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Grazie all'Ufficio unico dei Tributi dell'Unione praticamente raddoppiati accertamenti e riscossioni. I dettagli sono stati illustrati in una conferenza stampa in Provincia a cui hanno preso parte il presidente Giammaria Manghi, i sindaci dei Comuni dell'Unione e il dottor Giacomo Spatazza, responsabile del nuovo Ufficio.

Reggio Emilia, 25 marzo 2016

Sono risultati importanti quelli ottenuti nel primo anno di attività dall'Ufficio unico del servizio tributi dell'Unione dei Comuni "Bassa Reggiana", che in questa fase di avvio della funzione è stato allestito negli uffici al primo piano della sede di Sabar, a Novellara. I dettagli sono stati illustrati questa ieri in una conferenza stampa in Provincia a cui hanno preso parte il presidente Giammaria Manghi, i sindaci dei Comuni dell'Unione e il dottor Giacomo Spatazza, responsabile del nuovo Ufficio.

In primis, uno degli aspetti più importanti di questa novità è che rappresenta un concreto mezzo di contrasto all'evasione fiscale, azione importante e decisiva per l'Unione, chiamata a svolgere questa pratica virtuosa per recuperare cifre importanti e che si rifà ai principi di equità ed etica pubblica. Nel corso della seconda parte dell'anno 2015, inoltre, è iniziata l'attività di contrasto all'evasione erariale, che consiste nell'invio di segnalazioni qualificate all'Agenzia delle entrate e alla Guardia di finanza di contribuenti per i quali si riscontrano casi di evasione-elusione dei tributi erariali: in tutto, sono state inviate 29 segnalazioni entro il 31 dicembre 2015.

Uno delle azioni più significative del nuovo Ufficio è stata l'intensificazione dell'attività di accertamento rispetto agli anni precedenti, sia dal punto di vista dei controlli Ici/Imu sia per quanto riguarda la Tari. Nel corso del 2015, a livello di Unione, sono stati notificati 1.309 avvisi d'accertamento Ici/Imu e l'importo totale degli accertamenti ha superato i due milioni di euro (2.122.894,00), rispetto ai 1.138.810,65 euro del 2014. Anche le riscossioni, nel 2015, hanno fatto registrare un notevole aumento grazie alla gestione associata, in quanto si è passati dai 696.965,79 euro del 2014 a 1.079.718,89 euro dell'anno successivo.

In relazione agli obiettivi specifici di fiscalità locale, l'Ufficio ha organizzato innanzitutto gli invii ordinari della Tassa Rifiuti: si è proceduto all'emissione del saldo 2014 (scadenza marzo 2015) e dell'acconto 2015 (scadenza settembre 2015) modificando alcune impostazioni di emissione ed optando per la spedizione tramite una società che si appoggia a Poste Italiane. Per quanto concerne l'attività d'accertamento di questa tassa è stato iniziato un piano di controllo sulle omesse denunce (in particolare per le utenze non domestiche), che verrà sviluppato ed intensificato nel 2016, con l'emissione di avvisi d'accertamento. Sono stati altresì notificati su tutti i Comuni (ad eccezione di Luzzara) gli avvisi per omesso pagamento Tares 2013 a tutti contribuenti che, pur avendo ricevuto il sollecito di pagamento nel corso del 2014, non avevano adempiuto al pagamento. Complessivamente sono stati notificati 3.401 avvisi d'accertamento relativi alla Tassa Rifiuti, per un totale di 1.397.955 euro.

In collaborazione con gli uffici finanziari di ciascun Comune, infine, sono state effettuate tutte le attività di programmazione e previsione delle entrate tributarie, oltre alla programmazione e alla gestione della spesa dell'Ufficio unico dei tributi. Sono state poi predisposte le delibere di approvazione dei tributi comunali Imu e Tasi e sono stati approvati i Piani economici finanziari della Tari insieme alle tariffe per l'anno 2015.

I benefici dell'Ufficio unico dei Tributi, "che conferma la dinamicità dell'Unione Bassa Reggiana", sono stati illustrati dal presidente Giammaria Manghi. "Abbiamo implementato le forze dedicate dai singoli Comuni a questa attività, fornendo anche al personale l'opportunità di una maggiore formazione di fronte a un panorama tributario che in questi anni è cambiato ripetutamente, ma soprattutto abbiamo rafforzato il nostro impegno comune nella lotta all'evasione fiscale – ha detto il presidente Manghi – Si tratta di un segnale di civiltà in un Paese nel quale questo fenomeno è purtroppo storicamente presente e si è ulteriormente acuito a causa delle difficoltà sociali dovute alla crisi economica".
"Il messaggio forte che la Bassa Reggiana lancia alla propria comunità è quello di voler aggredire l'evasione fiscale per principi di equità e di rispetto nei confronti dei cittadini onesti che pagano le tasse, ma anche perché le nuove norme di contabilità pubbliche nel 2016 di fatto trasformano le mancate riscossioni in ulteriori tagli ai bilanci dei Comuni e, dunque, ai servizi", ha aggiunto Manghi sottolineando "gli ottimi risultati di questi primi mesi di attività che in pratica hanno visto raddoppiare tanto gli accertamenti quanto le riscossioni".

"Ogni Comune ha in pratica un suo dipendente, ma tutti i martedì e venerdì ci riuniamo insieme alla Sabar per un lavoro comune che riguarda la formazione e la pianificazione dei controlli, creando utili sinergie e condividendo le diverse professionalità", ha spiegato Giacomo Spatazza, responsabile del nuovo Ufficio annunciando che si sta lavorando anche "all'unificazione di procedure che, dopo il software, dovrebbe ora riguardare anche i regolamenti e, per quanto possibile, la modulistica". "Lavorando insieme facciamo meglio di prima ottenendo risultati migliori come dimostra non solo l'ammontare delle somme accertate e riscosse, ma anche il numero davvero esiguo di ricorsi: appena 4 su oltre 4.700 avvisi d'accertamento", ha concluso Spatazza.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Il presidente questa mattina nell'aula-bunker per ribadire la costituzione a parte civile insieme ai Comuni di Bibbiano, Brescello, Gualtieri, Montecchio e Reggiolo. "E' un processo a un gruppo di persone, la nostra comunità era lunedì in piazza a dire no a tutte le mafie".

Reggio Emilia, 23 marzo 2016

"Questo non è un processo ad una comunità nella sua interezza, ma ad un gruppo di persone, ad un sistema che ha prodotto eversione mafiosa: la comunità reggiana è quella che si è ritrovata lunedì in piazza insieme a tantissimi giovani per riaffermare il proprio convinto rifiuto a ogni tentativo di prevaricazione e di infiltrazione mafiosa e per tenere alta, anche dal punto di vista culturale, una barriera che siamo impegnati a rafforzare sempre di più". Lo ha detto il presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi a margine del processo Aemilia, apertosi questa mattina nell'aula-bunker appositamente allestita nel cortile del Palazzo di giustizia di Reggio Emilia.
La Provincia di Reggio Emilia si è infatti costituita parte civile al maxiprocesso attraverso l'avvocato Salvatore Tesoriero del Foro di Bologna insieme ai Comuni di Bibbiano, Brescello, Gualtieri, Montecchio e Reggiolo. "La costituzione a parte civile è una assunzione di responsabilità in nome e per conto di tutti i comuni del territorio: avanzata, e accolta, all'udienza preliminare per tutti i procedimenti relativi ai reati di associazione a delinquere di stampo mafioso e di concorso esterno, oggi l'abbiamo estesa anche ai delitti e ai reati di scopo", ha aggiunto il presidente Manghi che questa mattina si è presentato nell'aula-bunker insieme ai sindaci di Bibbiano, Gualtieri, Montecchio e Reggiolo (quello di Brescello come noto è commissariato).
Come illustrato all'udienza preliminare svoltasi a Bologna tra ottobre e novembre dall'avvocato Salvatore Tesoriero del Foro di Bologna, che è affiancato dal legale di Palazzo Allende Alessandro Merlo, la Provincia di Reggio Emilia e i cinque Comuni si ritengono "persona offesa e danneggiata rispetto a tutti i capi di imputazione che hanno ad oggetto i delitti commessi nel territorio dell'ente o la cui manifestazione abbia comunque arrecato un danno all'ente stesso". Analoga, ma distinta iniziativa, è stata attuata anche dal Comune di Reggio Emilia e dalla Regione Emilia-Romagna, pure presenti questa mattina col sindaco Vecchi e il presidente Bonaccini.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Grazie al progetto "Movet" coordinato da Palazzo Allende, che ora sta selezionando altri 320 studenti. Il presidente Manghi: "Siamo il territorio che offre maggiori opportunità ai giovani in Italia".

Reggio Emilia, 17 marzo 2016

Con la consegna degli attestati ai 30 giovani neodiplomati rientrati in Italia dopo tre mesi di tirocinio in aziende ed organizzazioni europee, si è conclusa l'esperienza del progetto "Movet!" (Mobility for vocational and educational training) promosso dalla Provincia di Reggio Emilia nell'ambito del Programma europeo Erasmus+. L'iniziativa, realizzata nel corso del 2015, ha coinvolto complessivamente 130 studenti reggiani, provenienti da 13 scuole superiori "Ariosto-Spallanzani", "Aldo Moro", "Canossa", "Chierici", "Corso", "Motti", "Gobetti", "Scaruffi - Levi - Tricolore", "Zanelli", "Pascal", "Cattaneo - Dall'Aglio", "Russell" e "Carrara". I giovani hanno avuto l'opportunità di realizzare un'esperienza di formazione linguistica e professionale in Regno Unito (Cardiff), Irlanda (Cork), Germania (Pforzheim, nella provincia gemella dell'Enzkreis), Portogallo (Lisbona) e Spagna (La Coruña), grazie a un contributo europeo che ha coperto i costi di viaggio, vitto, alloggio, corso di lingua e assicurazione. Per i 30 partecipanti - partiti dallo scorso settembre, subito dopo aver conseguito il diploma, e rientrati tra dicembre e gennaio - quest'esperienza ha rappresentato la prima vera occasione per mettere alla prova le proprie conoscenze e abilità, acquisite nel corso del percorso scolastico appena concluso, per di più in un contesto lavorativo, sociale e culturale internazionale.
A conclusione di questo significativo percorso, la vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Ilenia Malavasi, ha consegnato ai 30 giovani reggiani un attestato di partecipazione, oltre all'Europass Mobilità, documento che certifica le conoscenze e le competenze acquisite nel corso del tirocinio e che, allegato al proprio curriculum, potrà rappresentare per ciascun partecipante un ulteriore strumento da sfruttare in vista di un prossimo ingresso nel mondo del lavoro.
"Ma l'impegno della Provincia sul fronte della mobilità internazionale giovanile non si ferma qui: sono infatti attualmente in corso i colloqui di selezione per individuare gli oltre 320 studenti, frequentanti le classi IV e V delle scuole superiori, che nel corso di quest'anno potranno replicare questa significativa esperienza", spiega la vicepresidente Ilenia Malavasi.
"Si tratta di numeri decisamente importanti che fanno della Provincia di Reggio Emilia quella che, a livello nazionale, nel 2016 metterà a disposizione dei propri giovani le maggiori opportunità di mobilità internazionale, garantendo un afflusso di risorse in misura superiore a qualsiasi altro territorio", aggiunge il presidente Giammaria Manghi, sottolineando come "questo risultato sia il frutto anche della preziosa collaborazione con la Fondazione E35 per la progettazione internazionale, gli altri soggetti promotori, Comune di Correggio e istituto "Scaruffi-Levi-Tricolore", le imprese e le associazioni di categoria partner della Provincia".
Questi gli studenti che hanno ricevuto l'attestato della Provincia di Reggio Emilia: Francesco Incerti, Rodica Munteanu, Bianca Becchi, Luther Aboagyie, Fahad Waqar Bhatti, Adele Iaquinta, Anna Manfredi, Giorgia Laura Oliveti, Gaia Pivac, Elena Ravazzini, Alice Bellelli, Elisa Lasagni, Eleonora Lodi, Giada Pignedoli, Eben Terry Abakah Odoom, Labinot Berisha, Salvatore Minonne, Jonathan Coloretti, Eben Teddy Abakah Odoom, Edisnajda Prillo, Francesca Campioli, Giulia Canovi, Vanessa Mora, Niccolò Paglia, Marianna Facchini, Igli Alushi, Luca Corrado, Francesca Lodi, Giulia Casamatti e Sara Soufi.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Incontro a Palazzo Allende con i lavoratori della ex Cormo, la cooperativa di serramenti trasformatasi in Open.Co dopo la fusione con la modenese Coop Legno di Castelvetro. Il presidente Manghi e i sindaci Vecchi e Zurlini:"Bisogna assolutamente salvaguardare continuità produttiva e tenuta occupazionale".

Reggio Emilia, 3 marzo 2016

Il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi, e i sindaci di Reggio Emilia e San Martino in Rio, Luca Vecchi ed Oreste Zurlini, hanni incontrato ieri pomeriggio a Palazzo Allende i lavoratori della ex Cormo, la cooperativa di serramenti trasformatasi in Open.Co dopo la fusione con la modenese Coop Legno di Castelvetro.
L'incontro, al quale erano presenti anche rappresentanti del sindacato Fillea della Cgil, era stata richiesto venerdì dagli stessi lavoratori e fissato in tempi rapidi dai tre rappresentanti istituzionali in considerazione dell'urgenza e della delicatezza di una crisi che coinvolge oltre 500 lavoratori tra la stessa Open.co e la ferrarese Lavoranti Legno, a sua volta interessata dalla trattativa apertasi in Regione la scorsa estate con il coinvolgimento anche di Legacoop Emilia-Romagna.
Dopo aver ascoltato lavoratori e rappresentanti sindacali, il presidente Manghi e i sindaci Vecchi e Zurlini – oltre a condividere le preoccupazioni dei dipendenti ex Cormo - si sono impegnati a "richiedere un incontro urgente con Legacoop Emilia Ovest, prima della nuova riunione del Tavolo regionale che l'assessore alle Attività produttive Palma Costi dovrebbe convocare per metà marzo".
"Ai vertici di Legacoop ribadiremo la necessità di riprendere la trattativa a livello regionale sulla base del verbale di intenti sottoscritto lo scorso 31 luglio a Bologna, che prevedeva l'impegno a elaborare un piano con l'obiettivo prioritario di garantire la continuità produttiva dei tre stabilimenti – hanno dichiarato il presidente della Provincia e i sindaci di Reggio Emilia e San Martino in Rio – Riaffermeremo inoltre, come istituzioni, che il nostro territorio non può assolutamente considerare come ineluttabile la chiusura di una serie di siti produttivi, che sono fondamentali per la tenuta non solo economica, ma anche sociale di tanti comuni. L'eventuale chiusura dello stabilimento di San Martino in Rio, non solo non può essere accettata dai lavoratori, ma non può nemmeno essere retta da un territorio che in questi ultimi mesi ha dovuto affrontare e sta affrontando numerose e pesanti crisi occupazionali".

(fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Illustrato in Provincia ai tecnici comunali l'intesa in campo urbanistico sottoscritta dal Comune capoluogo con la Prefettura. Il Presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi: "Strumento molto importante contro le infiltrazioni".

Reggio Emilia, 1 marzo 2016

E' stato illustrato ieri mattina in Provincia a tutti i tecnici comunali il Protocollo di legalità sottoscritto lo scorso novembre fra Comune di Reggio Emilia e Prefettura per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nei settori dell'edilizia privata e dell'urbanistica. Come previsto dalla dichiarazione di intenti siglata il 19 novembre scorso tra il prefetto Raffaele Ruberto e il presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi, Palazzo Allende intende infatti promuovere in tutti i Comuni reggiani il Protocollo del Comune capoluogo che – spiega il presidente – "consente di estendere l'azione di controllo e di contrasto ai tentativi di infiltrazione da parte della criminalità organizzata anche all'edilizia privata e all'urbanistica attraverso, ad esempio, l'allargamento a nuove e diverse tipologie di strumenti della verifica tramite l'informativa antimafia; l'obbligo della comunicazione antimafia anche per permessi di costruire al di sotto dei 70mila euro; controlli puntuali su una parte rilevante delle ristrutturazioni".

Dopo un primo passaggio nelle settimane scorse alla Conferenza dei presidenti delle Unioni, l'intesa promossa dal Comune di Reggio è stata illustrata dall'assessore comunale alla Rigenerazione urbana e del territorio, Alex Pratissoli, ai tecnici di Comuni e Unioni che hanno affollato la Sala del Consiglio provinciale. "Anche in questo modo intendiamo riaffermare il ruolo centrale della 'nuova' Provincia, così come delineato dalla Legge di riforma del 2014, nell'azione di coordinamento e supporto tecnico ai Comuni", spiega il presidente Manghi ricordando come "in questa nuova veste Palazzo Allende sia già protagonista in diversi settori, a partire dalla Stazione unica appaltante alla quale hanno aderito ben 16 Comuni, 3 Unioni e 2 aziende di servizi alla persona".

In particolare, la Provincia si è impegnata ad assicurare ai Comuni e alle Unioni intenzionati ad adottare il Protocollo di legalità nei settori dell'edilizia privata e dell'urbanistica la necessaria assistenza tecnica e amministrativa, al fine di attuare correttamente le norme. A coordinare l'attività sarà il segretario generale della Provincia di Reggio Emilia, Alfredo Tirabassi.
"Per la nostra Provincia si tratta di un'altra importante attività amministrativa nell'azione di contrasto alle mafie – conclude il presidente Giammaria Manghi - un obiettivo che da sempre vede Palazzo Allende impegnato in prima linea e che ci ha visto sottoscrivere, sempre con la Prefettura, diversi Protocolli di legalità, da quello del 2007 sulla regolarità nei cantieri a quello del dicembre 2010 sugli appalti pubblici".

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

La Provincia di Reggio Emilia che a Monte Faraone di Carpineti e a Pioppa di Villa Minozzo si sono verificati smottamenti causati dalle abbondanti piogge: sensi unici alternati sulle Sp 7 e 9.

Reggio Emilia, 29 febbraio 2016

La Provincia di Reggio Emilia informa che sulla Sp 9 delle Forbici, in località Pioppa di Villa Minozzo, a seguito delle incessanti piogge delle ultime ore si è verificato il cedimento del piano viabile e della scarpata di valle: al fine di consentire il transito in condizioni di sicurezza, fino al termine dei necessari lavori di ripristino, si viaggerà pertanto a senso unico alternato regolato da impianto semaforico e con limite di velocità a 30 km/h.

Si viaggia a senso unico alternato, in questo caso regolato a vista, e con limite di velocità a 30 km/h anche sulla Sp 7 Pratissolo-Felina, all'incrocio con la Sp 64 in località Monte Faraone di Carpineti, dove si è verificato uno scivolamento del materiale della scarpata di monte sulla sede stradale, potenzialmente pericoloso per la circolazione dei veicoli.

Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.

(fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Mercoledì, 24 Febbraio 2016 11:35

Tutti i numeri della scuola reggiana

Nuova edizione dell'Annuario della Provincia: aumentano a 83.740 gli studenti, ma calano gli iscritti a nidi e scuole dell'infanzia. Il presidente Giammaria Manghi annuncia: in autunno via al cantiere del nuovo polo scolastico in via Fratelli Rosselli.

Reggio Emilia, 24 febbraio 2016

Ancora in crescita, seppur in maniera contenuta, la scuola reggiana, che al suono della prima campanella, lo scorso settembre, ha registrato in provincia 83.740 studenti, 253 in più rispetto all'anno scolastico 2014-15. Nelle scuole statali, l'aumento è stato dello 0,2% nella scuola primaria (le elementari), dell'1,9% nella secondaria di I grado (le medie) e dell'1,1% nella secondaria di II grado (le superiori). Nel segmento 0-6 anni si registra invece per il terzo anno consecutivo un calo di iscritti, che passano da 4.459 a 4.350 nei servizi per la prima infanzia e da 14.800 a 14.563 nella scuola dell'infanzia.

Questi i principali dati dell'ultimo numero dell'Annuario della Scuola reggiana, l'importante pubblicazione curata dal professor Luciano Bonacini e da Silvia Ballabeni per la Provincia e l'Ufficio scolastico regionale (ex Provveditorato agli studi) che contiene tutti i dati e le statistiche delle scuole reggiane di ogni ordine e grado. L'Annuario – che fornisce a tutti gli operatori della scuola, in modo esauriente e dettagliato, un quadro informativo sia quantitativo sia qualitativo del sistema scolastico provinciale e giunge quest'anno alla ventiduesima edizione - è stato presentato ieri a Palazzo Allende dal presidente e dalla vice presidente con delega all'Istruzione della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi e Ilenia Malavasi, e dal dirigente dell'Ufficio scolastico regionale XI Reggio Emilia Antino Ponticiello insieme ai curatori dell'Annuario, Luciano Bonacini e Silvia Ballabeni, ai dirigenti dei Servizi Infrastrutture e Scuola della Provincia Valerio Bussei e Anna Campeol e a Luciano Rondanini, già dirigente tecnico del Miur.

In autunno via ai lavori del "nuovo Secchi"

Nell'occasione il presidente della Provincia Giammaria Manghi ha annunciato per il prossimo autunno "l'avvio dei lavori di costruzione della nuova scuola in via Fratelli Rosselli destinata a ospitare l'istituto per geometri Secchi completando il Polo scolastico del territorio con Motti e Zanelli e, al contempo, consentendo uno sfogo al Polo scolastico di via Makallé che oggi ospita ben cinquemila persone". Progettato negli anni scorsi, già andato a gara, ma poi bloccato a causa dei tagli alle risorse delle Province, il primo lotto (24 aule su due piani ad alta efficienza energetica, in grado di ospitare circa 500 studenti) prevede un costo di 5,2 milioni di euro: "Noi abbiamo accantonato da tempo 1,8 milioni, ai quali in queste ore si aggiungeranno altri 2,4 della Regione Emilia-Romagna, che sta per portare in aula una delibera che ripartisce una ventina di milioni fra le varie province – ha spiegato il presidente Manghi – Il restante milioni contiamo di ottenerlo con altre dismissione patrimoniali abbastanza vicine al traguardo: avendo già effettuato la gara, contiamo di avviare i lavori il prossimo autunno in modo che possano essere ultimati per l'inizio del 2018".
"Il progetto predisposto dalla Provincia per il Polo del territorio – ha aggiunto la vicepresidente Ilenia Malavasi – prevede altri due lotti successivi per spazi aggiuntivi a disposizione anche di Motti e Zanelli, che comunque potranno probabilmente utilizzare anche alcune delle 24 aule del primo stralcio, ed impiantistica sportiva, ovviamente se ci saranno le risorse".

Presentando l'Annuario scolastico 2015-2016, il presidente Manghi si è quindi soffermato "su un macrodato complessivo che conferma una contenuta crescita sostanziale, ma un lieve calo nella pre-scuola che, in particolare nella fascia 0-3 anni, interessa tutti i comuni, a dimostrazione di come con la crisi diverse famiglie si trovino in difficoltà nel sostenere le rette e, dunque, sia forse necessario aggiornare, con maggiore flessibilità, il sistema di offerte". "Ma i dati più significativi sono senza dubbio l'alta percentuale di studenti stranieri, il 16,5%, e di studenti diversamente abili, il 3,1% - ha concluso Manghi – Si tratta di numeri di assoluta rilevanza che confermano come Reggio sia una comunità vera, in grado di farsi carico dei più deboli, e che offrono lo spunto anche per considerazioni di natura politico-istituzionale, perché in questa sfida di civiltà stati importanti ed evoluti d'Europa non sono arrivati ai nostri livelli, basti pensare che in Svezia esistono ancora la scuole speciali".
Oltretutto "si allunga la permanenza scolastica dei ragazzi diversamente abili, che in numero sempre maggiore arrivano fino alle superiori, in maggioranza negli istituti professionali, anche se crescono le iscrizioni a licei e tecnici", ha aggiunto la vicepresidente Ilenia Malavasi sottolineando anche "la continua ascesa del tempo-pieno, salito dal 33,9 al 35,9% e un lieve allargamento della forbice tra iscritti ai licei e agli altri istituti, anche se il numero di studenti di tecnici e professionali resta ancora ampiamente superiore ai dati nazionali, grazie anche alla stretta collaborazione tra scuola e impresa".

Il provveditore Antimo Ponticello si è quindi complimentato con la Provincia e con i curatori dell'Annuario "per il lavoro puntuale svolto al fine di assicurarci un ottimo strumento in grado di guidarci in tutte le nostre scelte di programmazione". In quanto alle alte percentuali di studenti stranieri e diversamente abili, il dirigente le ha giudicate "anche un punto di forza, in grado di stimolare l'innovazione della didattica" confermando la "piena sinergia tra enti locali e Ufficio scolastico nel trova la migliore soluzione possibile per ogni singolo caso". Un compito, ha aggiunto l'ex ispettore del Ministero Luciano Rondanini, facilitato da un "rapporto tra ragazzi e insegnanti di sostegno che, anche se non è più di 1 a 1 come in passato quando gli studenti disabili erano notevolmente meno, resta comunque piuttosto positivo, di 1 a 2 , grazie anche al Ministero che ha sempre garantito una discreta dotazione dell'organico, calato invece di 80.000 unità per quanto riguarda i posti comuni".

I numeri principali della scuola reggiana

Per quanto riguarda la scuola secondaria di II grado, dopo le profonde trasformazioni avvenute con l'entrata in vigore dei regolamenti di riordino delle scuole superiori, nel 2015-16 gli iscritti nell'area liceale rappresentano il 37,1% (+2,1%), mentre l'area tecnica, che si attesta al 32,6% (-1,8%), e quella professionale (30,3%, -0,3%), subiscono un lieve calo rispetto all'anno scolastico precedente.

Dalle pagine dell'Annuario emergono chiaramente anche diversi aspetti peculiari del sistema scolastico reggiano, che si conferma come inclusivo ed accogliente, con una presenza di alunni stranieri sul totale della popolazione scolastica provinciale pari al 16,5%, sostanzialmente stabile nell'ultimo quinquennio, di cui oltre la metà sono nati in Italia. Anche la presenza di alunni disabili nelle scuole statali reggiane si conferma rilevante (il 3,1% sul totale degli alunni) ed in crescita alle superiori, a riprova della tendenza al prolungamento degli studi.

I risultati scolastici del 2014-15 nelle scuole secondarie di I grado, vedono un ulteriore miglioramento: la percentuale di alunni respinti, dopo l'impennata nell'anno scolastico 2008/09 dovuta alla reintroduzione dei voti numerici in cui era salita al 5%, è diminuita costantemente arrivando al 2,6%. Nelle scuole superiori, al contrario, i risultati complessivi sono peggiorati rispetto all'anno scolastico precedente. La percentuale di alunni respinti è stata infatti del 12,5% (+0,6% rispetto allo scorso anno): in dettaglio, nel primo biennio, che rappresenta il passaggio più difficile dell'intero percorso scolastico, la percentuale di respinti è stata del 17,6% (+1,1%), nel triennio del 7,9% (+0,3%). "L'insuccesso – ha commentato Luciano Bonacini – resta in ogni caso un 'problema' più maschile che femminile".

Una sezione della pubblicazione è inoltre dedicata ai corsi serali presso le scuole secondarie di II grado, alla luce della riorganizzazione dell'istruzione per gli adulti con la messa a regime dei nuovi Centri Provinciali d'Istruzione per gli Adulti (CPIA), sui quali si è soffermata in particolare Silvia Ballabeni.

L'Annuario, che viene distribuito gratuitamente ai numerosi soggetti che operano nel sistema d'istruzione del territorio provinciale e regionale, è disponibile anche online sul sito della Provincia di Reggio Emilia nella sezione "Scuola e Università".

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Grazie a 1,8 mln di fondi europei assegnati dalla Regione alla Provincia. A cantieri ultimati si potrà considerare conclusa l'emergenza creatasi tra il febbraio e il marzo dello scorso anno. Manghi e Tagliavini: "Ottimo lavoro di squadra tra istituzioni per chiudere l'emergenza della scorsa primavera."

Reggio Emilia, 22 febbraio 2016

Altri quasi due milioni di euro dalla Regione Emilia-Romagna per contrastare il dissesto idrogeologico del nostro territorio. Ne danno notizia il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi, e il consigliere delegato alle Infrastrutture Andrea Tagliavini sottolineando come "la Regione abbia mantenuto l'impegno che si era assunto lo stesso presidente Bonaccini lo scorso aprile qui a Palazzo Allende, stanziando un'ulteriore somma di 1 milione e 835.000 euro per 11 interventi che interessano strade provinciali". Le risorse assegnate alla Provincia di Reggio Emilia - che in questi mesi ha iniziato sondaggi e perizie geologiche su cui impostare i progetti esecutivi - fanno parte degli 11 milioni complessivamente destinate all'Emilia-Romagna dalla Commissione europea per le alluvioni che a ottobre e novembre 2014 colpirono la nostra regione insieme a Liguria, Toscana, Piemonte e Lombardia.
"Regione e Provincia hanno svolto davvero un ottimo lavoro rispettivamente per recuperare le risorse e per progettare gli interventi, in alcuni casi anche di complessa soluzione – dichiarano il presidente Giammaria Manghi e il consigliere provinciale delegato alle Infrastrutture Andrea Tagliavini – A cantieri ultimati si potrà considerare conclusa l'emergenza creatasi tra il febbraio e il marzo dello scorso anno, quando si erano attivati una ventina frane su strade provinciali e numerosi altri dissesti su quelle comunali. Un capitolo emergenziale molto delicato affrontato grazie alla collaborazione stretta tra Regione, Provincia e Comuni: ognuno ha mantenuto gli impegni assunti con un buon lavoro di squadra che ci ha consentito di agire per priorità senza però lasciare indietro nessun territorio".
Gli interventi finanziati da quest'ultima tranche sono 11 e interessano 6 comuni: San Polo, Villa Minozzo, Viano, Carpineti, Ramiseto e Baiso. La Provincia prevede di completare le progettazioni entro la primavera per poi avviare tutti i cantieri entro l'estate. Queste risorse si aggiungono al milione e 105.000 euro stanziato tra l'estate e l'autunno: di quei lavori restano da completare gli interventi ad Albinea, Vezzano sul Crostolo, Baiso e il primo stralcio a La Fratta di San Polo, mentre è in progettazione l'intervento sulla Sp 7 tra Carpineti e Felina.

Il dettaglio degli interventi

Grazie ai quasi 2 milioni stanziati in questi giorni dalla Regione, la Provincia di Reggio Emilia conta di avviare 11 cantieri: sulla Sp 73 a La Fratta di San Polo il secondo stralcio che prevede la realizzazione di una palificata tirantata, drenaggi profondi e il ripristino della sede stradale (160.000 euro); interventi analoghi sulla Sp 5 a Villa Minozzo tra gli abitati di Minozzo e Sologno(200.000 euro); sulla Sp 27 a Fontanella di Baiso per il rinforzo della paratia esistente, il completamento di quella di valle e l'installazione di drenaggi sub orizzontali (610.000 euro in due lotti); sulla Sp 103 a Taviano di Ramiseto per il consolidamento della scarpata di valle con inserimento di palificazioni, realizzazione di drenaggi e regimentazione delle acque superficiali (220.000); sulla Sp 7 nei pressi della zona industriale di Viano per il ripristino della scarpata di valle con opera di sostegno alla base e sistemazione dello scolo delle acqua superficiali lungo la strada (75.000); sulla Sp 15 in prossimità del bivio per Taviano a Ramiseto per la sistemazione della scarpata di valle e la realizzazione di opere di sostegno della sede stradale e di drenaggi profondi (250.000); sulla Sp 63 a Carbonaso di Viano per opera di sostegno della sede stradale mediante la realizzazione gabbionate e realizzazione di drenaggi lungo il versante di valle (85.000); sulla Sp 7 a Montefaraone di Carpineti per il ripristino della scarpata di monte con pulizia del materiale instabile, la posa di geostuoia e la realizzazione di opera di contenimento alla base (50.000); sulla Sp 76 tra Carpineti e il castello per la realizzazione di opera di sostegno a valle strada e ripristino della scarpata e rifacimento della sede stradale (105.000); sulla Sp 76 a Carpineti nei pressi del bivio per Villaprara per opere di drenaggio e il rifacimento della sede stradale (80.000).

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Buone notizie dopo il sopralluogo del presidente Stefano Bonaccini – accompagnato dal sottosegretario Andrea Rossi e dagli assessori regionali a Turismo e Difesa del suolo, Andrea Corsini e Paola Gazzolo – insieme al presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi e al sindaco Luca Bolondi.

Reggio Emilia, 20 febbraio 2016

Grazie a un lavoro di squadra istituzionale, ed in particolare alle risorse della Regione Emilia-Romagna, il castello di Canossa è salvo. Questa la buona notizia emersa dopo il sopralluogo compiuto ieri pomeriggio a Canossa dallo stesso presidente Stefano Bonaccini – accompagnato dal sottosegretario Andrea Rossi e dagli assessori regionali a Turismo e Difesa del suolo, Andrea Corsini e Paola Gazzolo – insieme al presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi e al sindaco Luca Bolondi.
"Con questa visita abbiamo confermato l'impegno della Regione, che fin da subito ha seguito con attenzione e interesse i problemi legati al futuro del castello di Canossa che Comune e Provincia ci hanno segnalato, consapevoli che nel nostro territorio, insieme a tante bellezze, c'è anche un prezioso patrimonio artistico-culturale che ci rende davvero orgogliosi - spiega il governatore Stefano Bonaccini – A supporto del nostro intervento c'è anche un dato estremamente importante, per Canossa, di circa 20.000 visitatori all'anno, che dimostra come anche il turismo culturale possa rappresentare un volano di crescita per la nostra regione".
Tre, in particolare, i campi di intervento sui quali le istituzioni si impegneranno non solo per tutelare, ma anche per rilanciare Canossa e più in generale l'area matildica. "Per quanto riguarda la gestione del castello, la Regione assegnerà alla Provincia 15.000 euro grazie ai quali potremo prolungare fino all'estate l'apertura della struttura", annuncia il presidente Giammaria Manghi. "Dopo l'estate – aggiungono i presidenti Bonaccini e Manghi – abbiamo avviato contatti con il Ministero dei Beni e delle attività culturali che si è impegnato ad inserire il castello di Canossa tra i 15 siti di interesse nazionale la cui gestione verrà affidata con un bando ministeriale".
"Canossa e l'area matildica nel suo complesso saranno poi al centro di un progetto di promo-commercializzazione per il quale la Regione Emilia-Romagna si è pure impegnata a stanziare alcune decine di migliaia di euro", annuncia il sindaco Luca Bolondi, ringraziando i vari livelli istituzionali "che si sono spesi per questo grande risultato".
Infine la messa in sicurezza del castello e dell'area. "Le situazioni più problematiche riguardano i calanchi ai piedi dell'area del parcheggio e la solidità della rupe in generale", spiegano il presidente Manghi e il sindaco Bolondi. "Come Regione ci siamo impegnati a estrapolare dal bilancio circa 250.000 euro per i primi interventi – conclude il presidente Stefano Bonaccini - che dovrebbero unirsi ai 600.00 euro previsti dal piano nazionale contro i dissesti "Italia sicura", in attesa di copertura finanziaria".

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Concluso a Castelnovo Monti il corso di specializzazione per ricerca dispersi, dopo quelli su rischio idraulico (Gualtieri) e motoseghe (Guastalla e Castelnovo): coinvolte oltre 200 persone. Quello conclusosi sabato a Castelnovo Monti rientra tra i diversi corsi di specializzazione che Provincia e Coordinamento del volontariato.

Reggio Emilia, 2 febbraio 2016

Una cinquantina di volontari del Coordinamento provinciale delle organizzazioni di Protezione civile sono state impegnate sabato, all'ombra della Pietra di Bismantova, nella prova conclusiva del corso di specializzazione per unità cinofile e operatori di supporto alla ricerca di persone disperse. Promosso dalla Scuola permanente di formazione di Protezione civile, costituita dalla Provincia di Reggio Emilia e dallo stesso Coordinamento del volontariato, il corso si è svolto durante il mese di gennaio a Casina ed è stato curato da Corrado Bernardi con il coordinamento di Ugo Artioli e Marcello Margini. Durante l'esercitazione conclusiva, che ha visto la collaborazione di Vigili del fuoco e Soccorso Alpino Emilia-Romagna, i volontari hanno effettuato prove specifiche sull'utilizzo del Gps, sulla cartografia e sulla ricerca applicata al ritrovamento di una persona dispersa, nonché manovre di ricerca a pettine e con le unità cinofile. Alla fine, la prova è stata brillantemente superata da tutti i volontari, appartenenti alle associazioni Alpini, Unità Cinofile I Lupi dell'Appennino Reggiano - Casina, Legambiente Reggio Emilia, Bentivoglio-Gualtieri, Croce verde Castelnovo Monti, I Custodi della Montagna di Ligonchio, Team Reggio Fuoristrada, Protezione Civile Albinea, Val D'Enza Radiocomunicazioni, Il Campanone Scandiano e Noc Traversetolo.

Quello conclusosi sabato a Castelnovo Monti rientra tra i diversi corsi di specializzazione che Provincia e Coordinamento del volontariato, attraverso la Scuola permanente di formazione di Protezione civile costituita nel 2008, tengono periodicamente per poter disporre di volontari in grado di affrontare con competenze e capacità ogni diverso tipo di emergenza. "A dicembre si è concluso a Gualtieri, con la prova pratica coordinata da Aipo, il corso specialistico di secondo livello sul rischio idraulico tenuto da Denis Sepali che ha coinvolto volontari delle associazioni Bentivoglio, Città del Tricolore, Croce rossa di Quattro Castella, Gruppo Brescellese, I Ragazzi del Po, Icaro, Il Campanone, Legambiente, Nubilaria, Radioclub Antenna Amica, San Venerio, Sesto Continente, Team Reggio Fuoristrada, Vigilanza Antincendio Boschivo e Val d'Enza Radiocomunicazioni – spiega il presidente provinciale (e regionale) del Coordinamento del volontariato Prociv, Volmer Bonini – A breve seguiranno altri due corsi, a Guastalla e Brescello: l'obiettivo è di arrivare formare circa 120 persone, perché l'esperienza ci insegna che in caso di piene critiche come quella del Po del novembre 2014, occorrono centinaia di turni di volontari specializzati".

A novembre si erano invece tenuti, a Guastalla e Castelnovo Monti (tutor rispettivamente Denis Sepali e Ercole Domenichini), altri due corsi di addestramento per l'utilizzo di motoseghe, rivolto ai volontari impegnati sui rischi idraulico, idrogeologico e da meteo avverso per la pulizia in emergenza di sponde e alvei dei corsi d'acqua, per liberare strade da tronchi spezzati o mettere in sicurezza le alberature inclinate da frane. Ben 130 i volontari che sono stati impegnati, in questo caso appartenenti alle associazioni Alpini, Vigilanza Antincendio Boschivo, Val D'Enza Radiocomunicazioni, Città del Tricolore, Bentivoglio, Gruppo Brescellese, I Ragazzi del Po, Icaro, Legambiente Reggio Emilia, San Venerio, Pubblica assistenza Castelnovo Sotto, Nubilaria, Sesto Continente, Radioclub Antenna Amica, I Lupi dell'Appennino Reggiano, Il Campanone di Scandiano e I Custodi della Montagna. Le prove pratiche, supervisionate dal Corpo forestale dello Stato, si sono svolte con la collaborazione di Emak Spa, che ha messo gentilmente a disposizione personale, motoseghe e dispositivi di protezione individuale.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)