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Il truck degli operatori della Polizia Postale si è fermato al Centro Commerciale I Portali per incontrare studenti, genitori e insegnanti sui temi della sicurezza on line, della privacy e della comunicazione attraverso i social media. Nel 2015 sono 168 le denunce legate a reati commessi via internet. -

Modena, 8 ottobre 2015 - di Manuela Fiorini – foto di Claudio Vincenzi -

Nel 2015 (dati al 18 settembre), sono state 168 le denunce legate a reati commessi via internet. Di queste, 57 riguardano minorenni. Al primo posto, spicca il furto di identità digitale sui social network (59 casi), seguono la diffamazione on line (36 casi), le ingiurie e le molestie (18), le minacce (16), la diffusione di materiale pedopornografico (15) lo stalking (6). Se si guarda, nello specifico, le denunce che coinvolgono i minorenni, al primo posto c'è la diffusione di materiale pedopornografico, con 27 casi su 57 denunce, seguono le minacce (9 casi), il furto di identità digitale (8), le molestie e la diffamazione on line (6), mentre non c'è nessun caso di stalking.

Proprio per informare i più giovani dei rischi e delle insidie connesse al mondo del web, mercoledì 7 ottobre, ha fatto tappa anche a Modena Una vita da social, la campagna educativa itinerante promossa dalla Polizia di Stato e dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca per "fare in modo che i gravissimi episodi di cronaca culminati con il suicidio di alcuni adolescenti e il dilagante fenomeno del cyber bullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse a un uso distorto delle tecnologie non avvengano più".

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Il truck, allestito con un'aula didattica, si è fermato al Centro Commerciale I Portali e gli operatori della Polizia Postale hanno incontrato circa 200 studenti, provenienti da Modena e provincia per parlare di social network e di temi delicati come il cyberbullismo, l'adescamento on line e sull'importanza della sicurezza e della privacy.

Secondo una ricerca condotta dal portale Skuola.net per conto della Polizia di Stato su un campione di 4000 studenti delle scuole medie e superiori italiane, 2 ragazzi su 3 affermano che le proprie competenze digitali proviene da esperienze extrascolastiche, mentre solo l'8% attribuisce alla scuola un ruolo fondamentale nell'alfabetizzazione informatica. Il 58% degli intervistati poi, nel corso dell'anno scolastico 2014/2015 non ha ricevuto dalla scuola alcuna formazione sull'uso consapevole della rete.

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Da qui, la necessità di una campagna educativa sulla prevenzione e informazione sui rischi della rete. Il truck di Vita da Social è partito da Napoli lo scorso 28 settembre e, nel suo viaggio didattico verso Milano, toccherà 57 città, forte di un successo che, nelle due edizioni precedenti, ha permesso agli operatori della Polizia Postale di incontrare circa 150 mila studenti nelle piazze e 800 mila nelle scuole, oltre a 25 mila genitori, 10 mila e 800 insegnanti, per un totale di 2800 istituti scolastici coinvolti e 18 mila km percorsi.

Inoltre, la pagina Facebook di Vita da Social che riporta l'intera campagna educativa, riconosciuta come una delle best practices Europa, e le iniziative ad essa connesse, nell'ultimo anno ha totalizzato 700 mila visualizzazioni settimanali sui temi della sicurezza on line.

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Pubblicato in Cronaca Modena

L'iniziativa - voluta da Fondazione Mission Bambini, Fondazione Canali Onlus, Fondazione San Zeno e UniCredit Foundation – darà un'opportunità d'impiego 
a tanti giovani senza lavoro. A titolo gratuito Manageritalia Milano - Gruppo Volontariato Professionale accompagnerà i vincitori nella realizzazione dei progetti. Il Bando "Occupiamoci!" è aperto dal 28 settembre al 6 novembre. -

Parma, 2 ottobre 2015 -

Come favorire l'occupazione giovanile nel nostro Paese? Sostenendo chi fa impresa, ma lo fa senza scopo di lucro e puntando - naturalmente - sui giovani. La risposta arriva dalle quattro Fondazioni private promotrici del Bando Nazionale "Occupiamoci!" edizione 2015: Fondazione Mission Bambini, Fondazione Canali Onlus, Fondazione San Zeno e UniCredit Foundation.

I fondi messi a disposizione attraverso il Bando – pari a 600.000 euro – serviranno a favorire l'inserimento lavorativo di giovani disoccupati tra i 16 e i 29 anni d'età, attraverso il sostegno ad attività imprenditoriali gestite da organizzazioni del privato sociale. I progetti d'impresa dovranno essere finalizzati all'avvio di nuove attività o allo sviluppo di attività esistenti e dovranno avere tutte le carte in regola per stare sul mercato con successo. Potranno interessare qualsiasi settore, a titolo d'esempio: ristorazione, cultura, arte, turismo, e-commerce, agricoltura, produzione di beni e servizi in genere.

Le organizzazioni proponenti, caratterizzate per l'assenza di scopo di lucro, dovranno essere costituite da almeno due anni e i progetti d'impresa proposti dovranno avere una durata minima di 18 e massima di 24 mesi. Le richieste che rispetteranno i requisiti formali, verranno classificate in tre graduatorie separate, sulla base dell'area geografica di realizzazione del progetto (Nord, Centro, Sud Italia). Questo per garantire una distribuzione omogenea su tutto il territorio nazionale delle risorse disponibili.

I vincitori beneficeranno di un contributo massimo di 70.000 euro e comunque non superiore all'80% del costo complessivo del progetto. Manageritalia Milano - Gruppo Volontariato Professionale, partner tecnico dell'iniziativa, a titolo gratuito accompagnerà le organizzazioni selezionate nella fase realizzativa dei progetti, con particolare cura agli aspetti di gestione economica ed organizzativi.
I promotori – che nel Bando hanno trovato lo strumento ideale per unire risorse e competenze maturate singolarmente nel contrasto alla disoccupazione giovanile – vogliono scommettere su attività d'impresa che, oltre a dare lavoro ai giovani, siano solide dal punto di vista economico e offrano buone prospettive future di impiego stabile. Una scommessa importante per il nostro Paese, considerato che in Italia la disoccupazione giovanile rimane ancora sopra la soglia del 40% (dato Istat). E, soprattutto, una scommessa che si può vincere, come dimostrano i risultati dell'edizione 2013 del Bando "Occupiamoci!" che ha finanziato 14 progetti (selezionati tra 270 richieste pervenute) dando un'opportunità di lavoro a più di 100 giovani in condizione di svantaggio sociale (che hanno abbandonato gli studi, in carico ai servizi sociali, affetti da disabilità fisiche o psichiche, minori immigrati non accompagnati).

Per partecipare al Bando Nazionale "Occupiamoci!" edizione 2015 presentando un progetto di impresa sociale c'è tempo fino a venerdì 6 novembre (ore 12.00). Il Bando integrale e la modulistica sono consultabili online a partire da lunedì 28 settembre, sui siti internet: www.missionbambini.org, www.canali.com/fondazione, www.fondazionesanzeno.org, www.unicreditfoundation.org

Le dichiarazioni dei promotori del Bando Nazionale "Occupiamoci!" edizione 2015

"La disoccupazione giovanile in Italia - dichiara Goffredo Modena, Presidente di Fondazione Mission Bambini – rimane stabilmente sopra la soglia del 40%. Dal 2011 Mission Bambini è impegnata per dare ai giovani del nostro Paese l'opportunità di muovere i primi passi nel mondo del lavoro. Ora grazie al Bando 'Occupiamoci!' facciamo ancora una volta fronte comune con altre Fondazioni private italiane per offrire concrete possibilità di impiego ai nostri giovani, perché un Paese ha futuro solo se lo hanno le sue giovani generazioni".

"Crediamo fortemente che un'iniziativa come 'Occupiamoci!' – dichiara Maria Grazia Canali, Presidente di Fondazione Canali Onlus - possa dare un supporto concreto ai problemi relativi all'occupazione giovanile, in perfetta sintonia con quella che è la linea guida della Fondazione Canali Onlus - 'fare la differenza e farla adesso'. Solo così si può dare un contributo vero sul fronte sociale".
"Alla luce della situazione di crisi nel mondo del lavoro in Italia che colpisce in particolare la fascia giovanile – dichiara il Dott. Sandro Veronesi, Presidente di Fondazione San Zeno Onlus e fondatore del Gruppo Calzedonia – sono convinto che la creazione e lo sviluppo di iniziative economiche possano dare un impulso positivo alla costruzione di una propria autonomia economica e di pensiero a quei giovani che si trovano a porre le basi per il loro futuro".

"Attraverso la nostra esperienza di fondazione corporate – dichiara Maurizio Carrara, Presidente di UniCredit Foundation – abbiamo potuto verificare come l'impegno solidale e civile, sostenuto da progetti innovativi, si possa tradurre in impresa moderna, sostenibile e competitiva. In questo senso, investire in impresa sociale può contribuire anche a creare concrete opportunità per inserirsi nel mondo del lavoro e quindi indicare dei possibili nuovi percorsi per dare una svolta al problema occupazionale".

"I nostri Manager – dichiara Giancarla Bonetta, Coordinatrice del Gruppo Volontariato Professionale di Manageritalia Milano - condividono l'iniziativa "Occupiamoci!" per sostenere i giovani e per realizzare un passaggio generazionale di competenze. L'esperienza accumulata in decenni di attività di gestione d'azienda è il patrimonio che i giovani imprenditori riceveranno in dote dai nostri volontari, esperienza del tutto indispensabile al nostro Paese per affrontare le sfide di oggi e di domani".

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Emilia

La Camera di Commercio mette a disposizione due borse di studio da 9.000 euro ciascuna a favore di giovani specialisti di canali digitali. -

Reggio Emilia, 14 aprile 2015 -

La Camera di Commercio mette a disposizione due borse di studio da 9.000 euro ciascuna a favore di giovani intenzionati a specializzarsi nei canali digitali per la promozione delle imprese reggiane nel mondo.
L'ente camerale, che aderisce per il secondo anno al progetto "Made in Italy - Eccellenze in digitale" promosso da Unioncamere e Google Italy, prosegue così i suoi investimenti a favore della valorizzazione dei prodotti locali attraverso il web e delle imprese che vogliono accrescere la loro presenza sui nuovi canali digitali, acquisendo gradualmente autonomia nella gestione di strumenti, politiche commerciali e di web marketing.

Dopo aver messo a disposizione delle imprese agroalimentari reggiane due giovani digital marketing manager che per sei mesi hanno seguito una cinquantina di aziende, con le due borse di studio la Camera di Commercio punta a formare nuove e qualificate professionalità nel campo dell'ICT, in grado di sostenere le imprese nell'aumento della capacità di offerta di beni e servizi, con particolare riferimento ai prodotti e alle filiere che meglio caratterizzano la realtà reggiana.

Le domande per accedere alle borse di studio vanno presentate online entro le ore 12,00 del prossimo 30 aprile.
I candidati ammessi alla selezione dovranno sostenere una prova selettiva articolata in un test a risposta multipla e in un colloquio individuale. La prova selettiva è finalizzata alla verifica di conoscenze del contesto locale, di competenze nei settori del marketing e della comunicazione, di esperienza nell'uso del web e dei social media.

In una prima fase, i giovani così selezionati dovranno partecipare ad un percorso formativo realizzato da Google e Unioncamere. Successivamente i borsisti opereranno per nove mesi all'interno della Camera di Commercio con il compito di affiancare le piccole e medie imprese nel percorso verso la digitalizzazione, sotto la supervisione e il coordinamento dei tutor dell'Ente camerale.
Per maggiori dettagli: www.re.camcom.gov.it 

(Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Tanti progetti di cittadinanza attiva e impegno sociale nelle due province. Le domande di partecipazione, con annessi allegati, sono scaricabili e consultabili presso i siti istituzionali dei comuni in questione. -

- di Federico Bonati -

Reggio Emilia, 26 marzo 2015 -

Da molti anni, per tutte le ragazze e i ragazzi interessati a svolgere un'esperienza formativa che permetta loro di sperimentare le proprie abilità nel campo lavorativo acquisendo competenze tecniche spendibili nel futuro professionale, è attivo il Servizio Civile Nazionale. Un servizio statale al quale possono accedere tutti i giovani dai 18 ai 28 anni, della durata di dodici mesi, con un impegno settimanale di trenata ore ed un rimborso mensile fissato a 433,80 €. In quest'ottica si sono attivati anche i comuni delle province di Reggio Emilia e Modena, con vari progetti, tutti di assoluto interesse e rilevanza sociale.

I comuni reggiani di Cadelbosco di Sopra, Gualtieri, Campagnola Emilia, Guastalla, Luzzara e Novellara hanno pubblicato il bando per la selezione di volontari per il progetto "GIO' POLIS 2015".
 Il progetto, presentato dall'Associazione Pro.di.Gio., prevede l'inserimento di due volontari per ogni comune, che opereranno presso i servizi educativi e culturali. 
A Fabbrico la ricerca è attivata per la realizzazione del progetto di servizio civile "Fabbricando Comunità", mentre a Reggiolo saranno due i volontari per il progetto "A Piccoli Passi".

Spostandosi nel modenese, nella fattispecie a Carpi, il comune accoglierà sei giovani all'interno del progetto "Giovani protagonisti: esperienze di animazione culturale ed aggregativa a Carpi", allocando tre volontari alla Biblioteca multimediale "A. Loria", due al Castello dei Ragazzi e uno allo Spazio Giovani "Mac'è!".

Le domande di partecipazione, con annessi allegati, sono scaricabili e consultabili presso i siti istituzionali dei comuni in questione. Per partecipare alla selezione che ne conseguirà, dovranno essere riconsegnate all'Ufficio Protocollo del proprio comune entro le ore 14.00 del 16 aprile.

Un'occasione da cogliere al volo per i ragazzi e le ragazze interessati a vivere esperienze personali e sociali di relazione con altre persone e altri ambienti sviluppando capacità di partecipazione, adattamento e consapevolezza personale, nonché la consapevolezza dell'essere cittadino partecipe della vita sociale della comunità.

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia

"Giovani Progetti" promosso dall'Amministrazione comunale e rivolto anche ad associazioni, gruppi o enti no profit per la valorizzazione del protagonismo giovanile -

Piacenza, 24 novembre 2014 -

L'Assessorato alle Politiche scolastiche e giovani intende promuovere la realizzazione di iniziative a favore del protagonismo giovanile attraverso la concessione di contributi e benefici per l'importo complessivo di € 15.000,00.
Le realtà che si occupano di promuovere il protagonismo giovanile, rappresentano una risorsa e una ricchezza fondamentale per la comunità locale. Il Bando è destinato a sostenere, attraverso l'attribuzione di contributi a fondo perduto dell'importo massimo di € 2.500,00, la realizzazione di progetti per la promozione del protagonismo giovanile.

In allegato il pdf scaricabile

Giovani progetti

(fonte: Comune di Piacenza)

Al confronto sono particolarmente interessati i giovani tra i 15 e i 29 anni che intendono avviare un percorso formativo/lavorativo e le imprese che vogliono accedere ai bonus occupazionali erogati dall'Inps a fronte dell'inserimento lavorativo di giovani - 

Reggio Emilia, 14 novembre 2014 -

Le opportunità che derivano nel nostro territorio dal Piano europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile (garanzia Giovani) e il ruolo della Camera di Commercio nell'attuazione del programma saranno al centro del seminario promosso dalla stessa Camera di Commercio per martedì 18 novembre nella sala convegni dell'Ente (piazza della Vittoria, 3).

Al confronto sono particolarmente interessati i giovani tra i 15 e i 29 anni che intendono avviare un percorso formativo/lavorativo e le imprese che vogliono accedere ai bonus occupazionali erogati dall'Inps a fronte dell'inserimento lavorativo di giovani.
I lavori, in programma alle 14,00 e realizzati in collaborazione con Ifoa, saranno aperti dal segretario generale della Camera di Commercio, Michelangelo Dalla Riva, cui seguirà l'intervento di Luciana Borellini (consulente Ifoa ed esperta in materia di politiche pubbliche e servizi per il lavoro) che, a partire dal progetto europeo, parlerà della Garanzia Giovani e delle sue ricadute in Italia e in Emilia-Romagna.

Francesca Lusenti parlerà poi dello sportello Ifoa dedicato al piano per la lotta alla disoccupazione giovanile.
Info e iscrizioni: www.re.camcom.gov.it

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

A Campegine è partito il primo di tre incontri sul rapporto tra i giovani e l'utilizzo di sostanze - 

Reggio Emilia, 12 novembre 2014 - di Federico Bonati -

È proprio vero che tutti i giovani sono a rischio?
Questo l'argomento centrale di un ciclo di incontri su uso e abuso di sostanze, che ha preso il via lunedì 10 novembre a Campegine.
Nato nell'ambito del progetto di Comunità "Banca delle Risorse" e in collaborazione con l'Ufficio Giovani del territorio, il Ser T ed il centro per le famiglie del territorio, questo ciclo di incontri è ritenuto molto importante dalla parrocchia e dall'amministrazione comunale campeginese, come dimostrano le parole del sindaco Paolo Cervi: "Il problema dell'uso e abuso delle sostanze è un problema importante in questo momento storico. Sta quindi a noi tutti affrontare la questione, imparando ad osservare bene la questione giovani-sostanze. I nostri ragazzi vivono in un mondo nel quale sono iper stimolati ed iper sollecitati. È quindi compito di ognuno di noi trovare delle soluzioni per aiutarli a crescere nel miglior modo possibile".

La serata, condotta dalla dott.ssa Serena Ligabue, dell'Ufficio Giovani Unione dei Comuni della Val d'Enza, è cominciata con la definizione specifica di "droga", vale a dire quella sostanza farmacologicamente attiva che ha un effetto sul nostro corpo. Erroneamente molte persone ritengono che le droghe siano solamente sostanze quali l'eroina, la ketamina, la cannabis, ma così non è. Rientrano infatti nella definizione anche sostanze legali e di uso comune, quali alcool, caffeina e tabacco.

"Lo piscologo e psicoanalista Norman Zinberg- spiega la dott.ssa Ligabue- effettuò uno studio in merito alle droghe, individuando due diversi tipi di consumo: il consumo sperimentale ed il consumo disfunzionale, causa quest'ultimo di alti costi sociali".
Il passaggio dall'utilizzo disfunzionale alla dipendenza, o nel caso delle droghe alla tossicodipendenza, è breve. Si arriva alla dipendenza quando la patologia si configura in tutta la sua durezza e prepotenza, apparendo come un impulso irresistibile, nonostante tutto.

In una società, come quella odierna, l'importanza dell'informazione e dell'educazione è basilare, ma poiché ognuno di noi è un soggetto differente rispetto agli altri, come è possibile trovare una soluzione comune?
Una domanda di difficile analisi, alla quale la dott.ssa Ligabue risponde in questa maniera: "Il fatto che ognuno di noi sia un soggetto diverso rispetto al resto delle persone implica l'utilizzo di differenti tipi di approccio, senza tralasciarne nessuno. C'è un forte bisogno di dialogo fra le persone e con le persone. Solo attraverso questo dialogo sarà quindi possibile individuare il giusto approccio per un soggetto. Ecco perché sono così importanti la formazione, l'informazione e la cultura stessa".

La risposta alla domanda: "È proprio vero che tutti i giovani sono a rischio?", risulta quindi essere un'azione concreta: esscerci per questi giovani e per tutte le persone con problemi di dipendenza e di uso delle sostanze. Esserci, con la capacità di ascolto e con l'adeguato punto di vista rispetto al problema.
"È evidente-conclude Serena Ligabue- che il rischio c'è. Ma si possono fare tantissime cose per arginarlo, come facendo l'adeguata informazione, dialogando con i soggetti, educando".

Il ciclo di incontri proseguirà lunedì 24 novembre, nel quale la dott.ssa Flavia Neri parlerà delle risorse del territorio in merito all'educazione alla sicurezza e al rischio e si concluderà lunedì 1 dicembre con la dott.ssa Alessandra Giovanelli che discuterà di ciò che possono fare gli adulti in merito.

 

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia

YoungERcard è la nuova carta ideata dalla Regione Emilia-Romagna per i giovani di età compresa tra i 14 e i 29 anni residenti, studenti o lavoratori in Emilia-Romagna. In distribuzione anche a Piacenza, offre agevolazioni per numerosi servizi, oltre alla possibilità di vincere premi attraverso la partecipazione a progetti di volontariato.

Piacenza, 30 maggio 2014 -

La carta è distribuita gratuitamente e riserva ai titolari una serie di agevolazioni per la fruizione di servizi culturali e sportivi (come teatri, cinema e palestre) e sconti presso numerosi esercizi commerciali. Le convenzioni messe a disposizione sono sia locali che regionali, riguardano quindi sia piccoli negozi e ristoranti che catene e grande distribuzione.
YoungERcard inoltre invita i suoi possessori a diventare Giovani Protagonisti, ovvero a investire parte del proprio tempo e del proprio impegno in interessanti progetti di volontariato. I progetti vengono organizzati in collaborazione con enti locali, associazioni, università, scuole, polisportive, circoli, cooperative sociali. Le attività proposte possono riguardare i seguenti ambiti: educativo, artistico, ricreativo, sociale, sportivo, culturale, ambientale. Il suo obiettivo è favorire tra i giovani relazioni e atteggiamenti improntati all'attenzione e alla solidarietà, consumi responsabili, senso di comunità e appartenenza.
YoungERCard è distribuita localmente dalle amministrazioni comunali, tramite informagiovani, biblioteche, centri di aggregazione ed uffici comunali.

I punti di distribuzione per la città di Piacenza sono:
la Biblioteca Comunale "Passerini Landi", in via Carducci
il punto INFORMAGIOVANI, in Piazza Cavalli
PER MAGGIORI INFO  0523/492579 o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

Pubblicato in Cronaca Piacenza

L'Infogiovani del Comune di Felino organizza due incontri sul tema "Giovani&Lavoro" per i giovani dai 18 ai 35 anni.

 

Parma, 8 maggio 2014 -

Il servizio Infogiovani di Felino, che dallo scorso giugno è stato rinnovato nella gestione e nella sede, è molto attivo sul fronte del lavoro: offre ai ragazzi consulenza nella ricerca del lavoro e supporto nella redazione del curriculum, si occupa della divulgazione di annunci e concorsi, segue giovani e disoccupati nella ricerca di lavoro sul web e nell’utilizzo degli strumenti informatici e telematici per un più ampio accesso all’offerta professionale. Inoltre, presso l’Infogiovani è attivo un servizio di consulenza psicologica e di orientamento lavorativo nei pomeriggi del lunedì dalle 15,30 alle 18,30.

 

L’iniziativa in programma nel mese di maggio a Felino si intitola “HappyJobHour” ed è stata ideata per coniugare il fabbisogno formativo e di orientamento dei giovani con aspetti più ludici e di socialità. Presso la Sala Civica “R. Amoretti” di Felino, nelle serate del 12 e del 29 maggio dalle 18,30 alle 20, i ragazzi potranno confrontarsi con esperti sui temi del lavoro e dell’ imprenditorialità giovanile all’interno di un contesto informale come quello dell’aperitivo, degustando qualche stuzzichino e snack.

 

Nel corso della prima serata si parlerà di “Ricerca attiva del lavoro. Dai primi passi fino alla firma del contratto”.  Con la partecipazione di Serena Brandini, Responsabile dei Centri per l’impiego di Langhirano, Borgotaro e Fornovo, si parlerà di come orientarsi nel mondo del lavoro, dove trovare le informazioni corrette, cosa sono i Centri per l'Impiego, come conoscere le offerte di stage e tirocini e le opportunità formative. Sara Aschieri e Claudia Cotti, psicologhe dell’Infogiovani, spiegheranno invece come funziona il servizio di consulenza ed orientamento dell'Infogiovani di Felino.

 

Il secondo appuntamento dedicato a "Co-working, startup e imprenditoria giovanile" è programmato per giovedì 29 maggio e vedrà l’intervento di Francesco Copelli, Presidente dell’associazione OnOff, e di Simone Serrao, responsabile commerciale di un negozio di giocattoli la cui positiva esperienza potrà essere di esempio ad altri giovani.

 

Per informazioni, contattare l’Infogiovani di Felino al numero di telefono 0521336457 oppure via email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

(Fonte: ufficio stampa Comune di Felino)

 

Mercoledì, 26 Marzo 2014 17:07

Sempre più NEET in Emilia Romagna

 

La crisi ha colpito pesantemente anche in Emilia Romagna. Nonostante tutto i NEET sono ancora, seppur di poco, al di sotto della media europea. 

 

di LGC - Parma 26 Marzo 2014 -- 

Sono quasi 90mila i giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano. Sono quelli che l'Unione europea definisce i Neet: Not in Education, Employment or Training. 

Un numero elevato in termini assoluti ma ancor più inquietante osservandone di  trend disegnato dal 2004 al 2011 quando, in soli sei anni,  si è passati dal 9,8% al 15,3% secondo i dati dell’ultimo report dell’ISTAT. Un tasso appena inferiore alla media europea.

Infatti,  in Italia (22,7%) la quota dei Neet,( giovani non inseriti in un percorso scolastico/formativo e neppure impegnati in un’attività lavorativa) è molto superiore a quella della media europea (15,4 per cento) con un’incidenza più elevata tra le donne (25,4 per cento) rispetto a quella registrata fra gli uomini (20,1 per cento), soltanto la Bulgaria e la Grecia presentano valori più alti fra i Paesi UE.

In Emilia Emilia-Romagna si osserva una percentuale di Neet inferiore che nella media del Paese pari al 15,3% e leggermente inferiore anche alla media europea.

NEET Emilia Romagna gde

 

Nell’analisi di genere, si evince che  le donne (18,9) registrano percentuali stabilmente più sfavorevoli rispetto agli uomini (11,9).

Più in generale nel secondo trimestre del 2013 sono 162.000 le persone in cerca di occupazione in Emilia Romagna. 

Una quota che si è andata a incrementare a partire dal 2008 con andamenti diversificati tra i generi. I maschi, come riporta la “Fotografia del Sociale” dell’Emilia Romagna,  in cerca di impiego risentono della crisi economico-finanziaria già dal quarto trimestre del 2008 mentre le femmine mostrano un aumento a partire dal secondo trimestre del 2009. Ad un primo parziale e leggero riassorbimento del fenomeno per entrambi i generi dal terzo trimestre del 2011 si assiste ad una ripresa della crescita fino a raggiungere il picco più alto nel primo trimestre del 2013 ed attestarsi nel secondo trimestre del 2013 a 82mila unità per le femmine ed 80mila per i maschi. Tuttavia, confrontando i punti più alti e più bassi raggiunti dalla disoccupazione, i maschi passano da 23mila unità a 93mila, quattro volte di più, mentre le femmine, nello stesso periodo, da 32mila a 103mila, oltre tre volte di più.

 

Pubblicato in Lavoro Emilia
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