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Giovedì, 23 Maggio 2019 16:52

Fintech, 24Investment rileva 60% Demetra Capital

24Investment srl, holding di partecipazioni guidata dall’imprenditore Rino Moscariello, focalizzata nella gestione e nello sviluppo di reti distributrici di prodotti finanziari ed assicurativi e partecipata al 60% da Ifin Holding srl - che fa capo all’industriale reggiano Fernando Spallanzani, gruppo attivo nei settori siderurgico, agroalimentare, immobiliare e finanziario - rileva il 60% delle quote di Demetra Capital srl, start up innovativa, specializzata nell’invoice trading con la modalità pro soluto, i cui fondatori vantano esperienza finanziaria anche nel settore del factoring.

Il closing dell’operazione è avvenuto a Reggio Emilia alla presenza di Rino Moscariello, ad di 24Investment, e di Andrea GottiGiovanni Gotti e Giulia Bolis, soci di Demetra.

Demetra Capital opera con un modello win-win per le aziende, i debitori e gli investitori in un mercato dei crediti commerciali, come quello italiano, molto ampio: il 73% è ad oggi scoperto per un totale di 421 € miliardi (le soluzioni tradizionali nel mondo del credito “coprono” solo il 27%).

Secondo i dati di Unimpresa, inoltre, i prestiti delle banche alle imprese nel 2017 sono calati del 5,6%, facendo affluire nelle casse delle aziende quasi 45 miliardi di euro in meno rispetto all’anno precedente.  Per Confcommercio, solo l’11% delle PMI sotto i 9 addetti riesce a ottenere un prestito. A fare le spese del credit crunch sono soprattutto le imprese più innovative, che da una parte presentano profili di rischio più alti ma dall’altra hanno maggiormente bisogno di finanziamenti per la ricerca e sviluppo.

Il particolare momento rappresenta un’occasione per le Fintech, anche di piccole dimensioni, di ottenere liquidità direttamente dagli investitori senza passare attraverso il consueto canale di credito.

 “L’operazione rientra nel più ampio obiettivo di 24Investment di diversificare gli investimenti in ambito finanziario, assicurativo e del fintech, segmento a cui puntiamo per incrementare le opportunità di cross-selling tra i diversi settori e il nostro posizionamento sul mercato”, dichiara l’amministratore delegato Rino Moscariello.

L’ingresso di Demetra Capital in 24Investment aggiunge un tassello importante ai servizi offerti dal Gruppo Spallanzani, specificatamente nel settore del Fintech, a sostegno dello sviluppo delle piccole medie imprese, sempre in difficoltà nel reperire liquidità in un sistema bancario tradizionale sempre più rigido. Demetra consente a queste imprese, attraverso l’utilizzo della sua piattaforma on line, di accedere a nuove forme di monetizzazione del circolante”, ha aggiunto l’amministratore delegato Andrea Gotti.

24Investment srl detiene:

•         il 98% di 24Finance Mediazione Creditizia spa, primaria società di mediazione creditizia con un intermediato complessivo di circa 200mln, che conta oltre 160 professionisti, operanti in tutta Italia, con sedi principali a Milano, Roma e Napoli. A sua volta, 24Finance Mediazione Creditizia spa detiene il 49% di 24max spa, nata a luglio 2018 dall’unione con un altro big player del Real Estate e dell’intermediazione finanziaria come il gruppo immobiliare RE/MAX.

•         il 90% di BlueBroker srl, società di brokeraggio assicurativo specializzata nell’intermediazione di soluzioni legate al mondo del credito.

Pubblicato in Economia Emilia

E' stato siglato nei giorni scorsi un protocollo guida tra l'Abi e le principali associazioni di impresa tra le quali Coldiretti, Confindustria e Rete Imprese Italia, per definire nuovi parametri per misurare e attestare le imprese inadempienti.

di Mario Vacca Parma, 19 maggio 2019 - L'accordo gira intorno all'arretrato rilevante dell'impresa nei confronti dell'istituto bancario. Sino ad oggi le imprese sono state classificate in default in presenza di arretrati di pagamento "rilevanti" per oltre 90 giorni consecutivi sulle esposizioni verso il proprio istituto di credito. Le nuove regole dell'Unione Europea definiscono che per "arretrato rilevante" si intende un ammontare superiore a 500 euro rappresentante più dell'1% delle esposizione totale dell'impresa, scendendo ad € 100,00 per persone fisiche e pmi.

Il documento vieta anche le compensazioni tra linee creditizie diverse per evitare la classificazione in default ed evidenzia che le banche potranno iniziare ad applicare le nuove regole da giugno e avranno tempo fino al 1° gennaio del 2021 per adeguarsi.

Inoltre espongono che "per le imprese è fondamentale conoscere le nuove regole e rispettare con puntualità le scadenze di pagamento previste contrattualmente, per non risultare in arretrato nel rimborso dei propri debiti verso le banche, anche per importi di modesta entità".

Naturalmente l'obiettivo è «evitare che la banca sia tenuta a classificare l'impresa in default» per giungere ad avviare azioni a tutela dei propri crediti". Elemento importante delle linee guida è che la "la classificazione dell'impresa in stato di default, anche in relazione ad un solo finanziamento, comporta il passaggio in default di tutte le sue esposizioni verso la banca", mentre l'obbligo di censire tutte le società connesse all'impresa produrrà – in caso di default – effetti anche su queste ultime.

Pubblicato in Economia Emilia

Editoriale: - Elezioni europee 2019 - I programmi, questi sconosciuti - Lattiero caseari. Latte in forte salita, Grana e Parmigiano stabili da due mesi. - Cereali e dintorni. Sopraggiunti i fattori esterni a scombussolare i mercati - Stop al fake Parmesan: a Genova bloccate 7.560 confezioni di prodotto contraffatto dalle Filippine -

SOMMARIO Anno 18 - n° 20 19 maggio 2019
1.1 editoriale
Elezioni europee 2019 - I programmi, questi sconosciuti
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Latte in forte salita, Grana e Parmigiano stabili da due mesi.
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero tendenze 14 maggio 2109
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. USDA tranquillizzanti ma fondi molto corti
3.1 bis cereali e dintorni Cereali e dintorni. Sopraggiunti i fattori esterni a scombussolare i mercati
6.1 ambiente piacenza Il progetto di Ronchi nasce da un impegno durato 15 anni
6.2 ambiente appennino della Val d'Enza": weekend con le geoesplorazioni della Bonifica
8.1 maltempo emilia romagna Emilia Romagna, Maltempo. Situazione meteo migliora
9.1 fake parmesan Stop al fake Parmesan: a Genova bloccate 7.560 confezioni di prodotto contraffatto dalle Filippine
9.2 maltempo emilia I 100 Lambruschi di Viadana
10.1 acqua Acqua: la tutela del territorio passa attraverso la conoscenza
12.1promozioni "vino" e partners
13.1 promozioni "birra" e partners

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"Sarà perché l'aria che qui si respira è la stessa che respirò Pico della Mirandola, illustre umanista rinascimentale, più noto per la sua proverbiale memoria che per il suo pensiero filosofico che poneva "l'uomo" al centro del mondo e con esso la sua dignità e la sua libertà di stabilire il proprio destino.

di Guido Zaccarelli Mirandola (MO) 19 maggio 2019 - La memoria è il filo conduttore che tiene annodato le esperienze del passato al trascorrere del tempo, vissuti dall'uomo in ogni momento della sua esistenza alla continua ricerca della propria identità.

La memoria ricorda quando l'esperienza soggettiva trascorsa è immersa nell'alone della sensorialità e s'appropria dell'emozione impiegando l'intelligenza per associare le informazioni passate con quelle nuove.

Il primo studioso che ha osservato le tecniche da impiegare per memorizzare è stato Aristotele il quale ha posto al primo livello la vista, per la capacità di vedere e selezionare gli oggetti della realtà. Al secondo livello ha collocato le sensazioni, che rappresentano l'insieme degli stimoli che con la memoria contribuiscono a sviluppare l'intelligenza. Il ricordo transita dalla possibilità di recuperare le sensazioni che le emozioni hanno indotto nell'uomo nella fase di registrazione dell'esperienza.

L'identità porta la persona a rivedersi allo specchio nel vedere corrisposta l'immagine esteriore al suo essere uomo dentro. L'osservazione diventa il crocevia per attribuire valore alla memoria che trasuda la sua presenza anche davanti allo specchio, che non inganna se stessa essendo il frutto della verità. Guardarsi allo specchio è vitale per affinare ciò che si era in relazione a ciò che si è, da destinare ad una dimensione futura per edificare la nascita di una uguaglianza costruita sulle orme dell'esperienza pregressa. Perché identità significa, uguale a se stessi. Ecco che allora la memoria e l'identità s'involano per abbracciare altri ricordi da disporre a fattore comune per il bene dell'organizzazione.

I ricordi condivisi contribuiscono alla crescita collettiva essendo l'espressione nobile del fare comune e l'energia vitale dell'efficienza e dell'efficacia del'azione organizzativa che migliora grazie alla partecipazione di tutte le persone, nessuna esclusa. La memoria diventa a questo punto il punto di partenza per realizzare la nuova mappa mentale delle persone che supera, per dirla come il filosofo e matematico polacco Alfred Korzybski: «le convinzioni, le credenze, le deduzioni e i valori che le esperienze di vita hanno portato ad assumere gli uomini creando una soggettiva idea del mondo». Godere della memoria altrui è un passo avanti importante per le persone e per le aziende che possono beneficiare di informazioni fondamentali per lo sviluppo e per la sopravvivenza, riflettendosi sulla efficienza, sulla efficacia e sulla economicità che compongono i pilastri del tempio della redditività dell'impresa.

La memoria scorre sul filo del tempo e la storia in ogni istante definisce se stessa alla luce dei fatti e degli accadimenti che ogni giorno si schiudono agli occhi del mondo. Dal fare manuale delle prime comunità si è passati al fare automatico delle macchine che in poco tempo devono realizzare una elevata quantità di prodotti per rispondere rapidamente ai bisogni della popolazione. In questo passaggio epocale del nostro tempo, la tecnologia ha sostituito l'uomo nelle attività produttive incapace di trasferire la memoria umana nella memoria digitale dei computer che è diventata la protagonista assoluta dell'industria 4.0.

L'azienda ha lasciato per strada un elevato numero di lavoratori che rappresentavano l'unità d'intenti e la memoria storica dell'impresa. Il ricordo del singolo diventava patrimonio comune in grado di orientare, e agevolare, il comportamento dei colleghi in una direzione o nell'altra favorendo la contrazione dei costi e l'incremento della redditività. Oggi, sembra che le persone abbiano perso la memoria e la capacità di ricordare... e demandano... «chiedi ad a ...» riversando nell'altro, nel "non so" e nelle esternalizzazioni i vuoti creati nell'azienda.

I nuovi modelli organizzativi hanno smarrito i ricordi dei lavoratori e sciupato il valore aggiunto della loro memoria. I ricordi che venivano condivisi tra le persone godevano di una energia elitaria frutto dello stare insieme che animava lo spirito della relazione all'interno della comunità imprenditoriale. Frammentare i ricordi del passato significa, sfumare il valore intrinseco della relazione sociale delle persone riducendo progressivamente il valore dello stare insieme. L'identità 4.0 nasce per suggerire al mondo imprenditoriale che le persone devono essere messe nelle condizioni di condividere la memoria e trovare nei ricordi i punti di contatto per tratteggiare una nuova linea che recuperi dal passato il valore della relazione da piantare nel presente, per godere dei sui frutti nel futuro.

Le aziende devono ripensare all'intera filiera organizzativa per riportarla ai principi cardini della conversazione tra persone che si scambiano informazioni utili alla continua ricerca di relazioni di condivisione. Agendo in questa direzione di marcia, la memoria torna ad assumere il ruolo chiave che ha avuto nel tempo contribuendo ad elevare l'asticella dell'apprendimento collettivo e l'innesto di una nuova credenza condivisa che trova nella "memoria circolare collettiva" la genesi dell'identità 4.0, dove le persone diventando risorse preziose per il futuro di intere generazioni.

Riferimenti bibliografici e sitografici:
Guido Zaccarelli, La Conoscenza Condivisa, verso un nuovo modello di organizzazione aziendale e Dalla Piramide al Cerchio, la persona al centro dell'azienda, Franco Angeli Editore.
Riferimenti sitografici: https://www.wikipedia.org/ 

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GUIDO ZACCARELLI

CURRICULUM - Guido Zaccarelli, è docente di informatica, consulente aziendale, saggista e collaboratore redazionale di Gazzetta dell'Emilia. È laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie e frequentato la scuola di alta specializzazione per formatore e consulente d'impresa. È stato referente del Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola e dal 2008 al 2018 docente a contratto di informatica presso l'Università di Modena Reggio.

Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)

Pubblicato in Cultura Emilia

Terza ed ultima conferenza della rassegna TERRITORI 2.0, ideata dall'associazione Intesa San Martino di Pama: l’economia solidale come concreto aiuto ai produttori agricoli locali.

Parma -

Vi è un’etica ed una morale che inducono un sempre maggiore numero di famiglie, ad acquistare prodotti locali da piccoli produttori locali, al fine di consumare alimenti dalla certa filiera produttiva e sicura genuinità. Parma in questo si dimostra da sempre innovativa, essendo stata in Italia, la patria del primo Gruppo di Acquisto Solidale (GAS) ed ora, anche, sede dell’associazione di produttori Io Mangio Locale. 

L’economia solidale posta all’attenzione dalla rassegna TERRITORI 2.0 ideata e promossa dall’associazione Intesa San Martino, ha visto nella terza ed ultima conferenza svolta all’interno della Biblioteca Sociale Roberta Venturini, due realtà che dal territorio, fanno oramai scuola a livello nazionale.  

Laura Paduano Presidente di Io Mangio Locale, dopo la coraggiosa scelta di cambiare vita per dedicarsi ai frutti della propria terra, espone i risultati vissuti direttamente, sul campo, che si dimostrano incoraggianti e positivi per un futuro dal consumo alimentare etico e mirato all’acquisto di prodotti cosiddetti a km zero. Ciò, in quanto dettati dal frutto del lavoro di piccoli produttori locali che, come in Io Mangio Locale, si contraddistinguono per l’elevata accortezza del proprio raccolto venduto ad un equo prezzo.

Micaela Sini Scarpato Presidente del Distretto di Economia Solidale del territorio Parmense (DES) esalta invece l’esperienza vissuta direttamente all’interno dei GAS in cui, da anni e anni con la propria famiglia, ha diversificato la propria tabella alimentare variandola con logica e per stagione, a tante persone del luogo che, grazie alla sua intraprendenza e visione, hanno scelto poi di seguirla, sposando la filosofia dell’economia solidale. L’idea si basa sull’acquisto in gruppo di discreti quantitativi di merce, acquistati da produttori altamente selezionati, biologici e dei quali si è certi del naturale prodotto comprato, senza interazioni di chimici o conservanti spesso abusati dall’industria alimentari e poco salutari per l’uomo. 

Tante le curiosità emerse in seguito al racconto delle due vivaci relatrici che, incalzate dalla brava e giovane giornalista Eleonora Puggioni, come dalle tante domande giunte spontanee dal pubblico, hanno informato la variegata platea di curiosi accorsa all’interno della Biblioteca Sociale di via Venezia. 

Andrea Coppola    

Pubblicato in Economia Parma

Editoriale: - Siri, un precedente rischioso - Latte in forte salita, Grana e Parmigiano stabili da due mesi. - Cereali e dintorni. Accordi USA - Cina, nulla è perduto -Maltempo. Agricoltura colpita in tutta l'Emilia-Romagna - Ponte sul Po: altra vittoria della Provincia di Parma al Tar - Il Parmigiano Reggiano, alimento del futuro -
SOMMARIO
Anno 18 - n° 19 12 maggio 2019
1.1 editoriale
Siri, un precedente rischioso
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Latte in forte salita, Grana e Parmigiano stabili da due mesi.
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero tendenze 7 maggio 2109
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Accordi USA - Cina, nulla è perduto.
3.1 bis cereali e dintorni Cereali e dintorni. tendenze 7 maggio 2019
5.1 eventi eno-gastro-turistici Parte da Parma, il 12 maggio, il Grand Tour Emil Banca
6.1 maltempo Maltempo. Agricoltura colpita in tutta l'Emilia-Romagna
6.2 ponte sul po - colorno Ponte sul Po: altra vittoria della Provincia di Parma al Tar
8.1 sicurezza alimentare Auchan e Simply richiamano farina di manioca .
8.2 ambiente turismo Una diga e un sentiero per amici
9.1 maltempo emilia Modena: Maltempo, il Prefetto ha attivato la sala operativa e invita a limitare gli spostamenti in auto
9.2 maltempo emilia Cervi (Cia RE): "Pesanti danni causati dall'ondata eccezionale di maltempo"
10.1 cibo a regola d'arte Il Parmigiano Reggiano, alimento del futuro
10.2 maltempo emilia "Stato di calamità per il territorio reggiano"
11.1 molini aperti Molino Grassi apre le porte l'11 maggio
12.1promozioni "vino" e partners
13.1 promozioni "birra" e partners

 

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Domenica, 12 Maggio 2019 09:29

La nomina dei revisori e le incertezze normative

di Mario Vacca Parma 12 maggio 2019 - L'articolo 379 del dlgs 14/2019 che ha introdotto la riforma della crisi d'impresa e dell'insolvenza modifica anche l'articolo 2477 del codice civile ed introduce l'obbligo di nominare l'organo di controllo (vedi collegio sindacale) o il revisore nel caso in cui l'impresa superi per due anni consecutivi determinati limiti di fatturato o del numero dei dipendenti che attualmente è previsto in:
 2 milioni di euro di attivo stato patrimoniale
 2 milioni di euro di ricavi
 10 dipendenti occupati in media durante l'esercizio

Pertanto, una PMI che supera per due anni consecutivi i dieci dipendenti ha l'obbligo di nominare collegio o revisore dei conti.

L'adeguamento è richiesto entro il prossimo 16 dicembre ed al riguardo sono già tantissimi i professionisti o le società di revisione che hanno iniziato a formulare le prime attività commerciale al fine di accaparrarsi una buon numero delle società di capitali che saranno soggette alla nuova norma, che si pensa siano oltre 170.000.

A ben vedere però questa norma pone delle rigidità contrastanti la ratio della norma che non vuole incrementare il numero di adempimenti ma introdurre disposizioni che prevengano le crisi e consentano di proseguire l'attività per superare eventuali fasi di difficoltà.

Il Governo intenderebbe semplificare i nuovi obblighi che hanno destato forti preoccupazioni e che quindi, in base alle anticipazioni fornite in conferenza stampa alla Camera, l'esecutivo vuole intervenire. Il viceministro Massimo Garavaglia ha sottolineato le criticità della misura evidenziando le ripercussioni che ci sarebbero tra le segnalazioni dovute dai revisori e gli affidamenti bancari e quindi sulla tenuta delle tante PMI.

Attendiamo quindi fiduciosi le nuove modifiche che presumibilmente potrebbero essere formulate prima delle ferie estive.

Pubblicato in Economia Emilia

Cala nel 2018 il numero dei senza lavoro di lunga durata, ma per l'Italia è comunque "record" europeo. In Campania e Calabria sono più disoccupati di lunga durata dell'intero Regno Unito

I disoccupati di lunga durata, quelli in cerca di lavoro da oltre 12 mesi, diminuiscono in Italia nel 2018 fissandosi a 1,6 milioni di unità (-81.600), ma sono il numero più elevato in Ue. Tra Sud (594.000) e Isole (312.000) i disoccupati da oltre un anno sono più di 900.000, un dato di molto superiore a quello dell'intera Germania (600.000) nella quale però vivono 82 milioni di persone a fronte dei 20,6 residenti al Sud.

Le cifre emergono dai dati Eurostat, secondo i quali in Campania (286.000) e Calabria (105.000) ci sono più disoccupati di lunga durata dell'intero Regno Unito (352.000).

Si allarga poi ancora il divario tra il tasso medio di occupazione femminile in Europa (63,3%) e quello italiano che sale ma resta sotto il 50% (al 49,5%). Nel 2018 dopo la Mayotte, regione d'oltremare francese, ci sono quattro regioni italiane agli ultimi posti con la Sicilia che scende dal 29,2% del 2017 al 29,1%. Lavora poco più di una donna su quattro tra i 15 e i 64 anni a fronte del 62,7% in Emilia Romagna e il 72,1% in Germania. Ha un'occupazione inferiore al 30% anche la Campania seguita da Calabria e Puglia. EUROSTAT sullo stato dell'occupazione ad aprile che Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti" riporta nude e crude all'attenzione della cittadinanza affinché l'opinione pubblica comprenda che non è più tempo di aspettare poiché anche se il governo latita ed è impegnato in ben altro, urgono interventi urgenti in campo economico che abbiano concreti effetti sulla ripresa del mercato del lavoro specie quello giovanile che appare il più colpito dalla crisi.

(11 maggio 2019)

Pubblicato in Lavoro Emilia
Domenica, 12 Maggio 2019 07:45

In viaggio nelle aziende del futuro

In viaggio nelle aziende del futuro, tra eccellenza e perfezione, dove l'apprendimento diventa l'abitudine del fare ordinato.

Eccellenza e perfezione sono due delle principali parole che vengono impiegate per declinare una azienda in rapporto ad un'altra, nell'esaltarne l'identità imprenditoriale, connessa alla produzione dei beni e dei servizi o allo stile che adotta in relazione ai propri collaboratori, per raggiungere gli obiettivi definiti in sede di pianificazione strategica.

Di Guido Zaccarelli Mirandola 11 maggio 2019 - Eccellenza è un termine che osservato nella sua radice latina (ex – cèllere) porta il lettore a proiettare il proprio sguardo, e la propria immaginazione, verso qualcosa che sta fuori rispetto a ciò che sta dentro alla realtà osservata. L'eccellenza, significa, fare emergere ciò che le persone hanno dentro di sé per portarlo alla conoscenza altrui, come nel caso della Pietà vaticana realizzata da Michelangelo nel 1498 che innanzi alla bellezza dell'opera affermò: «ho solo tolto il marmo in eccesso».
Il marmo che Michelangelo ordinò alle cave di Carrara nel 1497, conteneva già dentro di sé quella che sarebbe poi diventata "la più bella opera di marmo che sia hoge in Roma".

L'eccellenza significa rendere visibile al mondo l'invisibile. Aristotele parla dell'eccellenza, come un'azione ripetuta nel tempo che si raggiunge solo avendo conoscenza e competenza dell'agire e del fare ordinato. Tutto questo inizia in un momento importante della vita delle persone che si concretizza con l'apprendimento inteso "come coscienza delle realtà, secondo la totalità dei suoi fattori, e la totalità dei fattori dell'uomo,continuamente messi al vaglio altrui, per una crescita declinata verso l'eccellenza". Apprendere è un processo di costante affinamento che porta a fissare la conoscenza appresa nel tempo per fissarla in modo permanente al muro del sapere.

L'apprendimento è un fare circolare e ricorrente senza fine che porta, per istanti successivi, all'eccellenza, quale espressione autentica della raffinatezza, che si ottiene nel tempo attraverso l'imitazione del fare condiviso. Tutto questo diventa arte, essenziale per nutrire l'anima dell'uomo e spingerlo ogni giorno a migliorare la propria eccellenza, grazie alla forza dell'attività umana capace di unificare tutti i fili che intrecciano il reticolo dell'essere umano, che si dispone all'unità, per favorire la compenetrazione tra immagine poetica e vita ordinaria, tra la quotidiana esperienza di vita, e la stessa, impiegata per trasformare le azioni ripetute in un linguaggio creativo periodico e infinito. L'eccellenza assume in questo caso una dimensione aurea che si stacca dalla realtà per aspirare al mondo delle idee, e dei sentimenti, con i quali l'uomo dialoga in silenzio alla ricerca di una nuova identità da impiegare per affinare la relazione con se stesso e gli altri.

Se l'eccellenza eleva l'uomo verso nuovi mondi, cos'è quindi la perfezione?: significa portare a termine qualcosa che una volta completato non abbisogna di nulla. Infatti i greci si riferivano ad un flauto, ad una commedia, quindi a qualcosa di concreto, ad un oggetto ad una cosa visibile che l'uomo poteva toccare con mano per vedere in ogni istante se doveva togliere o aggiungere qualche cosa, perché non fosse privo di nulla. Aristotele riporta a noi le tre dimensioni della perfezione, ciò che è completo, che contiene tutte le parti necessarie, ciò che è buono, e che niente potrebbe essere migliore, e ciò che ha raggiunto lo scopo.

Eccellenza e perfezione agiscono in forma dinamica sul piano dell'espressione e sul piano del contenuto per concludere la loro azione nella qualità, la dimensione immateriale che vede intrise le due dimensioni forgiate dall'abilità dell'uomo che tende ogni giorno a colmare la distanza che lo separa dall'infinito. La qualità diventa l'elemento di sintesi che identifica l'eccellenza e la perfezione in grado di riportare l'abitudine del fare ordinato, declinato sul valore etico dell'impresa. L'abitudine ci porta ad assumere le consuetudini dei luoghi di vita dell'eccellenza e della perfezione che definisce l'identità, il modo di essere e il fare di una azienda.

Riferimenti bibliografici e sitografici:
Guido Zaccarelli, La Conoscenza Condivisa, verso un nuovo modello di organizzazione aziendale e Dalla Piramide al Cerchio, la persona al centro dell'azienda, Franco Angeli Editore.
Riferimenti sitografici: https://www.wikipedia.org/ 
https://www.etimo.it/?term=eccellente 

 

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GUIDO ZACCARELLI

CURRICULUM - Guido Zaccarelli, è docente di informatica, consulente aziendale, saggista e collaboratore redazionale di Gazzetta dell'Emilia. È laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie e frequentato la scuola di alta specializzazione per formatore e consulente d'impresa. È stato referente del Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola e dal 2008 al 2018 docente a contratto di informatica presso l'Università di Modena Reggio.

Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)

Pubblicato in Cultura Emilia

Le ricadute economiche e turistiche sul territorio regionale del Giro d'Italia: nelle città tappa, con la sola "Carovana Rosa" un indotto da oltre 1,5 milioni di euro e 16.400 presenze turistiche negli alberghi – Grande visibilità mediatica grazie alle azioni messe in campo in collaborazione con Rcs, dalla presentazione della Regione e delle sue eccellenze sul sito ufficiale del Giro (65 milioni di pagine web visualizzate) alle dirette quotidiane Rai (media giornaliera di oltre 2 milioni di spettatori) in cui verranno anche raccontati i territori che la corsa toccherà in Emilia Romagna, passando per la "brandizzazione" delle tappe – Sul sito www.emiliaromagnawelcome.com  proposte soggiorno dedicate al Giro

Una grande festa dello sport, un appuntamento che coinvolge ogni anno milioni di appassionati e sportivi, ma anche uno straordinario strumento di promozione del territorio, in Italia e all'estero. Questo è da sempre il Giro d'Italia. E l'edizione 2019, che vede l'Emilia-Romagna grande protagonista, con cinque città tappa - Bologna, sede della partenza, e poi Riccione, Ravenna, Modena e Carpi, oltre alla Repubblica di San Marino – non fa certo eccezione.

A partire dall'indotto totale, sui territori emiliano-romagnoli interessati dalla competizione, stimato in 1.580.000 euro, con 16.400 presenze turistiche complessive, considerando la sola Carovana del Giro nelle cinque città tappa: circa 2mila persone tra atleti, giornalisti, fornitori, organizzatori che dall'11 al 22 maggio pernotteranno e rimarranno in Emilia-Romagna. Dati elaborati da Trademark Italia per l'Osservatorio turistico regionale di Unioncamere Emilia-Romagna.

Un impatto economico destinato a crescere significativamente se si considerano le ricadute sul piano turistico, grazie alla visibilità assicurata a livello internazionale dalla Corsa Rosa. A partire da una copertura televisiva in 198 Paesi nei cinque continenti per un'audience potenziale superiore agli 800 milioni di persone.
Il punto sulle ricadute economiche della Corsa Rosa è stato fatto oggi a Fico Eataly World a Bologna, sede del Quartiere Generale del Giro d'Italia 2019, da Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, Paolo Bellino, Amministratore Delegato di RCS Sport, Davide Cassani, presidente di Apt Servizi Emilia-Romagna, e Massimo Gaudina, capo della rappresentanza italiana della Commissione europea a Milano.

Una grande vetrina per il territorio emiliano-romagnolo
Sessantacinque milioni di pagine web visualizzate sul portale del Giro, dove l'Emilia-Romagna, le sue bellezze e le sue eccellenze sono in primo piano in una sezione dedicata alle regioni della Corsa Rosa (http://www.giroditalia.it/it/regioni/  ); 48 milioni di visualizzazioni video sui social; 2.054 tra giornalisti e fotografi nazionali ed esteri, una social community da 2,8 milioni di utenti. Questi in estrema sintesi i numeri della copertura mediatica del Giro d'Italia 2018. Una gande competizione sportiva, ma anche allo stesso tempo un viaggio suggestivo attraverso il paesaggio, la storia, le eccellenze di un territorio. Che ha coinvolto oltre 10 milioni di spettatori dal vivo lungo il percorso, nelle partenze e negli arrivi.

Imponente in particolare la copertura televisiva del Giro 2018, che ha dunque interessato 198 Paesi collegati in tutto il mondo per un'audience potenziale di 818 milioni di persone. Sulla Rai - che produce e distribuisce le immagini del Giro d'Italia - la media giornaliera è stata di 2.020.000 utenti, nell'ultima ora di ogni tappa: dirette quotidiane che vedranno nelle parole dei telecronisti e degli inviati il racconto dei territori, dei borghi e delle città, delle località attraversate dalla corsa in Emilia-Romagna.

Una visibilità che quest'anno permetterà di accendere i riflettori sui tanti punti di forza dell'Emilia-Romagna: dalla Food Valley con i 44 prodotti Dop e Igp, record europeo; la Motor Valley e i suoi marchi famosi nel mondo, Ferrari, Lamborghini, Ducati, Maserati, in testa; la Wellness Valley e il circuito di stazioni termali. E ancora: la Riviera Romagnola, le città d'arte lungo la via Emilia, l'Appennino e la rete di parchi.
Un'opportunità unica per una regione che nel 2018 ha segnato il record di quasi 60 milioni di presenze e che è stata incoronata destinazione Best in Europe 2018 dalla Guida Lonely Planet. Tra i settori in crescita anche quello del cicloturismo: l'Emilia-Romagna è infatti seconda in Italia dopo il Trentino Alto Adige in questa speciale classifica, con 300mila arrivi all'anno di tourist bike, in prevalenza stranieri (85%).

Tante azioni per dare visibilità a tutto un territorio
Proprio per cogliere al meglio queste opportunità, la Regione ha messo in campo diverse azioni di promozione in occasione del Giro 2019 in collaborazione con Rcs. A partire dalle tante informazioni sul territorio emiliano-romagnolo - dalle testimonianze artistiche e architettoniche, ai prodotti tipici - presenti sulla Guida Tecnica del Giro, il cosiddetto "Garibaldi", che giornalisti e appassionati possono scaricare da giroditalia.it.
Anche lo speciale di Bell'Italia "Sulle Strade del Giro" distribuito in 100.000 copie, dedica un ampio approfondimento alle eccellenze dell'Emilia-Romagna. Mentre proposte di soggiorno legate all'evento sono sul sito www.emiliaromagnawelcome.com 
Nei villaggi partenza (aperti a tutto il pubblico) della tappa di Bologna, così come in quelle di Riccione e Ravenna, uno stand di Apt Servizi distribuirà materiale promozionale sulle vacanze attive e il cicloturismo in Emilia-Romagna.

Ma non solo: il logo della Regione Emilia-Romagna - più il logo #inEmiliaRomagna - sarà presente lungo il percorso, nei punti di partenza e di arrivo, sul podio delle premiazioni, nonché negli spazi dedicati alle interviste.

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