"In questa data simbolica - spiega -, mentre ricordiamo il giorno più lungo e drammatico della Repubblica, quello dell'assassinio di Aldo Moro, mi preme trasmettere ai più giovani, ai ragazzi di oggi, il valore di chi fu ucciso mentre aveva scelto di stare dalla parte della democrazia, della libertà e del progresso sociale. Come afferma Agnese Moro, figlia dello statista assassinato dalle Brigate rosse, 'vennero colpite le persone che si battevano per difendere i valori della Costituzione', un tentativo di mettere nell'angolo la democrazia, cioè il popolo italiano. Per questo - insiste la presidente dell'Assemblea legislativa - va fermamente respinta ogni forma di violenza e ogni tentativo di trascinare la dialettica politica e sociale sul terreno dello scontro".
"E vittima del terrorismo - prosegue Costi -, nelle giornata in cui ricordiamo coloro che dal terrorismo sono stati vilmente colpiti, è stato Marco Biagi, un uomo della nostra terra, uno studioso, un riformista che ha pagato con la vita per il suo lavoro".
"Il 9 maggio - ricorda ancora Costi - è il giorno in cui, sempre 35 anni fa, venne ucciso per mano mafiosa anche Peppino Impastato, un uomo che della legalità ha fatto la propria ragione di vita".
"Per fare memoria - chiude la presidente dell'Assemblea legislativa - bisogna conoscere, comprendere, giudicare e poi scegliere: quattro azioni lasciate all'individuo e alla società, per una scelta di campo, quella della democrazia, della legalità e della giustizia sociale, che mai può essere messa in discussione".
(Fonte ufficio stampa Regione Emilia Romagna)