Visualizza articoli per tag: cronaca

Nella tarda mattinata di ieri, personale della Squadra Mobile ha effettuato un servizio mirato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti in zona centro a Modena, con particolare attenzione ai parchi cittadini, nel corso del quale ha tratto in arresto un cittadino tunisino di anni 33.

All'interno del Parco delle Rimembranze, gli agenti hanno notato il tunisino in sella ad una bicicletta, avvicinarsi ad un altro uomo ed estrarre dalla biancheria intima un grosso involucro di colore nero. Una volta aperto il pacchetto, lo straniero ha prelevato una parte del contenuto per poi pesarla e cederla all'acquirente, che in cambio gli ha consegnato alcune banconote.

Gli agenti sono intervenuti nell'immediatezza, bloccando i due uomini. La perquisizione sulla persona del tunisino ha dato esito positivo in quanto è stato trovato in possesso di grammi 115,00 di eroina in polvere di colore bruno, identica a quella precedentemente ceduta.

Lo straniero, con numerosi precedenti di Polizia, è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della Questura, come disposto dal Magistrato di turno, in attesa del processo con rito direttissimo.

Pubblicato in Cronaca Modena

La Polizia di Stato arresta tre spacciatori tunisini e sequestra 1 kg e mezzo di hashish in una abitazione dell’Oltretorrente. Le indagini sono partite grazie alla segnalazione dei residenti. 

Parma -

Nei giorni scorsi, alcuni residenti dell’Oltretorrente hanno segnalato un sospetto “via vai” presso un immobile di via Bixio. I primi appostamenti operati dal personale della sezione antidroga hanno consentito di accertare quanto segnalato e di identificare alcuni degli avventori di questo appartamento tutti già noti alle forze di Polizia come consumatori di stupefacente

Nella mattinata di sabato è quindi scattato il blitz degli agenti dell’antidroga che, con l’ausilio di Jago, il formidabile cane dell’unità antidroga di Bologna, hanno proceduto alla perquisizione dell’immobile. Nonostante la struttura si presentasse fatiscente, la porta di ingresso era nuova e solida. Una volta dentro l’abitazione, gli agenti dell’antidroga hanno identificato 4 uomini, tutti di nazionalità tunisina: B.K.A., in Italia senza fissa dimora e irregolare sul territorio nazionale, N.H., anch’esso in Italia senza fissa dimora e irregolare sul territorio nazionale ed un minorenne che dormivano al pian terreno; al piano rialzato a cui si accedeva dall’interno dell’immobile, vi era, invece, T. A., cittadino tunisino.

Al pian terreno, ove erano alloggiati i primi tre indagati, venivano rinvenuti, occultati all’interno di un frigorifero non funzionante, 4 panetti di hashish del peso complessivo di gr. 386; dietro alla “colonna piede” del lavabo, 10 panetti della medesima sostanza per un peso complessivo di 1 kg circa; all’interno di un mobile bagno, 2 pezzi di hashish del peso, rispettivamente, di gr. 25 e 3 e 4 bustine termosaldate contenenti gr. 2 di sostanza stupefacente del tipo cocaina. Nel medesimo alloggio, venivano rinvenuti anche1 bilancino di precisione e 100,00 € in contanti.

Al secondo piano, dove trovava alloggio T. A., sono state rinvenute 14 bustine termosaldate contenenti 6 grammi di cocaina ed un pezzo di hashish del peso di 2 gr., nonché due bilancini di precisione ed 800 €. Queste 14 bustine erano occultate nel letto dell’uomo e cucite nelle lenzuola e solo grazie allo straordinario fiuto di JAGO è stato possibile rinvenirle e sequestrarle.

Al termine dell’attività, B.K.A, N.H. ed il minore sono stati tratti in arresto e su disposizione del PM di turno dr. Fabrizio Pensa, i primi due sono stati condotti in via Burla, mentre, il minore, su disposizione del PM presso il Tribunale per i minorenni di Bologna dr.ssa Cristina Sallusti, è stato accompagnato presso l’Istituto minorile di Bologna.

Il quarto uomo, invece, è stato indagato in stato di libertà per i medesimi reati.

Pubblicato in Cronaca Parma

I Carabinieri della Stazione di Castel San Pietro Terme, in provincia di Bologna, hanno denunciato F.M., 47enne, per ricettazione. La denuncia è scaturita nel corso di un'indagine che i Carabinieri avevano avviato dopo che la vittima di un furto, quarantaquattrenne bolognese, si era accorto che la sua bicicletta rubata ad agosto e denunciata presso la Stazione Carabinieri Bologna Navile, era stata messa in vendita all'interno di un sito internet dedicato all'acquisto e alla vendita di oggetti tra privati.

Appresa la notizia, i Carabinieri si sono messi alla ricerca del venditore e dopo averlo trovato, sono andati a perquisire la sua abitazione di Castel San Pietro Terme. L'operazione è terminata col ritrovamento di tre biciclette, quella rubata al bolognese e altre due di provenienza furtiva che sono state sequestrate e custodite presso la Stazione Carabinieri di Castel San Pietro Terme, raggiungibile al numero di telefono 051/941227.

Pubblicato in Cronaca Emilia

Ieri pomeriggio, i Carabinieri della Stazione di Casalfiumanese, in provincia di Bologna, sono intervenuti in un terreno incolto per verificare la segnalazione di un trentaquattrenne italiano che riferiva di aver trovato alcune ossa, verosimilmente umane. Giunti sul posto, i Carabinieri hanno constatato la veridicità della segnalazione, appurando peraltro trattarsi di un cospicuo numero di ossa, la maggior parte trovate sotto qualche centimetro di terra, che le recenti piogge possono aver fatto affiorare.

Il successivo esame fatto dal medico legale ha accertato l'appartenenza delle ossa a persone di differenti fasce di età e di sesso, decedute non meno di cinquant'anni fa. I primi accertamenti non fanno escludere che l'area di ritrovamento fosse un vecchio cimitero rurale, andato nel tempo distrutto.

Le spoglie rinvenute sono state depositate presso la camera mortuaria dell'AUSL di Imola. L'Autorità Giudiziaria è stata informata dai Carabinieri della Stazione di Casalfiumanese e del Nucleo Operativo Radiomobile di Imola che proseguiranno gli accertamenti.

Pubblicato in Cronaca Emilia

L’episodio è accaduto nelle campagne attorno a Bomporto, dove i giovani e gli educatori stavano facendo la vendemmia per produrre vino e aceto balsamico. Lo sfogo di una mamma su Facebook “Caro ladro, dovresti imparare da loro a dare un senso alla tua vita perché, a occhio e croce, la loro è complicata, ma la tua fa schifo”.

BOMPORTO (MO) –

Ci sono furti più vili e vigliacchi di altri. Come quello compiuto da chi, nella giornata di ieri, ha tenuto d’occhio il pulmino e le due auto delle educatrici della cooperativa sociale di Solara “La Lanterna di Diogene” che si occupa di ragazzi disabili, per derubarli dei loro zainetti e di tutto quello che c’era dentro. 

I ragazzi si erano recati nelle campagne vicine a Bomporto per fare la vendemmia per poi destinare il loro raccolto alla produzione di vino e di aceto balsamico, lasciando nei mezzi borse e zaini. I mezzi sono rimasti aperti, perché nessuno, vista la situazione, si aspettava un furto. Invece, l’impensabile è accaduto e qualcuno ha portato via le borse delle educatrici, con soldi, documenti e carte di credito, e gli zainetti dei ragazzi

In uno di questi, appartenente a un diciottenne disabile, c’era il tablet tanto caro al ragazzo, che utilizzava per guardare le foto delle vacanze, i tutorial per aggiustare le cose rotte e per giocare ai giochi che gli piacciono. Inoltre, c’era anche l’abbonamento disabili di TPR, faticosamente ottenuto, che il giovane utilizza tutti i giorni per spostarsi da Modena a Bologna in corriera.

La mamma di uno dei ragazzi che frequentano la Lanterna di Diogene, ha affidato il suo sfogo a Facebook, rivolgendosi direttamente a chi ha compiuto un gesto tanto vile.

“Caro ladro (o cari ladri), vorrei farti sapere che oggi hai compiuto un atto veramente vigliacco. Oggi hai derubato mio figlio disabile, i suoi amici della Lanterna di Diogene nella medesima condizione e i loro educatori. Vorrei dirti che stavano facendo la vendemmia per fare l'aceto balsamico e il vino perché loro, nonostante abbiano problemi seri, lavorano tutti i giorni. Lavorano per dare un senso alle loro esistenze e, per dimostrare, che qualsiasi siano i problemi si può sempre essere utili e indispensabili. Sai, tutti i documenti, gli abbonamenti, i cellulari...verranno rifatti o ricomprati, ma la loro serenità noLa fiducia è una cosa preziosa e tu, a persone così delicate, l'hai portata via. Hanno pianto e ci sono rimasti male per un torto ingiusto causato da te. Mio figlio sul suo tablet guarda i tutorial per costruire o rimettere a posto le cose rotte, aveva le foto delle vacanze e i giochi che gli piacciono. Caro ladro...dovresti imparare da loro a dare un senso anche alla tua vita perché, a occhio e croce, la loro è complicata ma la tua fa proprio schifo”.

Considerato il potere di diffusione delle notizie del popolare social network, si auspica che queste parole arrivino anche all’autore, o agli autori del furto e che decidano in qualche modo di fare riavere ai ragazzi derubati gli oggetti a loro cari e utili nella vita di tutti i giorni, come i documenti, l’abbonamento ai mezzi pubblici e i tablet con i loro ricordi.

Pubblicato in Cronaca Modena

17 decessi in Emilia Romagna, di cui 3 a nel modenese, 32 casi di cui 15 persone ancora ricoverate e una comunicazione che latita hanno creato preoccupazione. Ma il direttore dell’ASL di Modena Massimo Anncchiarico in un post su Facebook, poi rimosso, l’ha presa con ironia. E in Regione la pentestellata Gibertoni chiede la rimozione dall’incarico.

MODENA –

17 decessi in tutta la regione, di cui tre nel modeneseRenzo Farri (76 anni) titolari di una delle più conosciute agenzie di onoranze funebri, Graziano Gazzotti (82 anni) e Marco Gibellini (63 anni), camionista di Montale, 32 casi diagnosticati, di cui 7 scoperti in quanto le persone colpite erano donatori AVIS e 15 persone ancora ricoverate. 

Sono questi i numeri della West Nile, il virus trasmesso dalle zanzare che sta mettendo in apprensione i modenesi, e non solo. Ad esso si associa il virus “Toscana”, così chiamato perché isolato per la prima volta dalla virologa Paola Virani nel 1971 all’Argentario. A differenza del West Nile, che viene trasmesso dalla zanzara comune (culex pipiens), che punge dal tramonto all’alba, il “Toscana” ha come veicolo del virus il pappatacio, un flebotomo più piccolo e più attivo al crepuscolo. 

Entrambi possono manifestarsi con sintomi simili all’influenza, anche se nella maggior parte dei casi il virus è asintomatico, ma in un caso su 100, possono sorgere complicazioni, come encefaliti e meningoencefaliti, che soprattutto in soggetti anziani, immunodepressi o con patologie preesistenti, possono risultare fatali. Si tratta, comunque, di casi rari.

 

I CASI E LE POLEMICHE

Nei giorni scorsi, una paziente 36 enne di Spilamberto, Vianne Ascari, ricoverata nel reparto di malattie infettive del Policlinico perché risultata positiva al virus Toscana, ha fatto sentire la sua voce sui social, e poi sui media.

“Avevo un mal di testa lancinante, come se avessi un’accetta a sezionarmi il capo. La febbre a una temperatura altissima con gravi tremori e stati d’incoscienza. A questo bisogna aggiungere il male ai polmoni e alla spina dorsale. In ospedale dopo tutti gli accertamenti hanno riconosciuto il virus Toscana. Voglio fare conoscere la mia situazione per evitare che si manifestino altri casi e per far sì che l’anno prossimo, quando si risveglieranno le larve, ritorniamo daccapo nell’affrontare il problema”, ha detto Vianne al telefono a Radio Bruno. Aggiungendo che, nel suo reparto, “ci sono altre persone ricoverate per lo stesso motivo”.

Alla testimonianza si è aggiunta anche la polemica sorta nelle scorse settimane, quando la famiglia di uno dei pazienti deceduti, Graziano Gazzotti, che non soffriva di patologie particolari, ha accusato il Policlinico e l’Azienda Usl di non avere riferito le cause del decesso del loro congiunto agli organi competenti in tema di sanità pubblica, in questo caso, Comune e Regione. Il caso non era stato comunicato nemmeno al Servizio di Epidemiologia della Sanità Pubblica che si occupa del monitoraggio della diffusione del virus West Nile. 

In un comunicato successivo, Policlinico e ASL hanno giustificato così la mancata comunicazione: “… a differenza di altre patologie infettive, poiché la trasmissione del virus da West Nile non avviene da persona a persona, non è prevista una sorveglianza della Sanità Pubblica sui contatti del paziente, o azioni anche comunicative volte a ridurre il rischio di contagio da persona a persona, in quanto tale contagio non è possibile. Esistono invece misure preventive e di protezione individuale dalle punture di zanzara che sono state comunicate più volte e che sono l’unica misura efficace per evitare i rischi connessi all’infezione".

Insomma, se non volete essere punti e correre il rischio di conseguenze…arrangiatevi…Deve essere suonato così il “consiglio” alle orecchie dei modenesi. Tuttavia, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato un post pubblicato su Facebook, e poi rimosso, del direttore generale dell’ASL di Modena Massimo Annicchiarico, che in pratica ironizzava, citando Jannacci, su un emergenza sanitaria che, a suo dire, non ci sarebbe, quasi prendendosi gioco di chi, magari, a fronte delle notizie dei morti a causa di complicazioni da virus West Nile, avrebbe invece avuto bisogno di rassicurazioni sotto forma di informazioni chiare e precise, soprattutto da parte di chi ricopre un ruolo importante all’interno della sanità pubblica. 

Giulia Gibertoni, consigliera del Movimento 5 Stelle, ha considerato il post rispettoso nei confronti dei familiari dei deceduti a causa del virus, e in un’interrogazione presentata alla giunta regionale, ha chiesto di valutare la posizione di Annicchiarico.

“È inaccettabile che il direttore generale della Asl faccia ironia su una questione del genere, che ha comportato il decesso di numerose persone sul territorio modenese.”, ha scritto Gibertoni, che ha aggiunto "La pubblicazione di questo post denota l'inadeguatezza della persona a rivestire il ruolo istituzionale per il quale è vantaggiosamente retribuito, anche con premialità, arrivando a incassare annualmente un importo superiore a quello del presidente della Regione Emilia-Romagna, ente da cui dipende l’Ausl di Modena".

La pentestellata ha inoltre chiesto alla giunta se non ritenga opportuno "cancellare ogni forma di premialità al direttore generale in oggetto e valutare la rimozione dall'incarico per inadeguatezza", oltre che "emanare linee guida sulla comunicazione istituzionale a cui devono attenersi tutti i soggetti che svolgono attività per il servizio sanitario regionale, in particolare modo i vertici delle Aziende sanitarie, fornendo anche raccomandazioni restrittive per l’attività comunicativa non istituzionale che riguarda materie oggetto del loro incarico istituzionale".

In attesa di una risposta ufficiale, ci azzardiamo a dire la nostra. Vogliamo pensare che il direttore dell’Asl abbia peccato d’ingenuità e, in un momento di particolare stress, abbia fatto prevalere il proprio sfogo personale sul ruolo pubblico che ricopre. Non bisogna mai dimenticare, tuttavia, che in un ambito così delicato come la salute pubblica, sarebbe invece necessario e opportuno utilizzare le competenze di cui si dispone per rassicurare e informare adeguatamente i cittadini, che possono amplificare i propri timori proprio a causa di una comunicazione carente o latitante.

Pubblicato in Cronaca Emilia

Dal 18 settembre al 21 settembre 2018, il Comando di Polizia Municipale di Parma, proseguirà la sua opera di contrasto verso quei comportamenti  volti al superamento dei limiti di velocità sulle strade dell’intero comprensorio comunale, con particolare attenzione alle segnalazioni dei cittadini; di seguito riportiamo a titolo esemplificativo, le strade dove potrebbero essere posizionate le postazioni di accertamenti strumentali di velocità.

Viale Mentana, Viale Fratti, Viale Tanara, Viale Martiri della Libertà,  Viale Rustici, Viale Vittoria, Viale dei Mille, Via Emilia est, via Emilio Lepido, via Sidoli, via Casa Bianca, Via Budellungo, Martorano, San Prospero, Il Moro,Via Spezia, via Traversetolo, Botteghino, Pilastrello, Marano, Porporano, Str. Vigheffio, Str, Bassa dei Folli, Str. Argini Parma, via Pastrengo, Via Montanara, Gaione, San Ruffino, Carignano, Via Langhirano, Fontanini, Corcagnano, Panocchia, Vigatto, Via Martinella, Vigatto, GAIONE in postazione SPEEDCHECK, Via Mantova, Via Burla, Via Colorno, Via San Leonardo, via Baganzola, Vicomero, Baganzola, via Cremonese, Fognano, Viarolo, Strada Vallazza, Via Benedetta, BAGANZOLA in postazione SPEEDCHECKVia Emilia Ovest, San Pancrazio, Vigolante, Vicofertile, Tangenziale del Ducato, via Fleming, via Volturno, VIGOLANTE in postazione SPEEDCHECK, VICOFERTILE in postazione SPEEDCHECK

Prosegue anche l’opera di contrasto alla circolazione di quei  veicoli privi dell’obbligatoria copertura assicurativa, della prescritta revisione e mezzi soggetti a fermo amministrativo o pignoramento.

Di seguito se ne riporta la programmazione:

Martedì 18 - San Lazzaro-Centro 

Mercoledì 19 - San Lazzaro-Oltretorrente

Giovedì 20 - Pablo- Centro

Venerdì 21 - San Leonardo-Pablo

Pubblicato in Cronaca Parma

"Perchè era ancora a Parma il clandestino che ha stuprato una ragazza, originaria tra l'altro di Fidenza, l'altra sera? Perchè era libero di spacciare e violentare? Il sistema di gestione delle espulsioni fa acqua da tutte le parti: i governi del Pd hanno fallito su tutti i fronti e i cittadini ne pagano le conseguenze".

Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia, al Consiglio comunale di Fidenza, dopo l'ennesima storia di droga e violenza, accaduta a Parma.

"Di nuovo - prosegue Gambarini - , siamo di fronte ad una brutta storia di droga e violenza a Parma. Ormai, non è più possibile chiudere gli occhi: a giorni il sindaco Pizzarotti incontrerà rappresentanti del ministero. Ecco, faccia presente la situazione e speri che questa volta il Governo tenga in considerazione la nostra città e mandi finalmente più carabinieri. Per anni l'amministrazione comunale e il Governo del Pd hanno trascurato l'emergenza sicurezza nella nostra città ed ora il problema dello spaccio e della violenza non sono più contenibili. E se siamo a questo punto è anche colpa dei sorrisini del sindaco con il suo continuo minimizzare le cose. Mi auguro che la ragazza si riesca a riprendere da questa brutta faccenda. Un grazie ai carabinieri e ai cittadini prontamente intervenuti".

Pubblicato in Cronaca Parma
Lunedì, 17 Settembre 2018 15:48

Piacenza - Morta la paziente colpita da West Nile

La Direzione sanitaria dell'Azienda Usl di Piacenza conferma che la paziente di 78 anni residente a Piacenza, ricoverata nell'ospedale cittadino lo scorso 15 agosto per febbre elevata resistente alla terapia, cui era stata confermata un'infezione da West Nile (confermata poi da esami di laboratorio il giorno 24 agosto), è deceduta nel reparto di Rianimazione nella notte tra il 14 e il 15 settembre.

La signora, a causa di una importante e progressiva compromissione neurologica, era in stato di coma dal quale non si è più ripresa.

 

NUOVO CASO DI WEST NILE

Nella giornata di sabato 15 settembre sono stati completati gli accertamenti che hanno confermato la malattia in un altro paziente. L'uomo, di circa 80 anni e residente a Caorso, è ricoverato nel reparto di Malattie Infettive dell'ospedale di Piacenza.

L'Azienda precisa che gli aggiornamenti sull'andamento epidemiologico della malattia di West Nile saranno d'ora in avanti oggetto di informative a cura dell'Assessorato regionale.

Pubblicato in Cronaca Piacenza
Venerdì, 14 Settembre 2018 12:18

West Nile: riscontrato un terzo caso a Reggio Emilia

La Direzione dell'Azienda Usl-IRCCS di Reggio Emilia informa che è stato confermato il terzo caso di West Nile in una persona anziana residente nel Distretto di Reggio Emilia.

Le condizioni del paziente, attualmente ricoverato all'Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, non destano preoccupazione.

Anche questo caso presentava sintomi riconducibili ad una forma neuro invasiva, caratterizzata da febbre alta, mal di testa, debolezza muscolare, tremori, senza encefalite.

 

RACCOMANDAZIONI

Di seguito le principali raccomandazioni di prevenzione e protezione individuale, da adottare in particolare per le persone anziane, le persone con patologie croniche con ridotta capacità di difesa del sistema immunitario, i bambini:

· nei luoghi all'aperto dovrebbero essere indossati indumenti di colore chiaro – quelli scuri o colorati sono più attrattivi per gli insetti - che coprano il più possibile (con maniche lunghe e pantaloni lunghi). Per i neonati è necessario utilizzare le retine antizanzare da applicare su carrozzina o passeggini;

· all'interno degli edifici il metodo più efficace è l'utilizzo di zanzariere, a maglie strette, applicate a porte-finestre e finestre, ma anche direttamente sul letto; in alternativa, è possibile utilizzare, sempre con le finestre aperte, zampironi o apparecchi elettroemanatori di insetticidi liquidi o a piastrine;

· vanno evitati i profumi, le creme e i dopobarba in quanto attraggono gli insetti.
Un buon livello di protezione è assicurato dall'uso di repellenti cutanei per uso topico (direttamente sulla pelle). Le sostanze repellenti applicate sulla cute ostacolano, infatti, il raggiungimento della pelle da parte della zanzara, impedendo ai sensori delle zanzare di intercettare i vasi sanguigni. Questi prodotti vanno applicati sulla cute scoperta, compreso il cuoio capelluto. Occorre ripetere il trattamento dato che i prodotti evaporano rapidamente e vengono eliminati con la sudorazione. Nell'uso di questi prodotti bisogna seguire scrupolosamente le indicazioni riportate sulla confezione e va adottata grande cautela con i bambini o su pelli sensibili. I repellenti non vanno applicati sulle mucose (labbra, bocca), sugli occhi, sulla cute abrasa; possono essere invece spruzzati sui vestiti per aumentarne l'effetto protettivo.

Queste invece le raccomandazioni igienico-ambientali per contenere la proliferazione di larve e insetti nell'ambiente:

· rimuovere con frequenza ogni raccolta di acqua permanente da sottovasi, bidoni, ciotole per animali, teli e quanto altro. L'acqua va gettata nel terreno, dove le larve moriranno, e non nei tombini, dove invece sopravvivono fino a diventare zanzare adulte;

· consigliabile trattare ogni 20 giorni con prodotti antilarvali tombini e raccolte di acqua stagnante.

 

WEST NILE DISEASE O MALATTIA DEL NILO OCCIDENTALE

La West Nile Disease o Malattia del Nilo Occidentale è un'infezione virale trasmessa dalle zanzare, che trova negli uccelli (corvidi) il serbatoio naturale. Può essere contratta dall'uomo e dal cavallo, se punti da una zanzara portatrice del virus. Con maggiore frequenza i vettori della malattia West Nile sono le zanzare comuni ( del genere culex), anche se non è possibile escludere che anche le zanzare tigre, attive prevalentemente di giorno e che sono considerate i principali vettori delle forme di malattia Chikungunya e Dengue, possano trasmettere la malattia.

Le zanzare comuni pungono più frequentemente nelle ore crepuscolari e serali, e si sviluppano vicino a terreni ricchi di vegetazione in prossimità di grandi raccolte di acqua. I serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici e le zanzare, le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all'uomo. La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Circa il 20% presenta sintomi leggeri: febbre o febbricola, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, manifestazioni cutanee (febbre di West Nile). Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana e possono variare in modo significativo a seconda dell'età della persona.

 

SINTOMI

I sintomi più gravi (malattia neuroinvasiva di West Nile) si presentano in media in meno dell'1% delle persone infette e comprendono febbre alta, forti cefalee, debolezza muscolare e problemi neurologici. Nei casi più gravi il virus può causare un'encefalite letale o esiti permanenti. La forma grave della malattia interessa principalmente le persone anziane e/o con ridotta efficienza del sistema immunitario.

Anche gli animali possono essere colpiti da questo virus, in particolare uccelli selvatici e cavalli. La zanzara rappresenta l'unico vettore del virus e quindi l'unica possibilità di contrarre l'infezione, che non si trasmette da uomo a uomo.

 

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia
È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



"Gazzetta dell'Emilia & Dintorni non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio e a conservare la nostra indipendenza, con una piccola donazione. GRAZIE"