Berardi torna al goal e i neroverdi sperano nella salvezza.
19 aprile 2014 – di Maria Caterina Viscomi
Giornata di pioggia allo stadio Ennio Tardini, dove sono scese in campo Parma e Inter nella partita valida per la 34^ giornata di campionato, fondamentale per il quinto posto. Tra gli spalti presenti Alberto Zaccheroni, allenatore della nazionale giapponese, e Cesare Prandelli; gli osservati speciali di quest’ultimo sono stati Cassano, Paletta e Parolo, quasi certamente presenti tra i 23 che andranno ai mondiali in Brasile. Donadoni schiera il tridente Palladino-Cassano-Biabiany; Mazzarri lancia il duo Palacio-Icardi.
Nell’avvio di gara i neroazzurri non brillano e subiscono gli attacchi dei padroni di casa, pericolosi al ’13 con l’ex Cassano che manca la porta di un soffio. Poco dopo la situazione si ribalta e Mirante tra i pali crociati ha la possibilità di farsi apprezzare dal ct azzurro, salvando in due occasioni il risultato sulle conclusioni di Palacio (’29) e Cambiasso (’33). Al ’44 protagonista assoluto è il portiere neroazzurro Handanovic che para il rigore a Cassano, mandando la palla sul palo; Parolo ribatte ma non centra la rete. La ripresa comincia in maniera schizofrenica: Paletta si fa subito espellere per somma di ammonizioni e l’Inter ne approfitta per prendere il dominio su una sfida equilibrata. È Rolando a portare gli ospiti in vantaggio, capitalizzando un cross di Hernanes. A dispetto dell’inferiorità numerica i ducali si fronteggiano alla pari con gli avversari per tutto il match, cercando il pareggio; purtroppo vari episodi fortuiti non aiutano la formazione di casa e ad un minuto dallo scadere Guarin segna il goal del raddoppio con una conclusione rasoterra.
Scontro salvezza, invece, allo stadio Bentegodi di Verona tra Chievo e Sassuolo. Le squadre sono molto combattive e cercano i tre punti; a portarli a casa sono gli emiliani, grazie alla rete di Berardi (’40), a digiuno dal 12 gennaio, data del poker contro il Milan. I neroverdi sono bravi a sfruttare una delle poche ingenuità degli avversari ed a creare tante occasioni; nel primo tempo sono Cannavaro, Floro Flores e Missiroli ad avvicinarsi alla rete, mentre nel secondo tempo è Ziegler a sprecare l’occasione per chiudere definitivamente la partita. Tra i clivensi i più propositivi sono l’ex crociato Alberto Paloschi e Thereau; nessuno riesce comunque a trafiggere la porta di un super Pegolo, migliore in campo tra i neroverdi. Il match si chiude con ben sette ammonizioni, tra cui quella a Berardi che salterà la prossima sfida contro la Juventus, esattamente come all’andata. Il Sassuolo conquista, dunque, tre punti fondamentali che permettono di raggiungere quota 28 punti, al pari del Bologna che dovrà vedersela in serata contro la Juventus: il risultato sembra quasi scontato.