e direttore generale Meuccio Berselli e del presidente nazionale dell'ANBI Francesco Vincenzi.

Parteciperanno oltre a numerose autorità nazionali e locali e alcuni residenti della zona, in particolare della frazione Case Vecchie, che avevano patito disagi nel recente passato e che ora sono maggiormente protetti dalla nuova cassa. La Cassa di Espansione del Canale Burla è infatti una imponente vasca di laminazione in grado di contenere oltre 60.000 metri cubi di acqua in caso di precipitazioni e portate straordinarie: l'acqua caduta e quella che proviene da buona parte dell'abitato cittadino viene "rallentata" e i flussi verranno fatti defluire all'interno del perimetro dell'invaso in modalità controllata.

Inaugurazione Cassa Burla consorzio bonifica parma 1

Il costo complessivo dell'opera è stato di 1,5 milioni di euro e ha visto la progettazione, l'attività di cantiere e l'esecuzione dei lavori da parte di trenta tecnici: maestranze e operai consortili specializzati e di dodici imprese, tra le più qualificate, fornitrici di materiali utili alla costruzione dell'impianto.
Durante l'estate i lavori stessi per posizionare il grande cantiere - che ha modificato parzialmente la viabilità e i flussi del traffico – si erano svolti in modo decisamente rapido con gli uomini del Consorzio di Bonifica Parmense che avevano lavorato ininterrottamente per una settimana intera full-time (anche la notte) per limitare i possibili disagi ai residenti.
La cassa di espansione del canale Burla è una risposta molto rilevante al pericolo alluvionale a cui però si aggiungerà una ulteriore opera del Consorzio di Bonifica Parmense che riguarderà l'innalzamento e il contestuale consolidamento dell' arginatura della sponda sinistra del canale Burla stesso: il tutto eseguito con il terreno asportato per la costruzione dell'invaso.

(Fonte: ufficio stampa Consorzio di Bonifica Parma)

 

Prezzo a riferimento del latte industriale per la campagna casearia secondo quadrimestre 2015. Il pagamento sarà corrisposto 60 giorni dalla data di pubblicazione - 30 settembre 2016.

Presso la Camera di Commercio di Reggio Emilia, in conformità a quanto previsto dal regolamento e dagli accordi interprofessionali tra le Associazioni dei produttori assistiti dalle Organizzazioni professionali agricole da una parte, gli industriali ed artigiani trasformatori dall'altra, si è pervenuti alla determinazione - a valere per tutta la provincia di Reggio Emilia - del prezzo "a riferimento" del latte ad uso industriale conferito ai caseifici nel periodo 1/5-31/08/2015 nella misura di:

€ 48,00 il q.le, IVA compresa e franco stalla

Il pagamento del latte sarà corrisposto: 60 giorni dalla pubblicazione (30/09/2016)

PRRE-Cagliate-separate-caldaia


(Fonte: Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia )

 

Dal 1 ottobre divieto di circolazione entro le tangenziali per i veicoli inquinanti, e domenica 2 ottobre prima giornata ecologica. Il Comune di Parma aderisce al protocollo regionale insieme alle altre città. Consentito l'accesso ai parcheggi. L'ordinanza firmata dal sindaco Pizzarotti.

Parma, 30 settembre 2016

Scattano da sabato 1 ottobre e saranno applicate fino al 31 marzo 2017 le misure di limitazione alla circolazione previste dal primo "Piano Aria Integrato Regionale" (PAIR2020). Le misure condivise ed applicate da tutti i Comuni della Regione sopra i 50.000 abitanti, in continuità con quelle già applicate lo scorso anno, saranno messe in atto per tutelare l'ambiente e la salute e che interesseranno, a livello di traffico urbano, un'ulteriore categoria di veicoli rispetto all'anno scorso. E il 2 ottobre sarà la prima domenica ecologica.

Le misure prevedono la limitazione strutturata sui giorni feriali dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30 delle sole tipologie di mezzi più inquinanti. Le limitazioni alla circolazione trovano applicazione per il periodo dal 1 ottobre al 31 marzo, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,30 alle 18,30, per tutti i mezzi diesel fino all'Euro 3 , benzina fino all'Euro 1 e ciclomotori fino all'Euro 0. Scatterà quindi il divieto di circolazione anche per i veicoli commerciali diesel Euro 3 , a differenza di quanto contemplato nel provvedimento dello scorso anno.
Nello stesso periodo, dal 1 ottobre al 31 marzo, in occasione della prima domenica di ogni mese si svolgeranno le "domeniche ecologiche", con sospensione dall' 1 dicembre al 6 gennaio.
Sono inoltre state individuate deroghe specifiche per l'accesso ai parcheggi scambiatori e parcheggi di struttura per accesso al centro (Pellico, Traversetolo Esselunga, Ospedale Volturno e Ospedale Abbeveratoia , Toschi e Stazione FS Villa S.Angelo), e per alcune tipologie di veicoli e di utenti, come le famiglie con una fascia Isee bassa e i veicoli per l'accompagnamento degli alunni a scuola. Inoltre sono esclusi dai provvedimenti i mezzi che effettuano il car pooling e che sono quindi in almeno 3 in auto, guidatore compreso.
Proseguono inoltre le misure contro l'emergenza inquinamento già adottate negli anni precedenti dai Comuni in base all'Accordo di programma in caso di superamento prolungato del valore limite giornaliero di Pm10 rilevato dalle stazioni della rete regionale di monitoraggio dell'aria.
In caso di sforamento per 7 giorni consecutivi dei valori limite di Pm10, è previsto un giorno aggiuntivo di limitazione della circolazione nella domenica successiva, con estensione all'intero territorio regionale nel caso di prolungamento degli sforamenti per ulteriori 7 giorni.

"Liberiamo l'aria"
Le limitazioni sono accompagnate dalla campagna di comunicazione regionale "Liberiamo l'aria". Tutte le informazioni sulle misure adottate sono disponibili sul sito della Regione Emilia-Romagna, all'indirizzo www.liberiamolaria.it  e sulla pagina facebook https://www.facebook.com/liberiamolaria.er

Ideogramma liberiamo l aria

(fonte: ufficio stampa Comune di Parma)

Venerdì, 30 Settembre 2016 14:15

Sabato e domenica torna caseifici aperti

Quasi 26.000 visite nell'edizione dell'aprile scorso. La conoscenza del territorio, dei caseifici e l'aumento delle vendite dirette.

Reggio Emilia, 29 settembre 2016 - A pochi giorni di distanza dalla presentazione della prima guida ai caseifici del Parmigiano Reggiano curata da Slow Food in collaborazione con il Consorzio di tutela e in distribuzione dal prossimo 5 ottobre, decine di strutture artigianali impegnate nella produzione della Dop più nota al mondo si preparano a vivere un fine settimana all'insegna dell'incontro diretto con i consumatori.

L'1 e il 2 ottobre, infatti, tornerà in scena l'edizione autunnale di "Caseifici aperti" (quella dello scorso aprile sfiorò i 20.000 visitatori), l'iniziativa promossa dal Consorzio del Parmigiano Reggiano per offrire ai consumatori la possibilità di entrare direttamente in quel mondo di piccole strutture in cui artigianalmente si produce una delle più importanti eccellenze alimentari italiane.

"L'obiettivo dell'iniziativa è duplice", sottolinea il presidente del Consorzio, Alessandro Bezzi. "Da una parte, infatti, punta a favorire una più approfondita conoscenza del sistema Parmigiano Reggiano, nonchè le caratteristiche distintive del prodotto, del territorio cui è inscindibilmente legato, del lavoro degli allevatori, dei caseifici e dei maestri casari; dall'altra punta anche a rafforzare le vendite dirette da parte dei caseifici, che tra spacci aziendali e acquisti on line hanno raggiunto una quota del 10% sul totale".

Proprio per questo, l'1 e il 2 ottobre , "Caseifici aperti" attende i consumatori con un intensissimo e diversificato programma di iniziative: degustazioni e vendite dirette, infatti, saranno affiancate da visite guidate, eventi speciali per adulti e bambini, giochi e sorprese.

Diversi caseifici, sempre l'1 e il 2 ottobre, saranno protagonisti dell'evento "Porte aperte Al Consorzio", che nella sede dell'Ente di tutela propone (dalle 15.00 alle 19.00 di sabato e dalle 10,00 alle 19 di domenica) visite allo storico casellino, degustazioni di Parmigiano Reggiano e due cotture a legna di una forma (prevista alle 15,30 in entrambe le giornate).

 

Sul sito web del Consorzio di tutela è presente una sezione http://www.parmigianoreggiano.it/dove_trova/caseifici_aperti_1/ext/CaseificiAperti/default.aspx  con l'elenco dei caseifici aderenti al progetto "Caseifici aperti", quotidianamente aggiornata sia sulle strutture interessate che sulle attività proposte in ciascuna. Un comodo sistema di geolocalizzazione, inoltre, permette di trovare la struttura più vicina e più affine alle proprie esigenze.

Così come nelle precedenti edizioni, per rendere ancora più coinvolgente ed emozionante questa edizione di "Caseifici aperti", tutti i consumatori che visiteranno i caseifici del Parmigiano Reggiano sono invitati a condividere la loro esperienza attraverso l'hashtag #caseificiaperti da utilizzare su tutti i Social Media del Consorzio (Twitter, Facebook, Instagram e Pinterest).

L'ELENCO DEI "CASEIFICI APERTI" SUDDIVISI PER PROVINCIA

Parma:
Consorzio Produttori Latte (Parma), Caseificio Palazzo di Roccabianca, Società agricola Saliceto a Mulazzano Ponte (Lesignano Bagni), Società agricola Giansanti a Malandriano, Caseificio Bertinelli a Medesano, Caseificio La Madonnina a Scipione Ponte (Salsomaggiore), Società agricola Montecoppe di Collecchio, Latteria La Medesanese di Medesano, Latteria Sociale di Beduzzo Inferiore (Corniglio), Latteria San Ferdinando di Zibello, Latteria San Pier Damiani di San Prospero (Parma), Caseificio Il Battistero Varano de' Melegari, Caseificio Butteri a Salsomaggiore, Rastelli F.lli di Solignano, Caseificio Basilicanova di Montechiarugolo, Caseificio sociale di Ravarano e Casaselvatica di Ravarano, Azienda agricola Ciao Latte di Noceto, Caseificio San Pietro Val Parma di Vigatto, Scoetà agricola Valserena di Mezzani, Caseificio San Salvatore di Colorno.

Reggio Emilia:
Latteria Sociale Moderna di Bibbiano, Consorzio Vacche Rosse di Coviolo (Reggio Emilia), Caseificio Castellazzo di Campagnola Emilia, Latteria La Grande di Castelnuovo di Sotto, Latteria di Garfagnolo (Castelnovo ne' Monti), Caseificio Il Boiardo di Scandiano, Gruppo Tirelli Fondo Passioncella di Guastalla, Società agricola Maramotti Lombardini di Reggio Emilia.

Modena:
Agricola Moscattini di Formigine, Latteria di Campogalliano, Caseificio 4 Madonne di Lesignana (Modena), Caseificio Santa Lucia di Castelfranco Emilia, Cooperativa, Cooperativa casearia di Savoniero & Susano a Savoniero (Palagano), Società agricola Montorsi di Modena.

Mantova:
Latteria Vò Grande di Pegognaga

Bologna:
Caseificio Pieve Roffeno di Castel d'Aiano, Cooperativa zootecnica Bazzanese a Bazzano (Valsamoggia), Caseificio Fior di Latte a Gaggio Montano.

 

(Fonte Consorzio Parmigiano Reggiano 29 settembre 2016)

Sabato 1 ottobre all'agriturismo Corte Bebbi di Barco di Bibbiano con il Ministro dell'Ambiente Galletti. Incontro presso l'agriturismo Corte Bebbi a Barco di Bibbiano.

Sarà il Ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti l'ospite principale al convegno che il coordinamento Agrinsieme (Cia, Confagricoltura, Copagri, Aci agroalimentare), il Comune di Bibbiano e l'Unione Comuni Val d'Enza organizzano sabato mattina 1 ottobre presso l'agriturismo Corte Bebbi a Barco di Bibbiano, per affrontare l'argomento che da anni agita la valle ed in particolare gli agricoltori: "Acqua in Val d'Enza Quali risposte al fabbisogno idrico?".

Associazioni del comparto agroalimentare ed istituzioni, partendo dalla condivisione di alcune premesse come "la quantità e qualità dei raccolti è per gran parte condizionata dalle fonti e dal governo delle provviste idriche, a maggior ragione per un territorio come quello della Val d'Enza, che vanta un prodotto unico al mondo quale il Parmigiano Reggiano, e per i prati stabili polifiti, garanti della biodiversità locale", cercano quindi una risposta condivisa, in grado di corrispondere alle diverse esigenze di agricoltura e salvaguardia del territorio.

A discutere con il Ministro, dopo il saluto del Sindaco Andrea Carletti e la relazione di Antenore Cervi per Agrinsieme saranno, moderati dal giornalista Gianni Montanari, il prof. Alberto Montanari dell'Università di Bologna, il Commissario al Consorzio Emilia Centrale Franco Zambelli, la consigliera regionale Luciana Serri ed il presidente della Provincia Giammaria Manghi. E' previsto anche un saluto della Sen. Leana Pignedoli e dell'Assessore regionale Agricoltura Simona Caselli.

(Fonte CIA Reggio Emilia)

Casi di legionellosi segnalati a Parma nel quartiere Montebello. L'assessore Venturi: "I controlli e la prevenzione in Emilia-Romagna garantiscono standard di sicurezza adeguati, ma vogliamo che un'Unità di esperti sia immediatamente attiva per individuare le cause del focolaio e ulteriori misure per risolvere rapidamente questa situazione".

Bologna, 30 settembre 2016

Un'Unità di crisi, con competenze tecnico-scientifiche elevate e specifiche, come ulteriore misura di sicurezza per ridurre il rischio di infezione da legionellosi: è stata attivata dalla Regione Emilia-Romagna in seguito ai casi segnalati a Parma nel quartiere Montebello.

"In Emilia-Romagna- ha sottolineato l'assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi- è attivo da tempo un piano di controllo e prevenzione della legionellosi tra i più avanzati che, in linea con l'attuale normativa, garantisce standard di sicurezza adeguati. Questa Unità di crisi costituisce una misura ulteriore di sicurezza per individuare le cause del focolaio e risolvere rapidamente la situazione. Una decisione presa- ha aggiunto Venturi- considerando la complessità di questa tematica, che richiede interventi molteplici e il coinvolgimento di diversi soggetti".

L'Unità è composta, oltre che dalle Aziende sanitarie di Parma, da esperti dei servizi regionali che si occupano di prevenzione e controllo delle malattie infettive e da esperti di Arpae (l'Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell'Emilia-Romagna). Si avvarrà, inoltre, del supporto qualificato di esperti dell'Istituto superiore di sanità (Iss). Le Aziende sanitarie di Parma, che stanno operando sul campo fin dai primi casi riscontrati, svolgendo approfondimenti epidemiologici e indagini ambientali sulle possibili fonti di esposizione, "saranno quindi supportate dal lavoro di esperti in materia- ha concluso Venturi- con l'obiettivo di individuare eventuali, ulteriori azioni di controllo e prevenzione".

La legionellosi: cos'è e come si contrae l'infezione

E' un'infezione, causata da un batterio chiamato legionella, che colpisce l'apparato respiratorio e può manifestarsi in forme anche gravi. La legionella è un microrganismo molto diffuso in natura, dove è associato principalmente alla presenza di acqua (laghi e fiumi, sorgenti termali, ambienti umidi in genere). Da qui, la legionella può "colonizzare" gli ambienti idrici artificiali, come le reti di distribuzione dell'acqua potabile nelle città, impianti idrici dei singoli edifici, impianti di umidificazione, piscine, fontane, e così via. Non si trasmette da persona a persona: l'infezione viene veicolata piuttosto da flussi di aerosol e di acqua contaminata, come nel caso di ambienti condizionati o con l'uso di umidificatori. La legionella, infatti, si riproduce soprattutto in ambienti umidi e tiepidi o riscaldati, come i sistemi di tubature, i condensatori, le colonne di raffreddamento dell'acqua, sui quali forma un film batterico.

(Fonte: ufficio stampa Regione ER)

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