Lunedì, 19 Febbraio 2018 10:28

Serie B: Parma in caduta libera, D'Aversa a rischio esonero In evidenza

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Bruciante sconfitta per 4 a 0 a Empoli contro la scatenata capolista. Due gol per tempo affondano i crociati, incapaci di tenere il passo della squadra di Andreazzoli. I ducali mostrano limiti tecnici e fisici e per D'Aversa ora si fa dura.

di Luca Gabrielli - Parma, 18 febbraio 2018 -

Una squadra senz'anima e priva di un gioco

Doveva essere la gara della svolta in casa della capolista Empoli e invece si è dimostrato il punto più basso della stagione del Parma.

Una stagione che rischia seriamente di compromettersi se al più presto non si troveranno soluzioni per tornare in carreggiata. Il sogno promozione diretta da qualche giornata è ormai pura utopia ma ora c'è da preoccuparsi per l'obiettivo minimo, quei playoff che a giugno decideranno la terza squadra valevole per la Serie A. I giocatori visti ieri e nelle ultime giornate sono da promozione solo per i nomi che portano ma non per l'apporto tecnico e soprattutto mentale che danno quando scendono in campo. L'Empoli ha strapazzato il Parma dal primo all'ultimo minuto riuscendo ad andare a segno ogni volta che decideva di spingere sull'acceleratore. Andreazzoli ha saputo dare un'anima e soprattutto un gioco ai suoi uomini compattando la difesa e sfruttando al meglio le bocche di fuoco che ha davanti. Donnarumma e Caputo ieri hanno fatto il bello e il cattivo tempo tra le maglie crociate segnando tre reti e riportando sulla terra i giocatori ducali, tanto osannati per le qualità tecniche che ben poche volte si sono viste in questa stagione.

Ha ceduto come un castello di carte anche la difesa gialloblù, l'unica ancora di salvezza che dava qualche speranza ai tifosi di poter affrontare le squadre più forti della categoria.

Lucarelli e soci non ci hanno capito niente e non hanno potuto arginare le azioni offensive molto ben orchestrate dai padroni di casa. Il centrocampo, punto focale di ogni squadra, non ha mai fatto filtro venendo surclassato anche sul piano fisico dagli avversari e l'attacco, come al solito, non ha creato pericoli sufficienti per impensierire il portiere. Ciciretti e Ceravolo predicano nel deserto in una squadra che non ha mordente, non corre e soprattutto non ha un gioco.

A D'Aversa gli si può rimproverare proprio questo. Dopo 26 giornate i giocatori sembrano scendere in campo senza un'idea precisa su cosa fare ma dando l'impressione di improvvisare sul momento.

Durante la settimana l'allenatore dovrebbe preparare precisi schemi e far ripetere continuamente movimenti difensivi e offensivi in modo tale da vedere al sabato trame di gioco oleate che poi possono anche non riuscire, per carità, ma almeno da dimostrare che alla base di tutto ci sta un pensiero di gioco. Questo non si vede dall'inizio della stagione e a preoccupare è anche la tenuta mentale della squadra che alla prima difficoltà si disunisce senza reagire come dovrebbe fare una squadra in lotta per la promozione.

Per D'Aversa saranno ore molto importanti per il suo futuro che ad oggi sembra un po' più lontano da Parma. Vedremo se la dirigenza deciderà se concedergli ancora un'opportunità o se sceglierà di non dare più alibi a questi giocatori cambiando scelta tecnica

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