E' scattato a Melbourne il campionato di Formula 1. Colpi di scena e nuove promesse.
Parma, 19 marzo 2014 - di Matteo Landi
Si è svolto domenica scorsa a Melbourne, in Australia, il primo gran premio del mondiale di Formula 1.
Un campionato atteso con trepidazione dai tanti appassionati per le novità che porta: una Formula 1 che guarda al futuro, con vetture che ospitano un complesso sistema di recupero di energia, ed al passato, con il ritorno del turbo e del consumo di carburante limitato in maniera consistente dal regolamento. Sono ancora impresse nella mente degli appassionati non più giovanissimi le immagini di vetture che negli anni 80 si ritrovavano a secco di carburante e quindi costrette al ritiro a pochi chilometri dal traguardo quando ormai avevano la vittoria in pugno.
Già dai test invernali si è avuto la sensazione che i valori in campo sarebbero cambiati rispetto alla scorsa stagione, quando l'aerodinamica della Red Bull di Vettel permetteva a quest'ultimo di fare, soprattutto nella seconda parte di stagione, il bello e il cattivo tempo.
Variazione dei valori che si è concretizzata fin dalle prime prove libere del Gran Premio di Australia, con le vetture motorizzate Mercedes pronte a mostrare un passo decisamente superiore a quello degli avversari motorizzati Renault e Ferrari.
Non bastasse lo stravolgimento tecnico, in qualifica ci si è messa pure la pioggia a rimescolare le carte ed a mettere in difficoltà i piloti, con il ferrarista Raikkonen a muro dopo una brusca accelerazione e costretto a partire in gara dall'undicesima posizione. Dal caos è uscita la pole position di Hamilton su Mercedes, seguito dall'australiano Ricciardo su Red Bull. Ha brillato il debuttante Magnussen, qualificatosi quarto su Mclaren. Alonso non è riuscito a ben figurare: cambiano le regole ma non la posizione in griglia, solo la quinta, esattamente come un anno prima.
La partenza della gara è stata elettrizzante e confusa, con tanti sorpassi ed un incidente che ha messo fuori gara l'ex ferrarista Massa, adesso su Williams: ci si attendeva una gran gara da lui dopo le ottime prestazioni mostrate nei test invernali, ma avrà bisogno di più fortuna per mostrarlo al prossimo gran premio. Una gara vissuta sulla ricerca da parte dei piloti e delle squadre della migliore prestazione tenendo d'occhi i consumi: 100kg di carburante per gara è il nuovo limite da rispettare.
La Ferrari, dopo un buon avvio, soprattutto di Raikkonen che si porta subito dietro al compagno di squadra Alonso ed a ridosso delle primissime posizioni, ha poi faticato per tutta la gara a tenere il passo dei primi, fra problemi di elettronica e di gestione del consumo di carburante.
Ha faticato però ancor di più il campione del mondo uscente Vettel, ritiratosi dopo pochi chilometri ed il campione del mondo 2014 per i bookmakers Hamilton, anch'egli appiedato dalla propria Mercedes dopo pochi giri dallo start. Problemi che invece non hanno afflitto l'altro pilota delle frecce d'argento, Rosberg, che come il padre nel 1985 fece nella stessa Australia, ha trionfato senza apparenti problemi. Sul podio con lui un altro figlio d'arte, il debuttante Kevin Magnussen, figlio di Jan Magnussen, al tempo anche lui pilota Mclaren.
In mezzo a loro, al secondo posto si era classificato Ricciardo, poi squalificato dopo che i commissari hanno ravvisato un eccessivo consumo di carburante da parte della sua Red Bull. La sua squadra ha comunque fatto reclamo. Vedremo se ci saranno ulteriori stravolgimenti di classifica. Per quanto riguarda le Rosse, Alonso e Raikkonen non sono riusciti ad andare oltre la quarta e la settima posizione rispettivamente. Vedremo se in Malesia, fra due domeniche, riusciranno a fare meglio.
Intanto si può dire che questa nuova e così stravolta rispetto al recente passato Formula 1 attirerà tante critiche da parte di molti spettatori e desterà invece la curiosità dei veri appassionati.