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Domenica, 18 Marzo 2018 07:23

Esportazioni reggiane: +8,7% nel 2017.

E' salito dell'8,7%, nel 2017, il valore delle esportazioni reggiane, che si è così attestato a 10,3 miliardi di euro.

Per ritrovare un incremento più rilevante, secondo l'analisi dell'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia sui dati Istat, occorre tornare al 2010 e al 2011 (in entrambi gli anni l'aumento fu superiore al 13%), quando però l'export reggiano valeva poco più di 8 miliardi e stava semplicemente recuperando la grave perdita del 2009; proprio allora, in un solo anno e in piena crisi economica, le esportazioni crollarono del 23,6%, passando da 8,4 a 6,4 miliardi.

"In effetti - sottolinea il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi - siamo di fronte ad un risultato particolarmente soddisfacente, e non solo per l'entità della crescita, ma soprattutto per l'ulteriore consolidamento di un trend che è in atto dal 2012, quando abbiamo interamente recuperato i valori pre-crisi e, da allora, anno per anno si è registrata una crescita che ci ha portato ad un incremento complessivo che si attesta attorno al 25%, vale a dire due miliardi di esportazioni in più".

"Quello del 2017 – prosegue Landi - è l'incremento più rilevante degli ultimi sei anni; a partire dal 2012, infatti, si è inanellata una serie di risultati positivi, con una successione di +1,3% (2012), +2% (2013), + 4,3% (2014), +3% (2015), +2,5% (2016), fino al +8,7% dello scorso anno".
"Così come l'aumento della produzione industriale degli ultimi tre anni - sottolinea Landi - questo risultato conferma la grande competitività del sistema imprenditoriale reggiano, che ha consentito di migliorare decisamente la situazione anche sul versante dell'occupazione (il tasso di disoccupazione è sceso di oltre due punti in tre anni) e per ciò che riguarda il reddito delle famiglie, in crescita soprattutto negli ultimi due anni".

Con il risultato 2017, tra l'altro, la provincia di Reggio Emilia migliora ulteriormente la sua posizione nella classifica nazionale delle province italiane maggiori esportatrici, raggiungendo il 10° gradino della classifica e confermando al 2,3% il proprio contributo al commercio estero italiano.

A determinare la buona performance 2017 delle vendite oltre frontiera hanno contribuito, pur con comportamenti diversificati, la maggior parte dei settori leader dell'economia provinciale.

Il metalmeccanico, che da solo rappresenta più della metà delle esportazioni reggiane, è passato dai 4,8 miliardi del 2016 ai 5,4 miliardi del 2017, con un incremento del 12,7%; il tessile-abbigliamento, con un aumento del 6,6%, ha raggiunto 1 miliardo e 668 milioni di euro; il ceramico, con un valore di 1,1 miliardi, è cresciuto del 3%; è poi salito da 838 a 877 milioni l'elettrico-elettronico (+4,6%); ha raggiunto i 620 milioni (+5,4%) il settore alimentare, mentre quello della gomma-plastica è passato da 132,7 a 149,8 milioni, con un aumento vicino al 13%.

Relativamente ai Paesi di destinazione delle merci "made in Reggio Emilia", l'Europa, con oltre 7,3 miliardi di esportato, rimane il maggior acquirente di prodotti reggiani. L'incremento delle vendite destinate al mercato europeo è stato dell'8,4% rispetto al 2016, positivamente influenzato dalla crescita dell'8,3% dell'export verso la Germania che, con oltre 1,4 miliardi di euro, si conferma il principale cliente delle imprese reggiane. In crescita dell'11,2% anche le esportazioni verso la Francia, che sono passate da 1,159 a 1,288 miliardi di euro. Uscendo dall'eurozona, le vendite verso il Regno Unito sono aumentate del 4,1% e hanno raggiunto i 688,7 milioni, mentre al di fuori dei mercati dell'UE hanno continuato a crescere le vendite reggiane destinate alla Russia, che è diventata ora il settimo partner commerciale europeo di prodotti reggiani: nel 2017 l'export verso il territorio russo è aumentato dell'11,6% attestandosi a quasi 265 milioni. Ancora positivo l'andamento delle esportazioni verso la Turchia che, in anno, hanno registrato un +9% portando il valore dell'esportato verso il territorio turco a 164,9 milioni.
Nel frattempo è proseguita la crescita del mercato americano, che nel 2017 si è confermato come seconda area di destinazione di merci "made in Reggio Emilia" dopo l'Europa. Le vendite di prodotti reggiani verso l'America sono aumentate del 13,6% superando i 1.300 milioni: Stati Uniti e Messico, rispettivamente con 826,4 milioni (+10,5%) e 137,8 milioni (+9,8%), sono i due principali mercati americani di sbocco per i prodotti reggiani.
In crescita anche le esportazioni reggiane verso l'Asia, che nel 2017 hanno raggiunto un valore di 1 miliardo e 195 milioni di euro con una crescita del 6,1%. La Cina, con 296,5 milioni ed una crescita del 17,4% in un anno, si colloca all'ottavo posto nella graduatoria dei compratori di prodotti reggiani ed è il primo paese asiatico, ma rappresenta anche il principale fornitore della provincia di Reggio Emilia. Da quel paese, infatti, provengono prodotti per oltre 576 milioni di euro e la bilancia commerciale mostra un saldo negativo pari a oltre 279 milioni.

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(Fonte CCIAA Reggio Emilia 14 marzo 2018)

Pubblicato in Economia Reggio Emilia

Vola l'export e ripartono con decisione i consumi delle famiglie. Per l'agricoltura si chiude un'annata difficile a causa del clima, ma tiene il tessuto imprenditoriale, con un aumento record delle aziende condotte dai giovani (+ 5,6%).

Bilancio positivo per l'agroalimentare italiano nel 2017, sebbene il settore si sia dovuto misurare con le difficili condizioni meteo. Lo rileva il rapporto AgrOsserva di Ismea relativo all'ultimo trimestre dell'anno.

A trainare l'agroalimentare è stato soprattutto il segmento industriale che, beneficiando in maniera diretta del buon andamento della domanda nazionale ed estera, ha segnato un incremento rispetto al 2016 del valore aggiunto (+1,8%), della produzione industriale (+3%) e degli occupati (+1%).

Molto bene per l'export di alimenti e bevande che chiude l'anno al livello record di 41 miliardi di euro, con una crescita molto più sostenuta di quella, già significativa, messa a segno nel 2016 (+6,8% nel 2017 a fronte del 4,2% dell'anno precedente).

Ma il 2017 sarà ricordato soprattutto per la netta ripresa dei consumi alimentari delle famiglie italiane, che dopo 5 anni di stallo, fanno finalmente registrare un segno più di un certo peso (+3,2%).

Il bilancio dell'annata agraria è stato invece fortemente condizionato dall'andamento meteorologico avverso che ha inciso sul potenziale produttivo con un impatto negativo in termini di valore aggiunto (-4,4% sul 2016).

Il numero di imprese agricole è rimasto pressoché invariato rispetto all'anno precedente (-0,3% nel Registro delle imprese a dicembre 2017 su base annua). Tra i dati positivi si evidenzia la crescita del numero di imprese agricole condotte da giovani con meno di 35 anni che arrivano a 55.331 con un aumento del 5,6%.

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(Ismea - Roma 14 marzo 2018 - in allegato il Report completo in PDF)

Editoriale: - Elezioni 2018 - "Annamo bene, propio bene" - Lattiero caseari. Primi segnali di ripresa del latte spot. - "Quello Vero è uno solo". Il consorzio torna "On Air" con il terzo soggetto - Cereali e dintorni. Confermate le minori produzioni argentine.
SOMMARIO Anno 17 - n° 10 11 marzo 2018
1.1 editoriale
Elezioni 2018 - "Annamo bene, propio bene"
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Primi segnali di ripresa del latte spot. .
3.1 sicurezza alimentare Clorpirifos nei peperoncini
3.2 lavoro impresa Il talento invisibile di una giovane studentessa
4.1 parmigiano reggiano "Quello Vero è uno solo". Il consorzio torna "On Air" con il terzo soggetto
4.2 danni fauna selvatica Rimborsi fino al 100 per cento per i danni alle attività agricole causati dalla fauna selvatica.
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. I dazi, la nuova variabile negativa.
6.1 clima come affrontarlo "Il cambiamento climatico nel Parmense va affrontato con la scienza e il progresso in agricoltura"
7.1 Appennino e dissesto "La montagna è una priorità assoluta, ecco tutti gli interventi per il 2018"
7.2 bioenergie Verso Bioenergy: per le energie rinnovabili è l'anno della svolta
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Confermate le minori produzioni argentine..
9.1 allerta alimentare Allerta alimentare per senape non dichiarata
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

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Editoriale: - L'ultima furbata di Marpionne - Lattiero caseari. Crolla il latte spot ma burro alle stelle - Superfici a mais calate di oltre un terzo nel reggiano - Ministero della salute: micotossine oltre i limiti - Cereali e dintorni. Le condizioni meteo spingono i mercati. - Bayer si fa la Monsanto -

1.1 editoriale
L'ultima furbata di Marpionne
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Crolla il latte spot ma burro alle stelle.
3.1 mais superfici Superfici a mais calate di oltre un terzo nel reggiano
3.2 sicurezza alimentare Ministero della salute: micotossine oltre i limiti
4.1 lutto È scomparso il commendatore Giuseppe Rodolfi
4.2 Giornata mondiale dell'acqua Al Labirinto, la presentazione del report annuale UNESCO sullo stato della risorsa Acqua
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Incertezza meteo in Sud America.
6.1 Parmigiano Reggiano Parmigiano Reggiano a rischio bolla. L'allarme di Confcooperative Reggio.
7.1 Vino concorso Cantina Valtidone alla ricerca del calendario 2019.
7.2 pomodoro Pomodoro: obbligo di etichetta
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Le condizioni meteo spingono i mercati.
9.1 fusioni Bayer si fa la Monsanto
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners
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UniCredit e Alibaba.com, il marketplace B2B di Alibaba Group, hanno stretto una collaborazione finalizzata a supportare le aziende italiane che esportano. Le parti lanceranno una serie di iniziative di marketing che promuovono l'export italiano sulla piattaforma internazionale di
Alibaba.com.

Nel contempo, UniCredit presenterà un nuovo prodotto separato, Easy Export, che sarà disponibile in esclusiva per la clientela UniCredit da inizio marzo. L'offerta combinata ha l'obiettivo di supportare le aziende che già esportano o che vorranno operare a livello internazionale. Grazie all'accordo, i clienti UniCredit avranno accesso a Alibaba.com, nel 2016 il più grande mercato globale online della Cina per fatturato i, e saranno in grado di raggiungere clienti presenti in oltre 200 Paesi (Fonte iResearch).

UniCredit Easy Export aiuterà le aziende italiane a raggiungere la clientela internazionale attraverso un servizio di vendita personalizzato, distintivo e fornito nella lingua preferita dal cliente. UniCredit, tramite partner di eccellenza, come Geodis per la logistica e Var Group per la digitalizzazione, offre l'accesso a servizi ad alto valore aggiunto che vanno dalla creazione di una vetrina dedicata alle aziende e ai propri prodotti, al supporto per la gestione delle pratiche di logistica, fino all'assistenza di un consulente dedicato. I clienti potranno definire in autonomia il pacchetto di servizi a loro più congeniale, attraverso un'offerta flessibile, che permetta di costruire un servizio ad hoc sulla base delle specifiche esigenze e ambizioni aziendali.

"Siamo lieti di collaborare con Alibaba.com, uno dei più grandi mercati globali online al mondo. In UniCredit siamo costantemente impegnati a offrire ai nostri clienti soluzioni reali che li supportino nell'internazionalizzazione e nella crescita della loro azienda. Questa nuovo accordo rafforzerà ulteriormente il settore dell'e-commerce che in Italia vale oggi 7,5 miliardi di euro, il 6% delle esportazioni totali ed è in crescita del 25% all'anno", commenta il Direttore Generale di UniCredit Gianni Franco Papa. "Inoltre, con UniCredit Easy Export offriamo ai nostri clienti un gateway integrato che combina innovazione ed esclusività, consentendoci di rafforzare ulteriormente la nostra posizione di partner bancario di riferimento per le aziende che voglio
internazionalizzarsi".

UniCredit ha sviluppato un sito Web dedicato che facilita l'utilizzo della piattaforma Alibaba.com da parte dei clienti, oltre a consentire l'accesso ai prodotti e ai servizi bancari di UniCredit, che vanno dal supporto all'internazionalizzazione dell'impresa (gestione dei flussi esteri, finanziamenti copertura rischi e garanzie), fino alle soluzioni rivolte alla crescita sui mercati internazionali. Il nuovo sito web sarà disponibile all'inizio di marzo.

L'accordo siglato è un ulteriore rafforzamento delle collaborazioni avviate nei mesi scorsi tra UniCredit e Alibaba.com, concretizzatisi nel lancio del negozio online eMarco Polo su Tmall Global (un marketplace B2C di Alibaba Group) che offre prodotti di alta qualità realizzati dalle PMI italiane e rivolte a più di 500 milioni di consumatori cinesi. Per quanto riguarda i pagamenti, ricordiamo l'accordo con Ant Financial, un'affiliata di Alibaba Group che consente a molti punti vendita italiani di accettare pagamenti tramite l'app mobile Alipay, facilitando così gli acquisti e le transazioni per i tre milioni di turisti cinesi che visitano l'Italia ogni anno.

"Questo ulteriore accordo con UniCredit si integra perfettamente con il nostro ecosistema e rafforza la nostra missione di supportare e facilitare gli scambi commerciali, incrementando le opportunità di business per le imprese italiane in Cina con Tmall Global, in Italia con Alipay e nel mondo con Alibaba.com" – commenta Rodrigo Cipriani Foresio, Managing Director Sud Europa di Alibaba Group e responsabile per le piattaforme Tmall e Tmall Global a livello
europeo. "Considerate le potenzialità del Gruppo UniCredit, con solide radici italiane ma di fatto europeo, auspico che simili iniziative possano estendersi ad altri mercati europei nel prossimo futuro".

 

 

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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 17 - n° 7 18 febbraio 2018 -
Editoriale: - Il Paese dei balocchi. - Lattiero caseari. Grana Padano sempre in fase discendente - Anteprima Amarone - A Parma il Viceministro alle Politiche Agricole Andrea Olivero -Cereali e dintorni. I fondi spingono al rialzo. - Filo di ferro in verdure surgelate dal Belgio - Vino, la Francia vola e Spagna, Australia e Cile guadagnano quote di mercato ai danni del Bel Paese.

SOMMARIO Anno 17 - n° 07 18 febbraio 2018

1.1 editoriale
Il Paese dei balocchi.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Grana Padano sempre in fase discendente
3.1 vitivinicoltura Anteprima Amarone
4.1 ambiente e fiume PO A Parma il Viceministro alle Politiche Agricole Andrea Olivero
4.2 allerta alimentare Filo di ferro in verdure surgelate dal Belgio
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercato decisamente rialzista.
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercato decisamente rialzista.- aggiornamento
7.1 Distretti industriali export Lieve crescita (+0,9%) per l'export dei distretti industriali dell'Emilia Romagna
8.2 aceto balsamico Da Firenze a Miami passando per Dubai: febbraio intenso per l'Aceto Balsamico di Modena IGP.
9.1 vino export Vino, la Francia vola e Spagna, Australia e Cile guadagnano quote di mercato ai danni del Bel Paese
10.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. I fondi spingono al rialzo.
11.1 Acqua - bacino del po Agricoltura e governo dell'acqua: nel 2018 percorso comune grazie al nuovo distretto del Po
13.1 promozioni "vino" e partners
14.1 promozioni "birra" e partners

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Il Consorzio di Tutela presente al Chianti Classico Collection il 12 e il 13, a Dubai il 20 per la 100per100 Italian Night e dal 21 al 25 febbraio sarà invece a Miami per il SOBEWFF

Modena 12 febbraio 2018 - Inizia oggi da Firenze, il lungo viaggio che porterà l'Aceto Balsamico di Modena IGP a toccare tre Continenti in appena dieci giorni: da Firenze dove sarà protagonista il 12 e 13 febbraio alla Stazione Leopolda della Chianti Classico Collection 2018, si sposterà a Dubai per un esclusivo evento il 20 febbraio e poi volerà a Miami, per la 17° edizione del SOBEWFF che durerà fino al 25 febbraio.

L'appuntamento con il prezioso condimento è quindi alla Stazione Leopolda di Firenze dove si presenta sotto il cappello istituzionale di AICIG, nell'ambito di una partnership che si rinnova da anni tra il Consorzio Chianti Classico e una selezione delle più famose eccellenze agroalimentari italiane, di cui l'oro nero di Modena è uno dei più accreditati rappresentanti. In tale contesto l'Aceto Balsamico di Modena IGP è presente sia con materiale informativo sia con degustazioni ed incontri tematici su "Aceto Balsamico di Modena IGP, autentico all'origine".

Quella di Firenze si conferma una vetrina internazionale di tutto rispetto per questa denominazione che vanta il primato di essere la più esportata nel mondo – circa il 92% della produzione viene infatti indirizzato in oltre 120 Paesi dei cinque Continenti – e che nell'anno appena trascorso ha raggiunto una produzione di 97,5 milioni di litri per un valore al consumo di circa 970 milioni di euro, come stimato dal recente rapporto Qualivita-Ismea.

Da Firenze il tour del prezioso condimento si sposta a Dubai, per la serata 100per100 Italian Night ovvero l'evento di lancio del progetto "100per100 Italian" organizzato dall'associazione culturale no profit - nonché network - "I Love Italian Food", che promuove e difende la cultura enogastronomica italiana nel mondo. L'evento, che si terrà in occasione di Gulfood 2018, è in programma per il 20 febbraio al The Artisan by Enoteca Pinchiorri all'interno del Bury Daman di Dubai e a rappresentare il Consorzio di Tutela in tale contesto ci sarà il Presidente Mariangela Grosoli a cui spetterà altresì l'onore e l'onere di consegnare uno dei riconoscimenti "100per100 Italian in Dubai" volto a premiare le più rilevanti realtà italiane presenti in città.

"Quella negli Emirati Arabi Uniti, considerati una delle più importanti porte per il Medio Oriente – commenta la Grosoli – rappresenta una occasione unica di valorizzazione per i prodotti agroalimentari italiani, tra cui anche l'Aceto Balsamico di Modena che è parte integrante della collaborazione con I Love Italian Food".

Da un Continente all'altro in meno di 24 ore: dal 21 al 25 febbraio l'Aceto Balsamico di Modena è infatti pronto per aprirsi con il Consorzio di Tutela alla scena gastronomica di Miami partecipando al Food & Cooking Channel South Beach Wine & Food Festival (SOBEWFF), che mette in scena i più rinomati produttori di cibo, vino e liquori, cuochi e personalità del settore che registra un volume di oltre 65.000 ospiti per edizione. Tale partecipazione rientra nel progetto "Aceto Balsamico di Modena, l'originale", cofinanziato dall'Unione Europea con il quale il Consorzio vuole sensibilizzare i consumatori americani in modo consapevole all'acquisto.
"Per la prima volta – spiega il Direttore Generale del Consorzio di Tutela Federico Desimoni - faremo parte di questo festival in Florida che riunisce i nomi più prestigiosi del mondo culinario e presenta eventi unici, mettendo in risalto cibo e vino di livello internazionale. Riteniamo che sarà una grande opportunità per la nostra campagna promozionale che mira a dare un contributo concreto alla consapevolezza della denominazione del prodotto".

Nel dettaglio, la partecipazione del Consorzio a SOBEWFF inizierà giovedì 22 febbraio con la partecipazione al Barilla's Italian Bites on the Beach, dove i più grandi chef del Paese serviranno piatti provenienti da varie regioni d'Italia tra cui si può trovare anche una reinterpretazione dell'Aceto Balsamico di Modena. Venerdì 23 febbraio il Consorzio parteciperà invece al Trade Day di Wine Spectator, presentato da Beverage Media Group e ospitato da Southern Glazer's Wine & Spirits mentre sabato 24 e domenica 25 sarà tra i protagonisti dell'evento caratteristico del festival,

"The Goya Foods Grand Tasting Village" che si svolgerà sulla sabbia, nel cuore di Miami Beach con dimostrazioni culinarie di oltre 50 ristoratori e assaggi di cibi e vini provenienti da tutto il mondo.

Negli stessi giorni il Consorzio parteciperà inoltre a numerosi eventi collaterali, con l'obiettivo di stringere relazioni forti con chef e operatori locali.

Pubblicato in Agroalimentare Modena

Vino (Osservatorio Paesi terzi): Italia superpotenza a bassi regimi nel 2017 (+5,9%) . Francia vola (+9,8%). Ballotta (Business Strategy): gap con la Francia su Cina e Giappone sale a 1,4 mld di euro, serve una regia promozionale. I 12 mesi vino nei TOP 8 partner commerciali extra UE (90% valore Paesi terzi):

· +5,9% le importazioni di vino italiano nei Paesi terzi nel 2017, Francia e Spagna vicine a +10%, Australia a +12%
· Vino italiano top market in Russia, Norvegia e Svizzera. Francia in Usa, Cina, Canada e Giappone. Cile in Brasile
· Negli Usa, Italia in recupero a dicembre su leader Francia: è testa a testa (1,649 vs 1,644mld di euro)
· In Cina e Giappone Italia a 313mln di euro, Francia a 1,729mld

Vino_mescita_bicchiere.jpgFirenze, 13 febbraio 2018. L'Italia del vino chiude il 2017 con un incremento in valore delle vendite nei Paesi extra-Ue del 5,9%, per una stima di circa 3,4 miliardi di euro.

Ma il segno positivo più che una vittoria è un'occasione mancata in un anno 'doc' per il commercio di vino nel mondo, in cui la Francia allunga a +9,8% (a oltre 4,8 miliardi di euro) e con Spagna (+9,7%), Australia (+12%) e Cile (+7,2%) che guadagnano quote di mercato ai danni del Belpaese.

Lo segnala l'analisi consuntiva dell'Osservatorio del vino Paesi terzi di Business Strategies, frutto delle elaborazioni realizzate in collaborazione con Nomisma-Wine Monitor sui dati import delle dogane aggiornate ai 12 mesi 2017 degli 8 principali partner commerciali che assieme rappresentano il 90% della domanda di vino extraeuropea. Nell'anno del sorpasso (in valore) della Francia sull'Italia negli Stati Uniti – osserva l'analisi – la performance del Belpaese appare di doppia lettura. Da una parte prosegue l'eccellente percorso di crescita del nostro vino, che nell'ultimo quinquennio è risultato essere tra i più virtuosi in assoluto (+33% la crescita nell'extra-Ue); dall'altra si accentuano elementi che contribuiscono ad alimentare una crisi di crescita: prezzo medio in stagnazione, debolezza sui mercati in forte sviluppo come quelli asiatici, fase di riflessione negli Usa.

Per Silvana Ballotta, Ceo di Business Strategies: "Al netto del sorpasso ai nostri danni negli Usa, dove la Francia ha recuperato solo nel 2017 circa 173 milioni di euro all'Italia, il nostro gap commerciale sta tutto nei principali Paesi dell'Estremo Oriente. In Giappone e Cina, la Francia ha infatti segnato un valore delle vendite di oltre 1,4 miliardi di euro superiore al nostro, più o meno la stessa cifra che ci separa dal principale nostro competitor nelle esportazioni complessive extra-Ue". Per Ballotta "serve, come auspicato in più tavoli, una concertazione centralizzata della promozione verso quei partner commerciali, per evitare che restino perennemente mercati di prospettiva per noi e di sbocco per loro".

IMPORTAZIONI TOP PARTNER
Nel dettaglio, tra i Top 8 Paesi della domanda (Usa, Cina, Canada, Giappone, Svizzera, Russia, Norvegia e Brasile) è notevole la ripresa delle importazioni dalla Russia* (+41%, 4° partner extra-Ue) come pure quelle da Brasile (+48,6%) e Canada (+6,5%, 3° partner per l'Italia), mentre è risultato positivo ma sotto la media del mercato l'import di Svizzera (+5,4%, 2° partner), Giappone (3,6%) e soprattutto degli Usa, la cui domanda di vino made in Italy (+1,3%, 1,644 miliardi di euro) cresce 10 volte meno della Francia e 1/3 rispetto alle importazioni globali nel primo mercato buyer al mondo (+4,5%). E se in Norvegia l'Italia rimane top exporter nonostante un calo del 2,3%, in Cina la variazione è significativa in termini percentuali (+18,6%) ma molto meno in senso generale, con una quota di mercato che dal 5,6% del 2016 arriva al 5,8%, con sette bottiglie francesi bevute per ogni italiana.

PREZZO MEDIO E TIPOLOGIE
Troppo poco per una superpotenza enologica come l'Italia, che dopo anni di recupero viene ricacciata indietro dalla Francia anche nel prezzo medio: 2,77 euro/litro per la prima (+1,5 sul 2016), 6,07 euro/litro per la seconda (+3,1 sul 2016). Ed è proprio il prezzo medio, aggiunto a un più debole traino degli sparkling e la stagnazione dei fermi imbottigliati, la causa della battuta di arresto negli Usa. Complessivamente nei Paesi terzi si conferma l'alto gradimento per le bollicine italiane (import a +11%) mentre i fermi imbottigliati segnano un +4,6%.

* Stima Osservatorio Paesi terzi, dati dogane primi 11 mesi

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Business Strategies è una società fiorentina impegnata in percorsi di sviluppo delle piccole e medie imprese dei settori dell'agroalimentare e del lusso made in Italy sui mercati esteri. Le 500 aziende enologiche assistite da Business Strategies, che rappresentano tutte le regioni italiane, producono complessivamente oltre 100 milioni di bottiglie all'anno e esportano il 70% nei principali mercati stranieri.

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Domenica, 03 Dicembre 2017 07:15

c.a.s.e.a. SOMMARIO Anno 16 - n° 48 3 dicembre 2017

Editoriale: -Libertà di stampa, tra correttezza, rispetto e buon gusto - Lattiero caseari. Leggera flessione per il Grana Padano - Cereali e dintorni. L'onda lunga dei rincari prudenziali. - Si, al Glifosate. La posizione delle Organizzazioni professionali - Mutti annuncia l'acquisto di Co.Pad.Or. - Altro ...

SOMMARIO Anno 16 - n° 48 3 dicembre 2017

1.1 editoriale
Libertà di stampa, tra correttezza, rispetto e buon gusto
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Leggera flessione per il Grana Padano.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. L'onda lunga dei rincari prudenziali.
4.1 HO.RE.CA. Cibus prepara un focus speciale sull'Ho.Re.Ca.
4.2 nutrizione. La Cannella, contro l'obesità.
5.1 Glifosate Si, al Glifosate. La posizione delle Organizzazioni professionali
6.1 turismo emilia romagna Vola il turismo in Emilia Romagna
7.1 allerta alimentare Cozze vive pericolose per la salute
7.2 Eventi Consorzio Agrario dell'Emilia: Sabato prossimo a San Giorgio di Piano l'Open Day
8.1 pomodoro Mutti annuncia l'acquisto di Co.Pad.Or.
8.2 confcooperative i 70 anni di confcooperative Parma.
9.1 consumi. Lo Yogurt Lattiero caseario: tra il 2012 e il 2016 acquisti di yogurt in crescita del 4%
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

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20171203-cibus-48-COP 

 

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 16 - n° 47 26 novembre 2017 -

Editoriale: - Il quinto potere trasloca?- Cereali e dintorni. Rincari prudenziali in previsione del lungo week end del "ringraziamento"- Ancora allarmi alimentari per prodotti contaminati. - L'autostima, cos'é e a cosa serve.- Ismea: nuovi segnali positivi per l'agroalimentare - Altro ...

1.1 editoriale
Il quinto potere trasloca?
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Listini stabili.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Rincari prudenziali in previsione del lungo week end del "ringraziamento".
4.1 sicurezza alimentare Ancora allarmi alimentari per prodotti contaminati.
5.1 management e organizzazione L'autostima, cos'é e a cosa serve.
6.1 crisi, lavoro e suicidi La crisi spinge sulla povertà e sui suicidi. I giovani sono i più colpiti.
7.1 vino export Vino: nascono in Cina i primi corsi per "insegnare-imparando" il mercato cinese
7.2 Cibo e Salute La cura è servita: Un libro per guarire con il cibo
8.1 export La Food Valley punta alla Cina
9.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Gli aumenti di protezione.
10.1 agroalimentare Ismea: nuovi segnali positivi per l'agroalimentare
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)

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 20171126-Cibus47-COP