E’ doveroso che l’Amministrazione Comunale si adoperi nei confronti di chi non riesce a reperire una mascherina o non può per ragioni di indigenza affrontare la spesa. In prossimità della Fase 2 permane in ogni caso un stato di incertezza. All’evidenza, al di là di laconici annunci, non si conoscono le future direttive dell’Amministrazione circa le condotte da tenere da parte dei residenti per cercare convivere con la gravosa infezione.
Se è vero che la mascherina diverrà accessorio indispensabile per regolare la libertà di movimento è, oltremodo, indispensabile discutere del lato economico della questione.
L’utilizzo quotidiano di più mascherine per più componenti di un medesimo nucleo familiare comporterebbe, di fatti, un costo eccessivo anche per una famiglia economicamente normo dotata.
La distribuzione della mascherina inviata della regione è poca cosa e rappresenta una goccia nel mare. Il Comune dovrà necessariamente integrare se non addirittura sostituirsi alla azione del governo regionale. Non solo erogando denaro per l’acquisto del materiale di salvamento ma anche, qualora si rinvenisse l’opportunità , sostenere le aziende capaci di convertire la propria produzione per il confezionamento delle singole mascherine. E’ assai facile amministrare un Comune in lockdown, limitando l’azione di governo alla vigilanza dei divieti, ma altrettanto difficile laddove si dovrà approntare una ripartenza veloce.
Al momento non si scorgono segnali confortanti.
Grazie per l'attenzione, porgiamo i nostri più cordiali saluti.
Nadia Belli, Coordinatrice Comunale Fidenza, Fratelli d'Italia
Domenico Muollo, Vice Coordinatore Regionale Riva Destra - Fratelli d'Italia