Nella prima giornata di Ufficio Stampa Lab, il corso di formazione per addetti ufficio stampa ideato dalla giornalista Francesca Caggiati e condotto insieme ad un team di colleghi, che si è tenuto a Parma, è intervenuto Gabriele Majo, giornalista con una lunga carriera in diverse testate, già responsabile ufficio stampa del Parma Calcio e attuale Direttore di stadiotardini.it
Durante la lezione Majo si è soffermato sull’importanza delle relazioni, sia quelle esterne con i giornalisti, sia interne con i superiori “vero ABC del lavoro di responsabile della comunicazione esterna” e degli elementi portanti di questa professione: dalla analisi mattutina della rassegna stampa, alla corretta composizione di un comunicato stampa sportivo, che nelle prime 5-6 righe deve contenere le informazioni principali della notizia, della differenza tra un giornalista, “che è un attaccante” e un addetto stampa “che deve essere un portiere”.
Ma anche la capacità organizzative sono delle skills importanti: una buona gestione delle tempistiche per l’invio dei comunicati ai media, per l’organizzazione delle conferenze stampa e il tipo di comunicazione da adottare sono elementi fondamentali.
Il giornalista parmense, che si è prestato a rispondere alla moderatrice e ai corsisti presenti, ha poi ricordato con qualche aneddoto le differenze tra passato e presente, come quando le conferenze stampa erano quasi quotidiane, i social network non esistevano e certi processi erano più immediati perché le società erano meno complesse. “Una volta Gian Carlo Ceci, decano dei giornalisti, riuscì a intervistare l’allenatore Arrigo Sacchi mentre si faceva la barba…”, racconta con un po’ di nostalgia.
E alla domanda se oggi è meglio o peggio, conclude sorridendo: “Non saprei, scegliete voi la risposta”.