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Giovedì, 24 Dicembre 2015 09:21

Frana di La Fratta, partiti i primi lavori

Avviato il cantiere che permetterà di riaprire la Sp 73 da San Polo a Grassano, chiusa dalla scorsa primavera. Il merito però, non è di Babbo Natale, ma della Provincia che ha aggiudicato con procedura d'urgenza alla ditta Parenti costruzioni snc di Villa Minozzo gli attesi lavori del primo dei due stralci. -

Reggio Emilia, 24 dicembre 2015

Babbo Natale magari esiste davvero. Eppure il cantiere che si è aperto ieri mattina non è frutto del simpatico nonno lappone, ma della Provincia di Reggio Emilia che dal Decreto Farini del 1859 è sempre esistita e, nonostante tutto, esiste ancora. E che - rispettando gli impegni che erano stati ripetutamente presi - nei giorni scorsi ha aggiudicato con procedura d'urgenza alla ditta Parenti costruzioni snc di Villa Minozzo gli attesi lavori del primo dei due stralci con i qualigrazie a un contributo dell'Agenzia regionale di Protezione civileverranno risolti i problemi causati dalla frana La Fratta, che dalla scorsa primavera ha comportato la chiusura della Sp 73 da San Polo a Grassano.
Ne danno notizia il presidente e il consigliere provinciale delegato alle Infrastrutture, Giammaria Manghi e Andrea Tagliavini, annunciando che "già questa mattina è stato avviato il cantiere, rispettando dunque gli impegni che la Provincia si era assunta nei confronti di Comune e cittadini".
Questo primo stralcio – che prevede la realizzazione di un'opera di sostegno costituita da un muro con fondazioni su pali di grande diametro e con una profondità 12 metri – permetterà già di poter riaprire la Sp 73 alla circolazione. "Il secondo stralcio dovrebbe essere finanziato grazie a un ulteriore stanziamento dell'Agenzia regionale di Protezione civile, atteso nelle prossime settimane, con il quale contiamo di effettuare una decina di interventi nel nostro territorio", aggiunge il consigliere provinciale Andrea Tagliavini.
L'intervento a La Fratta rientrava tra le priorità segnalate dalla Provincia di Reggio Emilia all'Agenzia regionale della Protezione civile nel corso del summit svoltosi lo scorso ottobre proprio a San Polo. "Abbiamo ripetutamente detto che i lavori sarebbero stati avviati entro la fine dell'anno ed è quello che è avvenuto, quindi è davvero inesatto e ingeneroso parlare di continue promesse a vuoto da parte della Provincia che, pur nella difficoltà di una situazione finanziaria nota a tutti, si è sempre impegnata con serietà per risolvere il disagio degli abitanti delle frazioni", concludono il presidente Manghi e il consigliere Tagliavini.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Bilancio di fine anno sull'attività della Provincia di Reggio Emilia. L'ente prosegue il cammino di riforma verso le aree vaste dopo la Legge 56. I dipendenti dai 391 del 2013 passeranno a circa 190. Manghi: "Nessun esubero, risultato di grande soddisfazione". -

Reggio Emilia, 18 dicembre 2015 -

Tutti i numeri relativi all'attività del Consiglio provinciale, dell'Assemblea dei sindaci e dello stesso Presidente; e ancora un aggiornamento sul personale (prepensionamenti, dipendenti transitati in Regione, in mobilità, comando e rimasti in Provincia) e le cifre relative alla razionalizzazione degli spazi e ai conseguenti risparmi di spesa. E' stato un vero e proprio bilancio di fine anno sull'attività della Provincia di Reggio Emilia – accompagnato da una serie di riflessioni sul cammino di riforma verso le aree vaste dopo la Legge 56 - quello illustrato questa mattina dal presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi.

I numeri

Insieme al segretario generale Alfredo Luigi Tirabassi il presidente Manghi ha fornito i numeri relativi all'attività svolta dalla "nuova Provincia": 22 sedute e 77 atti approvati (delibere, odg, interpellanze, comunicazioni) dal Consiglio provinciale; 5 sedute e 10 atti approvati dall'Assemblea dei Sindaci; 11 sedute e 31 punti trattati dalle Riunioni di Presidenti di Unione, fino ai ben 216 decreti firmati dallo stesso presidente. Numeri, questi ultimi, in linea con quelli degli ultimi due anni - nel 2013 e nel 2014 i decreti erano stati rispettivamente 293 e 188 – quando la Provincia era ancora un ente di primo grado ed era governato da una giunta (impossibile, invece, un raffronto sull'attività del Consiglio provinciale, passato con la riforma da 30 a 10 membri).

Il personale

La riforma ha inciso pesantemente soprattutto sul personale. Oltre al dimezzamento della spesa (da 15 a 7,5 milioni), dai 391 dipendenti del 2013 (pre Legge Delrio), si è passati ai 374 del 2014 (pre Finanziaria 2015) per arrivare al 31 ottobre scorso a 350. Con l'anno nuovo si scenderà ulteriormente a circa 190 (compresa una dozzina di agenti di Polizia provinciale), visto che ci saranno 106 trasferimenti alla Regione (un terzo dei quali verrà però ri-assegnato alla Provincia per deleghe riattribuite a Palazzo Allende), 16 andranno in mobilità (12 verso Comuni e Unioni; 4 verso i Tribunali di Reggio Emilia e Napoli), altri 16 (sui 33 totali nel biennio) andranno in pre-pensionamento e i 55 addetti dei Centri per l'impiego dovrebbero passare a un'agenzia regionale o nazionale (fino a quando non verrà chiarito, rimarranno ovviamente in carico alla Provincia). Ridotti drasticamente anche i dirigenti, passati da 11 a 3. "Ma il numero più importante è lo "zero" che riempie la casella degli esuberi, perché questa era la mia più grande preoccupazione nel momento in cui ho assunto questo incarico", ha detto il presidente Manghi sottolineando "l'altrettanto grande soddisfazione con cui oggi posso dire che nessuno ha perso il posto di lavoro, un risultato che non era affatto scontato almeno fino alla circolare Madia dello scorso gennaio".

Altri risparmi

Oltre al dimezzamento della spesa complessiva per il personale (-7,5 milioni) e, ovviamente, all'azzeramento delle indennità a presidente e consiglieri che con la riforma Delrio lavorano gratuitamente, altri significativi risparmi sono stati ottenuti grazie alla razionalizzazione delle sedi: la chiusura delle sedi di via Mazzini (Servizio Scuola) e via Guido da Castello (Servizio Pianificazione) ha comportato un risparmio tra affitti, spese condominiali e utenze di 230.470 euro (rispettivamente di 158.386 e 72.084 euro). "Stiamo meditando di chiudere anche Palazzo San Giovannino, con risparmio di ulteriori 70.000 euro, mentre la sede di Mancasale passerà in carico alla Regione con il Servizio Agricoltura", ha aggiunto il presidente Manghi ricordando anche come la Provincia abbia ridotte le proprie partecipazioni da 16 a 10.

Il futuro

 "Ora che abbiamo ridefinito funzioni, organici e sistema generale siamo dunque in grado di affrontare il secondo tempo di una riforma che non potrà comunque prescindere, io credo, dalla necessità di mantenere un ente di coordinamento territoriale intermedio tra Comuni e Unioni e la Regione – ha concluso il presidente Giammaria Manghi – Al di là della eliminazione delle Province, che dovrà comunque passare dalla riforma del titolo V della Costituzione e dunque anche dal referendum, il grande dibattito è appunto questo: deve rimanere o no un ente di coordinamento territoriale intermedio? Io credo di sì: si tratta di decidere quale, con quale architettura e per occuparsi di cosa".
E' il tema, insomma, delle cosiddette aree vaste, a proposito delle quali il presidente Manghi si è detto "non convinto da alcune sortite di questi giorni, tese a unire pezzi di province diverse in base all'omogeneità delle aree produttive". "Fatico a immaginare Reggio senza Modena in un progetto di riordino e continuo a vedere l'area Emilia quale approdo migliore per ragioni storiche, omogeneità sostanziale, un brand e quindi una riconoscibilità ottimi, volumi economici pari o in alcuni casi addirittura superiori a quelli dei due poli, Milano e Bologna, tra i quali ci collochiamo", ha aggiunto, precisando di aver riscontrato "buona disponibilità" da parte degli amministratori di Piacenza e Parma ed anche dal sindaco di Reggio, mentre con quelli di Modena "non ho ancora avuto l'occasione di confrontarmi".

Rispondendo alle domande dei giornalisti, il presidente Manghi ha infine definito quali momenti più difficili di questi primi 14 mesi di mandato "appunto il timore degli esuberi, ma anche la chiusura di alcune partite delicate, dalle Fiere a Montefalcone alla Matilde Spa, che rappresentavano un pezzo di storia di questo ente sul quale abbiamo fatto scelte diverse rispetto al passato". "La riforma di buono ha portato gli enti locali direttamente dentro al centro di coordinamento territoriale, ma fare il presidente di una Provincia è decisamente un lavoro massacrante, perché si unisce agli impegni di sindaco di Poviglio e di presidente dell'Unione, che affronto tuttavia con passione anche perché mi offre l'opportunità di vivere in prima persona una fase di cambiamento importante per il nostro Paese", ha concluso il presidente Manghi.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Lo spettacolo "Via la maschera bullo!" messo in scena da Galvani-Iodi, Zanelli, Corso e Carrara terzo al concorso nazionale "No bulls be friends": gli istituti si divideranno 3.500 euro. La Provincia ha promosso la partecipazione al concorso, nell'ambito del progetto promosso dall'Unione delle Province d'Italia e finanziato nell'ambito dell'iniziativa Azione ProvincEgiovani, nata da un'intesa tra la stessa Upi e il Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei ministri. -

Reggio Emilia, 14 dicembre 2015 -

Si è classificato al terzo posto al concorso teatrale nazionale "No bulls be friends" – che significa un premio di 3.500 euro da dividere tra i quattro istituti coinvolti – lo spettacolo "Via la maschera bullo!" messo in scena dalle scuole superiori Galvani-Iodi e Zanelli di Reggio, Carrara di Guastalla e convitto Corso di Correggio con la collaborazione dell'associazione Pro.di.Gio. e del Centro teatrale europeo Etoile. La buona notizia è stata comunicata l'altro giorno dalla vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia con delega all'Istruzione, Ilenia Malavasi, ai dirigenti dei quattro istituti. E' stata infatti la Provincia a promuovere la partecipazione al concorso, nell'ambito del progetto promosso dall'Unione delle Province d'Italia e finanziato nell'ambito dell'iniziativa Azione ProvincEgiovani, nata da un'intesa tra la stessa Upi e il Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei ministri: l'iniziativa, aveva come obiettivo principale quello di sensibilizzare le nuove generazioni, attraverso l'arte del teatro, sul fenomeno del bullismo al fine di promuovere una cultura del rispetto e dell'accettazione di sé e dell'altro.
"Davvero complimenti, e un grazie sentito, ai ragazzi che hanno saputo mettersi in discussione su un tema così impegnativo, affrontandolo con impegno, serietà e tanta intelligenza e dimostrando grande capacità di analisi – commenta la vicepresidente Ilenia Malavasi - Come Provincia, cercheremo di dare continuità al progetto, per coinvolgere altre scuole e altri territori, avendo individuato una metodologia innovativa ed efficace, apprezzata tanto dagli studenti, quanto dai docenti".
Dopo aver debuttato a Novellara lo scorso marzo ed essere stato in seguito messo in scena a Correggio (si sta allestendo lo spettacolo anche a Reggio), il video di "Via la maschera bullo!" è infatti risultato tra i più votati online ed è quindi stato sottoposto alla valutazione di una giuria di tecnici che hanno decretato i vincitori. Grazie al terzo posto il progetto reggiano ha ottenuto un premio di 3.500 euro - da utilizzare per materiale didattico o tecnologico – che è stato suddiviso tra i quattro istituti sulla base degli studenti (in tutto 62) che hanno partecipato.
"Quello curato da Etoile e Pro.di.Gio. è stato davvero un bel progetto, che ha permesso ai ragazzi di analizzare e mettere in discussione il concetto di bullismo attraverso un percorso educativo, trovando nella dimensione del gioco drammatico stimoli e motivazioni per comprendere il fenomeno – conclude la vicepresidente della Provincia - Sul tema del bullismo nelle scuole siamo impegnati sia aiutando i ragazzi a utilizzare la loro creatività per trattare, e dunque fronteggiare, un argomento difficile, sia aumentando il controllo e la sorveglianza, come conferma il recente investimento stanziato dalla Provincia per il Polo scolastico di via Makallé. Fondamentale resta comunque il ruolo anche di insegnanti, dirigenti e genitori per eliminare definitivamente uno dei comportamenti più a rischio durante l'adolescenza, spesso preludio di condotte più gravi anche all'esterno del mondo scolastico, che allarmano l'intera comunità».

(fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Reggio Emilia, buone notizie per le infrastrutture della montagna. A Bologna incontro tra Provincia e Anas per realizzare un secondo lotto di interventi – dal Bocco a Vezzano, dopo quelli tra Felina e Castelnovo – per aumentare sicurezza e scorrevolezza. "L'obbiettivo è quello di arrivare a un secondo Accordo di programma tra Anas e Provincia, dopo quello che ha già portato alla realizzazione di ben 5 interventi, per un importo di circa 9 milioni, nel tratto di Statale 63 compreso tra Felina e Castelnovo Monti, tra cui il nuovo ponte di Pignedolo" - spiega Andrea Tagliavini. -

Reggio Emilia, 12 dicembre 2015 -

Altre buone notizie per le infrastrutture della nostra montagna dall'incontro delle settimane scorse a Bologna tra la Provincia e i vertici regionali di Anas. A due mesi dal confronto a Roma, promosso dalla senatrice Pd Leana Pignedoli, tra lo stesso presidente di Anas Gianni Vittorio Armani, Andrea Tagliavini per la Provincia di Reggio Emilia e i sindaci dei Comuni attraversati dalla Statale 63, a Bologna il consigliere provinciale delegato alle Infrastrutture – insieme al dirigente del Servizio Valerio Bussei – ha incontrato il capo Compartimento dell'Emilia-Romagna di Anas Nicola Prisco e il dirigente dell'Area tecnica Matteo Castiglioni.

"L'obbiettivo è quello di arrivare a un secondo Accordo di programma tra Anas e Provincia, dopo quello che ha già portato alla realizzazione di ben 5 interventi, per un importo di circa 9 milioni, nel tratto di Statale 63 compreso tra Felina e Castelnovo Monti, tra cui il nuovo ponte di Pignedolo - spiega Andrea Tagliavini – Parliamo sempre di opere finalizzate ad aumentare sicurezza e scorrevolezza attraverso allargamenti della sede stradale o rettifiche di curve, questa volta nel tratto più a nord e dunque più vicino alla città, dal Bocco a scendere fino a Vezzano". Anche in questo caso sarà la Provincia di Reggio a predisporre uno studio di fattibilità dei vari interventi che sarà alla base della fase progettuale del nuovo Accordo di programma con Anas, che compatibilmente con le proprie risorse si farà carico di finanziare i progetti.
"Contiamo di completarlo entro fine primavera e di contribuire ad aumentare la sicurezza e a ridurre ulteriormente i collegamenti tra la montagna e la città, dopo gli almeno 20 minuti già "risparmiati" dal 2004 con 10 chilometri e mezzo di nuove strade o di adeguamenti per un investimento di 89,4 milioni di euro grazie a un lavoro di squadra che oltre alla Provincia ha coinvolto Comuni, Regione, Anas e parlamentari", aggiunge il consigliere delegato Tagliavini.

Nel corso dell'incontro di Bologna si è fatto il punto anche sui diversi interventi in corso o in fase di realizzazione da parte di Anas: "Per quanto riguarda il ripristino della frana di Collagna i lavori sono stati realizzati all'80% e Anas conta di concluderli in primavera, mentre da aprile è previsto un altro intervento di messa in sicurezza nella zona degli Schiocchi per un impegno di 600.000 euro – spiega Tagliavini – Mentre per la nuova rotatoria di Vezzano nei pressi della zona industriale vicino al torrente Campola, progettata dalla Provincia e già finanziata da Anas con circa 300.000 euro, l'obiettivo è quello di arrivare a gara entro i primi mesi del 2016".
Confermati infine interventi per 8,8 milioni finalizzati all'ammodernamento e alla messa in sicurezza delle gallerie: impianti di illuminazione e ventilazione, segnaletica, dispositivi di sicurezza, infiltrazioni d'acqua e cablaggio. Per gli 1,1 chilometri di quella di Casina gara e inizio dei lavori sono previsti nel prossimo anno, mentre da gennaio partirà la progettazione esecutiva degli interventi più corposi previsti sui 2,5 chilometri della galleria del Seminario.
La Provincia sta intanto lavorando per il completamento della variante alla Statale 63 a Ponterosso di Castelnovo Monti: dopo l'alienazione dell'immobile ex Car, si stanno cercando le ultime risorse mancanti per far ripartire i lavori il prossimo anno.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Sabato la presentazione degli istituti superiori nei distretti. Online la guida di Polaris. Anche quest'anno, manifesti e volantini del Salone dell'orientamento sono stati realizzati praticamente a costo zero grazie alla progettazione curata dagli studenti dell' indirizzo grafico del "Pascal" di Reggio Emilia e alla stampa effettuata dall'indirizzo grafico del "D'Arzo" di Montecchio e Sant'Ilario. -

Parma, 10 dicembre 2015 -

Dopo il successo del 28 novembre, con cinquemila persone che hanno affollato la sede dell'Università di Reggio Emilia, sabato il Salone dell'orientamento promosso per il sesto anno dalla Provincia al fine di aiutare i 4.886 ragazzi reggiani chiamati a scegliere – insieme alle loro famiglie – la scuola superiore, fa tappa in provincia. L'iniziativa si svolgerà alle 15 di sabato 12 dicembre contemporaneamente a Montecchio (istituto D'Arzo, via per Sant'Ilario 28/c); Guastalla (istituti Russell e Carrara, via Sacco e Vanzetti 1); Scandiano (istituto Gobetti, via della Repubblica 41); Correggio (liceo Corso in via Roma 15; convitto Corso in via Bernieri 8; istituto Einaudi in via Prati 2; liceo paritario D'Aquino in via Contarelli 3/5), mentre a Castelnovo Monti, l'attività di presentazione per le scuole superiori è prevista per le 14.30 al Teatro "Bismantova" in via Roma 75. In tutte le sedi sarà presente un operatore di Polaris della Provincia per fornire informazioni.

Anche quest'anno, manifesti e volantini del Salone dell'orientamento sono stati realizzati praticamente a costo zero grazie alla progettazione curata dagli studenti dell' indirizzo grafico del "Pascal" di Reggio Emilia e alla stampa effettuata dall'indirizzo grafico del "D'Arzo" di Montecchio e Sant'Ilario.
Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito della Provincia di Reggio Emilia www.provincia.re.it  oppure contattare il servizio Polaris (telefono 0522.444.855 e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ). Sempre sul sito della Provincia può essere scaricata la guida curata da Polaris con tutte le informazioni utili per conoscere le nostre scuole e la loro offerta formativa, che verrà comunque consegnata entro Natale a ognuno dei quasi 5.000 ragazzi in uscita dalle scuole medie.
"La scelta della scuola superiore è un momento importante per gli studenti e le loro famiglie, chiamati a una decisione che va ponderata con attenzione, valutando gli interessi e le potenzialità di ogni ragazzo al fine di individuare la scuola migliore per esprimere il talento che è in ognuno di noi, assicurandone così il successo formativo – sottolinea la vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Ilenia Malavasi - Data la complessità della scelta, la Provincia ha organizzato diverse iniziative, utili a conoscere la ricca offerta formativa presente nel territorio provinciale, a partire dal Salone dell'orientamento, dove è possibile approfondire ogni curiosità, incontrando direttamente le scuole, dagli studenti ai docenti, ai dirigenti scolastici. Come ulteriore aiuto alla scelta è possibile inoltre chiedere una consulenza individuale a Polaris, dove personale preparato e formato può fornire un supporto orientativo e risposte personalizzate alle esigenze dei ragazzi".

(fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Solo negli ultimi due anni oltre 300 giovani e probabili altri 252 posti con i prossimi bandi. Il punto su questa bella opportunità per i ragazzi (e non solo) alla prima Assemblea provinciale. Sono intervenuti, con le loro testimonianze, anche diversi ragazzi impegnati nei vari progetti. -

Reggio Emilia, 4 dicembre 2015 -

Si è tenuta martedì, promossa dal Coordinamento provinciale Enti Servizio civile (Copresc) di Reggio Emilia, la prima Assemblea provinciale del Servizio civile. Oltre a fare il punto della situazione sui progetti di servizio civile volontario in svolgimento presso gli enti, pubblici e privati, reggiani, l'Assemblea ha avuto lo scopo di informare i volontari sulle forme di rappresentanza che il sistema del Servizio civile offre a livello nazionale e regionale, a partire dalla possibilità di eleggere rappresentanti dei giovani in servizio civile. Attraverso le Consulte regionali e quella nazionali, i rappresentanti potranno diventare interlocutori delle istituzioni competenti (Regione Emilia-Romagna e Dipartimento nazionale per il Servizio civile), avanzando proposte sui temi del servizio civile agli enti, che saranno così tenuti a prendere in considerazione anche il punto di vista dei giovani (le elezioni a livello regionale si terranno a Bologna nei primi mesi del prossimo anno).

"Per la prima volta ho avuto l'onore di presiedere l'Assemblea provinciale del Servizio civile che abbiamo deciso di tenere nella Sala del Consiglio provinciale a Palazzo Allende, un luogo istituzionale proprio per dare maggiore valore a questo incontro che ha registrato un'ottima partecipazione, con circa 60 persone tra civilisti ed enti aderenti al Coordinamento", spiega la presidente del Copresc, Ilenia Malavasi. Con lei, in Assemblea, erano presenti anche i consiglieri del Copresc Massimo Becchi (Arci) , Lauro Menozzi (associazione Pro.Di.Gio) e Isacco Rinaldi (Caritas), nonché i referenti del Servizio civile di numerosi enti associati come i Comuni di Cavriago, Novellara, Reggio Emilia e Scandiano, la cooperativa San Gaetano, il Coordinamento della Protezione Civile di Reggio Emilia e l'Associazione Papa Giovanni XXIII.

Ad oggi sono ben 42 gli enti associati al Copresc di Reggio Emilia che, tra il 2014 e il 2015, hanno gestito oltre 300 posti tra servizio civile regionale e nazionale. "Il nostro territorio si è candidato su bandi, ancora non approvati, per ulteriori 252 posti, a conferma di come questa attività sia diventata sempre più rilevante sia dal punto di vista organizzativo sia per le ricadute positive per il nostro territorio e per i nostri ragazzi", sottolinea la presidente Malavasi, esprimendo il proprio ringraziamento "a tutti coloro che hanno contribuito a questo bel risultato".

Sono intervenuti, con le loro testimonianze, anche diversi ragazzi impegnati nei vari progetti: Luisa La Croce e Silvana Kalaj (in servizio presso l'istituto scolastico Scaruffi-Levi-Tricolore in un'attività di dopo-scuola e mediazione interculturale tra alunni italiani e stranieri), Paola Mazza Paola, Nicolò Bottazzi e Daniel Troisi (associazione Papa Giovanni XXIII°, impegnati in ambito assistenziale nella lotta alla dipendenza patologica dal gioco d'azzardo per utenti assistiti in strutture residenziali di età compresa tra i 18 e i 60 anni), Gabriele Mammi e Marco Colombo (Fondazione Mondinsieme di Reggio per un progetto educativo legato al tema delle seconde generazioni), Martina Ligabue e Esraa Ahmed Mahdy (gruppi di lettura ad alta voce nei reparti e prestito libri ai degenti dell'arcispedale Santa Maria Nuova), Fabiana Montanari e Siriana Potenza (impegnati per il Comune in attività di progettazione e consulenza educativa e attività alla biblioteca "Panizzi"), Letizia Violi e Filippo Zanichelli (analogo servizio, ma al Centro culturale comunale "Multiplo" di Cavriago).

"Tutti i ragazzi civilisti hanno messo in evidenza quanto sia importante per loro questa esperienza, anche come opportunità orientativa e formativa rispetto ai futuri sbocchi occupazionali – conclude la presidente Malavasi - La cosa più importante è che questi giovani sviluppano la consapevolezza di essere parte di una comunità di cui imparano a diventare una risorsa. Mi auguro quindi che altri enti si avvicinino al Copresc, utilizzando di più il servizio civile volontario che rappresenta davvero una bella opportunità".

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Stamattina l'incontro tra gli studenti di 13 scuole superiori che la scorsa estate hanno studiato e lavorato per un mese in Europa grazie al progetto "Movet" della Provincia e quelli interessati ai ben 321 posti disponibili per il prossimo anno. Ilenia Malavasi: "Esperienza fondamentale". -

Reggio Emilia, 30 novembre 2015 - tutte le foto in galleria in fondo al testo -

Partono da Reggio Emilia, per un mese studiano la lingua e lavorano all'estero e rientrano diversi: più maturi, più aperti, più pronti ad affrontare il mondo – quello del lavoro, ma non solo – o con le idee più chiare sull'università da intraprendere. Oppure non ritornano, perché trovano subito lavoro: come è successo a Costantin Luca, uno studente di orgini moldave del "Motti" che a Malta è rimasto come cuoco per tutta la stagione estiva, o a Waqar Fahad, un ragazzo pachistano del "Carrara" di Guastalla che è tuttora in Irlanda con un contratto in uno studio di amministrazione e contabilità
Sono i giovani reggiani della "generazione Erasmus+", che questa mattina hanno affollato l'aula magna dell'Università per raccontare le loro esperienze agli studenti che, facendo quest'anno la quarta superiore, saranno i protagonisti dei prossimi progetti coordinati dall'Ufficio politiche comunitarie Provincia di Reggio Emilia: ben 4, per un importo di 1 milione e mezzo di euro, un vero record. Il prossimo anno, infatti, altri 321 studenti (228 di quarta superiore e 93 neodiplomati) potranno infatti a loro volta "vivere quest'esperienza che è davvero importante non solo perché consente di mettere in pratica le abilità acquisite a scuola, di avere un primo approccio col mondo del lavoro e di affrontare meglio la scelta dell'università da intraprendere – ha sottolineato la vicepresidente della Provincia, Ilenia Malavasi – ma anche perché per moltissimi di loro rappresenta la prima opportunità di vita fuori casa: all'estero questi ragazzi non imparano solo la lingua o un lavoro, ma anche a farsi da mangiare, a lavarsi i vestiti, insomma crescono come cittadini e come studenti". Come ha riconosciuto Laura Paciotti del "Motti", per la quale la sua "a Malta ha rappresentato un'esperienza positiva che ci ha aiutato a crescere e farci capire com'è il mondo fuori dalla "chioccia" dei nostri genitori". E' un modo, insomma, anche per "darsi una mossa", come suggerisce del resto l'azzeccato acronimo del progetto gestito dalla Provincia: Movet (Mobility for vocational and educational training), che dall'inglese passa al latino ammiccando al dialetto reggiano.
E che questi ragazzi siano tornati diversi, più maturi e brillanti, lo ha confermato la mattinata che - con la regia della stessa Ilenia Malavasi, di Martino Soragni dell'Ufficio politiche comunitarie della Provincia e di Fabio Pasquale, amatissimo formatore di ragazzi e docenti dell'Agenzia per la mobilità internazionale di Arezzo, consolidato partner di Palazzo Allende – si è snodata tra i racconti di studenti e professori. Per tutti, vale la testimonianza di Marianna Facchini del liceo "Corso" di Correggio che è stata nel Regno Unito: "Lavorando in una scuola di lingua e vivendo in una casa multietnica, le mie prospettive si sono ampliate, il mio modo di pensare non è più su una scala locale, ma internazionale, e questo mi fa sperare nel futuro, nello scambio di esperienze, di vite, di strade che si intrecciano, di porte che si aprono: perché a volte per iniziare a raccontare una storia, a costruire la propria carriera, il proprio avvenire è necessario diventare qualcun altro...".

I progetti

Quello raccontato stamattina attraverso le parole e le immagini di ragazzi e studenti è stato il progetto Movet (Mobility for vocational and educational training), promosso dalla Provincia di Reggio Emilia nell'ambito del Programma Erasmus+ KA1 VET in collaborazione con 13 scuole superiori: "Ariosto-Spallanzani", "Aldo Moro", "Canossa", "Chierici", "Corso", "Motti", "Gobetti", "Scaruffi - Levi - Tricolore", "Zanelli", "Pascal", "Cattaneo - Dall'Aglio", "Russell" e "Carrara". Cento gli studenti di quarta superiore (e 30 i neodiplomati che rientreranno a dicembre) che la scorsa estate hanno vissuto presso famiglie ospitanti o in appartamenti condivisi, imparato la lingua e lavorato in Regno Unito (Cardiff), Irlanda (Cork), Germania (Pforzheim nella provincia gemella dell'Enzkreis), Portogallo (Lisbona), Spagna (La Coruña) e Malta grazie a borse di studio che hanno coperto i costi di viaggio, vitto, alloggio, corso di lingua e assicurazione.
Ma la Provincia è già al lavoro per i prossimi progetti: per partecipare al prossimo bando e soprattutto per gestire i quattro che sono stati approvati la scorsa primavera e che la prossima estate permetteranno ad altri 321 giovani reggiani di affrontare a loro volta questa importante esperienza. "Reggio Emilia è stata la realtà che più di tutte, a livello nazionale, lo scorso anno è stata capace di raccogliere finanziamenti per i nostri ragazzi, a conferma della capacità di fare rete che caratterizza la nostra terra – conclude la vicepresidente della Provincia, Ilenia Malavasi - Tutto ciò è merito del grande lavoro di progettazione svolto dai nostri uffici e della preziosa collaborazione con tutte le scuole superiori della provincia, cui si aggiungono i tanti partenariati locali, dalle imprese alle associazioni di categoria".

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

La task-force della Provincia di Reggio Emilia: presentate le misure per incentivare la sicurezza stradale e prevenire il disagio dei reggiani: campagna informativa con Aci e Seta, info in tempo reale su social-media e portale Infoneve. Le ordinanze in atto. -

Reggio Emilia, 27 novembre 2015 -

Anche quest'inverno, nonostante i noti problemi legati ai tagli di risorse, la task-force della Provincia di Reggio Emilia è pronta a scattare per incrementare la sicurezza stradale e fronteggiare al meglio neve e ghiaccio: 127 lame, 62 salatori e 2 frese, oltre a 39 uomini, tra tecnici, sorveglianti ed operai stradali, sono già pronti per intervenire sui quasi mille chilometri di strade provinciali. Come sempre – oltre al Comitato operativo viabilità che fa capo alla Prefettura - è previsto un sistema di coordinamento con la Protezione civile e le forze dell'ordine per il presidio delle strade nei momenti meteorologici più critici al fine di supportare gli automobilisti in difficoltà ed evitare il blocco alla circolazione, mentre attraverso i social media (il profilo Twitter e la pagina Facebook della Provincia) e l'apposito sito Infoneve attivato dallo scorso gennaio sarà possibile avere informazioni in tempo reale su meteo e percorribilità strade.

Il piano antineve della Provincia è stato illustrato questa mattina dal presidente Giammaria Manghi insieme al consigliere delegato alle Infrastrutture e Mobilità della Provincia di Reggio Emilia Andrea Tagliavini e al dirigente del Servizio Valerio Bussei e ai vertici dei partner della campagna informativa "Pronti per l'inverno": il presidente e il direttore di Aci Reggio Emilia Marco Franzoni e Cesare Zotti; il presidente e il responsabile commerciale di Seta Vanni Bulgarelli e Matteo Domenicali.
"La pulizia delle strade in caso di nevicate è un'azione primaria di salvaguardia della sicurezza dei cittadini – ha detto il presidente della Provincia, Giammaria Manghi - Rientra tra gli ambiti prioritari dei servizi pubblici che intendiamo assolutamente mantenere e, anche se la gestione in dodicesimi non ci agevola, abbiamo deciso di stanziare a questo scopo 2 milioni di euro, considerando che lo scorso anno, praticamente con la sola, ma particolarmente intensa, nevicata del 4 e 5 febbraio, abbiamo speso 1,7 milioni e utilizzato ben 8.000 tonnellate di sale".

Oltre al lavoro sulle strade, altrettanto importante è l'attività di informazione, "che la Provincia continuerà ad assicurare in tempo reale attraverso social-media e il portale Infoneve, e quella di comunicazione perché non dobbiamo dare per scontato che tutti siano pronti ad affrontare le nevicate", ha aggiunto il presidente Manghi sottolineando l'importanza "dell'azione sinergica con Seta e Aci che da tempo ci sostengono in queste iniziative di sensibilizzazione dei cittadini.
"La gestione della neve non può essere fatta quando nevica, ma va fatta prima – ha proseguito il consigliere provinciale delegato alle Infrastrutture e Mobilità Andrea Tagliavini – Anche quest'anno la Provincia si è organizzata per tempo su tutti i fronti, a partire ovviamente dagli aspetti operativi che, oltre che dal nostro personale, saranno assicurati da 53 ditte, tutti presenti sul territorio, individuate con procedura ad evidenza pubblica".

I dettagli della campagna infocomunicativa sono stati illustrati dal dirigente del Servio Infrastrutture della Provincia, Valerio Bussei: "Mettendo sistema i vari enti che si occupano di mobilità, da Seta ad Aci, anche quest'anno attraverso spot radiotelevisivi e opuscoli distribuiti in stazioni di servizio, scuole e altri luoghi pubblici diffonderemo le buone pratiche tra gli utenti della strada incentivando, specie in caso di maltempo, l'utilizzo dei mezzi pubblici. Come Provincia, poi, utilizzeremo ancora un servizio meteo personalizzato, quest'anno curato da ReggioEmiliaMeteo, importantissimo ad esempio, per predisporre al meglio le operazioni di salatura".

Info in tempo reale. Anche quest'anno la Provincia di Reggio Emilia garantirà poi un numero verde 800.555.311 a disposizione degli utenti 24 ore su 24 per segnalare eventuali criticità e per il miglioramento del servizio. Aggiornamenti in tempo reale su meteo e traffico saranno assicurati attraverso il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE (hashtag #meteoRE #REneve) e la pagina Facebook. Da ormai due anni, inoltre, la Provincia h a attivato uno specifico portale infoneve.provincia.re.it con informazioni sullo stato della viabilità ed eventuali emergenze. Predisposto con una versione ottimizzata anche per il mobile il portale Infoneve pubblica anche una mappa attraverso la quale sarà possibile monitorare il percorso di 155 mezzi antineve (delle 127 lame, 36 sono infatti provviste anche di salatore) attivi sul territorio provinciale e dotati di Gps, è a disposizione di tutti i Comuni reggiani e sarà uno strumento importante specie per i più piccoli che avranno in questo modo la possibilità di raggiungere il maggior numero di cittadini per ogni genere di comunicazione, comprese quelle (sempre richiestissime da parte delle famiglie) relative a eventuali chiusure delle scuole.

"Seta è pronta, come sempre, ad affrontare il prossimo inverno garantendo agli utenti un servizio di trasporto in condizioni di sicurezza e di comfort – ha detto il presidente Vanni Bulgarelli - Tutti i mezzi sono già stati provvisti di pneumatici idonei all'uso invernale: in particolare, i mezzi in circolazione nei tratti montani sono dotati di pneumatici con mescola più performante alle basse temperature e tassellatura più marcata, ed equipaggiati con catene per assicurare ulteriore sicurezza anche con condizioni meteo particolarmente gravose".
Anche Seta sta poi lavorando sul fronte informativo: "In caso di allerta neve gli utenti verranno avvisati mediante specifici messaggi informativi veicolati tramite i display elettronici presenti in circa 70 fermate distribuite sul territorio reggiano e, in via sperimentale, nei giorni di maltempo e di condizioni critiche di viabilità Seta avvieremo un potenziamento del personale addetto alla sala operativa di Reggio Emilia, che rappresenta il 'cuore' organizzativo di tutto il servizio svolto nei tre bacini provinciali serviti dall'azienda, per consentirà agli utenti di ricevere informazioni in tempo reale sulle effettive condizioni in cui si svolge il servizio, attraverso aggiornamenti sul sito internet www.setaweb.it  e tramite la app gratuita di Seta", ha aggiunto Bulgarelli.

"Ringraziamo la Provincia per l'opportunità concessaci anche quest'anno – ha concluso il presidente di Aci Reggio Emilia Marco Franzoni - Crediamo molto in questa campagna di sensibilizzazione degli automobilisti, del resto quello a favore della sicurezza è un impegno che l'Automobile Club porta avanti su tanti fronti, a partire dai giovani e dalle scuole. La campagna promossa ormai da anni con Provincia e Seta, credo abbia raggiunto buoni risultati: i reggiani sono, in generale, preparati ad affrontare le nevicate e, dalle code che si notano in questi giorni dai gommisti, sanno come attrezzarsi".

Ordinanze. La Provincia di Reggio Emilia ha emesso anche quest'anno un'ordinanza che prescrive, a partire dal 15 novembre e fino al 15 aprile prossimo, l'obbligo per i mezzi pesanti (con massa a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate) di essere muniti di pneumatici invernali idonei alla marcia su neve o su ghiaccio e di avere a bordo le catene. L'obbligo interessa alcuni tratti delle Strade provinciali e precisamente:
la Sp 513R di Val D'Enza da San Polo d'Enza, lungo la Variante stradale al centro abitato, proseguendo sulla SP 513R fino al centro abitato di Vetto;
la Sp 37 Albinea-Pratissolo-Chiozza, dal centro abitato di Albinea alla rotatoria in località Pratissolo di Scandiano;
la Sp 7 "Pratissolo-Felina", dalla rotatoria di Pratissolo di Scandiano al centro abitato di Viano;
la Sp 486R di Montefiorino, dalla rotatoria in località Tressano di Castellarano fino al ponte sul torrente Dolo;
la Variante di Puianello nel tratto tra la rotatoria con la Sp 21 a quella con la Statale 63;
la Sp 63 Albinea-Casina, dal centro abitato di Albinea per una lunghezza di circa 8 km fino all'incrocio per Viano.
"Il provvedimento mira a evitare che mezzi pesanti, in difficoltà a causa di condizioni avverse, possano bloccare la circolazione rendendo anche difficoltoso, se non impossibile, lo svolgimento dei servizi di emergenza, pubblica utilità e sgombero neve – ha precisato Bussei - L'obbligo avrà validità anche oltre il periodo previsto, in concomitanza con il verificarsi di precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio".

Come ogni anno – dall'1 ottobre al 30 maggio – è inoltre obbligatorio per tutti i veicoli il transito con pneumatici da neve o catene sulla Sp 18 Busana-Ligonchio-Passo Pradarena nel tratto fra l'incrocio con la Sp 91 verso Vaglie (ponte Rossendola) fino al Passo Pradarena.

(fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Il 28 novembre all'Università e il 12 dicembre, nei singoli distretti, torna l'iniziativa della Provincia per accompagnare quasi 5.000 ragazzi e le loro famiglie nella scelta delle superiori. Domani il Salone dell'orientamento promosso dalla Provincia tornerà a occupare la sede dell'Università in viale Allegri dalle 9 alle 18.30. -

Reggio Emilia, 27 novembre 2015 -

Per 4.886 ragazzi reggiani si avvicina il momento di una scelta importante, quella della scuola superiore. Una scelta che, anche quest'anno, sarà più agevole grazie a "La Provincia che orienta". Giunto alla sua sesta edizione, sabato 28 novembre il Salone dell'orientamento promosso dalla Provincia tornerà a occupare la sede dell'Università in viale Allegri dalle 9 alle 18.30. Saranno presenti, con proprio spazi espositivi e docenti, tutte le scuole superiori e gli enti del sistema di formazione professionale.
Alle 9 e alle 14,45, in aula magna, è prevista la tradizionale presentazione collegiale da parte dei dirigenti scolastici di tutti gli istituti superiori. A ognuno dei quasi 5.000 ragazzi in uscita dalle scuole medie verrà poi consegnata anche quest'anno, entro Natale, una guida curata dal servizio di orientamento Polaris della Provincia con tutte le informazioni utili per conoscere le nostre scuole e la loro offerta formativa.

"La scelta della scuola superiore è un momento importante per gli studenti e le loro famiglie, chiamati a una decisione che va ponderata con attenzione, valutando gli interessi e le potenzialità di ogni ragazzo al fine di individuare la scuola migliore per esprimere il talento che è in ognuno di noi, assicurandone così il successo formativo" – sottolinea la vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Ilenia Malavasi - Data la complessità della scelta, la Provincia ha organizzato diverse iniziative, utili a conoscere la ricca offerta formativa presente nel territorio provinciale, a partire dal Salone dell'Orientamento, dove è possibile approfondire ogni curiosità, incontrando direttamente le scuole, dagli studenti ai docenti, ai dirigenti scolastici. Come ulteriore aiuto alla scelta è possibile inoltre chiedere una consulenza individuale a Polaris, dove personale preparato e formato può fornire un supporto orientativo e risposte personalizzate alle esigenze dei ragazzi.

"In questa provincia ci sono ottime scuole, che offrono indirizzi e curricula diversificati. Questo non significa che esistono scuole migliori di altre – conclude la vicepresidente Malavasi - Non ci sono classifiche né garanzie per il successo formativo dei nostri ragazzi, ma solo scuole diverse. Ognuno di noi ha abilità differenti che devono trovare nella scuola la possibilità di esprimersi. Solo così ognuno di noi potrà esprimere il proprio talento, trovando la propria scuola migliore, quella migliore per lui e per il suo futuro".

Sabato 12 dicembre il Salone dell'orientamento farà poi tappa in provincia. L'iniziativa si svolgerà alle 15 contemporaneamente a Montecchio (istituto D'Arzo, via per Sant'Ilario 28/c); Guastalla (istituti Russell e Carrara, via Sacco e Vanzetti 1); Scandiano (istituto Gobetti, via della Repubblica 41); Correggio (liceo Corso in via Roma 15; convitto Corso in via Bernieri 8; istituto Einaudi in via Prati 2; liceo paritario D'Aquino in via Contarelli 3/5), mentre a Castelnovo Monti, l'attività di presentazione per le scuole superiori è prevista per le 14.30 al Teatro "Bismantova" in via Roma 75. In tutte le sedi sarà presente un operatore di Polaris della Provincia per fornire informazioni.
Anche quest'anno, manifesti e volantini del Salone dell'orientamento sono stati realizzati praticamente a costo zero grazie alla progettazione curata dagli studenti dell'indirizzo grafico del "Pascal" di Reggio Emilia e alla stampa effettuata dall'indirizzo grafico del "D'Arzo" di Montecchio e Sant'Ilario.
Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito della Provincia di Reggio Emilia www.provincia.re.it  oppure contattare il servizio Polaris, telefono 0522.444.855 e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

SALONE VI EDIZIONE locandina rid

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

L'attivazione di progetti concreti che attuino le varie normative nazionali e regionali in materia – dal riequilibrio nelle giunte comunali al contrasto delle discriminazioni di genere – il tema affrontato ieri mattina in Provincia su iniziativa del presidente Giammaria Manghi e della consigliera delegata alle Pari opportunità, Paola Casali. -

Reggio Emilia, 20 novembre 2015 -

Tra le competenze assegnate dalla Legge Delrio alle 'nuove' Province, rientrano come noto anche il controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e la promozione delle pari opportunità. E proprio dell'attivazione di progetti concreti che attuino le varie normative nazionali e regionali in materia – dal riequilibrio nelle giunte comunali al contrasto delle discriminazioni di genere – si è discusso ieri mattina in Provincia su iniziativa del presidente Giammaria Manghi e della consigliera delegata alle Pari opportunità, Paola Casali. All'incontro, oltre a rappresentanti di Comuni, associazioni e categorie reggiane, ha partecipato la presidente della Commissione regionale Parità e Diritti delle persone, e già relatrice della Legge quadro regionale 6/2014, Roberta Mori, che ha rappresentato anche l'assessora regionale Emma Petitti, trattenuta a Bologna dalla presentazione del bilancio della Regione. Roberta Mori ha illustrato il lavoro svolto dall'assessorato regionale alle Pari opportunità da gennaio ad oggi in attuazione della legge, integrando la dimensione di genere nelle politiche regionali secondo l'ottica del mainstreaming, ovvero della trasposizione a livello di sistema di innovazioni sperimentate in un ambito circoscritto.
Al centro dei lavori, l'impegno per prevenire la violenza contro le donne. Si sta infatti ultimando la stesura del Piano regionale contro la violenza di genere previsto dalla Legge quadro 6/2016 e si stanno realizzando laboratori formativi nelle scuole e progetti che nel territorio regionale valorizzino il ruolo delle donne nella storia e il contributo che hanno dato allo sviluppo politico, economico e culturale dell'Emilia-Romagna. Lotta agli stereotipi che creano discriminazione ed educazione tra i più giovani per diffondere una cultura del rispetto, sono anche i temi proposti dal Convegno della Regione "Primo passo: educare", che si terrà a Bologna mercoledì 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.
"Solo con la collaborazione di tutti riusciremo nella sfida di sconfiggere la violenza superando i fenomeni discriminatori che colpiscono le donne nel mondo del lavoro, le disparità che impediscono loro di contribuire pienamente in ambito sociale e politico al miglioramento della nostra società", ha affermato Roberta Mori.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)