Mercoledì, 30 Dicembre 2015 09:25

Mezzo milione per gli enti culturali reggiani In evidenza

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Quasi mezzo milione di risorse destinato a enti del calibro de I Teatri (di cui la Provincia è socio fondatore), della Fondazione Palazzo Magnani e dell'Istituto Cervi (di cui è socio fondatore e proprietaria dell'immobile) e ancora di Istoreco e Corte Ospitale di Rubiera. Garantita l'operatività degli enti culturali reggiani. -

Reggio Emilia, 30 dicembre 2015

L'operatività degli enti culturali reggiani - e la qualità che hanno da sempre assicurato - è garantita anche per quest'anno. Dalla Provincia di Reggio Emilia - che di questo enti è socio, spesso fondatore, fin dalla loro istituzione – sono infatti in arrivo ben 426.200 euro di risorse regionali che permetteranno la continuità di una serie di iniziative "che è ben di più di una normale attività di promozione culturale", come ha sottolineato ieri mattina incontrando la stampa il presidente della Provincia, Giammaria Manghi.
Il quasi mezzo milione di risorse è infatti destinato a enti del calibro de I Teatri (di cui la Provincia è socio fondatore), della Fondazione Palazzo Magnani e dell'Istituto Cervi (di cui è socio fondatore e proprietaria dell'immobile) e ancora di Istoreco e Corte Ospitale di Rubiera. Tutti enti che - in seguito alla legge di riforma 56/2014 delle Province e alla successiva Legge regionale 13/2015 – la Provincia non avrebbe potuto più finanziare essendosi vista sottrarre e non più riassegnare le funzioni relative alla cultura. "Ma come da un anno a questa parte ho sempre sottoposto all'attenzione del governatore Stefano Bonaccini e all'assessore regionale Massimo Mezzetti, trovando anche in questo caso grande attenzione e sensibilità, non è che trasferendo le funzioni riesci a dare immediata continuità alla storicità che un territorio porta con sé. Il primo quesito da porsi, infatti, è: chi mette le risorse necessarie a una programmazione culturale di qualità fino ad oggi assicurate dalle Province?".

"E siccome ho sempre inteso esercitare questo ruolo non come quello di commissario liquidatore della Provincia e del suo secolare patrimonio, ma come rappresentante istituzionale impegnato in una riforma che ridisegni nuovi e più funzionali enti di secondo grado, da mesi mi sono adoperato per risolvere il doppio ostacolo che rischiava di paralizzare tutti questi enti" ha aggiunto il presidente Manghi. Un doppio ostacolo – di natura giuridico-amministrativa da un lato, economico-finanziaria dall'altrorisolto grazie appunto alla disponibilità della Regione con una serie di atti finalizzati a permettere alle Province "nelle more della ridefinizione legislativa statale e regionale in materia e della completa attuazione delle legge regionale di mantenere le relative partecipazioni e garantire il funzionamento degli enti, fondazioni, associazioni e altre istituzioni operanti in ambito culturale, sportivo e ricreativo".

In soldoni, questo ha significato un bando regionale da 800.000 euro, dal quale la Provincia di Reggio Emilia si è vista assegnare ben 426.200 euro – ovvero il 53% delle risorse - "a conferma di come il livello e la qualità della proposta culturale reggiana rappresenti davvero un'eccellenza in Emilia-Romagna". Risorse che la Provincia ha poi distribuito a sua volta a Teatri e Fondazione Palazzo Magnani (190.000 euro a ogni ente, in linea con i 200.000 euro dell'anno precedente), Istoreco (21.200 euro), Corte Ospitale (15.000 euro) e Istituto Cervi (10.000).

"Sono veramente soddisfatto di essere approdato a un risultato così importante che garantisce un'azione conservativa, ovviamente nella accezione positiva del termine, del nostro patrimonio culturale che non era affatto scontata", ha commentato il presidente Manghi annunciando "la necessità di un ulteriore periodo di transizione anche nel 2016". "Questo non significa comunque stare fermi per un altro anno, ma continuare a lavorare, approfittando proprio di questo periodo di svolta istituzionale che interessa le Province, per conservare il tanto che noi reggiani abbiamo costruito e per ridefinire il palinsesto complessivo della nostra proposta culturale", ha aggiunto il presidente della Provincia sottolineando "la positiva sinergia con il sindaco Vecchi col quale stiamo valutando la possibile unificazione tra Teatri e Fondazione della danza o un ingresso importante del Comune di Reggio Emilia nella Fondazione Palazzo Magnani". "Palazzo Magnani – ha aggiunto Manghi – manterrebbe la sua vocazione espositiva, ma potrebbe ospitare anche attività importanti del Comune, da Fotografia europea al cartellone estivo, e valutare inoltre una positiva sinergia con Palazzo da Mosto della Fondazione Manodori, perché solo facendo sistema sarà possibile ospitare anche a Reggio almeno una mostra di rilievo nazionale all'anno".
Analoga sinergia è stata sollecitata dalla Provincia nei confronti di Istituto Cervi e Istoreco, "per i quali non si parla ad oggi di fusione, ma si auspica una interlocuzione sempre più stretta sui temi della memoria storica, ancor più in vista della Legge regionale sui luoghi della memoria alla quale l'assessore Mezzetti sta lavorando, rivolta in particolare ai ragazzi delle scuole, per far capire loro cosa significhi oggi fare Resistenza e con riferimento alla legalità e alla pacificazione in un mondo sempre più multietnico".

fondi cultura rid

Cronologia

07/04/ 2014 Approvazione della Legge n. 56/2014 recante 'Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle Unioni e fusioni di Comuni', la quale prevede all'art. 1 comma 86 le funzioni fondamentali assegnate agli enti di area vasta fra le quali non figura la cultura.

30/07/2015 Approvazione della Legge Regionale 13/2015, recante norme in materia di riordino, tramite la quale vengono ri-delegate alle Province diverse funzioni, fra le quali non è prevista quella di valorizzazione e promozione dei beni culturali. Tuttavia, grazie ad un interessamento della Provincia di Reggio Emilia, viene inclusa una norma transitoria che consente, nelle more del processo di riordino, di provvedere al funzionamento degli enti culturali, consentendo di fatto il 'traghettamento' verso i futuri assetti, tuttora da definire. In particolare, l'art. 57 comma 2 prevede che:
"Nelle more della ridefinizione legislativa statale e regionale in materia e della completa attuazione della presente legge, le Province e la Città metropolitana di Bologna possono mantenere le relative partecipazioni e garantire il funzionamento degli enti, fondazioni, associazioni e altre istituzioni operanti in ambito culturale, sportivo e ricreativo."

21/10/2015 Legge Regionale 18/2015 che prevede il trasferimento di risorse per il funzionamento di enti, fondazioni, associazioni e altre istituzioni operanti in ambito culturale - approvazione dell'assegnazione regionale e ripartizione delle risorse

12/11/2015 Delibera della Giunta Regionale 1770/2015 con cui sono stati definiti criteri e modalità per il trasferimento alle Province e alla Città Metropolitana di Bologna di risorse per sostenere il funzionamento di enti, fondazioni, associazioni e altre istituzioni operanti in ambito culturale.

30/11/ 2015 Delibera di Giunta Regionale n. 2004/2015 sull'assegnazione e concessione alle Province e alla Città metropolitana di Bologna delle risorse per sostenere il funzionamento degli enti, fondazioni, associazioni e altre istituzioni operanti in ambito culturale - anno 2015. Complessivamente 800.000 di cui ben 426.200 (pari al 53%) alla Provincia di Reggio Emilia.

23/12/ 2015 Decreto n. 229 del Presidente della Provincia di Reggio Emilia che ripartisce la risorse trasferite dalla Regione Emilia-Romagna per il funzionamento di enti, fondazioni, associazioni e altre istituzioni operanti in ambito culturale.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)