EURO&PROMOS, le innovative sanificazioni ambientali anti-covid-19 con radiazione germicida ultravioletta e ozono

Per sconfiggere la pandemia da Covid-19 Euro&Promos, azienda di Udine leader nazionale nel facility management con settemila dipendenti e un fatturato di oltre 140 milioni di euro, dall’inizio dell’emergenza ha messo al lavoro il team di ricercatori della propria divisione Ricerca e Sviluppo. In collaborazione con Università e aziende innovative sul fronte delle sanificazioni, ha al vaglio due strategie rivoluzionarie. La prima è l’uso dell’irradiazione germicida ultravioletta, metodo di sterilizzazione che usa la luce ultravioletta (UV) alla lunghezza d'onda UV-C, che modifica il DNA o l'RNA del Covid-19 (ma anche di altri germi e batteri) e quindi gli impedisce di riprodursi. La seconda è relativa al perfezionamento di uno strumento già in uso, quello dell’ozono, che, saturando e ossidando l’ambiente, permette una sanificazione totale. Entrambi i progetti si sposano con l’economia circolare e l’approccio green al mondo delle pulizie.

La sanificazione degli ambienti è uno dei punti fermi del Protocollo per la sicurezza dei luoghi di lavoro. Lo ha ribadito più volte il premier Giuseppe Conte. Le direttive del governo, contenute nella circolare del 22 febbraio del Ministero della Salute, sono chiare: è consigliato alle aziende, prima di riaprire, la sanificazione ambientale e in questo Euro&Promos sta giocando un ruolo decisivo: se le innovazioni al vaglio avranno esito positivo, ci saranno armi nuove nella battaglia contro il Coronavirus adesso, e contro e i batteri presenti negli ambienti di lavoro in futuro..

Questa emergenza ha fatto comprendere ancora di più quanto la Disinfezione e Sanificazione ambientale siano fondamentali per rendere sicuri gli spazi in cui viviamo - Spiega Alberto Tavano Colussi, CEO di Euro&Promos FM S.p.A. - La sanificazione non dovrebbe essere più considerata come una attività di carattere straordinario, ma una procedura di tipo ordinario con frequenza costante e periodica. E questo dovrebbe valere per ogni tipologia di ambiente con qualsiasi destinazione d’uso.”

 

Coronavirus, l'aggiornamento: 23.434 i casi positivi in Emilia-Romagna, 342 in più rispetto a ieri. 445 nuove guarigioni (7.146 in totale). I casi lievi in isolamento a domicilio sono 8.903 (-116)

Quasi 6.000 tamponi in più rispetto a ieri (140.874 in totale). Calano i casi positivi attivi (-160) e i ricoverati nei reparti Covid (-81). I nuovi decessi sono 57

Bologna 22 aprile 2020  – In Emilia-Romagna sono 23.434 i casi di positività al Coronavirus, 342 in più rispetto a ieri. Le nuove guarigioni sono 445 (7.146 in totale). I test effettuati hanno raggiunto quota 140.874, 5.996 in più rispetto a ieri. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

In calo i casi positivi attivi: -160 rispetto a ieri (13.084 contro 13.244).

Calano anche le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi: complessivamente arrivano a 8.903, 116 in meno rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 282, stabili rispetto ieri. E diminuiscono quelli ricoverati negli altri reparti Covid (-81).

Le persone complessivamente guarite salgono a 7.146 (+445): 2.337 “clinicamente guarite, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 4.809 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Purtroppo, si registrano 57 nuovi decessi: 22uomini e 35 donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna sono arrivati a 3.204.

I nuovi riguardano 10 residenti nella provincia di Piacenza, 6 in quella di Parma, 11 in quella di Reggio Emilia, 9 in quella di Modena,10 in quella di Bologna (1 nell’imolese), 1 in quella di Ferrara, 1 in provincia di Ravenna, 2nella provincia di Forlì-Cesena, tutti nelterritorio forlivese), 5 nella provincia di Rimini; 2 decessi di fuori regione.

Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 3.533 a Piacenza (73 in più rispetto a ieri), 2.973 a Parma (64 in più), 4.437 a Reggio Emilia (68 in più), 3.472 a Modena (23 in più), 3.558 a Bologna (51 in più),359 le positività registrate a Imola (1 in più), 833a Ferrara (28 in più). In Romagna sono complessivamente 4.269 (34 in più), di cui 941 a Ravenna (4 in più), 833 a Forlì (4 in più), 621 a Cesena (4 in più), 1.874 a Rimini (22 in più).

 

La rete ospedaliera: 4.710 i posti letto aggiuntivi destinati ai pazienti Covid-19

Da Piacenza a Rimini, il lavoro della rete ospedaliera per il piano di rafforzamento messo a punto dalla Regione ha portato complessivamente, oggi, a 4.710 i posti letto aggiuntivi destinati ai pazienti Covid 19: 4.218 ordinari (37 in più di ieri) e 492 di terapia intensiva (diciassette in meno di ieri). Nel dettaglio: 572 posti letto a Piacenza (di cui 34 per terapia intensiva), 989 Parma (58 quelli di terapia intensiva), 534 a Reggio Emilia (51 terapia intensiva), 502 a Modena (70 terapia intensiva), 1.077 nell’area metropolitana di Bologna e Imola (142 terapia intensiva, di cui 8 a Imola), 322 Ferrara (38 terapia intensiva), 714 in Romagna, di cui 99 per terapia intensiva (nel dettaglio: 178 Rimini, di cui 39 per terapia intensiva; 22 Riccione; 136 Ravenna, di cui 14 per terapia intensiva; 24 a Faenza, al San Pier Damiano Hospital; 97 Lugo, di cui 10 per terapia intensiva; 89 Forlì, di cui 10 per terapia intensiva, a cui si aggiungono 40 letti ordinari nella struttura privata Villa Serena; 128 a Cesena, di cui 26 per terapia intensiva).

 

Attività dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile

Dispositivi di protezione individuale e materiale sanitario

Dal Dipartimento nazionale, sono pervenuti all’Agenzia 270.000 mascherine chirurgiche, 83.000 mascherine ffp2, 84.000 mascherine monovelo Montrasio, 990 tute protettive, 7 ventilatori polmonari, di cui 2 per terapia intensiva. Si tratta di materiale che verrà dislocato secondo le necessità del sistema sanitario regionale.

Quanto alle donazioni, nei giorni scorsi sono arrivate 5.000 mascherine chirurgiche dalla Cina e 690 confezioni di crema per dermatite dal gruppo farmaceutico Menarini.

Sul sito web del Dipartimento e del Ministero della Salute, sono aggiornati i dati complessivi dei DPI e delle apparecchiature elettromedicali distribuiti dalla Protezione Civile a Regioni e Province autonome, attraverso il sistema informatico ADA (Analisi Distribuzione Aiuti): https://bit.ly/2RWTOdR.

Volontariato

Martedì 21 aprile sono stati 947 i volontari di protezione civile dell’Emilia-Romagna impegnati nell’emergenza; dall’inizio delle attivazioni del volontariato,sono salite a 29.108 le giornate complessive.
Come di consueto le due attività più rilevanti sono il supporto ai Comuni per l’assistenza alla popolazione (comprensiva delle funzioni di segreteria e logistica presso i COC), attività che ieri ha coinvolto circa 600 volontari, di cui 150 sono scout Agesci, e il supporto alle Ausl nel trasporto dei degenti con ambulanze, nel trasporto dei campioni sanitari, nella consegna di farmaci (CRI e ANPAS), grazie al coinvolgimento di 274 volontari.

Proseguono le attività presso la mensa Caritas di Reggio Emilia e la disinfezione e sanificazione dei mezzi di soccorso a Parma (12 volontari). E’ ripresa l’attività presso il porto di Ravenna dove un turno di volontari è preposto alla misurazione della temperatura agli autotrasportatori in transito.
Ai numeri precedenti, vanno aggiunti i 31 volontari operativi dell’Associazione nazionale alpini (Ana) dell’Emilia-Romagna che stanno coprendo il turno 18-25 aprile presso il campo soccorritori allestito in prossimità dell’ospedale di Bergamo.

Aperta il 2 aprile dall’Ana all’interno dei padiglioni della Fiera, la struttura è sotto la responsabilità e la direzione dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII. Ana garantisce un supporto logistico e organizzativo (trasporti, sorveglianza varchi, cucina e mensa), con forze provenienti da varie sezioni regionali.
Due volontari Anpas dell’Emilia-Romagna sono impegnati all’aeroporto Marconi di Bologna nella sorveglianza dei passeggeri in arrivo.

Personale sanitario volontario da altre Regioni

Dall’inizio dell’emergenza, sono pervenuti in Emilia-Romagna tre contingenti di infermieri (totale 54) e quattro di medici (totale 56). Vitto e alloggio sono assicurati dalle Ausl territoriali.

Pre triage

Restano 33 i punti-triage attivi in E-R (10 davanti alle carceri, 23 per ospedali e cliniche): 3 in provincia di PC (Piacenza città, Fiorenzuola d’Arda e Castel San Giovanni); 3 in provincia di PR (Parma città, Vaio di Fidenza e Borgotaro); 3 in provincia di RE (Reggio Emilia città, Montecchio e Guastalla); 5 in provincia di MO (Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo e Modena città); 3 nella città metropolitana di BO (Sant’Orsola e Maggiore, e a Imola); 2 in provincia di FE (Argenta e Cento); 1 in provincia di FC (Meldola); 1 in provincia di RA (Ravenna città); 1 in provincia di RN (Rimini città); 1 nella Repubblica di San Marino. /Ti.Ga.

Focus di approfondimento sui dati di diffusione del Coronavirus (i grafici)

 

 

“Siete nel cuore di una città che vuole testimoniare un sincero condivisione della vostra missione”

E’ sempre forte il legame delle associazioni del territorio con l’Ospedale dei bambini e le attenzioni continuano anche ai tempi dell’emergenza Coronavirus con un significato ulteriore: condividere l’impegno di chi si prende a cura la salute delle persone e in questo caso dei più piccoli.

Ed è con questo spirito che l’Associazione Giovani Diabetici presieduta da Elisa Calzetti ha donato un’apparecchiatura preziosa alla Pediatria generale e d’urgenza dell’Ospedale dei bambini, un’apparecchiatura ad alti flussi per intervenire nelle crisi respiratorie dei più piccoli che tuttavia sarà a disposizione dei reparti Covid che ne facessero richiesta. “Il suo utilizzo è per i bambini e per gli adulti”, spiega la coordinatrice infermieristica Giuseppina Nicosia mentre il direttore del reparto Icilio Dodi ribadisce la disponibilità del reparto e del personale a supportare ogni esigenza dei colleghi impegnati a curare i malati affetti da Coronavirus.

Abbiamo già prestato apparecchiature e continueremo a farlo – ribadisce il dottor Dodi - nell’intento di prestare la migliore assistenza a tutti i pazienti ricoverati al Maggiore. E grazie a queste donazioni riusciamo a dare risposte immediate con le migliori tecnologie”.

Una favola e un libro di ricette è il mezzo scelto dalle ospiti della Casa della Giovane di via Conservatorio per far sentire la loro vicinanza ai reparti pediatrici dell’Ospedale die bambini. “Nel mio volontariato al servizio delle giovani in difficoltà c’è sempre una profonda ammirazione per il vostro particolare impegno - ha scritto la presidente Anna Maria Baiocchi nella lettera di accompagnamento indirizzata al direttore della Pediatria generale e d’urgenza Icilio Dodi e ha aggiunto - per voi cento favole e 10 libri di cucina per ringraziarvi fraternamente per l’amore che donate ogni giorno”.

Libricini immediatamente distribuiti dalla coordinatrice infermieristica Giuseppina Nicosia che, insieme al dottor Icilio Dodi, ha ringraziato di cuore la presidente e le ragazze che hanno realizzato la donazione.

Si è svolta questa mattina nella sede dell’ex-ospedale Spallanzani la consegna formale della donazione che l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della nostra provincia ha disposto a favore dell’Azienda USL IRCCS di Reggio Emilia a supporto dell’impegno richiesto dall’emergenza Covid-19.

L’Ordine vuole in questo modo esprimere la sua vicinanza a tutti i medici e gli odontoiatri che si stanno impegnando nei vari settori della Sanità reggiana e vivono in prima persona le pesanti conseguenze della pandemia, sia in termini di impegno professionale che di esposizione al contagio nello svolgimento della professione.

Su indicazione dell’Ordine, il quantitativo di 2000 mascherine FFP2 con capacità altamente protettiva nell’esposizione al contagio sarà prioritariamente reso disponibile ad uso dei medici e pediatri di famiglia e degli specialisti convenzionati.

Alla donazione materiale se n’è aggiunta una in denaro dell’importo di 15.000 euro, 10.000 dei quali provengono dal fondo di riserva di bilancio dell’Ordine mentre i restanti 5.000 dal fondo gestito dall’Albo degli Odontoiatri.

La Direzione dell’Azienda USL IRCCS di Reggio Emilia è grata, insieme ai suoi professionisti, per questo aiuto concreto e rilevante e, soprattutto, per l’apprezzamento che la donazione rappresenta per tutti coloro che dedicano il proprio impegno nell’assistenza in ambito territoriale e ospedaliero.

I City Angels hanno ripreso la loro attività di assistenza volontaria. Ieri sera, una decina di volontari con le "giubbe rosse" e il tradizionale "basco blu" hanno ripreso il loro servizio di assistenza agli emarginati.

Parma 22 aprile 2020 - Una decina di volontari erano ieri sera nel piazzale di fronte alla stazione ferroviaria, allestito con le caratteristiche necessarie per la pandemia, per distribuire 60 pasti (panini, frutta, verdura, dolci ecc...) frutto delle donazioni di vari negozi cittadini.

Il martedi diventerà quindi un appuntamento fisso settimanale con i volontari "City Angels".

(Foto di Francesca Bocchia)

Piacenza, 21 aprile 2020 - Tanti gli interventi ad opera del Consorzio di Bonifica di Piacenza in Val d’Arda.
Il più importante, giunto quasi al termine, è senza dubbio l’efficientamento dell’impianto idrovoro di sollevamento di San Nazzaro in comune di Monticelli d’Ongina; cantiere dove nei giorni scorsi si è svolto un sopralluogo tecnico alla presenza dei vertici della Bonifica e di Aipo congiuntamente ai tecnici di cantiere e all’impresa esecutrice.

"Sono contenta che i campi abbiano l’acqua e che potremo godere dei prodotti di questa vallata" commenta l’ingegner Mirella Vergnani, Dirigente dell’Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPO); che prosegue: "Insieme alla Bonifica abbiamo lavorato al meglio e nel pieno confronto, mettendo sempre in primo piano l’interesse pubblico che lega il nostro operato al territorio".

E’ Fausto Zermani, Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza a spiegare l’importanza dell’intervento: "Abbiamo ridato massima funzionalità all’impianto che permette la distribuzione idrica dal Po alla bassa Val d’Arda. Un’opera strategica restituita ad uno dei territori più produttivi".
Oltre alle colture foraggere, tra le eccellenze della zona spiccano: pomodoro, mais, aglio, cipolle, scalogno e orticole in genere.
Continua Fausto Zermani: "Quanto fatto è un esempio dell’Italia che funziona e che lavora con impegno e passione per un obiettivo comune: garantire ai nostri figli la produzione di cibo. Un sentito ringraziamento va agli agricoltori per la pazienza e la comprensione, ad AIPO per la proficua collaborazione e ai tecnici e agli operai del Consorzio che - unitamente all’impresa- hanno lavorato senza sosta nonostante le difficoltà".

INTERVENTO
Le prime inefficienze alla stazione di sollevamento di San Nazzaro sono state riscontrate lo scorso luglio, nel pieno della stagione irrigua. Senza indugio sono iniziati i primi interventi urgenti ad opera del personale consortile con mezzi dell’ente e contestualmente gli affidamenti ad operatori economici specializzati per quei servizi e quelle forniture non possibili da gestire internamente.
Sono stati poi eseguiti diversi sopralluoghi congiunti con i tecnici di AIPO al fine di condividere il
quadro conoscitivo delle criticità e valutare soluzioni costruttive praticabili per il ripristino della funzionalità dell’impianto, dei manufatti collegati e delle parti integranti del sistema di distribuzione dal Po alle campagne vicine.
Da lì in poi sono stati eseguiti gli interventi di sostituzione e consolidamento di quanto danneggiato o non più pienamente efficiente. Ancora in corso le ultime lavorazioni urgenti.

Presenti al sopralluogo in cantiere: per il Consorzio, Fausto Zermani (Presidente), Paolo Calandri (Vice Presidente), Giampiero Cremonesi (Amministratore), Angela Zerga (Direttore Generale), Danilo Savi (tecnico responsabile della zona Arda). Per AIPO, Mirella Vergnani (Dirigente territoriale dell’Emila Ovest), Carlo Romano (tecnico della zona di Piacenza).

 

 

Il sindaco Federico Pizzarotti ha ricevuto questa mattina, in Municipio, assieme alla consigliera comunale Nabila Mhaidra, i rappresentanti della Comunità Islamica di Parma, che ha effettuato una donazione di 11.500 euro per sostenere l'emergenza sanitaria Coronavirus.

I rappresentanti della Comunità, Kamel El Garsi, presidente del Centro Islamico di via Campanini, e Fethi Rjaibia, presidente del Centro Islamico di via Cufra, insieme a Mounia El Fasi, rappresentante della Comunità Islamica di Parma e provincia, accompagnati dall'ex consigliere aggiunto Marion Gajda, hanno espresso il desiderio di incontrare il Sindaco anche per ringraziarlo personalmente per tutto l'impegno profuso nella gestione dell'attuale situazione così difficile per la Città e, attraverso di lui, esprimere la propria riconoscenza a tutto il personale sanitario che si sta adoperando alacremente per tutti i cittadini.

Farmaci direttamente a casa per le persone e le famiglie che sono in quarantena, isolate o impossibilitate, e per i pazienti più fragili, primi tra tutti anziani e malati cronici. Ha avuto grande riscontro il servizio di “consegna a domicilio”, promosso dall’Azienda Usl di Piacenza insieme al Centro di Servizio per il Volontariato (Svep), in collaborazione con Croce Rossa Italiana. Attivo dalla metà di marzo, ha evitato a tanti cittadini di doversi recare in ospedale per il periodico ritiro dei farmaci, minimizzando i rischi di esposizione al contagio per i pazienti.

Il servizio si attiva con una semplice telefonata, chiamando i numeri 0523.302217- 0523.302903. La Farmacia “Distribuzione diretta” svolge consulenza telefonica, garantendo consigli e avvertenze, per mantenere la continuità terapeutica; i professionisti preparano i medicinali che i volontari recapitano nei diversi Comuni del territorio.

Dalla metà di marzo all’inizio di aprile, per esempio, i volontari di Svep (che sono complessivamente una trentina) hanno percorso una media di 1100 chilometri alla settimana. Il servizio è svolto principalmente da Avo e Gaps, affiancati per alcune zone dalla Pubblica assistenza Val Vezzeno, Barbari Odv e le sezioni Avis di Carpaneto, Lugagnano e Podenzano. La Croce Rossa ha contribuito con proprie risorse per raggiungere comuni di alta vallata, coprendo così l’intero territorio provinciale.

Nelle prime due settimane, che sono state quelle in cui abbiamo avuto più richieste – commenta la dottoressa Simonetta Radici, Direttore della Farmacia Territoriale dell’Azienda Usl di Piacenza - sono stati mille i cittadini che hanno potuto usufruire della consegna a domicilio, evitando di doversi spostare per il ritiro dei farmaci”.

Durante il trasporto, sono naturalmente garantite le norme di buona conservazione dei farmaci e la corretta temperatura, individuando opportuni sistemi di consegna.

La modalità di consegna domiciliare, unita alle indicazioni della Regione di erogare tre mesi di terapia, ha fatto registrare una consistente e continua diminuzione di accessi alla Distribuzione diretta, “ma ci sono ancora tante persone che preferiscono venire in uno degli ospedali del territorio per ritirare le proprie forniture”.

A Piacenza il servizio è aperto da lunedì a venerdì dalle 9 alle 16: sono state allestite modalità particolari di ritiro, con permanenza delle persone all’aperto, per garantire la sicurezza e il necessario distanziamento dei cittadini”.

A Fiorenzuola la Distribuzione diretta è disponibile da lunedì a venerdì dalle 9 alle 13.

A Castel San Giovanni, ospedale dedicato ai pazienti Covid19, è stato chiuso il punto storico di Distribuzione diretta a tutela della sicurezza dei pazienti e sostituito da una postazione nell’atrio. Il punto è presidiato da due operatori che, ogni giorno dalle 9 alle 12, raccolgono le richieste di farmaci dei pazienti. I cittadini possono poi tornare direttamente a ritirare la fornitura di medicinali oppure possono chiedere la consegna a domicilio.

Servizio analogo è assicurato nelle Case della Salute di Podenzano e di Monticelli e all’Osco di Bobbio.

Coronavirus, l'aggiornamento: 225 nuovi casi positivi, aumento inferiore all'1% da ieri (23.092 in totale). 435 nuove guarigioni, l'incremento più alto finora (6.701 complessivi). In calo anche i casi lievi in isolamento a domicilio 9.019 (-122), così come continuano a diminuire i ricoveri Covid: 100 in meno

Quasi 135mila i tamponi effettuati (+5.348 da ieri). I nuovi decessi sono 68. Dalla Protezione civile nazionale oltre 450mila mascherine in Emilia-Romagna

Bologna – In Emilia-Romagna sono 23.092 i casi di positività al Coronavirus, 225 in più rispetto a ieri: un aumento inferiore all’1% rispetto a ieri, in valori percentuali fra i più bassi mai registrati. Le nuove guarigioni sono 435, l’incremento maggiore in un giorno che si è avuto dall’inizio dell’emergenza sanitaria. I test effettuati hanno raggiunto quota 134.878, 5.348 in più rispetto a ieri Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Calano le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi: complessivamente arrivano a 9.019, 122 in meno rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 282: uno in meno di ieri. E diminuiscono anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid (-99).
Le persone complessivamente guarite salgono a 6.701 (+435): 2.363 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 4.338 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Purtroppo, si registrano 68 nuovi decessi: 32 uomini e 36 donne.
Per quanto riguarda i decessi (arrivati complessivamente in Emilia-Romagna a 3.147), per la maggior parte sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse. I nuovi riguardano 10 residenti nella provincia di Piacenza, 8 in quella di Parma, 7 in quella di Reggio Emilia, 8 in quella di Modena, 14 in quella di Bologna (2 nell’imolese), 6 in quella di Ferrara, 3 in provincia di Ravenna, 6 nella provincia di Forlì-Cesena (3 nel territorio forlivese), 4 nella provincia di Rimini; 2 decessi di fuori regione.

Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 3.460 a Piacenza (67 in più rispetto a ieri), 2.909 a Parma (22 in più), 4.369 a Reggio Emilia (17 in più), 3.449 a Modena (38 in più), 3.507 a Bologna (41 in più), 358 le positività registrate a Imola (2 in più), 805a Ferrara (18 in più). In Romagna sono complessivamente 4.235 (20 in più), di cui 937 a Ravenna (3 in più), 829 a Forlì (8 in più), 617 a Cesena (3 in più), 1.852 a Rimini (6 in più).
La rete ospedaliera: 4.690 i posti letto aggiuntivi destinati ai pazienti Covid-19

Da Piacenza a Rimini, il lavoro della rete ospedaliera per il piano di rafforzamento messo a punto dalla Regione ha portato complessivamente, a oggi, a 4.690 i posti letto aggiuntivi destinati ai pazienti Covid 19: 4.181 ordinari (3 in meno di ieri, perché riconvertiti ad attività no Covid) e 509 di terapia intensiva (3 in meno di ieri). Nel dettaglio: 572 posti letto a Piacenza (di cui 34 per terapia intensiva), 989 Parma (58 quelli di terapia intensiva), 539 a Reggio Emilia (58 terapia intensiva), 502 a Modena (70 terapia intensiva), 1.073 nell’area metropolitana di Bologna e Imola (152 terapia intensiva, di cui 8 a Imola), 322 Ferrara (38 terapia intensiva), 693 in Romagna, di cui 99 per terapia intensiva (nel dettaglio: 187 Rimini, di cui 39 per terapia intensiva; 22 Riccione; 106 Ravenna, di cui 14 per terapia intensiva; 24 a Faenza, al San Pier Damiano Hospital; 97 Lugo, di cui 10 per terapia intensiva; 89 Forlì, di cui 10 per terapia intensiva, a cui si aggiungono 40 letti ordinari nella struttura privata Villa Serena; 128 a Cesena, di cui 26 per terapia intensiva).

Attività dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile

Dispositivi di protezione individuale e materiale sanitario
Dal Dipartimento nazionale, sono pervenuti all’Agenzia 270.000 mascherine chirurgiche, 83.000 mascherine ffp2, 9.945 mascherine ffp3, 100.000 mascherine monovelo Montrasio, 2 ventilatori polmonari per terapia intensiva, 15.000 tamponi per campioni rinofaringei con altrettante provette.
Sul sito web del Dipartimento e del Ministero della Salute, sono aggiornati i dati complessivi dei DPI e delle apparecchiature elettromedicali distribuiti dalla Protezione Civile a Regioni e Province autonome, attraverso il sistema informatico ADA (Analisi Distribuzione Aiuti): https://bit.ly/2RWTOdR .

Volontariato
Lunedì 20 aprile sono stati 912 i volontari di protezione civile dell’Emilia-Romagna impegnati nell’emergenza; dall’inizio delle attivazioni del volontariato, si sono accumulate 28.161 giornate complessive.
Come di consueto le due attività più rilevanti sono il supporto ai Comuni per l’assistenza alla popolazione (comprensiva delle funzioni di segreteria e logistica presso i COC), attività che ieri ha coinvolto circa 600 volontari, di cui 150 sono scout Agesci, e il supporto alle Ausl nel trasporto dei degenti con ambulanze, nel trasporto dei campioni sanitari, nella consegna di farmaci (CRI e ANPAS), grazie al coinvolgimento di 252 volontari.

Proseguono le attività presso la mensa Caritas di Reggio Emilia e la disinfezione e sanificazione dei mezzi di soccorso a Parma (12 volontari). E’ ripresa l’attività presso il porto di Ravenna dove un turno di volontari è preposto alla misurazione della temperatura agli autotrasportatori in transito.

Ai numeri precedenti, vanno aggiunti i 31 volontari operativi dell’Associazione nazionale alpini (Ana) dell’Emilia-Romagna che stanno coprendo il turno 18-25 aprile presso il campo soccorritori allestito in prossimità dell’ospedale di Bergamo.
Aperta il 2 aprile dall’Ana all’interno dei padiglioni della Fiera, la struttura è sotto la responsabilità e la direzione dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII. Ana garantisce un supporto logistico e organizzativo (trasporti, sorveglianza varchi, cucina e mensa), con forze provenienti da varie sezioni regionali.
Due volontari Anpas dell’Emilia-Romagna sono impegnati all’aeroporto Marconi di Bologna nella sorveglianza dei passeggeri in arrivo.

Personale sanitario volontario da altre Regioni
Dall’inizio dell’emergenza, sono pervenuti in Emilia-Romagna tre contingenti di infermieri (totale 54) e quattro di medici (totale 56).Vitto e alloggio sono assicurati dalle Ausl territoriali.

Pre triage
Restano 33 i punti-triage attivi in E-R (10 davanti alle carceri, 23 per ospedali e cliniche): 3 in provincia di PC (Piacenza città, Fiorenzuola d’Arda e Castel San Giovanni); 3 in provincia di PR (Parma città, Vaio di Fidenza e Borgotaro); 3 in provincia di RE (Reggio Emilia città, Montecchio e Guastalla); 5 in provincia di MO (Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo e Modena città); 3 nella città metropolitana di BO (Sant’Orsola e Maggiore, e a Imola); 2 in provincia di FE (Argenta e Cento); 1 in provincia di FC (Meldola); 1 in provincia di RA (Ravenna città); 1 in provincia di RN (Rimini città); 1 nella Repubblica di San Marino.

Donazioni
I versamenti vanno effettuati sul seguente Iban: IT69G0200802435000104428964
Causale – Insieme si può Emilia Romagna contro il Coronavirus. /PF

 

 

 

Sono stati vari gli interventi sul territorio di Gazzola per affrontare l’emergenza in corso.

Dalla consegna di alimenti e medicinali a persone anziane in difficoltà, alla distribuzione a domicilio di mascherine protettive. Sono questi alcuni dei compiti che, da oltre due mesi, dieci cittadini di Gazzola (PC) stanno svolgendo a favore della propria comunità. Un agguerrito gruppo di volontari che, da inizio marzo, ha prontamente risposto all’appello lanciato dal sindaco Simone Maserati.

I piccoli comuni della nostra provincia pur non essendo dotati di vere e proprie strutture di protezione civile hanno comunque trovato soluzioni alternative ma ugualmente efficaci per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.

A Gazzola è stato istituito il Centro Operativo Comunale (C.O.C.), uno strumento previsto dalla direttiva del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale utile per "adottare ogni misura di contenimento e gestione adeguata e proporzionata all’evolversi della situazione epidemiologica". Ne fanno parte lo stesso sindaco Maserati ed il consigliere con delega alla sicurezza Guido Dotti che coordinano gli operatori e gli uffici comunali.

Su una popolazione di duemila abitanti (che diventano 4 mila conteggiando le abitazioni estive), con l’aiuto del gruppo di volontari, sono già state effettuate quattro distribuzioni di mascherine alla popolazione. Ogni volta, a ciascun nucleo famigliare, è stata consegnata, porta a porta, una busta contenente due maschere per un totale di 8 mila pezzi. Nei prossimi giorni dovrebbe avvenire una quinta distribuzione così da garantire a tutti gli abitanti una certa autonomia sia in questo periodo di quarantena sia nei primi giorni della fase due. Successivamente altre mascherine saranno lasciate a disposizione della popolazione presso la farmacia ed i negozi del territorio.

Una parte consistente delle mascherine è stata messa a disposizione dalla protezione Civile Regionale. Il Comune di Gazzola ha poi provveduto all’acquisto di ulteriori 4.000 pezzi, per integrare le forniture regionali (gratuite) e dare una risposta immediata alle necessità degli abitanti.

Allo stesso modo e sempre in ottica preventiva sono state effettuate due sanificazioni delle strade e dei marciapiedi dell’intero territorio comunale.

Il primo intervento ha visto il coinvolgimento di alcuni agricoltori del comune. Sia gli associati di Confagricoltura sia quelli di Coldiretti avevano dato la propria disponibilità ad intervenire, su richiesta dei primi cittadini della provincia, con trattori ed atomizzatori per la disinfezione delle aree urbane. L’amministrazione di Gazzola ha dunque pianificato un intervento, effettuato dai propri agricoltori, a cui è seguita una seconda sanificazione eseguita invece con mezzi di Iren.

La gestione dell’emergenza Covid ha anche visto la rapida distribuzione dei buoni alimentari per aiutare i nuclei famigliari in maggiore difficoltà. In tempi record il comune è riuscito ad assegnare gli 11 mila euro, provenienti dal Governo, per le famiglie bisognose. Sono stati predisposti buoni da 25 euro spendibili nei negozi convenzionati del paese. Ogni famiglia ha ricevuto fra i 150 ed i 300 euro in corrispondenti buoni.
Per far fronte alle spese derivanti dall’emergenza sanitaria la Giunta Comunale di Gazzola, attraverso una apposita delibera, ha deciso un primo stanziamento di 10 mila euro, ed è pronta a rendere disponibili ulteriori fondi qualora ve ne fosse l’esigenza.

Intano i volontari si sono occupati di fronteggiare anche situazioni “straordinarie” come il recupero di concittadini rimasti bloccati in altre zone d’Italia ed impossibilitate a rientrare autonomamente a casa o il recapito di medicine a cittadini residenti ma ricoverati presso strutture protette della provincia.

Con la progressiva ripartenza delle attività, prevista fra fine mese ed i primi di maggio, non è escluso che alcuni degli attuali volontari debbano riprendere la propria attività lavorativa ed abbiano meno tempo a disposizione da regalare alla comunità. Ci sono altri volontari pronti ad aiutare, perché, nonostante i momenti difficili e la paura del virus, la solidarietà a Gazzola vince sempre.

Al Policlinico è garantita l’attività urgente, la somministrazione dei farmaci biologici e le terapie salvavita

Con la bella stagione cominciano le allergie e in questo particolare momento storico è fondamentale evitare di confondere i sintomi di stagione con quelli da COVID19 e prestare attenzione al corretto utilizzo dei farmaci contro l’allergia.

La vera sfida è distinguere i sintomi dell’allergia da quelli del COVID19. “Le allergie– commenta il prof. Giovanni Pellacani di UNIMORE, Direttore della Dermatologia del Policlinico che al suo interno ha il Servizio di Allergologia - danno sintomi per certi versi sovrapponibili a quelli dei pazienti COVID19 sintomatici, ma con delle importanti differenze. Innanzitutto, un’allergia non dà di per sé febbre sopra i 38 gradi. Quindi, se un paziente sa di essere allergico e non sviluppa febbre deve pensare che il problema sia l’allergia. L’allergia, inoltre, risponde a terapie specifiche a cui i sintomi del COVID19 non rispondono. In caso un paziente non sappia di essere allergico e nutra dei dubbi, il Medico di Medicina Generale saprà indirizzare il cittadino verso il corretto percorso diagnostico."

A questo proposito è importante sottolineare che il Servizio di allergologia del Policlinico, attivo all’interno della Struttura Complessa di Dermatologia continua ad assicurare le urgenze, la somministrazione dei farmaci biologici e l’attività salvavita come centro di riferimento nazionale per il veleno da imenotteri. L’accesso è rimasto invariato per le attività prioritarie, mentre i medici sono disponibili per consulenze telefoniche per i pazienti già seguiti.

È importante riconoscere i sintomi - spiega la dottoressa Laura Bonzano, allergologa della AULS e del Policlinico di Modena - l’allergia stagionale presenta un interessamento del naso, detto rinorrea, caratterizzato da perdita di liquido e sternuti, associata alla lacrimazione di entrambi degli occhi. Al contrario, il COVID19 comporta occlusione del naso e secrezioni negli occhi meno frequente e spesso ad inizio monolaterale. È fondamentale che i pazienti allergici proseguano le terapie antiallergiche a livello nasale e bronchiale e a livello sistemico già prescritte secondo le indicazioni del proprio medico di riferimento

Martedì, 21 Aprile 2020 11:12

15 voci per una nuova convivenza

Comportamenti e strategie per lavorare e vivere meglio a casa (ma anche fuori) - Giovedì 23 aprile 2020

Insieme a CASCO Centro per gli Apprendimenti e lo Sviluppo delle Competenze vi aspettiamo giovedì 23 aprile per una maratona Webinar dalle ore 10.00 alle 20.00.

15 “voci” si alterneranno ogni 30 minuti per parlare, pensare riflettere e fornire idee e strumenti per vivere meglio in pienezza questo periodo così particolare per l’umanità.

La rete propone numerose occasioni di approfondimento sui temi più diversi evidenziando un buon uso delle tecnologie social come mai era stato percepito fino ad ora.

CASCO ha già svolto alcuni webinar e alcuni membri del suo team sono stati ospiti di eventi on-line importanti come la Giornata mondiale della Felicità e il Web Science Festival.

Queste esperienze hanno avuto un positivo riscontro con una forte richiesta di approfondire ulteriormente le tematiche di cui ci occupiamo e che riguardano la crescita e lo sviluppo delle persone e delle organizzazioni.

Da questo nasce “15 voci per una nuova convivenza” una mini-maratona dove professionisti di vari ambiti affronteranno il tema della vita ai tempi del forzato distanziamento sociale. Siamo anche certi che gli atteggiamenti e i comportamenti che verranno suggeriti debbano aprire un nuovo periodo di sviluppo delle comunità, dell’economia e dell’istruzione anche, e soprattutto, quando ritorneremo ad incontrarci di persona. Tutti gli appuntamenti interessano trasversalmente la “persona” nella sua pienezza ma sono collocati all’interno delle nostre aree di intervento per facilitarne il focus sul tema.
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Interverranno:
#EDUCATIONAL per genitori, educatori, docenti, etc. ? Michele Marmo, Presidente di AssociAnimAzione ? Fabio Vanni di SIPRe – Società Italiana Psicoanalisi della Relazione ? Beatrice Aimi, learning scientist di Future Education Modena e coordinatrice scientifica di CASCO ? Michelle Mazzotti, psicologa in neuroscienze e Responsabile Area CascoEducational #ENTERPRISE per manager, imprenditori, freelance, lavoratori, etc ? Claudio Biasetti, Responsabile Area Progettazione Cisita Parma ? Simona Orlandi @Marketing Intelligence ? Alain Marenghi, Responsabile Area S3 Parma Art-Er Attrattività Ricerca Territorio ? Daniela di Ciaccio, founder di 2bhappy #COMMUNITY per la cittadinanza, istituzioni, enti, organizzazioni, etc ? Paola Traverso, poetessa ? Umberto Pellizzari, apneista e conduttore televisivo ? Giovanni Galli, fondatore dell’Associazione Amici della Biblioteca San Leonardo ? Valeria Zangrandi, copywriter e storyteller
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MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE La maratona sarà trasmessa in diretta dalla pagina Facebook di Casco. Per ricevere slide e materiali invitiamo gli interessati a registrarsi all’evento tramite Eventbrite a questo link https://15vocimaratona.eventbrite.it.
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PROGRAMMA Scarica il PDF del Programma "15 voci per una nuova convivenza".

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CONTATTI: www.mettiilcasco.it iQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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https://www.grupposcuola.it/15-voci-per-una-nuova-convivenza-maratona-webinar/

 

 

Continua il progetto di solidarietà nato dalla collaborazione tra CNA Agroalimentare di Parma e l’Emporio Market Solidale, per aiutare chi, in questo periodo di emergenza sanitaria, sta vivendo un momento di grave difficoltà economica. L’iniziativa, fortemente voluta dal Presidente di CNA Agroalimentare, Shpendi Ndreu, consiste nella raccolta di prodotti alimentari e di prima necessità, la cui prima consegna è avvenuta lo scorso venerdì 17 aprile.

"Il progetto ha fin da subito riscontrato la risposta positiva di diverse aziende appartenenti al settore alimentare e confermato la generosità e il prezioso valore di “fare squadra” che gli imprenditori associati a CNA hanno nuovamente dimostrato in questa occasione – ha affermato il Presidente di CNA Parma, Paolo Giuffredi - possiamo definirla una vera e propria fornitura di prodotti alimentari, che grazie al grande lavoro dell’Emporio solidale di Parma, darà un aiuto concreto e immediato a coloro che ne hanno bisogno."

Un ringraziamento va innanzitutto ai primi imprenditori che si sono impegnati per realizzare questa iniziativa: Shpendi Ndreu, Presidente di CNA Agroalimentare e titolare dell’azienda L.I.R.A. di Shpendi Ndreu & C. Sas di Langhirano che ha donato in primis 3.500 confezioni di prosciutto crudo di Parma affettato, Aldo Girardi, fondatore dell’azienda Girasole di Salsomaggiore Terme, che ha consegnato all’Emporio di Parma e alla Croce Rossa di Fidenza, prodotti sott’olio, salse e marmellate e Gianpaolo Ghilardotti, titolare dell’azienda Foodlab di Polesine Zibello che ha messo a disposizione e distribuito prodotti confezionati a base di pesce.

Numerose sono però altre aziende coinvolte in questo progetto di solidarietà che hanno contribuito sia nella donazione di prodotti, sia nell’attività di lavorazione e di confezionamento, che è necessario ringraziare: Filiera Uno Prosciutti Srl di San Daniele di Udine, Gualerzi Spa di Pilastro di Langhirano, Cadonici Salumi Srl di Neviano degli Arduini, Prosciuttificio Verduri Snc di Neviano degli Arduini, Disossatura Tre O di Ortalli Giorgio, Corrado e Michele Snc di Langhirano.

Oltre che all’Emporio Solidale di Parma e di Lesignano De Bagni, i prodotti sono stati consegnati alla Protezione Civile di Parma, all’Assistenza Pubblica di Langhirano, alla Centrale Operativa 118 di Parma e alla Croce Rossa di Fidenza. Seppur la raccolta è stata inizialmente avviata all’interno della provincia di Parma, l’intenzione di CNA Agroalimentare è di ampliare la prospettiva, coinvolgendo la rete imprenditoriale del territorio regionale e nazionale.

"Sono certo – conclude Il Presidente Giuffredi – che le imprese della provincia di Parma sapranno dare ancora una volta prova del proprio grande cuore, nell’auspicio che numerose realtà produttive e commerciali vogliano entrare a far parte di questa vera e propria squadra di solidarietà"

Una rete solidale per rispondere alle necessità, in particolare alimentari, di tante famiglie della nostra comunità che si trovano in difficoltà economiche a causa dell'emergenza sanitaria da Covid-19.

Parte oggi, lunedì 20 aprile 2020, l'iniziativa "Spesa sospesa" co-organizzata dall'Assessorato Associazionismo, Pari Opportunità e Partecipazione del Comune di Parma, guidato da Nicoletta Paci, e Conad Parma, in collaborazione con i Consigli dei Cittadini Volontari, la Consulta dei Popoli, CSV Emilia, Emporio Solidale e Caritas e altre Associazioni del territorio.

"La Spesa Sospesa è un aiuto in più per chi si trova in difficoltà e che non riusciamo a raggiungere con altre forme di solidarietà. Sono certa – dice l'Assessora alla Partecipazione e Diritti del Cittadini Nicoletta Paci - che Parma saprà dare ancora una volta prova del suo grande cuore come già dimostrato da questa vera e propria squadra della solidarietà. Ringrazio Conad per aver messo a disposizioni gli spazi ed il supporto necessario per questa attività, i CCV, la Consulta dei Popoli e tutte le Associazioni locali che si sono messe a disposizione in questo importante progetto di comunità"

In tutti i supermercati Conad della città, chi ha la possibilità può aggiungere alla propria spesa l'acquisto di uno o più prodotti alimentari a lunga conservazione o generi di prima necessità.

In specifico presso 4 punti vendita Conad Visconti (Largo Visconti 1/), Conad City (via G. Rossa 12/A), Conad Superstore Campus (via B. Schreiber 15/E), Sapori&Dintorni Piazza Ghiaia (Piazza Ghiaia 3/G), i prodotti "sospesi" vengono raccolti direttamente nel punto vendita da cittadini volontari (componenti dei CCV, della Consulta dei Popoli e componenti di Associazioni cittadine) che riceveranno i prodotti acquistati e li disporranno in appositi scaffali.

Saranno, quindi, i volontari di Emporio Solidale e di Caritas Parma a ritirare i prodotti dai punti vendita, a stoccarli nei depositi predisposti e a confezionare i pacchi "spesa sospesa", per poi consegnarli direttamente a domicilio.

"Ringrazio il Comune per aver reso possibile in tempi brevi una iniziativa che si sta diffondendo sempre più e che ci viene richiesta dai nostri stessi clienti – afferma Ivano Ferrarini, amministratore delegato di Conad Centro Nord – Una raccolta alimentare continuativa che speriamo possa essere un aiuto immediato e concreto a chi si trova in difficoltà. Ringrazio ancora tutte le preziose associazioni e i volontari del territorio che rendono possibile tutto questo, una vera e propria filiera solidale."

I volontari impegnati presso i punti vendita e i volontari che si occupano del servizio di ritiro, confezionamento e consegna, svolgono tutte queste attività nel pieno rispetto delle norme di sicurezza imposte dall'emergenza sanitaria, grazie al contributo di Forum/CSV Emilia nella formazione dei volontari e nella dotazione degli appositi dispostivi di sicurezza.

Le persone beneficiarie sono quelle che si sono rivolte per situazioni di difficoltà al call center attivato dal Settore Sociale del Comune di Parma oppure sono segnalate dai CCV, dalla Consulta dei Popoli, dalle Associazioni o da altri gruppi di cittadini che potranno chiamare i numeri di emergenza predisposti dal Comune di Parma.

Infatti i Consigli dei Cittadini Volontari, presenti nei 13 quartieri della città, e la Consulta dei popoli ricoprono il ruolo fondamentale di "antenne sociali", possono conoscere più da vicino situazioni fragili e nuclei familiari in difficoltà, e fare segnalazioni. In stretto raccordo con il Settore Associazionismo, Partecipazione e Pari opportunità i Consigli dei Cittadini Volontari, attraverso il loro Coordinatore/trice, s'impegnano a segnalare bisogni, esigenze e situazioni di persone che vivono in condizioni di povertà e a quanti stanno attraversando momenti difficili a causa della crisi economica innescata dall'emergenza Coronavirus. Lo stesso avviene per la Consulta dei Popoli che è un importante organismo di raccolta dei bisogni delle persone che appartengono alle comunità straniere presenti sul nostro territorio.

Elenco dei supermercati aderenti all'iniziativa "Spesa sospesa":

Conad Giovenale, via Giovenale 2/A
Conad Parri, Largo Parri 37/E
Conad Visconti, Largo Visconti 1/A
Conad San Pancrazio, Via Vietta 4/A-B
Conad Superstore Il Parco, Via Piacenza 25/A
Conad City, via G. Rossa, 12/A
Pelagatti Gabriele & Massimo, via Parigi 25/A
Conad Superstore Campus, via Schreiber 15/E
Sapori&Dintorni Piazza Ghiaia, Piazza Ghiaia 3/G
Conad Superstore Via Venezia, via Venezia 40/A
Conad City Parma XXII Luglio, via XXII Luglio 27/C

Emergenza Covid-19: raccolti 15mila euro in un’ampia campagna di solidarietà da parte della Comunità Marocchina di Parma e Provincia a sostegno dell’ospedale maggiore di Parma

Sotto lo slogan: “Siamo tutti per Parma”, la Comunità marocchina di Parma e Provincia ha lanciato una campagna di raccolta fondi a sostegno dell’ospedale maggiore di Parma per fronteggiare la grave situazione determinata dalla pandemia Covid-19. Con l'iniziativa sono stati raccolti 15 mila euro da mettere a disposizione della struttura sanitaria della città.

La Comunità marocchina, in piena consapevolezza dall'enorme sacrificio di tutta la città dettato dalla pandemia e conscia dell’importanza della solidarietà nella vita dei popoli ha voluto mostrare il suo sostegno alla città e ha trovato nella solidarietà un'“arma” per sconfiggere la pandemia.

Questo umile gesto di solidarietà rappresenta un sentito e doveroso ringraziamento alla città che sempre ci abbraccia e ci accoglie senza chiederci un corrispettivo. Certi che solo insieme potremo superare questa immane tragedia e ripartire per un nuovo inizio, ancora più forti e soprattutto più uniti.

COVID 19, l’Albo Odontoiatri ha consegnato 100 mascherine filtranti ai professionisti che lavorano negli ambulatori del Servizio Odontoiatrico dell’AUSL IRCCS di Reggio Emilia.

La Federazione Nazionale dei Medici ed Odontoiatri (FNOMCeO) ha fornito all’Ordine dei Medici ed Odontoiatri di Reggio Emilia un lotto di mascherine ad alto potere filtrante e la Commissione Albo Odontoiatri ne ha riservate un centinaio ai professionisti alle dipendenze dell’Ausl. Sabato 18 aprile alla presenza della dottoressa Marina Greci, responsabile delle Cure Primarie area Centro, del dirigente medico Mila Fanti e del responsabile di branca Odontoiatrica dottor Marco Sarati si è svolta la consegna delle 100 mascherine.

Questo gesto, ha sottolineato il presidente dell’Albo Odontoiatri, dottor Fulvio Curti, non può certo essere risolutivo, ma vuole essere un segno di vicinanza a tutti i nostri colleghi operanti nella Specialistica Odontoiatrica dell’AUSL dei distretti di Reggio Emilia e Provincia, a tutt’oggi impegnata nel prendersi cura delle urgenze dei pazienti cittadini di Reggio Emilia. I dentisti reggiani, da sempre molto attenti ad applicare i rigidi protocolli di prevenzione per operatore e paziente, continueranno così a tutelarsi nei confronti del Covid-19 anche e soprattutto nel preziosissimo servizio di “tamponi” che gli odontoiatri si sono resi disponibili ad eseguire nell’ambito del piano della riorganizzazione ambulatoriale del Servizio Odontoiatrico dell’AUSL di Reggio Emilia”.

In foto il momento della consegna. Da sinistra Mila Fanti, Fulvio Curti, Marina Greci, Annalisa Zanoni coordinatrice infermieristica odontoiatri, Marco Sarati.

Desidero esprimere, anche a nome dell’Amministrazione comunale, il più vivo ringraziamento ai tifosi della Curva Nord del Piacenza Calcio, che in queste due ultime settimane hanno offerto il loro aiuto e il loro concreto sostegno a diverse famiglie in difficoltà a causa dell’emergenza Coronavirus”.

Sono le parole dell’assessore ai Servizi Sociali, Federica Sgorbati, che aggiunge: “Con il loro intervento a favore della nostra comunità, i supporters biancorossi hanno dimostrato spiccate doti di sensibilità, generosità e altruismo e di saper stare al fianco della città non solo durante le partite del Piacenza allo stadio Garilli o in trasferta, ma anche e soprattutto nel momento del bisogno, quando la sofferenza e l’angoscia bussano alla porta di tante case di nostri concittadini. Ringrazio quindi di cuore la Curva Nord “Marco Reboli” che, utilizzando risorse proprie, da lunedì 6 aprile ha provveduto a fare la spesa di generi alimentari (pasta, conserve, uova, scatolette di tonno e anche la colomba durante il periodo pasquale) e a consegnare quanto acquistato a oltre venti famiglie bisognose, metà delle quali segnalate dai nostri Servizi sociali. Episodi come questo meritano il plauso di tutta la città e richiamano doverosamente la nostra attenzione all’impegno, al lavoro costante e allo spirito di solidarietà che tante associazioni e privati cittadini stanno dimostrando nei confronti di chi attualmente vive una situazione difficile e di grave disagio. Il gesto di grande umanità della Curva Nord del Piacenza Calcio è, in tal senso, un esempio prezioso per tutti”.

Lunedì, 20 Aprile 2020 14:39

Troppi "sceriffi" improvvisati

Prantera (ass. cul. Forza Civica): “Giusto stare a casa ma in giro troppi improvvisati sceriffi che pretendono di limitare (ulteriormente) la nostra libertà”

“Artigiani e imprenditori sono il motore della nostra economia, quindi  del nostro futuro. Inutile mascherarsi dietro a luoghi comuni che toccano con mano i più  alti livelli di ipocrisia. La pandemia ha influito negativamente a tutto tondo sulla vita di ogni  singolo cittadino, ora siamo in fase di tregua e di sperato ritorno alla  normalità, quindi ci si può fermare un attimo a riflettere, non tanto  creando polemiche inutili tra cosa è stato o doveva essere fatto e  quando, è il presente che richiede una certa attenzione.
Ad oggi sono stati emanati decreti che delimitano non poco la libertà  dell'individuo, ovviamente il decreto è fatto apposta per arginare i  contagi, non è sul decreto che mi soffermerei, ma sulle conseguenze che
questo può causare.

Il rispetto delle regole, è l'esempio per antonomasia di società civile,  unita lotta per il bene di tutti, che alla fine di questa esperienza  potrà risorgere più forte di prima.
I contagi diminuiscono di giorno in giorno, ma dobbiamo stare molto  attenti a non cascare nella trappola delle ovvietà.
Da certi punti di vista, anziché unirci per il bene comune, queste  restrizioni quasi impensabili nel 2020, stanno creando grandi disordini e divisioni.
Oggi questo è chiaramente visibile sui social, molti sono diventati i  paladini della giustizia che quotidianamente pubblicano la loro frase  del giorno : "State a casa", e siamo d'accordo sul fatto di stare a  casa, ma come possiamo noi essere a conoscenza di ogni singola  situazione?

Dobbiamo considerare che tanti escono perché ne sono costretti (vedi  imprenditori e artigiani) e comunque i motivi possono essere molteplici.
Inoltre, diventa molto importante considerare le dinamiche psicologiche  che possono influire sullo stare chiusi in casa.

Questo stare in casa oltre ai gravi danni all'economia reca gravi  conseguenze a chi è costretto a violenze domestiche, chi è rimasto senza  lavoro e non può cercarlo, chi soffre di depressione, oltre che ad altre  innumerevoli casistiche non meno importanti.
Adesso che la situazione sta poco a poco migliorando, i leoni da tastiera dovranno tornare ad inventarsi altre frasi del momento per  avere un secondo di celebrità, perché dietro a tutto questo pessimismo
c'è anche un Italia che vuole risorgere per ritornare più forte di  prima, un'Italia che invita a riflettere prima di fotografare persone
emettendo sentenze, un Italia che seppur con prudenza deve ripartire  SUBITO !

Grazie a tutti coloro che con coraggio, pur rimettendoci economicamente,  non hanno fatto mancare i servizi essenziali, anche loro sono eroi,  forse silenziosi, ma ancora più apprezzabili.”

Così in una nota Alberto Prantera, associazione culturale Forza Civica  Parma

Gli operatori di Acer e Consorzio Care Expert consegneranno 5 mascherine gratuite per ogni famiglia residente nei condomini di edilizia residenziale pubblica.

Lo sportello mobile di Acer Reggio Emilia e Consorzio Care Expert continua a presidiare ogni giorno, a rotazione, i principali quartieri popolari di Reggio Emilia, per supportare gli abitanti dei condomini di edilizia residenziale pubblica, in questo particolare momento di difficoltà, nello svolgimento delle attività quotidiane.

Oltre alla possibilità di ricevere la spesa alimentare e i farmaci e di pagare bollettini e utenze direttamente sotto casa, presso il camper “Welfare on the road” inizia anche la distribuzione gratuita delle mascherine messe a disposizione per i cittadini del Comune di Reggio Emilia dalla Regione Emilia-Romagna.

Gli Operatori, muniti di tesserino di riconoscimento, consegneranno ai capiscala dei condomini di edilizia residenziale pubblica 5 mascherine gratuite per ogni famiglia residente nei condomini di edilizia residenziale pubblica. Gli inquilini potranno richiederle anche direttamente al camper, nei giorni e negli orari di presenza nei seguenti quartieri:
Foscato lunedì 20 aprile (dalle 10.00 alle 12.00) poi via Monte San Michele (dalle 12.00 alle 12.30), Villaggio Stranieri martedì 21 aprile (dalle 10.00 alle 12.00) poi via Galeotti a Sesso (dalle 12.00 alle 12.30), Compagnoni mercoledì 22 aprile (dalle 10.00 alle 12.30), Don Pasquino Borghi giovedì 23 aprile (dalle 10.00 alle 12.30), Mascagni venerdì 24 aprile (dalle 10.00 alle 12.30).

Resta attivo inoltre il numero 337.1318883, al quale i cittadini, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 17, possono rivolgersi per richiedere i servizi gratuiti di consegna di spesa alimentare e farmaci. Gli operatori sono a disposizione per fornire inoltre assistenza e supporto e alleviare il senso di solitudine e di isolamento causato dai provvedimenti in atto.

La Regione Emilia-Romagna ha messo a disposizione gratuitamente 77.200 mascherine per i cittadini del nostro Comune che, da oggi, ne consegna gratuitamente 5 a ogni famiglia dei quartieri popolari. Invitiamo i cittadini a farne buon uso per tutelare la loro salute, ma di continuare anche a rispettare le regole ed evitare di uscire da casa se non strettamente necessarioha spiegato l’assessore alla Casa del Comune di Reggio Emilia Lanfranco de Francoin un momento così difficile, tanto negli affetti come nel lavoro, ci stiamo impegnando per costruire un futuro migliore e solidale per tutti. Un ringraziamento particolare va ai Volontari di Auser che hanno imbustato gratuitamente le mascherine per tutti noi”.

Il Comune di Reggio Emilia e Acer stanno compiendo ogni sforzo per mantenere efficienza e vicinanza nei servizi. Lo sportello mobile di Acer e il contatto telefonico con gli anziani residenti nei quartieri popolari della città, nelle ultime settimane, sono stati il nostro modo concreto per dimostrare la nostra vicinanza ed essere di aiuto e conforto agli abitanti – ha sottolineato Marco Corradi, presidente di Acer Reggio Emilia – sono davvero grato a tutti i dipendenti di Acer e al Consorzio Care Expert perché stiamo riuscendo a garantire la continuità dei nostri servizi e a fornire sostegno concreto direttamente a chi ne ha più bisogno”.

Autorità Distrettuale e AIPo a confronto  con il neo assessore all’Ambiente della Regione Emilia-Romagna Irene Priolo

Parma, 18 Aprile 2020 – Sul tema della gestione della risorsa idrica e sulla pianificazione di breve, medio e lungo periodo il territorio distrettuale del Fiume Po ha immediata necessità di risposte adeguate anche in periodo di Covid-19: è per questo che – in un contesto di massima sicurezza per tutti i presenti – le autorità idrauliche di intervento e programmazione dell’intero bacino si sono incontrate a Parma nella sede dell’Autorità Distrettuale del Fiume Po per un primo rilevante confronto di approfondimento con il neo Assessore all’Ambiente della Regione Emilia-Romagna Irene Priolo.

In visita ai volontari ed operatori della Protezione Civile l’Assessore Priolo ha successivamente partecipato al summit che grazie, ad AIPo e Autorità, si è tenuto nella sala conferenze del Distretto del Po. Il Segretario Generale del Distretto Meuccio Berselli ha introdotto l’appuntamento straordinario presentando l’articolato scenario distrettuale e focalizzandosi naturalmente sulla progettualità dell’area emiliano-romagnola. Dapprima si è parlato di un auspicabile snellimento delle procedure burocratiche per favorire l’avvio in sicurezza delle opere prioritarie e per contribuire – sempre in una complessiva ottica di sostenibilità – alla ripartenza delle economie locali.

Subito dopo il Segretario Generale ha proseguito la narrazione tematica il direttore generale di AIPo Luigi Mille che ha rimarcato la rilevanza della gestione delle manutenzioni degli alvei delle sponde arginali, della navigazione e di un nuovo approccio a sostegno di una mobilità dolce nel bacino che relativo incremento della fruibilità delle vie d’acqua e di quelle limitrofe di terra confinanti.

All’ordine del giorno anche i livelli, “quasi estivi” delle portate del Po, le casse di espansione importanti per il contenimento delle piene alluvionali, i progetti per raccogliere le scarse precipitazioni in adeguati invasi magazzino e riserve di risorsa per le DOP più rilevanti dell’export del paese come il Parmigiano Reggiano.

Intervento anche del Presidente della Provincia di Parma Diego Rossi che ha posto l’attenzione sulla strategica necessità di proseguire negli investimenti a sostegno della massima difesa del suolo del nostro Appennino.

L’incontro si è concluso con l’accordo di un ulteriore confronto “dal vivo” su tutte le primarie necessità già il prossimo 11 Maggio; nel frattempo tutti gli uffici tecnici degli enti resteranno operativi su ogni fronte di azione comune.

 

FOTO IN ALLEGATO, DA SINISTRA: IL SEGRETARIO GENERALE DELL'AUTORITA' DISTRETTUALE DEL FIUME PO (ADBPO) MEUCCIO BERSELLI; L'ASSESSORE ALL'AMBIENTE REGIONE EMILIA-ROMAGNA IRENE PRIOLO; IL DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERREGIONALE PER IL FIUME PO (AIPO) LUIGI MILLE]

La comunità islamica di Langhirano ha donato1770 euro all'Assistenza Pubblica.

Di Nicola Comparato 19 aprile 2020 -  Un gesto che dimostra il grande cuore della comunità islamica di Langhirano, quello nei confronti dell'Assistenza Pubblica. Un atto di gratitudine rivolto all'impegno dei militi in questo periodo di emergenza Coronavirus, e fondamentale per ogni singolo cittadino del territorio.

La piccola comunità rappresentata dal centro culturale "Tadàmon", e dal loro presidente Said Harik, milite anch'egli dell'Assistenza Pubblica di Langhirano, ha raccolto e donato ai volontari la somma di 1770 euro per l'acquisto degli indispensabili presidi sanitari utili per svolgere nel migliore dei modi l'importante lavoro che li vede impegnati in questa grave emergenza sanitaria.

Questa é la seconda donazione effettuata dall'Associazione Tadàmon, dopo la somma di 2050 euro raccolti nel mese di Marzo e devoluti al fondo "aiutiAMOparma" a favore dell'ospedale della città. Grande la gioia di tutti i volontari, di Stefano Coppi e di Claudio Pissarotti, rispettivamente Presidente e Vice dell'Assistenza Pubblica di Langhirano.

Domenica, 19 Aprile 2020 11:43

SOS Mascherine

E’ doveroso che l’Amministrazione Comunale si adoperi nei confronti di chi non riesce a reperire una mascherina o non può per ragioni di indigenza affrontare la spesa. In prossimità della Fase 2 permane in ogni caso un stato di incertezza. All’evidenza, al di là di laconici annunci, non si conoscono le future direttive dell’Amministrazione circa le condotte da tenere da parte dei residenti per cercare convivere con la gravosa infezione.

Se è vero che la mascherina diverrà accessorio indispensabile per regolare la libertà di movimento è, oltremodo, indispensabile discutere del lato economico della questione.
L’utilizzo quotidiano di più mascherine per più componenti di un medesimo nucleo familiare comporterebbe, di fatti, un costo eccessivo anche per una famiglia economicamente normo dotata.

La distribuzione della mascherina inviata della regione è poca cosa e rappresenta una goccia nel mare. Il Comune dovrà necessariamente integrare se non addirittura sostituirsi alla azione del governo regionale. Non solo erogando denaro per l’acquisto del materiale di salvamento ma anche, qualora si rinvenisse l’opportunità , sostenere le aziende capaci di convertire la propria produzione per il confezionamento delle singole mascherine. E’ assai facile amministrare un Comune in lockdown, limitando l’azione di governo alla vigilanza dei divieti, ma altrettanto difficile laddove  si dovrà approntare una ripartenza veloce.

Al momento non si scorgono segnali confortanti.

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Grazie per l'attenzione, porgiamo i nostri più cordiali saluti. 
Nadia Belli, Coordinatrice Comunale Fidenza, Fratelli d'Italia 
Domenico Muollo, Vice Coordinatore Regionale Riva Destra - Fratelli d'Italia 

 

Editoriale:  - "C'era una volta un virus tanto buonino… “ - Lattiero caseario. Latte e materie grasse in forte discesa. - Cereali e dintorni. Il Covid sta mettendo a dura prova la tenuta dei mercati - Coronavirus: con il Cura Italia, le imprese agricole potranno accedere in maniera diretta al fondo di garanzia - In Emilia-Romagna la manodopera stagionale per l'agricoltura si cerca online. -

SOMMARIO Anno 19 - n° 16 19 aprile 2020
1.1 editoriale
"C'era una volta un virus tanto buonino… “
3.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Latte e materie grasse in forte discesa.   
4.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il Covid sta mettendo a dura prova la tenuta dei mercati.
6.1 cereali e dintorni tendenze.
7.1 cereali e dintorni Cereali
8.1 coronavirus e manodopera  Coronavirus. In Emilia-Romagna la manodopera stagionale per l'agricoltura si cerca online.
9.1 agricoltura e fondo covid-19 Coronavirus: con il Cura Italia, le imprese agricole potranno accedere in maniera diretta al fondo di garanzia
10.1promozioni “vino” e partners
11.1 promozioni “birra” e partners

(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)

(Scarica il PDF alla sezione allegati)

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Sul portale "Lavoro per te" un percorso speciale per incrociare domanda e offerta di lavoro nei campi e nelle stalle

L'assessore Mammi: "Abbiamo messo in moto i 38 centri dell'impiego sparsi su tutto il territorio regionale per cercare di risolvere velocemente il problema della carenza di manodopera generata dal Covid-19. Un'opportunità che riguarda innanzitutto oltre 135 mila cittadini attualmente in cerca di occupazione e che stanno usufruendo di reddito di cittadinanza, prestazioni di sostegno al reddito, cassa integrazione.ecc". A disposizione una procedura semplificata e completamente online per gli annunci di lavoro

Bologna  – Domanda e offerta di lavoro si incrociano online, anche in agricoltura.  “Lavoro per te”, il portale della Regione Emilia-Romagna realizzato in collaborazione con le Province e i Centri per l’impiego che fanno capo all’Agenzia regionale del lavoro, mette a disposizione la propria piattaforma per aiutare le aziende agricole emiliano-romagnole nella ricerca e reclutamento di mano d’opera stagionale. 
Uno strumento in più per superare le attuali difficoltà a reperire i lavoratori date dalle misure restrittive legate al Coronavirus che hanno bloccato le frontiere e la mobilità degli stagionali, rendendo difficile mandare avanti i lavori nei campi e nelle stalle e garantire i rifornimenti alimentari necessari.

“Come avevo anticipato nel corso dell’ultima Consulta agricola insieme al presidente Bonaccini, col collega Vincenzo Colla, in meno di una settimana abbiamo messo in moto i 38 centri dell’impiego sparsi su tutto il territorio regionale per cercare di risolvere velocemente il problema della carenza di manodopera stagionale generata dal Covid-19, in vista dell’avvio delle grandi campagne di raccolta dei prodotti- afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi-. Non possiamo permetterci di aggravare ulteriormente una situazione già pesante per i contraccolpi negativi dell’emergenza sanitaria, a cui si sommano gli effetti devastanti delle gelate delle settimane scorse e del flagello ‘cimice asiatica’, che l’anno scorso ha fatto strage di raccolti in Emilia-Romagna. Con questa modalità di reclutamento online ci rivolgiamo in primo luogo agli oltre 135 mila cittadini in cerca di occupazione e iscritti nei Centri per l’impiego, ma la platea dei potenziali lavoratori è ancora più ampia, che potranno rispondere direttamente alle offerte delle aziende agricole”.
“Attraverso i centri per l’impiego- prosegue l’assessore-, sarà garantita la regolarità delle assunzioni per una buona e sana occupazione. Le aziende agricole hanno così due canali a disposizione per le loro offerte di lavoro: possono rivolgersi alle proprie associazioni di rappresentanza che stanno raccogliendo le domande di mano d’opera e possono utilizzare la piattaforma della Regione oltre a quelle che autonomamente hanno messo a disposizione, oppure possono direttamente inserire la propria offerta di lavoro attraverso il portale della Regione. Con la collaborazione di tutti, insieme, mettiamo in campo tutte le strategie per superare questo momento difficile”.
 
Come funziona il servizio
Il servizio del Portale “Lavoro per te” è rivolto sia alle imprese, sia alle persone in cerca di lavoro. Per accedervi è necessario registrarsi e ottenere le credenziali di accesso (https://lavoroperte.regione.emilia-romagna.it/MyPortal).
Una volta effettuata la registrazione aziende e lavoratori accedono a una propria “scrivania virtuale”: le aziende inseriscono i loro annunci di lavoro con una procedura semplificata attraverso la compilazione on line di un apposito modulo in cui vanno specificate le proprie esigenze (profili lavorativi richiesti, tipo di attività, durata dell’impiego, ecc.), mentre gli aspiranti lavoratori visualizzano gli annunci delle aziende e possono candidarsi. 
L'annuncio di lavoro sarà visibile sulla propria scrivania di chi cerca lavoro per un certo periodo; dall’altra parte le aziende possono consultare lalista delle candidature ricevute per ogni annuncio inserito tramite un apposito link. Una procedura, dunque, molto semplice e snella, alla portata di tutti. /G.Ma

Permettere un rapido e consistente afflusso di liquidità alle imprese del settore primario diviene ancor più cruciale in questo momento drammatico per l’economia italiana, bloccata dalle misure di contrasto alla diffusione del COVID-19.

Roma 14 aprile 2020 - L’intera filiera agroalimentare sta continuando ad operare ma il mondo agricolo va sostenuto attraverso strumenti in grado di iniettare finanziamenti in modo immediato. Un obiettivo raggiunto al Senato grazie ad un emendamento al Dl Cura Italia che ha esteso alle imprese agricole la possibilità di avvalersi in maniera diretta degli interventi del Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese, comprendendo ovviamente i benefici previsti dalle ultime disposizioni normative.

“Un risultato importante che risponde alle esigenze e alle richieste del mondo agricolo, soprattutto in questo periodo d’emergenza sanitaria, e in cui abbiamo creduto sin dal primo momento – dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate – Attualmente, infatti, il comparto primario può accedere solo attraverso i Confidi agricoli che, però, di fatto non esistono a livello nazionale e, quelli esistenti, riescono a far erogare finanziamenti in poche province per importi di entità modestissima. Come già verificatosi per l’agroalimentare, con 1 miliardo di euro concesso nel solo 2019, il Fondo di Garanzia – prosegue L’Abbate – sarebbe in grado di concedere agevolmente erogazioni di prestiti di liquidità, ripianamento passività e investimenti in grado di sostenere e rilanciare il settore agricolo, anche in previsione della cosiddetta Fase 2. Risulterà determinante, infatti, mettere gli istituti finanziari nelle condizioni di poter sostenere in maniera agile e immediata anche il comparto agricolo. Un risultato raggiungibile con l’accesso diretto al Fondo di Garanzia, su cui convergono anche le stesse banche, alla luce di alcune mie prime interlocuzioni. Questo settore dell’economia nazionale – conclude il Sottosegretario L’Abbate – ancor di più in questa fase di emergenza, si sta rivelando strategico per l’interesse del Paese e l’economia nazionale e va sostenuto nel modo adeguato. Sarà determinante, pertanto, procedere rapidamente dopo la definitiva conversione in legge del Cura Italia alla Camera dei Deputati, dove auspichiamo che la norma venga confermata”.

 

 

 

 

 

La gratitudine del Presidente Ivo Strini, uomo duro ma giusto, pronto ad emozionarsi e a commuoversi davanti alle buone azioni a causa del suo grande cuore da volontario che batte sempre per gli altri. Una persona riconoscente che ha fatto del volontariato la sua principale ragione di vita.

Di Redazione Felino 18 aprile 2020 - I volontari della Protezione Civile Gruppo Il Falco, con sede a Poggio di Sant'Ilario Baganza, frazione del comune di Felino in provincia di Parma, esprimono la loro immensa gratitudine nei confronti del Salumificio Santa Lucia srl di Riano di Langhirano, che nella persona del sig. Giacomo Bulgarelli, ha donato del materiale alimentare ai volontari impegnati in questo periodo di emergenza Coronavirus. Un commosso Ivo Strini Presidente della Protezione Civile Gruppo Il Falco, ha così dimostrato la sua gioia raccontando alcuni particolari di questo significativo gesto:

"I volontari del gruppo IL FALCO hanno espresso la volontà di donare buona parte del materiale ricevuto alle persone più in difficoltà in questo momento. Il Sig. Sindaco di Felino Elisa Leoni, ogni giorno impegnata e disponibile con tutti i cittadini di Felino e frazioni, e che sta dando tantissimo valore al nostro impegno come associazione, dimostrando sempre di più le sue grandi qualità come Primo Cittadino ma sopratutto come persona, ci ha indicato la Pedemontana Sociale, la quale conoscendo le varie famiglie assistite, è la più idonea a consegnare il materiale. Nei comuni di Felino e Collecchio, la distribuzione è stata diretta alle sedi, mentre a Sala Baganza tramite il Presidente Sig. Igino Carpena della Protezione Civile Gruppo ANA. Un caloroso ringraziamento a queste persone che ci hanno permesso di arrivare allo scopo, in questo momento così difficile. Inoltre un grosso ringraziamento al Salumificio Santa Lucia srl, (che ha donato il materiale) e alla Pedemontana Sociale per la distribuzione. Mi permetto di aggiungere che il salame è di ottima qualità. Grazie di cuore a tutti da parte mia e a nome di tutti i volontari della Protezione Civile Gruppo Il Falco."

 

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Eortè distribuisce i pacchi con i generi di prima necessità.

La cooperativa sociale Eortè di Soliera (aderente a Confcooperative Modena) è stata coinvolta nella gestione dei progetti di solidarietà alimentare avviati dai Comuni di Carpi e Soliera a seguito dell’ordinanza della Protezione Civile n. 658 del 29 marzo 2020.

Con questo provvedimento sono stati erogati fondi di emergenza per dare una risposta immediata a tutte le famiglie in difficoltà economica che necessitano di un aiuto concreto per far fronte ai propri bisogni quotidiani. «Il progetto ha tanti risvolti positivi per il territorio, a partire – spiega Roberto Zanoli, direttore di Eortè - dalla scelta di coinvolgere produttori locali, piccoli esercenti e altre realtà territoriali per favorire la filiera locale e corta, in un’ottica di economia solidale. È un segno concreto di attenzione all'economia del territorio gravemente colpita dal Covid-19. Un altro aspetto positivo è la meravigliosa risposta della solidarietà della cittadinanza italiana e straniera».

I Comuni di Carpi e Soliera hanno erogato buoni spesa e avviato un progetto per la distribuzione di pacchi contenenti generi alimentari di prima necessità. A Soliera nel week end di Pasqua si è svolta la prima distribuzione alimentare prevista per i beneficiari del bonus spesa, che ha interessato più di 300 famiglie solieresi.

Eortè ha gestito la logistica, coinvolgendo dodici realtà associative del territorio e più di 70 volontari. A Carpi la cooperativa è capofila del progetto insieme all’associazione di volontariato Porta Aperta. Entrambe sono impegnate nel coinvolgimento dei volontari, acquisti, raccolta, preparazione e distribuzione dei prodotti. Da oggi - venerdì 17 aprile - Eortè e Porta Aperta preparano i pacchi presso Carpi Fashion System, in via dell'Agricoltura 43.

Cittadini e imprese possono contribuire a queste forme di solidarietà, con un bonifico bancario o generi indispensabili per i quali è stato individuato un punto di raccolta e distribuzione. «L’attivazione di questi progetti è un segno tangibile della forza della rete della solidarietà nel territorio. Questa esperienza – conclude Zanoli – ci consente di acquisire nuove competenze e professionalità che saranno molto utili anche per il futuro».

Venerdì, 17 Aprile 2020 08:26

FASE 2 Coronavirus, la mobilità alternativa

MOBILITA' ALTERNATIVA FASE 2 CORONAVIRUS - lettera aperta del "Manifesto per San Leonardo" all'Assessorato competente del Comune di Parma

Egregio
Assessore alle Politiche di sostenibilità ambientale, Mobilità Sostenibile
COMUNE DI PARMA

e p.c.
CCV CORTILE SAN MARTINO
CCV SAN LEONARDO

e p.c. Organi di Informazione

 

In attesa di Suo cortese riscontro alle precedenti nostre, al momento senza esito, cogliamo l’occasione per chiedere cosa stia progettando la nostra amministrazione per preparare la nostra città a quella così definita fase 2 della pandemia, la transizione verso una riprogettata normalità; le persone riprenderanno ad uscire, si ricomincerà a circolare ma occorrerà rispettare il distanziamento sociale e dovranno essere assunte conseguenti misure per indirizzare e agevolare i comportamenti idonei.

I mezzi pubblici saranno evitati o comunque dovranno accogliere numeri limitati di passeggeri, muniti di mascherine e guanti e distanziati tra loro. Salvo un incremento importante del numero dei mezzi pubblici in circolazione, difficilmente prevedibile per ovvie ragioni di sostenibilità economica, ci sarà un massiccio utilizzo delle auto private che riporteranno traffico ed inquinamento.

In molte città europee (es. Vienna…) si stanno creando delle ZONE 20 di emergenza per consentire ai pedoni di poter utilizzare le strade ed evitare gli stretti marciapiedi e quindi possibili contatti ravvicinati.

Più spazi alle persone, più spazi di socialità “allargata”.

In molte città europee e non (es Berlino, New York, Bogotà…) si stanno creando piste ciclabili, anche temporanee, sulle carreggiate stradali per agevolare gli spostamenti (ed evitare così l’utilizzo delle piste miste pedo-ciclabili); possibilità di parcheggiare le bici sui marciapiedi (vista anche la cronica scarsità di stalli di sosta), agevolazioni per l’acquisto/riparazione di biciclette ……

Se vogliamo “copenhagenizzare” la nostra città è giunto il momento di attuare dei modelli di mobilità alternativa. Dall’inizio del lockdown è apparso evidente che la gravità della pandemia non avrebbe consentito il ritorno alle abitudini di vita precedenti e in tutti i settori si sono avviati progetti e iniziative per la ripresa delle attività con modalità adeguate.

Noi cosa stiamo aspettando esattamente?

Cordiali saluti

MANIFESTO PER SAN LEONARDO
https://www.facebook.com/ManifestoperSanLeonardo/

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Ziveri: “È il modo migliore per contrastare l’abusivismo e tenere sotto controllo le condizioni igienico sanitarie”

Parma 16 aprile 2020 - Il rischio di contagio da Covid-19 è oggi aggravato da un fenomeno che Confartigianato Benessere, già prima dell’esplodere dell’emergenza, ha più volte segnalato: l’abusivismo nei settori estetica e acconciatura. Infatti, a seguito della chiusura di queste attività si registra un ulteriore incremento di questa pratica che affligge il settore. Sono molti infatti i soggetti che, in seguito della prolungata chiusura delle attività regolari, approfittando dell’impennata della richiesta, stanno recandosi al domicilio del cliente in modo abusivo, aggravando le carenze dal punto di vista igienico-sanitario.

Anche per questa ragione, oltre che per mitigare l’evidente danno economico del settore e combattere il disagio crescente tra i cittadini, dai quali ogni giorno Confartigianato riceve telefonate per sapere quando riapriranno tali attività, Confartigianato Benessere chiede che si consenta la riapertura delle imprese di acconciatura e dei centri estetici, utili anche al mantenimento dello stato di benessere psico-fisico.

“La comunità scientifica ribadisce spesso l’importanza della cura di sé – spiega Michele Ziveri, membro della giunta nazionale di Confartigianato Benessere. Le donne, in generale, riescono meglio ad occuparsi del proprio corpo, anche grazie ai prodotti che i professionisti sono autorizzati a vendere e consegnare a domicilio, così non è per gli uomini. Fra le tante (minori) conseguenze dell’emergenza da Covid 19, ci sono anche uomini con strane e inusuali pettinature… O capelli lunghissimi oppure completamente rasati… Abbiamo visto tutti, per esempio, il fuori onda del Presidente Mattarella… Ma a parte le battute, mi sento di segnalare la problematica dell’abusivismo e di ciò che comporta a livello igienico sanitario, ancor di più in questo periodo. È complicatissimo porvi un freno oggi, se non consentendo la riapertura dei centri in regola. Per questo abbiamo studiato una serie di misure e confezionato una proposta che crediamo possa salvaguardare la salute di tutti”.

La condizione per la ripresa dell’attività dovrà essere l’applicazione di misure igienico-sanitarie e di modalità di lavoro che vanno a integrare le già stringenti disposizioni in materia che gli operatori rispettavano già prima del Covid-19, in ossequio delle leggi di settore e dei regolamenti regionali e comunali.

Confartigianato Benessere ritiene infatti che, ferme restando le disposizioni previste dal DPCM 11 marzo 2020, integrate dal protocollo condiviso sottoscritto tra Governo e parti sociali, le imprese regolari del settore siano in condizioni di sostenere una riorganizzazione delle attività e una parziale rimodulazione delle modalità di erogazione dei servizi stessi, che consenta di operare in sicurezza, tutelando la salute di tutti.

Nel documento presentato ci sono sia proposte di carattere organizzativo (dallo svolgimento delle attività esclusivamente su appuntamento alla delimitazione degli spazi con applicazione sul pavimento di scotch di colore ben visibile) che di carattere igienico-sanitario (dall’utilizzo mascherina, guanti, occhiali protettivi o visiera in plexiglas, all’igienizzazione delle postazioni di lavoro dopo ogni trattamento/servizio).


“Colgo l'occasione per dire che molte signore stanno chiedendo ai propri parrucchieri ed estetisti di acquistare on-line i prodotti abituali e questo può essere il momento per gli operatori di attrezzarsi con un sito internet, anche questo è un modo per non restare fermi e lavorare per la propria attività – conclude Ziveri”.

Premiate oltre 160 organizzazioni non profit grazie alla raccolta solidale realizzata con i Fondi UniCredit Carta E. In Emilia Romagna premiate 18 associazioni. Tra queste, anche la Caritas Children Onlus e Amurt Italia Odv di Parma riceveranno una donazione

Si è conclusa l’undicesima edizione della campagna di solidarietà e sensibilizzazione organizzata da UniCredit “1 voto, 200.000 aiuti concreti – Donare mi dà più gioia che ricevere!”, che ha visto premiate ben 162 organizzazioni non profit tra le 1.569 che hanno preso parte all’iniziativa.

Diciotto le realtà del terzo settore dell’Emilia Romagna premiate. Tra queste, anche la Caritas Children Onlus e Amurt Italia Odv di Parma.

Grazie a questo progetto, UniCredit mette a disposizione 200 mila euro del fondo Carta Etica, il fondo destinato a iniziative di solidarietà sul territorio che si alimenta con una percentuale di ogni spesa effettuata utilizzando le carte di credito UniCreditCard Flexia Classic Etica, UniCreditCard Visa Infinite in versione Etica e UniCreditCard Business Aziendale in versione Etica, senza costi aggiuntivi per il titolare.

Quest’anno, prima classificata è la Fondazione Banco Alimentare Onlus che, dal 1989, coordina e guida la Rete Banco Alimentare su tutto il territorio nazionale. In prima linea anche durante questo periodo di emergenza sanitaria globale, la Fondazione promuove il recupero delle eccedenze alimentari e la redistribuzione alle strutture caritative. Grazie all’iniziativa “1 voto, 200.000 aiuti concreti”, l’organizzazione beneficerà di oltre 11.000 euro di donazione UniCredit.

Seconda classificata è la Cooperativa Sociale Paradigma scs onlus di Torino che sviluppa sia modelli scientifici di intervento sia progetti sociali a favore di persone disabili e di minori, promuovendo nel contempo attività di formazione. Alla cooperativa saranno donati 10.600 euro.

Terza classificata, l'Associazione "Progetto Madagascar" Onlus che, attraverso iniziative di microcredito, costruzione scuole, ambulatori, dispensari e pozzi, migliora e sviluppa le condizioni di vita di popolazioni del terzo mondo, in modo preminente del Madagascar. All’associazione andranno circa 5.000 euro.

La classifica completa è disponibile sul sito www.ilMioDono.it

In totale quest’anno sono stati raccolti oltre 84.000 voti in 57 giorni, con una media giornaliera di oltre 1.480 voti e quasi 125.000 euro di donazioni aggiuntive raccolte da oltre 7.000 sostenitori.

I 200 mila euro di questa edizione, sommati agli importi delle precedenti e ai contributi volontari spontaneamente erogati da chi ha supportato l’iniziativa con il voto e con le donazioni, portano a oltre
2,9 milioni di euro la somma complessivamente distribuita dal 2010, grazie all’iniziativa “1 voto, 200.000 aiuti concreti”, a favore delle organizzazioni del terzo settore.

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