I crociati battono il Gubbio con il risultato di tre a uno dopo il "solito" primo tempo da brividi. Nella ripresa chiudono la partita in quattro minuti e volano ad un solo punto dalla capolista Bassano che vince il derby contro il Padova mentre si ferma il Venezia.
di Luca Gabrielli - Parma, 6 novembre 2016 -
Stavolta le mura amiche del Tardini hanno aiutato gli uomini di Apolloni ad esprimere una prestazione determinata e rabbiosa e conquistare una vittoria che fa fare un balzo importante al secondo posto del girone. La solita amnesia e confusione del primo tempo in cui i crociati passano in svantaggio e poi raggiungono il pareggio grazie ad un incredibile autogol, lascia spazio all'arrembante reazione a tinte gialloblu della ripresa dove nei primi 4', prima passano in vantaggio con l'ennesimo gol di Calaiò e poi chiudono il match con Nocciolini sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Un uno-due micidiale che ha "ammazzato" la partita.
Questa volta però si è vista una grinta ed una rabbia diversa ed un capacità di leggere meglio le situazioni di gara. I crociati non hanno mai sofferto le sortite di un Gubbio ben messo in campo e sono riusciti a condurre il gioco per larghi tratti della gara. Si sono viste finalmente buone trame di gioco e combinazioni provate durante la settimana. Calaiò si conferma nuovamente vero trascinatore di questa squadra e finalizzatore micidiale delle offensive crociate.
Sicuramente è una prestazione che regala alla squadra guidata da Apolloni un'importante iniezione di fiducia, accompagnata dallo scivolone del Venezia che porta la squadra ducale al secondo posto, ad un solo punto dalla capolista Bassano.
La via è tracciata e domenica prossima, contro la Maceratese, ci si aspetta una conferma di quanto visto ieri.
Nel diluvio del Tardini si abbatte il ciclone crociato
Il confermassimo 3-5-2 di Apolloni vede cambiare ancora alcuni interpreti rispetto la trasferta di Fano. Zommers tra i pali è protetto dal solito trio difensivo composto da Coly, Canini e Lucarelli. Sulle fasce la new entry Mazzocchi a destra e Nunzella a sinistra, con in mezzo Corapi, Giorgino e Scavone dietro al tandem d'attacco composto da Calaiò e Nocciolini. Solo panchina per Baraye ed Evacuo.
Il Parma parte bene, facendo vedere di voler prendere in mano la partita ma al 7' sono gli ospiti a passare in vantaggio sfruttando un disimpegno sbagliato di Canini ed innescando un contropiede finalizzato da Ferretti. Ennesimo inizio da brividi ma i crociati non si perdono d'animo e provano al 13' a raggiungere il pareggio con Nocciolini che trova però pronto il portiere Narciso. Passano cinque minuti e ci pensa la difesa del Gubbio ad aiutare la squadra di casa con una maldestra ribattuta con i pugni del portiere del Gubbio sul piede di Burzigotti che insacca nella propria rete. Risultato di nuovo in parità ma fino al termine del primo tempo non accade più nulla di interessante con un Parma che dà l'impressione di essere nervoso.
Non si sa cosa il mister Apolloni abbia detto negli spogliatoi ma l'inizio ripresa sotto un nubifragio è devastante e in quattro minuti si chiude la partita. Al 46' l'arciere Calaiò, servito da Corapi, trafigge il portiere del Gubbio e tre minuti più tardi arriva il gol di Nocciolini da due passi su una spizzata di testa sempre di Calaiò, sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Gli umbri sono al tappeto e non riescono a reagire così il Parma amministra il doppio vantaggio non rischiando più nulla. Apolloni inserisce allora Simonetti per Scavone, Saporetti all'esordio in Lega Pro per l'acciaccato Coly e Baraye per Mazzocchi.
I crociati sulle ali dell'entusiasmo cercano il quarto gol con un volitivo Baraye ma la partita si chiude tra gli applausi del pubblico del Tardini finalmente soddisfatto.